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martedì, Maggio 13, 2025
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Astronomia, foto del buco nero. Scienziata alcamese nell’equipe della storica scoperta

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Violette Impellizzeri al centro dei relatori

C’è anche la scienziata alcamese Violette Impellizzeri nel gruppo internazionale che ha lavorato sino a raggiungere alla grande scoperta della prima foto di un buco nero, destinata a segnare un nuovo capitolo nella storia della Fisica e dell’Astronomia. Al progetto dell’Eht hanno partecipato 200 ricercatori più 60 Istituti nel mondo. Otto radiotelescopi sparsi in tutto il mondo. In quelli installati sulle Ande cilene a 5 mila metri di altezza, lavora Violette Impellizzeri nel centro scientifico Alma che si trova in Cile. Ieri Violette Impellizzeri, seduta al centro di un tavolo, assieme ad altri quattro scienziati, ha partecipato alla conferenza stampa, tenutasi in contemporanea in otto stati del mondo, per comunicare la storica scoperta.

Il responsabile dei dati raccolti dal radiotelescopio Alma è Ciriaco Goddi, che assieme alla sua equipe tra le quali, una punta delle punte diamante è Violette Impellizzeri, ha visto prendere forma l’immagine nella shat tra ricercatori. Dopo anni di simulazioni, fake images, è arrivato il coronamento di un lavoro che è solo all’inizio. Quello immortalato è un buco nero super massiccio. Il buco nero è un oggetto massiccio con un enorme campo gravitazionale che deforma lo spazio tempo come un imbuto senza fondo. Talmente potente da catturare e non lasciar sfuggire nemmeno la luce. Violette Impellizzeri, definita la “Donna delle stelle” , balzò agli onori della cronaca mondiale nel 2008 poiché mentre osservava dall’Alma le galassie, scoprì l’acqua più antica dell’universo.

Violette Impllizzeri è sposata con lo scienziato francese Eric Villard e nello scorso mese di agosto ha volato per 12 mila chilometri: partenza da Santiago, capitale del Cile, per un atto d’amore verso la sua città: Alcamo. Con lei il marito, Eric Villard, il figlio Raphael Vincent di tre anni e la figlia, Eleonore, che ha compiuto un anno il 10 agosto dello scorso anno. Scelse Alcamo, alla quale è sempre legata, per battezzare Eleonore nella chiesa di Sant’Oliva, alla cui parrocchia appartiene la stessa Violette e il papà Filippo, ex insegnante di matematica, che con i genitori abitavano nella via Discesa Santuario a meno di duecento metri dalla chiesa di piazza Ciullo.

La volontà delle scienziata, nonostante gli impegni che la portano in giro per il mondo, è stata sempre quella di non tagliare le radici con la sua Alcamo, con i parenti e amici che vivono in città. Violette Impellizzeri, lavora da oltre dieci anni presso l’osservatorio Alma, il più grande radiotelescopio del mondo che si trova in Cile. Il suo lavoro quotidiano, in quell’assolato deserto, consiste nell’osservazione costante, attraverso potentissimi radiotelescopi che scrutano l’immensità dell’universo, alla ricerca dei segreti del mondo, dei quali ci sono ancora miliardi e miliardi di cose da scoprire. E poi lo studio delle onde gravitazionali, i buchi neri e tanto altro. Ora per Violette un’altra grande soddisfazione: quella di avere partecipato all’evento battezzato: “La foto del secolo”. E il sogno di Violette è quello di “Potere un giorno lavorare in Italia” e tornare “frequentemente con la famiglia per prendere un bagno ad Alcamo Marina”.

Basket, Libertas in campo stasera per la storia. Pubblico chiamato a raccolta

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Partita del “dentro o fuori”. Il quintetto alcamese questa sera ha soltanto un risultato a disposizione: battere l’Orlandina Lab e costringerla a “gara 3” per giocarsi l’ammissione alla semifinale dove bisognerà affrontare la Torrenovese. L’appuntamento di questa sera, palla a due alle ore 20.30, è di quelli storici. Una squadra maschile alcamese, infatti, potrebbe centrare un risultato storico. Per farlo la Libertas ha bisogno del pubblico delle grandi occasioni e per questo lo staff dirigenziale ha chiamato a raccolta tutti gli appassionati.

