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martedì, Maggio 13, 2025
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Alcamo, Coop.Dimensione Uomo 2000 chiude i battenti: dichiarato lo scioglimento

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Si chiude il sipario sulla Cooperativa Dimensione Uomo 2000 di Alcamo. La pietra tombale arriva su decreto dell’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano che ha sentenziato lo “scioglimento per atto dell’autorità”. Stiamo parlando di una delle realtà più prolifiche e ultimamente anche molto discusse nel territorio alcamese e della provincia di Trapani in generale. Questa cooperativa è infatti comparsa nella recente operazione “Brother” dei carabinieri scattata nel luglio scorso e che coinvolse in prima persona l’ex deputato regionale alcamese Norino Fratello.

Da quanto ricostruito dagli inquirenti questa cooperativa sarebbe stata gestita di fatto proprio da Fratello il quale comunque non aveva alcun ruolo nella composizione della società. Un sistema di presunte clientele per la gestione del business dei migranti. C’è da dire comunque che successivamente la Suprema Corte di Cassazione, su ricorso della Procura, ha dichiarato non sequestrabile la Dimensione 2000 così come altre cooperative sociali coinvolte nell’inchiesta.

Parliamo di una realtà che opera nel sociale dal 1991 ma che comunque già da qualche anno ha cominciato a vacillare finanziariamente. Già nel 2016 ci fu il verbale di mancata revisione effettuato dalla Confcooperative nei confronti della cooperativa Dimensione Uomo 2000. Da qui si propose l’adozione del provvedimento di gestione commissariale. Poi nel marzo del 2018 si diede avvio al procedimento di scioglimento per atto dell’autorità con contestuale nomina del liquidatore sul quale non pervenne alcuna opposizione.

Seguirono altri passaggi burocratici, fra i quali quello inerente alla Commissione regionale cooperazione che non rese il parere richiesto di liquidazione nei tempi previsti dalla legge. Successivamente si è applicata la legge regionale numero 10 del 1991 che recita che in assenza di parere reso si può procedere, comunque, alla definizione dei provvedimenti formulati alla Commissione regionale cooperazione.

In qualità di commissario liquidatore è stato nominato dalla Regione il trapanese Alessandro Caruso che avrà il compito di definire tutte le operazioni di liquidazione fino alla definitiva cancellazione della cooperativa dal registro delle imprese.

Alcamo, aggressione a medici, pazienti e carabinieri all’ospedale: arrestato

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Incursione all’ospedale di Alcamo “San Vito e Santo Spirito” dove un uomo in preda ai fumi dell’alcol ha minacciato pazienti e personale in servizio. Solo il tempestivo intervento dei carabinieri ha evitato che la situazione potesse degenerare: pochi minuti dopo la segnalazione i militari dell’Arma, intuendo il pericolo, si sono presentati al nosocomio e dopo una colluttazione sono riusciti a bloccare l’uomo. Situazione per nulla facile per i carabinieri che sono stati anche fisicamente aggrediti. La bravata è costata cara ad Alì Tunisi, 43 anni, disoccupato marocchino senza fissa dimora e con vari precedenti alle spalle: è stato infatti arrestato e rinchiuso in carcere, con tanto di convalida del Gip che ha confermato la misura della detenzione. L’episodio si è verificato nella notte tra l’11 ed il 12 aprile quando i carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Alcamo sono stati chiamati per una richiesta d’aiuto pervenuta dall’ospedale cittadino. I militari giunti sul posto in pochissimo tempo hanno potuto constatare che all’interno del nosocomio c’era il 43enne che, in stato di abbrezza alcolica, stava importunando pazienti e personale medico. Oltretutto, con il passare dei minuti, la pericolosità di Alì Tunisi stava sempre più crescendo e i suoi atteggiamenti man mano diventavano particolarmente aggressivi. I carabinieri hanno quindi tentato di riportare alla calma il marocchino che, al contrario, si è scagliato contro di loro aggredendoli con calci e pugni di inaudita violenza, tanto da provocare lesioni ad uno dei due militari. Soltanto dopo notevoli sforzi compiuti per evitare di riportare altre lesioni, i carabinieri riuscivano ad ammanettarlo e renderlo inoffensivo. Considerata la condotta particolarmente aggressiva e socialmente pericolosa, Tunisi è stato arrestato: giudicato per direttissima l’arresto è stato confermato. Non è la prima volta che si consumano situazioni simili all’ospedale alcamese, tanto da essere finito alla ribalta tempo fa con i sindacati a invocare maggiore sicurezza a garanzia del personale medico e paramedico. L’ultimo episodio si era verificato nel luglio del 2017 quando un infermiere venne aggredito fisicamente e verbalmente.

