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martedì, Maggio 13, 2025
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Alcamo, umido e RSU ancora insieme. Fermi ingombranti e RAEE

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Ancora insieme ad Alcamo, almeno per tutta la settimana, indifferenziato ed organico. La Raco srl ha infatti riaperto i battenti ma i mezzi provenienti dalla cittadina alcamesi avranno il primo accesso giovedì prossimo 2 maggio. L’ordinanza del sindaco Surdi che autorizza a mettere assieme le due frazioni, umido ed RSU, è stata firmata una settimana fa ma molti cittadini ancora lamentano il mancato ritiro dell’organico che, in alcune zone, sarebbe in strada da una ventina di giorni. Per l’assessore Vito Lombardo si tratta semplicemente del tempo necessario a raccogliere le tonnellate di organico prodotto ad Alcamo in circa tre settimane, da quando la Raco, la ditta che gestisce la piattaforma di compostaggio, bloccò gli impianti per riparare un guasto. Mezzi e uomini dell’Energetikambiente, insomma, sono sempre quelli quando invece il lavoro è almeno quintuplicato.

L’emergenza rifiuti, sia chiaro, è stata superata ma in alcune zone del territorio alcamese la situazione non è ancora ottimale. Intanto rimane una certezza: gli alcamesi dovranno continuare a mettere assieme RSU ed organico almeno fino al termine della settimana nella speranza poi che la situazione torni alla normalità. Per quanto riguarda le altre frazioni di rifiuti, tutto secondo copione per carta, cartone, vetro e lattine mentre si è del tutto bloccato il ritiro a domicilio degli ingombranti. Fermo da tempo anche lo smaltimento dei cosiddetti RAEE vale a dire elettrodomestici in disuso e materiale elettronico vario.

La raccolta di mobili, divani e altri ingombranti dovrebbe riprendere non appena verrà terminato il lavoro straordinario mentre per il secondo servizio ci sono tempi più lunghi. Il capannone del CCR (Centro Comunale di Raccolta) di vallone Monaco destinato ai RAEE era e rimane sequestrato per il mancato rispetto di alcune norme sullo smaltimento. Bisognerà quindi intervenire con alcune opere per ottenere il dissequestro oppure sottoscrivere una convenzione con una ditta e con una piattaforma specializzata nel trattamento dei vecchi elettrodomestici. Il risultato di tale blocco è purtroppo il meno bello da vedere. Nelle strade di periferie, sotto i ponti e nelle campagne prolifera infatti la presenza di vecchi mobili, poltrone, materassi e divani nonché frigoriferi, cucine e altre carcasse.

Calcio a 5 femminile, spareggi per la A/2. Castellammare con Altamura

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Quattro gare e due avversarie separano ancora il Castellammare femminile di calcio a 5 dalla storica promozione nel campionato nazionale di serie A2. Dopo la netta vittoria nei play-off di serie C, massimo torneo regionale a girone unico, il quintetto del Golfo è stato accoppiato con l’Altamura, squadra che ha chiuso al secondo posto il girone pugliese. Gara di andata in Puglia, domenica 12 maggio, e match di ritorno due settimane dopo. Il cammino verso la serie A2 prevede un successivo e decisivo spareggio. La vincente di Puglia – Sicilia, infatti, dovrà vedersela con la vincente di Basilicata – Calabria.

Castellamare e Altamura, le avversarie del primo turno degli spareggi nazionali, hanno una tappa in comune nel percorso agonistico della stagione in corso. Entrambi i quintetti, infatti, sono stati eliminati in Coppa Italia dal Sabina Lazio Calcetto che ha primeggiato dapprima sulle pugliesi e poi sulle siciliane. Finora comunque la stagione delle castellammaresi è stata esaltante. Il motore della società e della squadra, Alice Galante, è già riuscita a centrare il suo sogno, quello di portare il calcio a 5 femminile nella sia città, lei che vanta già presenze ed esperienze in A/2 nel Cus Palermo.

A proposito di A/2, il campionato nazionale è suddiviso in quattro gironi. In quello meridionale, nella stagione appena conclusa, nessuna siciliana ma soltanto quintetti della Puglia e un paio lucani. Qualora quindi le ragazze del Golfo dovessero centrare l’obiettivo, si troverebbero di fronte ad un cammino molto dispendioso dal punto di vista economico e particolarmente difficile come livello tecnico. Intanto c’è da pensare all’Altamura e alla lunga trasferta. Fra una decina di giorni, sul terreno pugliese, si potrà saperne di più. Certo è che la possibilità di giocare in casa il match di ritorno, rappresenta una situazione favorevole di non poco conto.

Spaccio di cocaina ad Alcamo, arrestato giovane. Voleva apparire come semplice assuntore

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Era stato fermato e denunciato dai carabinieri di Alcamo, alcuni mesi fa, perché in possesso di alcune dosi di cocaina. Da quel momento è stato costantemente monitorato ed ora è stato arrestato.  In manette è quindi finito Rosario David,  trentunenne originario di Partinico ma residente nella cittadina alcamese. Il giovane ha diversi precedenti di polizia. Una minuziosa attività di indagine dei carabinieri ha permesso di accertare che David non fosse un semplice consumatore di stupefacenti ma anche un responsabile di cessioni di droga.

I militari di Alcamo, guidati dal capitano Giulio Pisani, sono riusciti a dimostrare che il trentunenne, tramite un grande numero di espedienti che gli consentivano di essere considerato a prima vista un semplice assuntore, era in realtà un attivissimo spacciatore che si serviva anche di alcuni uomini di fiducia, per concretizzare le cessioni dello stupefacente. Numerosi infatti sono stati gli episodi che i carabinieri hanno avuto modo di riscontrare.