I precedenti con la squadra di Capo d’Orlando sono in favore degli alcamesi che, sul parquet amico, hanno sempre battuto i paladini. Pronostici a parte bisognerà fare i conti con la stanchezza che, in gara 1, ha fatto seriamente capolino negli ultimi minuti e con quale roster l’Orlandina Lab arriverà ad Alcamo. Spesso i migliori cestisti si allenano e giocano con la genellata società che guida la classifica di serie A/2.

Alcamo questa sera sarà ancora una volta priva di Vukoja. Il cecchino serbo potrà rientrare in squadra fra una settimana e quindi anche per sarebbe davvero importante superare il turno. Bisognerà prima vincere la “battaglia” del “PalaTreSanti” e poi essere in grado di raccogliere le restanti energie perché, dopo meno di 48 ore, si scenderà nuovamente in campo per l’ultimo e decisivo confronto, quello che sabato, di nuovo a Capo d’Orlando, rilascerà il pass per la semifinale.

Alcamo marina, strage casermetta: altro maxi risarcimento per Gaetano Santangelo

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Scagionato dall’infamante accusa di aver partecipato alla strage della casermetta di Alcamo marina nel 1976 e adesso nuovamente riconosciuto come vittima di un clamoroso errore giudiziario. La storia è quella dell’alcamese Gaetano Santangelo, oggi sessantenne, che ha ottenuto un secondo risarcimento. Dopo il primo di un milione di euro, che gli fu riconosciuto per ingiusta detenzione dal momento che si fece 2 anni e 2 mesi di reclusione quando ancora era minorenne, adesso la Corte d’appello di Catania dove è stato celebrato il processo ha riconosciuto a Santangelo altri 2 milioni e 900 mila euro.

La cifra è stata quantificata per il “danno patrimoniale”, dopo il ricorso fatto dai suoi legali, Baldassare Lauria e Alessandro Finazzo: “Ora siamo soddisfatti – dichiarano i due difensori -, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento di tutti i danni anche per chi si è reso latitante come Santangelo, dove la relativa sentenza di condanna è stata poi ritenuta illegittima. Si tratta di un cambio di rotta della giurisprudenza italiana che prima di questo caso riteneva insussistente il diritto per il condannato latitante”.

Santangelo si rifugiò in Brasile con un altro alcamese accusato ingiustamente sempre della strage della casermetta dei carabinieri: parliamo di Vincenzo Ferrantelli, anche lui 60enne, a cui era stato già riconosciuto un risarcimento di quasi 3 milioni di euro. Ferrantelli e Santangelo furono condannati rispettivamente a 14 e 22 ani di carcere, ma tra un processo e l’altro riuscirono a trovare il modo di fuggire in terra sudamericana. Il Brasile respinse la richiesta di estradizione delle autorità italiane e i due alcamesi evitarono così di tornare in carcere.

Non fece la stessa scelta un altro degli alcamesi imputati, Giuseppe Gulotta, 61 anni, che infatti ha dovuto subire una reclusione lunga 22 anni prima che venisse a galla la verità di quella terribile notte a cavallo tra il 26 e il 27 gennaio del 1976, quando morirono crivellati di colpi i due carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta. Tra gli imputati e condannati anche Giovanni Mandalà che però non ha mai potuto più riassaporare il profumo della libertà perchè morì nel 1998.

La sentenza di assoluzione, dopo la revisione del processo, è arrivata infatti soltanto nel 2012. Gulotta ha ottenuto 6 milioni e mezzo per l’ingiusta detenzione ma la partita non si è chiusa ancora qui: infatti pende un’ulteriore causa civile contro l’Arma dei carabinieri per le torture e gli atti illegali cui furono vittime gli stessi Gulotta, Mandalà, Ferrantelli e Santangelo.

I nomi dei quattro furono fatti da Giuseppe Vesco, altro alcamese su cui inizialmente si concentrarono i sospetti e che si suicidò in circostanze misteriose in carcere. A far venire a galla l’altra faccia della storia fu un ex brigadiere dei carabinieri, Renato Olino, che preso dal rimorso solo molti anni dopo ammise che Vesco fu oggetto di torture e dunque costretto a fare dei nomi che gli furono sostanzialmente estorti. Da qui la revisione del processo che all’epoca si era già chiuso con le condanne in via definitiva.