Alcamo-Via Crucis, domani la sacra rappresentazione tra tante aspettative

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In scena 143 personaggi su un percorso di circa due chilometri. Con la consapevolezza di un evento che, nonostante sia stato ripreso solo da appena 3 anni dopo un lunghissimo stop, è già stato consacrato con il suo inserimento a livello europeo. E’ la rappresentazione della Via Crucis di Alcamo, rispolverata dalla Pro Loco nel 2017 e che andrà in scena la domenica delle palme in città. Nessuna novità rispetto al percorso della scorsa edizione, quindi il corteo partirà alle 16 dalla chiesa di Sant’Anna e attraverserà piazza Ciullo, corso VI Aprile, viale Italia e tappa finale alla rotonda tra i viali Italia ed Europa. Ma comunque questa edizione avrà un suo ulteriore rilancio: la maggior parte dei costumi, rigorosamente tradizionali, saranno del tutto nuovi. Sono stati acquistati attraverso i fondi del bilancio partecipato del Comune. Inoltre la sacra rappresentazione si arricchisce anche di una scena in più che verrà rappresentata rispetto alle passate edizioni, quella della Maddalena nel momento della conversione e delle Beatitudini. Confermati tutti gli altri momenti cardine della Via Crucis, dall’ultima cena al processo, per passare alla flagellazione. Il corteo ripartirà quindi per la rappresentazione vera e propria lungo il corso VI Aprile sino a raggiungere alle 21 piazza Caduti di Nassiriya (rotonda di viale Italia, ndc) dove ci sarà la Crocifissione e la Resurrezione. Accanto alla “Pro Loco Città di Alcamo” la collaborazione del Comune che ha compartecipato alle spese per l’allestimento dell’evento con 5 mila euro: “Anche quest’anno – dice l’assessore alla Cultura Lorella Di Giovanni – la città rivive questo importante evento, grazie al progetto portato avanti dalla Pro Loco che l’amministrazione ha accolto e sostenuto”. E’ stata anche sostenuta la missione che la stessa Pro Loco ha affrontato nelle scorse settimane a Matera e Naro: nella cittadina della Basilicata l’entourage alcamese ha presenziato per promuovere la propria Via Crucis in quella che è stata battezzata come la capitale internazionale della cultura e luogo in cui sono state girate le scene principale di “The passion” di Mel Gibson; in terra siciliana invece la rappresentazione alcamese ha partecipato al “The passion day”, circuito siciliano delle vie Crucis più importanti e belle. In occasione di questi due eventi la Pro Loco ha prestato alcuni attori che si sono distinti nelle edizioni precedenti della via Crucis alcamese e che sono stati appositamente scelti dagli stessi organizzatori. Lo scorso anno la Pro Loco è entrata ufficialmente a far parte del circuito dell’Europassione, dove sono inserite le più belle e significative rappresentazione nel panorama italiano ed europeo. La rete delle associazioni di Europassione per l’Italia è impegnata da diversi anni in un percorso di valorizzazione nazionale e internazionale che ha tra gli obiettivi anche una candidatura alla ‘Lista Unesco’ per la salvaguardia del patrimonio immateriale di questo importante e significativo elemento della cultura della tradizione mediterranea.

