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martedì, Maggio 13, 2025
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Alcamo-Intitolazione a Ludovico Corrao, tutto tace

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“La memoria è tesoro e custode di tutte le cose”(Cicerone). Senza memoria e di conseguenza il ricordo di grandi personalità è un messaggio negativo che si lascia alle generazioni presenti e future, che magar per motivi anagrafici, e poco studio non conoscono quei concittadini, che oggi fanno parte della storia. Alcamo ha dato i natali ad un suo figlio diventato illustre per le sue capacità e conosciuto in tutto il mondo. Alcamo ancora non è riuscita a dedicare qualcosa di molto importante a questo suo figlio. Parliamo di Ludovico Corrao (nella foto), deceduto otto anni fa, la cui grandezza è unanimemente riconosciuta, che lasciò Alcamo andando ad abitare a Gibellina dove divenne sindaco e che fu tra i principali artefici delle battaglie per la ricostruzione del Belice. Parlare della grandezza, delle opere e delle iniziative di Corrao, che continuano a vivere con le Orestiadi, significherebbe avere a disposizione migliaia di pagine tanto è stata vasta la sua opera. Ma nonostante l’importanza di questo grande uomo ancora Alcamo non riesce a dedicargli qualcosa di molto importante. Una grave mancanza nonostante le promesse degli amministratori. Di questo si parlò ad Alcamo, nel maggio di due anni fa, anche durante il convegno, con tantissimi illustri relatori, tenutosi al Collegio dei gesuiti durante la quale il sindaco Domenico Surdi sottolineò che il Comune ha allo studio l’intitolazione di qualcosa di importante ad Alcamo. Tra i presenti anche il figlio di Danilo Dolci, che lottò assieme a Corrao per migliorare la vita dei contadini. Omaggio a Ludovico Corrao, fu il filo conduttore della manifestazione. Tale iniziativa gettò le basi della collaborazione tra la Fondazione Orestiadi e il Comune di Alcamo tradottasi in eventi culturali. Ma nonostante ciò resta nel capo delle pie intenzioni del Comune di Alcamo quello di intitolare qualcosa di importante a Ludovico Corrao. A Ludovico Corrao è stata intitolata la sezione di Legambiente di Alcamo e nel maggio di due anni fa a cura dell’Istituto di bioarchitettura venne piantato in piazza Mercato un alberello di aracanda. Nel novembre 2016 in piena polemica a causa della bocciatura in consiglio comunale di dedicare “qualcosa di importante” a Corrao venne redatta un lettera a aperta dal vice questore Francesco Palermo Patera che illustrava in maniera chiara a puntuale la grandezza del percorso vitae di Corrao. Ma intanto il silenzio dell’istituzione Comune di Alcamo, purtroppo continua.

Alcamo Economia, crisi e sviluppo. Presentato libro di Pietro Busetta

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Interessante convegno sabato scorso ad Alcamo dove sono stati affrontati problemi economici, soprattutto del sud d’Italia, che non riesce a decollare e quindi di giorno in giorno aumenta la disoccupazione con tanti giovani costretti ad emigrare. Il convegno è stato organizzato dall’avvocato Leonardo Di Franco per presentare il libro di Pietro Busetta dal titolo “Il coccodrillo si è affogato”. Mezzogiorno: cronache di un fallimento annunciato e di una possibile rinascita”. Si tratta di un libro di 121 pagine all’interno delle quali il professor Pietro Busetta parla di un Paese al bivio, dei contrasti legati al sottosviluppo del Mezzogiorno alla crescita dell’imprenditoria del Nord. Burocrazia e politica le due principali palle di piombo ai piedi degli imprenditori del sud. Pietro Busetta individua le esigenze del territorio e ne suggerisce le soluzioni. Grafici e tanti dati caratterizzano il libro che è stato lo spunto di un confronto durante il quale sono intervenuti l’ingegnere Giovanni Lipari e l’avvocato Isabella Catalano, tributarista e componente il consiglio di amministrazione della Banca don Rizzo. Il convegno è stato anche l’occasione, per molti dei presenti, di conoscere la storia di un’azienda di Alcamo, la Lipari Consulting, società di consulenza direzionale e organizzativa fondata nel 2007 dall’alcamese Giovanni Lipari e attiva principalmente nel settore bancario ed assicurativo (ma anche in settori come telecomunicazioni, editoria, energia e grande distribuzione organizzata). Un’azienda che ha assunto oltre 120 giovani laureati siciliani: i suoi dipendenti hanno un’età media 28,8 anni e sono per circa due terzi ingegneri gestionali e un terzo laureati in Economia”, provenienti dall’Università di Palermo. Il convegno è stato organizzato dall’avvocato Leonardo Di Franco, che ricopre fra l’altro la carica, di vice presidente della Fondazione teatro Massimo di Palermo, e di consigliere politico e giuridico al Parlamento europeo.