Alcamo, disco verde al bilancio in giunta: investimenti per quasi 4 milioni di euro

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La giunta di Alcamo ha approvato il bilancio di previsione e il dup, il documento unico di programmazione, per il triennio 2019-2021. Fra le principali misure previste ci sono le nuove assunzioni di personale, le stabilizzazioni e la crescita degli investimenti per il turismo e la cultura. “Nel prossimo ciclo di programmazione 2020/2022 – afferma l’assessore alle Finanze, Fabio Butera – auspichiamo di poter approvare il bilancio nei tempi stabiliti dalle norme, solo allora saremo soddisfatti e potremo dire di avere raggiunto un obiettivo fondamentale per questa amministrazione”. “Con l’approvazione del Dup e del Bilancio – aggiunge il sindaco Domenico Surdi – anche quest’anno mettiamo in campo circa 3,750 milioni di investimenti per migliorare la nostra città. Adesso la parola passa al Consiglio Comunale che potrà apportare modifiche e miglioramenti”.

Castellammare del Golfo, Via Crucis in dialetto: organizzata quarta edizione

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Quarta edizione, martedì 16 aprile, per la “Via Crucis” a Castellammare del Golfo, rappresentazione tratta dal testo poetico dialettale dello scomparso professore Francesco Leone. Dedicata alla memoria del giovane farmacista Maurizio Bongiovanni, recentemente deceduto per una grave malattia, la rappresentazione inizierà alle ore 20 nella chiesa Madre con il preludio che prevede i quadri dell’Ultima cena, la lavanda dei piedi e Gesù nell’orto degli Ulivi. Seguiranno le XIV stazioni: dalla I in cui Cristo è condannato a morte all’ultima in cui il corpo di Cristo è posto nel sepolcro. Organizzata dalla parrocchia Maria Santissima del Soccorso, conosciuta per l’appunto come chiesa Madre, guidata da Don Fabiano Castiglione, la manifestazione patrocinata dal Comune procederà fino all’arena delle rose in corso Bernardo Mattarella. Per regolamentare la circolazione stradale il 16 aprile dalle ore 18 fino al termine della manifestazione è previsto il divieto di sosta con rimozione ed il divieto di circolazione veicolare nella piazza Agliata e nelle vie Madrice, Puccini, Da Verazzano, Nunzio Nasi e De Gasperi, e corso Mattarella. Altra manifestazione patrocinata dall’amministrazione comunale è il concerto per la celebrazione del venerdì santo per voci soliste ed organo “Stabat mater” di Giovanni Battista Pergolesi che si terrà mercoledì 17 aprile, alle ore 20,30, nella chiesa di San Giuseppe, in via Chiesa nuova. Nel concerto ad ingresso libero si esibiranno il soprano Luciana Di Bella, il mezzosoprano Alessia Sparacio ed il maestro Sergio Mirabelli all’organo. “Lo Stabat Mater (“Stava la madre”, dal latino) è una preghiera cattolica del XIII secolo tradizionalmente attribuita al Beato Jacopone da Todi. La prima parte della preghiera è una meditazione sulle sofferenze di Maria, madre di Gesù, durante la crocifissione e la Passione di Cristo. La seconda parte della preghiera è una invocazione in cui si chiede a Maria di rendere partecipe del suo doloro e di quello di Gesù durante la crocifissione e la Passione”.

Alcamo, divieto ingresso motocicli al parcheggio sotterraneo di piazza Bagolino

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Entra in vigore il divieto di transito ai motocicli nel parcheggio sotterraneo di piazza Bagolino ad Alcamo. Ad introdurlo la polizia municipale per evitare pericoli per la circolazione degli stessi mezzi a due ruote all’interno del perimetro del parcheggio. L’ordinanza prevede anche 8 posti da destinare ai ciclomotori nel parcheggio a raso di piazza Bagolino che saranno allestiti a breve. Attualmente gli orari di apertura del parcheggio sotterraneo sono: dal lunedì al giovedì dalle 7 alle 22:30, il venerdì ed il sabato fino all’una di notte; la domenica dalle 9,30 alle 22,30.