Castellammare del Golfo-Cala, spiaggia e castello: autorizzato al Comune un concorso di idee

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Un concorso di idee per il collegamento pedonale tra il Castello arabo-normanno, cala Petrolo e la spiaggia Playa di Castellammare del Golfo. L’iniziativa del Comune ha ottenuto l’autorizzazione dall’ufficio del Genio Civile di Trapani e dall’assessorato regionale Infrastrutture a predisporre il bando per lanciare idee di progettazione del collegamento pedonale tra il piazzale Stenditoio, antistante il castello, e per l’appunto la cala e l’arenile. “È un risultato importantissimo – afferma il sindaco Nicola Rizzo – ottenuto grazie ad un continuo confronto e ripetuti incontri, ultimo dei quali proprio ieri, con i funzionari dell’assessorato regionale Infrastrutture e del Genio Civile di Trapani per ottenere il benestare all’utilizzo di cifre non spese per i lavori del porto, con la predisposizione di un bando”. Duecento mila euro erano stati accantonati per i lavori di messa in sicurezza del porto riguardanti il secondo lotto, poiché erano stati previsti per opere non realizzate quali ad esempio il ritrovamento della cosiddetta “vasca regina”: “Appreso dell’accantonamento – aggiunge il primo cittadino – abbiamo ritenuto utile per la nostra città chiedere di utilizzare la cifra per un progetto di collegamento pedonale in una zona di pregio e dopo numerose interlocuzioni per verificare la fattibilità della nostra idea progettuale da parte della stazione appaltante dei lavori al porto, abbiamo ottenuto il benestare del Genio Civile ad indire il bando di concorso”. Si tratta di due precise progettualità: la prima per il collegamento di piazza castello e cala Petrolo sarà eseguita con le somme a disposizione, cioè i 200 mila euro accantonati; la seconda progettazione autorizzata riguarda invece il collegamento tra cala Petrolo e la spiaggia Playa che al momento non ha copertura economica: “Non possiamo che essere soddisfatti per l’avvio di un importante collegamento pedonale che avrà certamente ricadute positive dal punto di vista turistico e non solo. Ringraziamo l’assessorato regionale Infrastrutture, il direttore dei lavori, il Rup ed il Genio civile di Trapani, ai quali sottoporremo il concorso di idee. Subito dopo – conclude il sindaco – renderemo immediatamente note le modalità di partecipazione al bando”.

Calatafimi-Botte e violenza sessuale, arrestato un uomo di 54 anni

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Ennesima storia di violenza che si consuma fra le quattro mura domestiche che questa volta accende i fari sulla piccola comunità di Calatafimi. I carabinieri della Compagnia di Alcamo, dopo un’indagine durata quattro mesi, hanno arrestato G.M. di 54 anni. Sarebbe lui il presunto orco che avrebbe malmenato i propri familiari con cui conviveva e non contento avrebbe anche abusato di una delle sue due figlie. Proprio sulla base di questi gravi indizi, l’Autorità giudiziaria ha stabilito di arrestare il 54enne che adesso si trova rinchiuso nel carcere della casa circondariale di Trapani. L’attività d’indagine è stata condotta dai carabinieri della locale stazione in collaborazione con i colleghi della sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Trapani. E’ qui che una delle figlie, quella che ha subito le violenze sessuali, ha deciso di sporgere denuncia dopo essersi confrontata con i carabinieri del paese. Il quadro che è venuto fuori è stato agghiacciante: anzitutto la ragazza ha raccontato che quelle attenzioni sessuali le subiva da anni, addirittura da quando era minorenne. Esattamente dal 2011, secondo quanto riferito ai carabinieri: aveva appena 14 anni quando venne per la prima volta violata la sua intimità. La sorella, più piccola di lei di un anno, non avrebbe subito la stessa attenzione sessuale. Pare comunque che sia lei che la madre siano state più volte malmenate sempre dal 54enne. Ad emettere l’ordinanza di arresto il gip di Trapani che ha suffragato la ricostruzione delle indagini dei carabinieri. “Gli accertamenti posti in essere dai militari – secondo quanto sostiene il gip – consentivano di delineare un complesso quadro di responsabilità dell’uomo, ed in particolare i pesanti maltrattamenti a cui sottoponeva i propri familiari conviventi e gli episodi di violenza sessuale”.

