Frana sulla strada per Camporeale, approvato progetto. Serve finanziamento da 900.000 euro

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Chiusa al transito dal 28 gennaio scorso, con deviazione si di un dissestassimo percorso sostitutivo, la strada interprovinciale Alcamo – Camporeale dovrà ancora attendere per essere riaperta. L’iter ha comunque registrato un altro passo avanti. La giunta municipale ha infatti approvato la presa d’atto del progetto di consolidamento del tratto franato e quindi autorizzato il sindaco Surdi a consegnare lo stesso elaborato esecutivo, per ottenere il finanziamento, al Commissario Straordinario Delegato per la Mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia.

Si tratta di ben 900.000 euro così come previsto dal progetto redatto dall’ingegnere Giuseppe Rocca dopo i rilievi specialistici e geognostici effettuati dal geologo Antonio Bambina. Il netto cedimento del costone e della strada fra le contrade Maruggi e Santa Lucia, poco distante dalla fine della via Madonna del Riposo, ha un fronte abbastanza ampio, per diverse decine di metri. La frana aveva anche causato l’isolamento di alcune abitazioni e l’impossibilità di raggiungere Camporeale da Alcamo. Le famiglie evacuate vennero poi fatte rientrare e si trovò la soluzione della deviazione su di un percorso alternativo alquanto dissestato.

Il 23 marzo scorso il consiglio comunale di Alcamo fu chiamato ad autorizzare, decretandone la somma urgenza ex post, gli interventi immediati effettuati durante quella piovosissima nottata, opere necessarie a scongiurare situazioni ben più gravi. In tutto una spesa di circa 5.000 euro.

Da quanto la strada per Camporeale è chiusa al transito, gli autobus di studenti pendolari hanno dovuto variare il percorso deviando verso Partinico. I giovani camporealesi sono quindi costretti ad una levataccia in quanto i tempi di percorrenza si sono allungati di almeno mezzora. In una recente nota l’assessore ai lavori pubblici del comune di Alcamo, Vittorio Ferro, si è comunque dichiarato fiducioso sul finanziamento da parte della Regione e quindi sui tempi celeri con cui, a circa due mesi e mezzo dall’evento franoso, dovrebbe essere avviato il cantiere da 900.000 euro.