Alcamo-Attestati di fedeltà a carabinieri in pensione

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Attestati di fedeltà. Sono stati conferiti durante la cerimonia, svoltasi nella sezione di Alcamo dell’Associazione nazionale dei carabinieri, che opera in città da 50 anni. La cerimonia presso la sede della via Girolamo Caruso la consegna degli attestati ai militari dell’Arma iscritti da venti anni alla locale sezione dove sono 69 gli associati, molti dei quali si impegnano a fare da supporto a varie manifestazioni che si svolgono durante l’anno ad Alcamo. Presenti il tenente Stefano Parente, comandante il nucleo radiomobile di Alcamo, il luogotenente Salvatore Lo Faro, il maresciallo Alessandro Formisano e il coordinatore maresciallo Francesco Grippo. Gli attestati sono stati consegnati ai marescialli di complemento Giuseppe Schirò e Giuseppe De Roma, ai brigadieri Salvatore Lipari, presidente della sezione di Alcamo, Filippo Affatigato, e Vincenzo Margagliotti, al maresciallo aiutante Salvatore Mulè e all’appuntato Stefano Regina. Durante la manifestazione sono stati sottolineanti i valori dell’Arma dei carabinieri, l’Istituzione, più amata dagli italiani. Dal 1886 al servizio della gente.

Nella foto un momento della cerimonia

Alcamo, rifiuti: slitta avvio nuovo appalto, proroga con Energetika sino a giugno

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Nuova proroga per la gestione della raccolta dei rifiuti: ad Alcamo sarà ancora l’Energetikambiente a gestire la raccolta e smaltimento della spazzatura in città sino al prossimo 30 giugno. Si tratta dell’ennesima proroga dal momento che si prevedeva che la nuova ditta, la Tekra srl che ha vinto l’appalto qualche mese fa,non ha ancora formalizzato il subentrato: “E’ davvero una questione di pochissimo tempo – assicura il sindaco Domenico Surdi -, la firma arriverà a strettissimo giro di posta”.

Intanto l’Energetika continuerà a lavorare da questo mese e sino a giugno, quindi tre mesi in totale per un importo di quasi un milione e mezzo di euro. Si dovrà quindi ancora attendere per le famose novità da introdurre con il nuovo gestore. Energetikambiente, ex Aimeri Ambiente, ha sempre continuativamente gestito il servizio di raccolta dei rifiuti ad Alcamo, sin da quando è avvenuto il passaggio dalla gestione comunale agli oramai defunti Ato rifiuti.

I ritardi con cui il Comune ha formalizzato il suo passaggio al nuovo ente gestore, quindi dagli Ato agli Aro che fanno parte del nuovo sistema dell’Srr entrato in vigore dopo l’ennesima riforma del settore dei rifiuti in Sicilia, hanno portato ad un inevitabile allungamento anche del contratto con l’Energetikambiente che oramai dall’agosto del 2017 continua a godere di proroghe tecniche.

