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martedì, Maggio 13, 2025
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Hospital Show, la nuova edizione del talent targato Alpauno

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Ritorna in Tv la seconda edizione di Hospital Show, il talent prodotto dalla nostra emittente televisiva Alpauno e ideato e condotto dagli artisti Maurizio e Giuseppe Calandra.
Dopo il meritato successo della prima edizione, che ha visto esibirsi sul palco degli studi televisivi di Alpauno più di 100 talenti provenienti da tutta la Sicilia, la macchina operativa si è messa in moto per organizzare “Hospital Show 2” . Tante le novità di questa edizione, oltre ai fratelli Calandra, faranno parte del cast gli show man Luigi Chirco e Gerardo Di Liberto, mentre si avvicenderanno, come giudici, altri personaggi del mondo dello spettacolo, come cabarettisti, musicisti, cantanti e ballerini.
La partecipazione al talent è aperta a tutti, gli aspiranti concorrenti possono iscriversi, tramite l’indirizzo mail alpaunocasting@gmail.com. Sono invitati a prendere parte allo show anche le scuole di ballo, canto e musica del nostro territorio, basta infatti allegare alla mail una foto, la descrizione del talento o un breve video di presentazione.
Otto le puntate previste per questa seconda edizione, con una formula ormai consolidata che rende ogni serata uno spettacolo unico e appassionante. Quest’anno, la trasmissione, sarà trasmessa in prima serata contemporaneamente su tre emittenti siciliane, Alpauno, TCS e tele Gela e, per la prima volta, andrà in diretta anche sul canale Fb della nostra emittente ed in streaming su alpauno.com.
Il talent andrà in onda a partire da maggio.

Castellammare del Golfo, frana ancora costone sulla statale 187: strada chiusa in via precauzionale

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Un altro consistente pezzo di costone sulla strada statale 187 è crollato all’altezza dell’imbocco a nord-est della spiaggia Playa di Castellammare del Golfo. A venire giù imponente blocco che ha finito per invadere quasi del tutto la carreggiata, interrompendo per qualche ora il transito alle auto lungo la strada che collega Castellammare del Golfo con Alcamo Marina. Il cedimento si è verificato intorno alle 6, orario in cui è arrivata la segnalazione al centralino del vigili del fuoco del distaccamento di Alcamo. Si ipotizza che il crollo sia frutto delle infiltrazioni di acqua sul terreno, il resto lo ha fatto il costone che è molto friabile  essendo di natura calcarea. Sul posto, oltre ai pompieri che hanno effettuato una verifica sulla stabilità del costone, anche l’Anas e il Comune. Quest’ultimo è il titolare del tratto di strada dopo la cessione avvenuta negli anni scorsi sulla base di un accordo che si è sottoscritto proprio con Anas. Si attende tra qualche giorno l’esito delle verifiche tecniche sulla stabilità del costone, intanto in via precauzionale il sindaco Nicola Rizzo ha stabilito di chiudere il tratto di strada. Si potrà utilizzare il “bypass” della strada di accesso alla spiaggia per reimmettersi sulla statale. “Anas, società del Gruppo Fs Italiane – si legge in una nota – raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione ‘vai’ di Anas, disponibile gratuitamente in ‘App store’ e in ‘Play store’. Inoltre si ricorda che il servizio clienti ‘Pronto Anas’ è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148”.

Alcamo, il “re dell’eolico” Nicastri e il figlio incastrati dalle intercettazioni