Alcamo, assistenza Comune ad indigenti: stop all’assistenzialismo, nuovo regolamento (VIDEO)

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Niente più assistenzialismo per aiutare gli indigenti. Il Comune di Alcamo si dota di un nuovo regolamento, vecchio di oltre un ventennio, e stabilisce nuovi e più stringenti criteri per garantire l’assistenza economica alla famiglie in difficoltà. Ieri sera il consiglio comunale ha approvato la modifica del testo, che risale agli anni ’90 e dunque abbastanza obsoleto.

Da oggi si terrà conto anzitutto dell’Isee e non più del reddito, cosa che permette di parametrare al meglio chi richiede il contributo. Inoltre si introducono importanti novità, prima fra tutte l’analisi accurata del soggetto che richiede l’aiuto.

Introdotte tre fasi di valutazione mentre prima per dare il via libera all’erogazione bastava una semplice relazione dell’assistente sociale: ci sarà una fase di conoscenza della persona, la predisposizione di un progetto individualizzato che porti all’inclusione sociale, e quindi ad un impegno lavorativo di tipo sociale, e la valutazione volta per volta dell’assistenza economica per evitare un assistenzialismo che nei fatti non risolve nulla.

Previsto anche un doppio binario: l’assistenza ordinaria e quella straordinaria. La prima è stabilita sulla base di una ben precisa programmazione annuale, la seconda invece per situazioni urgenti ed improvvise che possono essere malattia, sfratto o perdita del lavoro.

GUARDA GLI INTERVENTI IN CONSIGLIO COMUNALE

 

Incidente stradale a Sciacca, muore sul colpo una donna di Campobello di Mazara

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Una donna di Campobello di Mazara, Tanino Rizzo di 68 anni, è morta questa mattina in seguito ad un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 115, in contrada Piana Scunchipani in territorio di Sciacca. La donna era a bordo di una Toyota Yaris che si è scontrata frontalmente con un furgone. In maniera lieve feriti conducenti dei due mezzi. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia, il 118 e anche i vigili del fuoco, che hanno liberato i feriti rimasti intrappolati fra le lamiere contorte dei mezzi. Per la donna non c’è stato nulla da fare, è morta sul colpo. Sono in corso gli accertamenti per capire la dinamica dell’incidente. L’asfalto in quel momento era bagnato a causa di un violento acquazzone.

Partinico, arrestato mentre cerca di gettare un fusto con oltre 8 chili di cocaina

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Un fusto contenente oltre 8 chili di cocaina è stato rinvenuto dai carabinieri alla periferia di Partinico. A finire in  manette Gioacchino Guida, 41 anni, che è stato colto in flagrante proprio mentre tentata di disfarsi di questo fusto dopo aver visto di essere osservato da una pattuglia dei carabinieri.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per lui si sono aperte le porte del carcere e l’autorità giudiziaria ha convalidato e confermato la misura cautelare. Guida è stato beccato dai carabinieri in contrada San Giuseppe mentre stava armeggiando con un fusto in plastica.

Insospettiti i militari hanno fermato il 41enne che non ha saputo fornire indicazioni sul contenuto dell’oggetto. Una volta ispezionato i militari vi hanno rinvenuto 8,6 chili di cocaina divisi in vari panetti, per un valore di circa 300 mila euro.

La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro e inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo per gli accertamenti.

Castellammare del Golfo, rete del metano si amplia: arriva anche alla Cala marina