Alcamo-Domenica delle Palme, al vita i riti per la Santa Pasqua

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Cade il 14 aprile, ovvero domenica prossima, la Domenica delle Palme, festa della tradizione cattolica. Secondo il calendario liturgico è la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa, gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo, e precede la domenica di Pasqua. È osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina giovedì, primo giorno del cosiddetto “Triduo Pasquale”. Il Triduo è quel periodo che viene celebrato tra la fine della Quaresima, i 44 giorni che iniziano con il mercoledì delle ceneri, e il Tempo pasquale, che va dalla domenica di Pasqua al giorno di Pentecoste, cinquanta giorni più tardi, e celebra la discesa dello Spirito Santo e la conseguente nascita della Chiesa. La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso a Gerusalemme di Gesù, che, come raccontato nel Vangelo secondo Giovanni, fu accolto da una folla festante, che Lo salutò agitando rami di palma. Ad Alcamo vendita domenica davanti alle chiese dei ramoscelli di palme e d’ulivo simbolo della pace. In programma domenica prossima anche la via Crucis per le principali vie di Alcamo, organizzata dalla Pro Loco, Uscirà dalla parrocchia Cappuccini-Sant’Anna alle 16. Le rappresentazioni più importanti in piazza della Repubblica: l’ultima cena, il processo, la flagellazione e si concluderà nel viale Italia con la Crocifissione e la Resurrezione. I riti di Pasqua proseguiranno giovedì 18 aprile con la cerimonia della lavanda dei piedi, preceduta dalla Santa Messa. E sempre giovedì sera chiese aperte per le visite e per un momento di preghiera dove si conserva l’Eucarestia. Le visite alle chiese seconda la credenza popolare, ma non della chiesa, debbono essere di numero dispari. Nella chiesa Madre di Alcamo spiccano i “lavureddi”, ovvero chicchi di grano fatti germogliare al buio all’interno di vasi. Per venerdì pomeriggio, uscita dalla chiesa di Santa Oliva, è in programma la processione del Cristo Morto e dell’Addolorata dove destano tanta curiosità bambini e bambine vestite da angioletti, suore e così via.  Sabato sera, 20 aprile, le chiese aprono le porte per la celebrazione della Santa messa. Nella chiesa Madre di Alcamo un macchinario del settecento proietta il Cristo risorto verso l’alto mentre contemporaneamente viene fatto calare il telo che ha coperto l’altare maggiore e le campane suonano a festa per la Resurrezione. La domenica di Pasqua tantissimi fedeli assistono alle Sante Messe e numerosissime famiglie scelgono i ristoranti per un lauto pasto. Lunedì dell’Angelo gita fuori porta con riapertura di centinaia di case di villeggiatura, specialmente ad Alcamo Marina dai cui piazzali si leva il profumo del fumo per l’arrosto di carciofi, salsiccia e vari tipi di carne con particolare riferimento all’agnello e al castrato. Le tradizioni della Settimana Santa ad Alcamo sono raccontate nel libro “Le sabbia colorate” dello storico Carlo Cataldo.

Alcamo-Tra i 9 selezionati in Italia, l’attrice Chiara Calandrino recita a Reggio Emilia

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Per una settimana, quella appena trascorsa, è stata tra le protagoniste tra i nove selezionati per la Sesta edizione di Itaf, International theater academy of Fita, progetto di alta formazione per giovani attrici promosso dalla Federazione italiana teatro amatoriale. Lei è l’alcamese Chiara Calandrino (nella foto), scelta dopo un’audizione svoltasi lo scorso 14 gennaio a Roma, sotto la direzione di Daniele Franci, direttore artistico e regista di Itaf e della direttrice Maria Grazia De Marco. Il percorso Itaf si articolerà quest’anno‘ in cinque settimane, le prime quattro al centro di formazione Fita di Reggio Emilia. L’ultima porterà i nove selezionati, tra cui Chiara Calandrino a Utrecht in Olanda, presso il prestigioso Creative College, da anni partner del progetto. Grande soddisfazione da parte di Franco Regina, direttore artistico del Piccolo teatro di Alcamo e di tutti i soci per il percorso di crescita di Chiara che al teatro di Novellara (Reggio Emilia), ricco di tradizione, è stata tra le protagoniste di “The walls, i muri”, che tratta il tema delle differenze. La recita è stata caratterizzata anche da dialoghi col pubblico. Chiara Calandrino, è stata inserita in un progetto di respiro internazionale per far puntare l’attenzione verso giovani che hanno la passione del teatro. L’Itaf sta portando avanti in tutta Italia anche il progetto “Fondamenta”. Una rete di giovani per il sociale. A Reggio Emilia presenti anche una ventina di giovani attori olandesi. Dal 19 al 25 maggio prossimi al Reggio Emila Etoile, Chiara Calandrino parteciperà alla seconda fase del progetto e ad ottobre, con i nove colleghi italiani, regista e direttore artistico saranno in Olanda per portare in scena The walls, I muri. La giovane attrice due anni fa, tra le varie recite e monologhi, ha partecipato anche a Roma, rappresentando la Sicilia, ad un corso della Fita. A conclusione venne scelta come attrice protagonista per una commedia greca.