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Utilizzava il telefono del figlio, come se nulla fosse, come se non fosse ai domiciliari e come se mai gli avessero tolti quei beni. Emergono particolari inquietanti attorno all’imprenditore alcamese Vito Nicastri, finito nel vortice dell’ennesima inchiesta della Dia di Trapani che coinvolge anche pezzi grossi della politica e dello Stato. Nicastri, 62 anni, con una confisca da ben un miliardo di euro per i suoi interessi interni alla mafia e il suo presunto stretto rapporto con il boss dei boss Matteo Messina Denaro, avrebbe al contrario continuato imperterrito a gestire quelle imprese che di fatto non potevano essere sue per via delle misure restrittive a cui era sottoposto. Gli investigatori hanno ricostruito tutto tramite intercettazioni telefoniche e ambientali. Il “re dell’eolico” chiamava con il telefono del figlio Manlio, anche lui raggiunto da un avviso di garanzia e indagato a piede libero. Documentati contatti con un suo storico collaboratore, e poi con Paolo Arata, ex deputato di Forza Italia responsabile del programma della Lega sull’Ambiente, che, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto denaro per modificare una norma da inserire nel Def 2018 che avrebbe favorito l’erogazione di contributi per le imprese che operano nelle energie rinnovabili. Norma mai approvata, però. Terza chiamata poi al figlio dello stesso Arata, anche lui indagato, con cui si parlava di affari in comune e di ciò che si sarebbe dovuto fare per le imprese. Addirittura si ipotizza che il figlio di Arata si fosse appositamente trasferito in Sicilia per avere rapporti più vicini con lo stesso Nicastri ed in particolare con il figlio Manlio che deve rispondere dell’accusa di intestazione fittizia. Lo spregiudicato “re dell’eolico” è stato anche filmato mentre ai suoi soci occulti impartiva direttive per la gestione delle aziende addirittura dal balcone di casa. Lui al primo piano e i fedeli collaboratori in strada che ascoltava con attenzione ogni singola parola. Di simili intercettazioni, con telefoni intestati ad altri imprenditori e conversazioni via balcone, ne sono state documentate diverse altre. Per questo Nicastri è tornato in carcere, per aver violato le restrizioni a cui doveva attenersi dal momento che era in regime di domiciliari e non avrebbe potuto conversare con nessuno. In questa inchiesta indirettamente è finito nei guai addirittura il sottosegretario ai Trasporti della Lega Armando Siri, indagato per corruzione dalla Procura di Roma. Un distinguo necessario perchè il sottosegretario, anche da quanto sostenuto da pubblici ministeri, pare che non avesse alcuna conoscenza diretta dell’imprenditore alcamese definito il “re dell’eolico”, ritenuto tra i finanziatori della latitanza del boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro. L’indagine, condotta in parallelo anche dai pm di Roma, ipotizza uno scambio di favori, utilità e denaro per agevolare aziende considerate vicine proprio a Nicastri il quale avrebbe continuato a manovrare per fare affari.

Indagine su Nicastri, partita da Alcamo la tempesta politica sul governo

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E’ partita da Alcamo la tempesta politica che ha innescato il più violento scontro nel governo italiano a guida M5S-Lega, la cui alleanza si basa su un contratto, non sempre rispettato, più che su un programma per come è logico. Un’alleanza tenuta con lo scotch che ha ingaggiato ieri una guerra senza precedenti. Parte da Alcamo l’inchiesta che ha ruotato attorno a Vito Nicastri, definito il re dell’eolico, al quale è stato confiscato un patrimonio d un miliardo e 300 milioni di euro. Nell’inchiesta delle procure di Roma e Palermo non siamo su queste cifre, ma ben più misere anche se 30 mila euro non sono certo una somma da buttare. Secondo l’accusa il sottosegretario Leghista, Armando Siri, 47 anni uno degli uomini più vicini a Matteo Salvini, avrebbe incassato una mazzetta di 30 mila euro, tramite il professor Paolo Arata, esperto sull’eolico, che l’avrebbe avuto da Vito Nicastri per favorire provvedimenti a favore dell’eolico. Armando Siri respinge le accuse ed è giusto attendere le indagini della magistratura prima di emettere giudizi. Ma in politica è noto che basta poco per alimentare polemiche e in questo caso il M5S, con di Maio chiede le dimissioni mentre è già arrivato il ritiro delle deleghe, al deputato ritenuto anche l’ideologo della flat tax, tanto cara a Salvini. In una democrazia è normale dimettersi in questi casi. In Italia no. Scende in campo a difesa di Siri, Matteo Salvini, che dice no alle dimissioni. Scoppia una tempesta politica, senza precedenti, in un governo sempre sull’orlo della crisi con il duo Di Maio-Salvini, impegnati a litigare, twittare o scrivere sui social tutto il giorno proclami e promesse mentre l’Italia affonda ed sempre più isolata sul piano internazionale. Dopo che il M5S ha salvato Salvini non concedendo l’autorizzazione a procedere, sconfessando così i grillini ancora una volta i loro principi, e con i sondaggi che fanno emergere cali, ora il Movimento cerca il rilancio e una ritrovata credibilità attaccando a muso duro per la vicenda di Armando Siri, accusato di corruzione. L’occasione dello scontro nei Palazzi del potere romano è arrivata da Alcamo e nel governo giallo-verde sembra arrivata la resa dei conti, che sarà rimandata al 27 maggio, il giorno dopo le elezioni europee. L’indagine è partita da Palermo nel mirino Vito Nicastri, accusato di avere favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro. Quando i pm scoprono il presunto coinvolgimento di Siri, trasmettono gli atti alla Procura di Roma. A far finir sotto accusa Armando Siri per due intercettazioni nelle quali il professor Paolo Arata fa un chiaro riferimento ad una mazzetta promessa a Siri, il quale ribadisce di non sapere nulla e chiarirà tutto.