Alla cosiddetta gara-ponte, passaggio intermedio che poi porterà all’affidamento in via definitiva del servizio per i prossimi 7 anni, però l’Energetika non ha potuto partecipare e dunque sarà destinata a lasciare il passo alla Tekra che si è aggiudicata per l’appunto l’appalto. Lo stop alla partecipazione è arrivato dall’allora dirigente che seguiva anche il settore dell’Ambiente, Anna Parrino, nel dicembre scorso quando per l’appunto erano stati aperti i termini per la partecipazione al bando.

Il motivo è che l’Energetikambiente non ha l’iscrizione alla white list della prefettura, come richiesto dall’avviso della “manifestazione d’interesse”. Si tratta degli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori per conto di enti pubblici, non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa operanti nei settori ritenuti a maggiore rischio definiti nel così detto “decreto anticorruzione”, tra cui rientra proprio quello dei rifiuti.

“Il requisito della white list – precisa la dirigente Anna Parrino – è richiesto adesso dalle norme, non c’era a suo tempo quando venne affidato l’appalto all’allora Aimeri Ambiente. In questi ultimi anni il Comune ha garantito una proroga tecnica sulla base di quell’appalto originario”. Di fatto, quindi, il municipio alcamese ha sostanzialmente rapporti con una ditta che dalla stessa prefettura non viene considerata fuori da ogni rischio di infiltrazione mafiosa per questioni tecniche e normative.

Con il nuovo appalto si volterà pagina anche in parte dell’assetto del servizio: la nuova ditta dovrà garantire interventi di manutenzione delle aree a verde, la pulizia delle spiagge, la raccolta con separazione dei vetri dai metalli e varie altre novità introdotte nel disciplinare d’incarico.

Alcamo, “minacce a luci rosse” a colleghe. Cinquantenne a processo

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L’accusa per la quale dovrà difendersi davanti al giudice monocratico di Trapani è quella di minaccia aggravata per la diffusione in rete di presunti video porno in danno di due colleghe d’ufficio, con le quali avrebbe asserito di avere avuto rapporti sessuali. Le due donne quando vennero a sapere che il capo ufficio dell’istituto a livello nazionale, con sede anche ad Alcamo, raccontava di rapporti sessuali, mai avuti, non esitarono, nel settembre del 2017, a presentare querela. Iniziarono le indagini dei carabinieri di Alcamo e gli accertamenti da parte dell’Istituto dove i tre lavoravano. L’uomo, un cinquantenne, venne licenziato e sostiene che la causa è stato il complotto ordito dalle due signore perché gelose della nuova compagna. Anche queste affermazioni vengono respinte dalle due impiegate che si sono costituite, tramite l’avvocato Maurizio Lo Presti, parte civile nel processo, davanti ai giudice monocratico del tribunale di Trapani, la cui prima udienza è stata fissata per il prossimo sette maggio.

Nel processo dovranno essere chiariti e accertati tutti i contorni di una vicenda che tocca anche l’onore e la tranquillità delle due impiegate, che hanno il pieno sostegno dei propri congiunti che mai hanno creduto alle affermazioni dell’ex responsabile della sede locale di un Istituto. Un’indagine complessa e molto delicata quella che è stata portata avanti dai carabinieri, che hanno sentito i protagonisti di questa vicenda durante la quale è emerso anche che l’uomo ha raccontato ad una decina di persone, tra le quali anche colleghi d’ufficio, di presunti rapporti sessuali con le due signore. E alle due ex colleghe avrebbe mostrato anche due cd che avrebbero contenuto i filmati, di rapporti sessuali che nel tempo, sostiene di avere avuto con esse. Affermazioni respinte con decisione.