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Si amplia la rete della metanizzazione a Castellammare del Golfo. Le tubature saranno posate anche nella zona della Cala marina che sino ad oggi era sprovvisto di questo servizio. L’apertura del cantiere è prevista per il prossimo lunedì 15 aprile secondo quanto annuncia il sindaco Nicola Rizzo. L’ampliamento era atteso da anni in questa vasta zona del centro storico castellammarese, parliamo quindi del viale don Leonardo Zangara dove si trovano numerose attività commerciali. “L’avvio dei nuovi lavori di metanizzazione è importante in termini ambientali ed anche economici in un’area cittadina qual è la cala marina dove fino ad oggi non era stato possibile portare il metano, richiesto sia dai residenti che dalle attività commerciali – spiega il primo cittadino -. Abbiamo programmato l’estensione della rete e velocizzato le procedure per raggiungere l’obiettivo prefissatoci”. I lavori è stato possibile sbloccarli in seguito all’ok arrivato dalla Regione. Ad occuparsene sarà la ditta che aveva ultimato 6 anni fa l’ultima tranche di interventi di ampliamento della rete del metano in città. “Il gas naturale – aggiunge Rizzo – è una fonte energetica sicura e rispettosa dell’ambiente, quindi la sua estensione è un’opera di pubblica utilità importante. I lavori saranno interrotti nel periodo delle festività pasquali e la ditta ci ha garantito che prima dell’arrivo del periodo estivo di maggiore afflusso turistico i lavori, a costo zero per il Comune, dovrebbero già essere ultimati”. I lavori di ristrutturazione dell’impianto già esistente sul territorio furono avviati nel 2011 dall’allora amministrazione guidata dal sindaco Marzio Bresciani, con l’inserimento di nuove tubazioni nei vecchi canali e l’ampliamento della rete di distribuzione. I lavori della ditta, allora denominata Gas Natural Distribuzione Italia, terminarono nel 2013, ma per la cala marina non fu possibile prevedere la rete del metano. “Ci scusiamo anticipatamente per eventuali disagi che potranno verificarsi nel corso dei lavori ma – conclude Rizzo- l’arrivo del metano alla cala marina è un traguardo molto importante che significa miglioramento della qualità della vita per la nostra comunità e dunque invitiamo tutti alla collaborazione”.

Alcamo, bene confiscato in via Federico II: Comune incassa mega finanziamento

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Nuovo finanziamento per rimettere in piedi i beni confiscati alla mafia di Alcamo. Il Comune ha ottenuto il disco verde per il finanziamento dell’immobile di via Federico II che rientra tra l’ultima tranche di strutture confiscate e concesse nel 2017 dalla prefettura di Trapani al patrimonio indisponibile del municipio alcamese. In arrivo ben 800 mila euro, investimento che servirà non solo a completare le opere murarie ma anche per la riqualificazione energetica dell’immobile stesso, quindi infissi di ultima generazione e impianto fotovoltaico per l’autoalimentazione con l’incameramento di energia solare. Fondi che arrivano attraverso il Pon Legalità 2014/2020 per progetti con finalità di inclusione sociale. La struttura in questione si trova a pochi passi da piazza Bagolino ed è destinata a diventare un centro per l’assistenza a minori. “Stiamo ottenendo finanziamenti per tutti i beni confiscati ed acquisiti dalla nostra Amministrazione – afferma il sindaco Domenico Surdi -. Quest’ultimo si aggiunge, infatti, a quello che servirà per ristrutturare una villetta ad Alcamo Marina. Il finanziamento appena ottenuto servirà per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione energetica dell’immobile confiscato alla mafia di via Re Federico II, per adibirlo a struttura e centro servizi per soggetti vulnerabili a rischio devianza”. “Questo risultato – aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Vittorio Ferro – è frutto di un importante lavoro di squadra tra uffici comunali e l’Amministrazione. Non è stato facile partecipare a questo bando in un periodo dell’anno in cui si devono predisporre tutti i progetti relativi al programma triennale, ma siamo riusciti ugualmente nel nostro intento. La misura di finanziamento destina circa 18 milioni di euro ai Comuni siciliani per il recupero di immobili confiscati alla mafia e noi siamo stati l’unico comune della provincia ad essere finanziato”. Il progetto è stato redatto dai tecnici comunali, l’ingegnere Anna Parrino, e dal geometra Nunzio Bastone. L’immobile è stato strappato dalle mani dell’imprenditore e re dell’eolico Vito Nicastri, nato come semplice elettricista e divenuto in poco tempo un vero e proprio leader nel settore edilizio e non solo. Finito al cento di diverse inchieste, la sua figura è stata spesso accostata a quella del superlatitante Matteo Messina Denaro che l’avrebbe protetto e autorizzato nella sua ascesa imprenditoriale. L’immobile di via Federico II è solo uno dei tanti beni tolti a Nicastri: qui sarebbe dovuta sorgere la sua mega villa, l’ultima dimora. La ristrutturazione è stata lasciata a metà dallo stesso imprenditore.

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