La scienziata alcamese Violette Impellizzeri premiata dal governo del Cile

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Lei è la scienziata alcamese Violette Impellizzeri. Lavora con una equipe, nella quale è considerata la punta di diamante, ai confini del mondo. Il Centro si trova nel deserto sulle Ande cilene, dove a 5 mila metri di altezza si trova la base scientifica più importante del mondo. Oltre 60 radiotelescopi scrutano l’universo per cercare di carpire qualcuno dei miliardi di segreti che questo nasconde. Un lavoro lungo che richiede tantissima pazienza e perseveranza e che non sempre da quelle soddisfazioni agli scienziati, che con grandi sacrifici e rinunce, si dedicano a sciogliere qualche interrogativo che da sempre incuriosisce l’uomo deciso, per amore di conoscenza, a varcare le Colonne d’Ercole. Violette di soddisfazioni se ne è già prese tante. “Prima di partire per il Cile, – dice la mamma Enza Cammarata – mia figlia, aveva scoperto “acqua” nell’universo. La scoperta non fu un caso ma la conseguenza di una maniacale osservazione, un amore profondo verso i telescopi e quello che offrivano loro, un mondo aperto verso l’ignoto, l’invisibile, l’irragiungibile. Conosco Effelsberg (Bonn), conosco gli Appalagi (Virginia) e conosco Atacama, sono luoghi bui dove si fa fatica a viverci. Ma sono i suoi luoghi di lavoro! Lei va dietro ai telescopi, dietro si suoi sogni. Arrivata ad un certo punto il telescopio Green Bank (100 metri di diametro) non le bastava più e quando ha saputo di Atacama, non ha saputo resistere, ed è partita. Un mondo lontano, ignoto, una vita difficile in mezzo al deserto a 3000 – 5000 metri di altezza ma questa era la sua vita. Spesso si respira con mascherina e ossigeno. Non è stata sufficiente per desistere neanche il matrimonio o la nascita dei figli, neanche il pensiero che ottenere una cattedra e un insegnamento sarebbe stato più comodo per lei, senza nulla perdere della sua accademicità . Ma lei no, continua a percorrere la più difficile delle vie del sapere, quella di toccare con mano la novità , di scovarla, di accettare di “fare il lavoro sporco” e raccogliere i dati per altri, senza riconoscimenti, senza perdere tempo in articoli inutili, facendo della notti il giorno e viceversa. Questo è il suo lavoro” Enza Cammarata e il marito Filippo Impellizzeri, insegnati in pensione e oggi globetrotter per amore dei figli. In questo momento sono in Germania dal figlio e presto voleranno in Cile, per abbracciare Violette, il marito e i due adorati nipotini. Ieri il governo cileno ha accolto la delegazione di scienziati di Alma e consegnato loro una medaglia come riconoscimento ufficiale per il lavoro svolto, che ha portato a quella che è stata subito etichettata come la foto del secolo. Quella del buco nero. I parlamentari cileni si sono complimentati con gli scienziati di Alcama e con Violette Impellizzeri, responsabile del progetto EHT. Ieri Violette Impellizzeri è stata in diretta per un’ora nella RSI svizzera.Al progetto dell’Eht hanno partecipato 200 ricercatori più 60 Istituti nel mondo. Otto radiotelescopi sparsi in tutto il mondo. In quelli installati sulle Ande cilene a 5 mila metri di altezza, lavora Violette Impellizzeri. Il responsabile dei dati raccolti dal radiotelescopio Alma è Ciriaco Goddi, che assieme alla sua equipe dove un ruolo importante ha Violette Impellizzeri, ha visto prendere forma l’immagine nella shat tra ricercatori. A San Pedro de Atacama Violette Impellizzeri e Ciriaco Goddi hanno lavorato insieme a guidare il tentativo di coordinare un sistema di otto radiotelescopi, sparsi sulla terra, per scattare la prima foto “dell’orizzonte degli eventi”. E dopo anni di simulazioni, fake images, è arrivato il coronamento di un lavoro che è solo all’inizio. Quello immortalato è un buco nero super massiccio. Il buco nero è un oggetto massiccio con un enorme campo gravitazionale che deforma lo spazio tempo come un imbuto senza fondo. Talmente potente da catturare e non lasciar sfuggire nemmeno la luce. Violette Impellizzeri, definita la “Donna delle stelle”, è sposata con lo scienziato francese Eric Villard e nello scorso mese di agosto ha volato per 12 mila chilometri: dal Cile, per un atto d’amore verso la sua città: Alcamo per battezzare la figlia Eleonore che il 10 agosto 2018 ha compiuto un anno. Con lei il marito, Eric Villard, il figlio Raphael Vincent di tre anni. Violette è attesa ad Alcamo per tributargli gli onori che merita e dovrebbe venire con la famiglia a fine luglio per il periodo di vacanze perché quando è in Cile, o in giro per il mondo , non vede l’ora di potere prendere un bagno ad Alcamo Marina”.