Una vicenda molto delicata i cui accertamenti sono andati avanti per circa un anno e mezzo allo scopo di avere un quadro molto chiaro di quanto sostenuto dalle parti in conflitto. E per le indagini il pubblico ministero ha nominato un consulente per visionare il contenuto dei due Cd dove figurano immagini pornografiche ma non possono essere identificate le donne durante i rapporti. La difesa è convinta che si tratti di filmati scaricati da siti porno dove non si vedono i volti delle donne durante i rapporti e che si tratterebbe di una messa in scena dell’imputato per mettere in cattiva luce le sue assistite. Ma durante le indagini non sono mancate le sorprese. Infatti a seguito di perquisizioni a sorpresa sia a casa che nell’ufficio dove l’uomo lavorava, vennero sequestrati due hiphone, un hipad e un pc portatile. In ufficio venne sequestrato un cd con video con scene pornografiche. Indagini, molto complesse e delicate sfociate ora nel processo che avrà inizio il prossimo sette maggio. L’uomo è difeso dall’avvocato Massimo Motisi.

Frana sulla strada per Camporeale, approvato progetto. Serve finanziamento da 900.000 euro

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Chiusa al transito dal 28 gennaio scorso, con deviazione si di un dissestassimo percorso sostitutivo, la strada interprovinciale Alcamo – Camporeale dovrà ancora attendere per essere riaperta. L’iter ha comunque registrato un altro passo avanti. La giunta municipale ha infatti approvato la presa d’atto del progetto di consolidamento del tratto franato e quindi autorizzato il sindaco Surdi a consegnare lo stesso elaborato esecutivo, per ottenere il finanziamento, al Commissario Straordinario Delegato per la Mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia.

Si tratta di ben 900.000 euro così come previsto dal progetto redatto dall’ingegnere Giuseppe Rocca dopo i rilievi specialistici e geognostici effettuati dal geologo Antonio Bambina. Il netto cedimento del costone e della strada fra le contrade Maruggi e Santa Lucia, poco distante dalla fine della via Madonna del Riposo, ha un fronte abbastanza ampio, per diverse decine di metri. La frana aveva anche causato l’isolamento di alcune abitazioni e l’impossibilità di raggiungere Camporeale da Alcamo. Le famiglie evacuate vennero poi fatte rientrare e si trovò la soluzione della deviazione su di un percorso alternativo alquanto dissestato.

Il 23 marzo scorso il consiglio comunale di Alcamo fu chiamato ad autorizzare, decretandone la somma urgenza ex post, gli interventi immediati effettuati durante quella piovosissima nottata, opere necessarie a scongiurare situazioni ben più gravi. In tutto una spesa di circa 5.000 euro.

Da quanto la strada per Camporeale è chiusa al transito, gli autobus di studenti pendolari hanno dovuto variare il percorso deviando verso Partinico. I giovani camporealesi sono quindi costretti ad una levataccia in quanto i tempi di percorrenza si sono allungati di almeno mezzora. In una recente nota l’assessore ai lavori pubblici del comune di Alcamo, Vittorio Ferro, si è comunque dichiarato fiducioso sul finanziamento da parte della Regione e quindi sui tempi celeri con cui, a circa due mesi e mezzo dall’evento franoso, dovrebbe essere avviato il cantiere da 900.000 euro.