Alcamo, raccolta umido in tilt: si riducono momentaneamente turni settimanali

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Raccolta dell’umido a giorni alterni. Ad Alcamo si trascina ancora l’emergenza per questa tipologia di frazione di rifiuto: la raccolta a singhiozzo delle ultime settimane ha finito per provocare un vero e proprio accumulo che la società di gestione del servizio, l’Energetikambiente, non è in grado di smaltire in un’unica soluzione. Diverse le zone che a macchia di leopardo in questi giorni, nonostante la raccolta fosse regolarmente ripresa, sono rimaste con i sacchetti non ritirati davanti casa. Il motivo è abbastanza semplice: il Comune di Alcamo, così come tutti gli altri Comuni siciliani, hanno delle limitazioni a livello quantitativo per smaltire l’umido. Ecco perché non si riesce, a causa proprio di questo freno, a raccogliere tutta la spazzatura prodotta. In ragione di questa situazione il Comune ha deciso momentaneamente di rimodulare la raccolta dell’umido con una riduzione anche delle giornate settimanali di ritiro porta a porta. Nella cosiddetta zona “Verde”, quella fascia di territorio in cui si raccoglie la carta il martedì e la plastica il giovedì, l’umido sarà raccolto domani, mercoledì 10 aprile e nuovamente il lunedì 15; salterà quindi il turno di venerdì e questo per permettere l’alternanza con l’altra fascia di territorio, quella invece definita zona “Azzurra”. In questa parte di città, dove si raccoglie il lunedì la carta e il mercoledì la plastica, l’umido sarà ritirato venerdì 12 aprile e poi mercoledì 17. “Purtroppo – afferma l’assessore all’Ambiente Vito Lombardo – siamo costretti a muoverci così per evitare di ingenerare ancora più confusione tra i cittadini che alla fine sono vittime di un sistema di raccolta dei rifiuti su cui ha esclusive responsabilità la Regione. La carenza di impianti sta costringendo noi, come tanti altri Comuni siciliani, a dover subire queste disfunzioni”. Questa raccolta dell’umico a zone alterne rimarrà in vigore almeno sino al prossimo mercoledì 17 aprile, poi si andrà a verificare la situazione per adottare eventuali nuove soluzioni: “Noi pensiamo che, al netto di ulteriori disagi o chiusure di piattaforme, – aggiunge Lombardo – tra 10 giorni dovremmo essere in grado di aver smaltito tutto l’arretrato e dunque si tornerà alla normalità”. Alcamo ha un limite di smaltimento di umido settimanale di 90 tonnellate: la chiusura nelle scorse settimane della piattaforma di trasferenza in cui conferisce Alcamo ha fatto accumulare una grande quantità di questa frazione nelle case dei cittadini. Ovviamente quando i turni di raccolta sono ripresi ci si è trovati di fronte ad un enorme quantitativo da dover smaltire e questo ha finito per rendere impossibile il recupero di tutto il quantitativo pregresso.

Alcamo, reddito cittadinanza è un flop: appena mille le istanze presentate

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In provincia di Trapani si rivela un vero e proprio flop il reddito di cittadinanza. Appena 11.299 le domande inoltrate dall’Inps, l’istituto nazionale di previdenza sociale; peggio ancora è andata nel comprensorio alcamese: qui sono state presentate la miseria di 1.068 domande negli uffici di via Gaetano Martino dove fanno riferimento, oltre che ovviamente Alcamo, anche Castellammare del Golfo e Calatafimi. In pratica un bacino d’utenza di quasi 70 mila abitanti che si riscopre tutto d’un colpo con redditi ed evidentemente impossibilitato a presentare domanda. Situazione che inevitabilmente fa emergere come il fenomeno del sommerso nel mondo del lavoro in questo territorio sia più che mai presente, una vera piaga che è viva e vegeta. Altrimenti difficilmente si potrebbe spiegare come non si sia fatto accesso a questa misura. Tra l’altro proprio l’Inps di Alcamo è stato quello meno impegnato ad elaborare domande di accesso al reddito di cittadinanza: in provincia di Trapani è fanalino di coda e uno degli ultimi in Sicilia.

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