Calcio Giovanile, Under 16: l’alcamese Gabriele Alesi “giovane fenomeno”del Milan

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Gli ultimi servizi ieri sulle reti Mediaset che danno notizie sportive. Ieri sia su Italia 1 che su Mediaset Sport hanno mandato in onda l’ultima impresa del giovane calciatore Gabriele Alesi, papà alcamese e mamma castellammarese, cresciuto nella suola calcio Adelkam di Alcamo. Gabriele Alesi è stato definito dai giornalisti “giovane fenomeno” per il gol realizzato allo scadere del secondo tempo contro il Verona, nella gara valida per il campionato italiano giovanissimi Under 16. Si trattava di una partita importante che in caso di vittoria avrebbe dato il primato ai rossoneri, che fino a quasi al 90esimo vincevano per uno a zero. Allo scadere il pareggio. Palla a centro un compagno, nel cerchio del centrocampo, passa il pallone a Gabriele Alesi, che vede il portiere avversario leggermente fuori porta e fa partire un tiro da 50 metri. E’ gol. Festa grande per l’impresa di Gabriele, della quale hanno parlato tanti giornali e tv per un ragazzo al quale, dopo il passaggio dall’Adelkam al Milan, la società rossonera ha consegnato la maglia n.10, indossata da grandi campioni. Per gol di 50 metri in Sicilia vogliamo ricordare, per esempio, i due realizzati da Mascara del Catania e uno da Miccoli col Palermo. Gabriele Alesi è diventato ormai titolare nella nazionale under 16 e ha segnato nell’ultima amichevole con l’Austria. Gabriele ha tutte le qualità per sfondare, ma deve continuare ad allenarsi per giocare a calcio, studiare con impegno e la massima umiltà. Prima di firmare col Milan tra le società che più hanno insistito per tesserarlo: l’Atalanta, la Roma la Juventus e il Manchester United.