Alcamo Campionato Italiano circuiti cittadini, ecco i vincitori

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Un tracciato da percorrere 15 volte per quasi tutte le categorie. Settecento metri la lunghezza di ogni giro. Ottantasei gli iscritti. Dieci le categorie. Sono questi i numeri della prima prova del campionato italiano di go – kart circuiti cittadini, che si è svolta, domenica scorsa, lungo i viali di piazza della Repubblica di Alcamo. La gara è stata organizzata dall’Associazione Karting club di Triscina. Questi i risultati e i vincitori di ogni categoria. Mario Sabella ( Team I.F. Racing) si è classificato primo della categoria 125 club under dove si sono dati battaglia sedici piloti. Pippo Garbo (Antonello Karting) primo nella categoria 125 Tag con al via due concorrenti. Gabrie Rinella Aglieri ( Antonello kart), primo nella 125 Tag J. Mariano Cassarà, (Team Day Ruffino), primo nella 125 day dove si sono dati battaglia in dodici. Salvatore Cimino (Antonello Kart) primo nella categoria 100 Amatoriale con 5 piloti in gara. Benedetto Calì, (Antonello kart) primo nella 60 mini sulla distanza di 10 giri con 4 piloti che si sono sfidati. Giuseppe Ranvestel (Antonello Kart) primo nella 125 club over, che è stata tra le più spettacolari con 18 concorrenti . Giuseppe Moscarelli (Team Arini) ha vinto nella 125 KZ nazionale over battendo sei avversari. Undici i giri nella 125 KZ nazionale under dove si è classificato primo Giuseppe Giammetta. (Team Giammetta kart) battendo undici avversari. Maurizio La Rocca (Butera Kart) si è classificato primo nella categoria 125 Monaco Kart dove hanno partecipato sei piloti. Alla gara ha fatto da cornice una bella giornata. Buona l’organizzazione ma scarsa la presenza di spettatori. La gara domenica è terminata alle 15,30 perché gli organizzatori hanno giocato d’anticipo temendo una cattivo tempo e a quell’ora pochissimi gli spettatori dietro le transenne. Momenti di tensione si sono, invece, durante la premiazione.

Castellammare del Golfo, videosorveglianza in arrivo per cala marina e cimitero

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Nuovi occhi elettronici in arrivo a Castellammare del Golfo. Ufficio tecnico al lavoro per la redazione di due progetti che potranno garantire più sicurezza in altrettante aree sensibili, dunque a rischio. Stiamo parlando della zona marina prospicente il Castello arabo-normanno e dell’ingresso al cimitero comunale. A darne notizia è stato lo stesso sindaco, Nicola Rizzo, sollecitato a sua volta dalla stessa assise affinchè si predispongano interventi a garanzia della sicurezza urbana. La videosorveglianza è vista oramai come primo deterrente contro raid vandalici e criminali in genere un po’ ovunque e molte città dell’hinterland effettivamente si stanno da tempo organizzando in tal senso, a cominciare dalla vicina Alcamo dove sostanzialmente oramai tutto il centro storico è sotto l’occhio vigile di microtelecamere ad alta tecnologia. “Sono state stanziate delle somme per il Comune di Castellammare – afferma il primo cittadino – e in atto c’è un progetto all’ufficio tecnico di videosorveglianza per la zona Marina vicino al Castello e per l’ingresso principale del cimitero comunale”. Un’assoluta priorità secondo l’opposizione in consiglio comunale che recentemente ha preso posizione al riguardo, evidenziando soprattutto la necessità di una copertura di controllo al camposanto. Ad avere sollecitato interventi in tal senso il consigliere comunale di Castellammare 2.0 Giovanni D’Aguanno sulla scorta di alcuni atti vandalici e furti che si sarebbero consumati all’interno proprio del cimitero. Nel dicembre scorso fu lo stesso D’Aguanno che denunciò un episodio: qualcuno si intrufolò all’interno del cimitero forzando parte di una rete di recinzione. Fu evidenziato che sarebbero stati rubati alcuni quadri votivi antichi collocati all’interno di alcune cappelle. Scomparsi, secondo le testimonianze di alcuni titolari di cappelle, anche varie suppellettili e oggetti sacri. Da qui nacque un’interrogazione che il consigliere ha presentato indirizzandola al sindaco per chiedere se per l’appunto si stava valutando l’ipotesi di installare la videosorveglianza lungo il perimetro del cimitero comunale. L’esponente dell’assise ha inoltre sollecitato l’amministrazione comunale a confrontarsi sul problema dei furti avvenuti nei mesi scorsi con il commissariato di Polizia o con la stazione dei carabinieri.