Castellammare del Golfo, “Pasqua in fiore” tra concorso, spettacoli e arte

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Tre giorni con attività dedicate alla Pasqua in centro storico, nella zona pedonale di corso Garibaldi: terza edizione per “Pasqua in fiore” organizzata dall’associazione “4canti” con il patrocinio del Comune. Anche quest’anno Castellammare saluta la primavera e celebra la Pasqua in zona “quattro canti” con un grande uovo fiorito. L’associazione, che raggruppa circa trenta attività cittadine, ha previsto anche quest’anno il concorso “decora l’uovo”: oggi è iniziato da parte dei partecipanti del concorso il decoro delle uova lungo la zona pedonale di corso Garibaldi che si è già riempito di colori e simboli pasquali. Le uova, in considerazione della possibilità di pioggia, saranno esposte nei locali della Società operaia, che si trova proprio all’ingresso della zona pedonale di corso Garibaldi, poco dopo i “quattro canti”.  La giuria è popolare: tutte le uova avranno un numero identificativo che permetterà ai visitatori di esprimersi con un voto. Domani, sabato 20 aprile, dalle ore 10, estemporanea di pittura sulla Pasqua lungo il corso Garibaldi: i partecipanti potranno lasciare le tele esposte nei locali della Società operaia, unitamente alle uova decorate. Sempre domani, a partire dalle ore 11, alla villa comunale “Regina Margherita”, si terrà la “caccia  all’uovo” per bambini, a numero chiuso,  curata da “Il giardino dei limoni”. Si può partecipare gratuitamente dietro iscrizione che si potrà fare inviando una mail all’indirizzo associazione4canti@libero.it con nominativo dei bambini e numero telefonico dei genitori. Nel tardo pomeriggio di Pasqua, domenica 21 aprile, intorno alle ore 19 la premiazione dei vincitori del concorso “decora l’uovo”, quindi musica live, a partire dalle ore 22,  sempre in corso Garibaldi basso, con il concerto di “Babel Towers”. “La zona pedonale già addobbata con un imponente e splendidamente decorato uovo pasquale, crea un’atmosfera di festa che sicuramente contribuirà ad animare il centro unitamente a quanto proposto dall’associazione ‘4canti’ – affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore alla Cultura Maria Tesè -. Invitiamo tutti a partecipare alle attività programmate rivolte ad adulti e bambini e ringraziamo l’associazione di commercianti che si spende per dare vita a momenti che animano il centro storico cittadino, in particolare la zona pedonale dove in tanti, siamo certi, parteciperanno alle attività proposte. Auguriamo una serena Pasqua a tutti”.

“Banca Don Rizzo”, bilancio 2018. Utile netto da 1.722.000 euro un milione

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Il bilancio, che sarà sottoposto all’approvazione degli oltre 4.000 soci, il prossimo 19 maggio, nell’assemblea convocata presso l‘istituto tecnico “Girolamo Caruso” di Alcamo, evidenzia il buono stato di salute della Banca Don Rizzo che riconferma il ritorno all’utile per il secondo anno consecutivo. L’utile netto, che al 31 dicembre 2017 era stato di 466 mila euro, alla fine dello scorso anno si è più che triplicato, adeguandosi a 1.722.000 euro. Il ripristino dell’equilibrio reddituale è il frutto del piano di risanamento, avviato tre anni fa dall’attuale governance. In un anno di grandi cambiamenti con l’avvio del Gruppo Creditizio, e “in un contesto generale caratterizzato da incertezze la Banca don Rizzo ha continuato a privilegiare il rapporto con l’economia locale, in particolare al servizio delle famiglie e delle piccole imprese”. Il progetto di rilancio è culminato con l’adesione al Gruppo Bancario ICCREA, deliberata dall’Assemblea lo scorso dicembre, che inserendo la Banca nel più ampio contesto di quello che è il quarto Gruppo Bancario nazionale, ne rafforzerà ulteriormente la capacità di supporto al territorio. Al 31 dicembre il totale dell’attivo ammonta a 647 milioni di euro, erano 587 milioni nel 2017. Il patrimonio netto cresce da 44.3 milioni a oltre 46.7 milioni di euro. “Valori che dimostrano la ritrovata solidità e capacità reddituale”, dice il direttore generale Antonio Pennisi “. I crediti erogati alla clientela passano da 244 milioni a 265 milioni, ribadendo la volontà di sostenere il territorio, contestualmente si è ridotta l’incidenza dei crediti deteriorati, passati dal 7,6% del 2017 al 6% dell’anno appena chiuso e che ulteriormente diminuiranno per la programmata cessione del portafoglio sofferenze, con un trend che conferma l’attenzione al governo dei rischi”. La Banca Don Rizzo prosegue nel programma di razionalizzazione organizzativa che ha visto, nonostante l’acquisizione della BCC di Paceco, l’adeguamento dell’organico da 120 a 113 unità, di cui 41 donne, ed opera con 19 sportelli, di cui 11 in provincia di Trapani, 7 nella provincia di Palermo ed 1 nella provincia di Agrigento mentre nell’anno sono stati chiusi 3 sportelli ritenuti “marginali”. L’area di competenza si estende su 45 Comuni. La Banca continua ad affiancare le categorie produttive: tra le più recenti iniziative, l’evento promosso a Marsala con Iccrea, nell’ambito del progetto “In Tour – Innovative Tourism”, ribadendo l’attenzione a Turismo e territorio, settori ritenuti fondamentali per lo sviluppo, anche e soprattutto in Sicilia. In questo senso la Banca Don Rizzo e il Credito Cooperativo, in quanto banche del territorio, ribadiscono la volontà di affiancare gli operatori del settore, per far sì che “il territorio” sia conosciuto e vissuto in modo adeguato, alimentando lo sviluppo sociale ed economico della collettività.