Castellammare del Golfo, caos viabilità: Comune verso un “piano parcheggi”

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Un tecnico esterno per tentare di risolvere il nodo del caos al traffico veicolare che contraddistingue Castellammare del Golfo specie nel periodo estivo, quando la popolazione si triplica per effetto dell’arrivo di turisti, villeggianti e residenti dei paesi limitrofi. Il Comune ha affidato il compito a Davide Emmolo, ingegnere palermitano che ha offerto un ribasso d’asta del 21 per cento per un importo netto di circa 15 mila euro complessivi, compresi di oneri. A lui il compito della “redazione di una proposta progettuale di mobilità pubblica per uno sviluppo urbano sostenibile delle aree di parcheggio e di sosta a pagamento e riordino della viabilità urbana e pedonale per rispondere a criteri di fluidità e di sicurezza della circolazione nel territorio comunale”. Evidentemente le tante rivoluzioni all’assetto della viabilità degli ultimi anni, che hanno portato al varo di isole pedonali e zone a traffico limitato e persino all’attivazione di bus cittadini, non sono state sufficienti. Ed effettivamente basta andare nelle ore serali estive a Castellammare per rendersi conto che qualcosa non funziona in ambito di viabilità. Ed effettivamente nel periodo estivo basta andare nelle ore serali estive a Castellammare per rendersi conto che qualcosa non funziona in ambito di viabilità. Soprattutto quello che mancano sono i parcheggi e la conformazione del centro storico, con budelli fatti per lo più di viuzze dove se va bene al massimo ci si può posteggiare solo su di un lato, ne sono la dimostrazione di queste criticità. “E’ palese la necessità di redigere apposito piano non solo per le attività commerciali, garantendo spazi per il carico e scarico delle merci, – scrivono sindaco e giunta nella delibera in cui chiedono l’affidamento di un progetto tecnico – ma anche per i residenti, ipotizzando il rilascio di un permesso per nucleo familiare a titolo gratuito di tipo ‘mobile’ e ulteriori permessi dietro il pagamento di una somma al mese”. Ecco perchè il Comune vuole un vero e proprio piano redatto da un professionista del settore anzitutto per meglio regolamentare la sosta urbana: “Le scelte tecniche – si legge ancora nella delibera – dovranno essere dettate dall’esigenza di decongestionare il traffico nel centro cittadino, favorendo anche la creazione di nuove aree di sosta esternamente e nelle immediate vicinanze al centro urbano, inducendo l’utenza a recarsi in centro a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici”.

Alcamo e Castellammare del Golfo, prevenzione tumori al seno: campagna di sensibilizzazione nelle scuole

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Parte per il quarto anno consecutivo la campagna di sensibilizzazione nelle scuole superiori di Alcamo e Castellammare del Golfo degli “Amici della salute Onlus”. Da oggi e sino a giugno prossimo la presidente Gina Caldarella, medici e volontari faranno il giro delle quinte classi di tutti gli istituti superiori delle due cittadine. Come nelle edizioni precedenti si parlerà di tumore al seno, una delle patologie che maggiormente colpisce le donne.

La novità di quest’anno è che si parlerà anche di tumori ai testicoli ovviamente in chiave di prevenzione per aiutare i giovani a combattere l’insorgere del male sin dalle sue primissime manifestazioni. Quest’anno, come nelle precedenti edizioni, si è lavorato su un ben preciso progetto che ha fondamenta scientifiche e pedagogiche con l’obiettivo per l’appunto di rendere facilmente assimilabile e di immediata analisi anche ai più giovani. Si tratta dell’ennesima attività che svolge l’associazione “Amici della salute”, specie sul fronte della sensibilizzazione ma non solo: nel territorio infatti garantisce anche servizi assolutamente concreti. Parliamo dell’assistenza psicologica, sostegno da parte di un assistente sociale, assistenza fisioterapica ed infermieristica al bisogno e in sinergia con le già presenti cure familiari da protocollo medico, assistenza domiciliare, trasporto degli ammalati per la terapia chemiologica ed oncologica e radioterapia presso gli ospedali e centri specializzati di Castelvetrano e Palermo. a in carico un centinaio di malati oncologici tra Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi.

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