Castellammare del Golfo, emergenza rifiuti raccolta umido: costituita unità di crisi

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«Potrebbero già esserci dei primi risultati con la riapertura dell’impianto della Raco srl, dove conferiamo i rifiuti organici con gli altri Comuni della Srr Trapani nord. Sembrerebbe che nelle prossime ore l’impianto possa essere riattivato dopo la riparazione di un guasto. Non appena ci comunicheranno la riapertura la ditta incaricata potrà ricominciare a raccogliere la frazione umida e lo comunicheremo immediatamente. Nel frattempo continuiamo a monitorare la situazione con l’ “unità di crisi” che si è spontaneamente costituita».

Lo fa presente il sindaco Nicola Rizzo in riferimento al problema della mancata raccolta dell’organico causata dalla chiusura degli impianti di conferimento che sta causando accumuli di immondizia in buona parte della provincia.

«Occorre procedere su tutti i fronti possibili per scongiurare il perdurare del problema e tentare di risolverlo definitivamente in vista della stagione estiva e di una vera e propria emergenza igienico sanitaria. La costituitasi “unità di crisi” dei sindaci si sta impegnando al massimo -fa presente il sindaco Nicola Rizzo-. Con la deputata regionale Valentina Palmeri abbiamo incontrato il prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi, facendo presente la gravità della situazione. Il prefetto ci ha dato massima disponibilità nel tentativo di prevedere risoluzioni al problema causato dalla carenza di impianti in provincia ed esploso in particolare dopo la chiusura, per sequestro giudiziario, della Sicilfert. È necessario accelerare per la realizzazione dell’impianto di compostaggio a Calatafimi Segesta che, a servizio della provincia, permetterebbe di abbassare notevolmente i costi. In tal senso l’onorevole Palmeri ci ha comunicato di aver già chiesto la velocizzazione dell’iter all’assessore Pierobon che sta lavorando per le procedure di avvio. L’assessorato regionale si sta impegnando molto nel tentativo di dare soluzione al problema. Unitamente agli altri sindaci della Srr -conclude il sindaco Nicola Rizzo- continuiamo a monitorare il problema ed a verificare eventuali possibili soluzioni che ci saranno prospettate a livello regionale»

Alcamo, Nicastri mette nei guai le alte sfere di politica e Stato: nuova indagine della Dia

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Il sottosegretario ai Trasporti della Lega Armando Siri è indagato per corruzione dalla Procura di Roma nell’ambito di un’inchiesta nata a Palermo. Siri, tramite Paolo Arata, ex deputato di Forza Italia responsabile del programma della Lega sull’Ambiente, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto denaro per modificare un norma da inserire nel Def 2018 che avrebbe favorito l’erogazione di contributi per le imprese che operano nelle energie rinnovabili. Norma mai approvata, però. Nell’inchiesta romana è coinvolto anche Arata, che risponde di concorso in corruzione. Il professore è indagato anche a Palermo nel filone principale dell’inchiesta per corruzione e intestazione fittizia di beni: secondo i pm siciliani sarebbe stato in affari con l’imprenditore dell’eolico, l’alcamese Vito Nicastri, tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Per i magistrati però Siri non sarebbe stato a conoscenza dei legami tra l’imprenditore mafioso e l’ex parlamentare. Armando Siri è stato nominato responsabile economico e della formazione del Movimento “Noi con Salvini”. E’ autore della proposta di legge per l’introduzione della flat tax. Candidato alle ultime politiche con la Lega, al Senato, è stato eletto nel collegio dell’Emilia-Romagna. Nel Governo Conte è sottosegretario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. “Non so niente. Non ho idea, non so di cosa si tratti. Devo prima leggere e capire. Ho letto di nomi che non so”. E’ la prima reazione a caldo del sottosegretario: “Sicuramente – ha aggiunto – non c’entro niente con vicende che possano avere risvolti penali. Mi sono sempre comportato nel rispetto delle leggi. Sono tranquillo”. (ANSA)

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