Rosario David era solito accordarsi preventivamente con i vari acquirenti e, solo successivamente, con appuntamenti fissati in orari e luoghi sempre diversi, si incontrava con questi ultimi, effettuando la compravendita al dettaglio e consegnando piccoli quantitativi di droga volta per volta. Un’attività ben consolidata, un vero e proprio business con numerosi clienti affezionati, principalmente residenti ad Alcamo e di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Tra febbraio e marzo i militari hanno avuto modo di accertare, in diversi episodi, tutte le accortezze utilizzate dal giovane nella sua attività; quest’ultimo, infatti, dava una sola dose di cocaina ad un’altra persona che, a sua volta, l’avrebbe poi dovuta consegnare all’acquirente finale. Con l’arresto di David viene così a crollare un importante punto di riferimento sul territorio di Alcamo per gli acquisti di cocaina.

Sicilia. Assalto alle spiagge. Via libera a costruire 600 stabilimenti balneari

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Probabilmente molto presto in Sicilia sarà impossibile raggiungere il mare perché la Regione siciliana ha dato una sorta di via libera ad assaltare le spiagge con la costruzione di nuovi stabilimenti balneari, che se prima dovevano avere una distanza di cento metri ora ne bastano 25 e in alcuni casi anche dieci, L’assalto è contenuto in una norma, approvata dall’Ars a gennaio, che consente all’assessorato Territorio e ambiente di dare nuove concessioni fino al 2020 anche nei Comuni che non hanno approvato il Piano di gestione della costa. Sono circa 600 le richieste di nuove concessioni o di modifiche e ampliamenti per gli stabilimenti balneari. L’assessore Toto Cordaro ha firmato le nuove linee guida per l’utilizzo del demanio marittimo, restringendo lo spazio destinato alle spiagge libere. Oggi la Regione con le concessioni incassa meno di dieci milioni di euro, spera di introitarne cento. Insomma la caccia è sempre al denaro per rimpinguare le asfittiche casse regionali. Se poi come funghi vengono installati stabilimenti balneari poco importa se per andare a prendere un bagno al mare sarà necessario pagare e per i proprietari di casa di villeggiatura la perdita della tranquillità notturna per la musica sparata all’aperto e a tutto volume sino alle prime luci dell’alba. Perché nel Far West siciliano, dove mancano i controlli delle autorità, tutto diventa possibile. Anche il disturbo della quiete pubblica per l’arricchimento di pochissimi. Seicento richieste, più persone hanno fatto istanza per le stesse aree, non sono poche visto che attualmente sono 3.200 i concessionari. E riguardano tutto il perimetro dell’Isola perché è soltanto uno il Comune che ha un piano di gestione per la Costa approvato: San Vito Lo Capo. Mentre 80 comuni sono commissariati per la mancata redazione del documenti e oltre 30 aspettano l’ok della Regione. Sul piede di guerra Legambiente che promette di ricorrere al Tar. L’associazione ambientalista non ha digerito i nuovi parametri stabiliti da Cordaro, in sintonia con le associazioni del settore, che temono un ulteriore scempio delle coste, già molto martoriate nella Sicilia al primo posto per abusivismo edilizio.

Alcamo. Mese mariano. Pellegrinaggi e riti religiosi nella chiesa del Santuario

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La celebrazione quotidiana di sante messe, caratterizzano per tutto il mese di maggio una tradizione secolare: quella dei pellegrinaggi al Santuario di Maria Santissima del Miracoli, patrona della città, il cui rettore è padre Benedetto Cottone. Una tradizione che affonda le sue radici nel tempo e che vede migliaia di alcamesi fare il viaggio alla Madonna. Un tempo anche moltissimi gli altari, finemente addobbati, lungo le strade dove si riunivano gli abitanti del quartiere per la recita del rosario e dove alla fine del mese mariano si svolgevano giochi e concerti. Grande è la partecipazione degli alcamesi alle celebrazioni dedicate alla Madonna dei Miracoli ed i pellegrinaggi per devozione o per sciogliere un voto. Molti fanno il tragitto del viale in basole a piedi scalzi. La leggenda vuole che il 21 giugno del 1547 alcune donne mentre erano intente a lavare i loro panni presso il ruscello vicino alla “Cuba”, come veniva chiamato l’arco di un mulino demolito, dal boschetto sovrastante videro scagliare delle pietre. Pensando ad un gruppo di giovinastri o a dei ladruncoli cominciarono a gridare. Cessata la prima scarica e incominciatane un’altra le donne si accorsero che le pietre oltre a non provocare dolore alle parti colpite, ridavano la salute ad alcune di esse che erano inferme. Fatta una ricerca nel boschetto venne rinvenuta, nascosta in una buca a forma di Cappelletta, l’icona della Madonna. Un nobile condottiero spagnolo don Ferdinando del Celada y De Vega, governatore di Alcamo, fece erigere l’attuale chiesa dedicata alla Patrona della città, nota sotto il nome di santuario. Nei tre giorni, dal 19 al 21 giugno anniversario della “Bedda Matri di li Miraculi”, si svolge il festino e l’edizione 2019 è la 472esima.

Alcamo, sfumano alloggi edilizia economica in contrada Costa-Carrubbazzi

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Addio a 109 alloggi di edilizia agevolata ad Alcamo. Il consiglio comunale ha preso atto della mancanza di richieste e di conseguenze di interesse da parte delle cooperative a realizzare abitazioni di questo genere. Con propria delibera il consesso civico ha definitivamente deliberato la revoca del programma costruttivo che prevedeva per l’appunto la costruzione di abitazioni a basso costo che sarebbero dovute sorgere in contrada Costa-Carrubbazzi. Idea che era sorta nel 2010 quando al Comune pervennero richieste di potenziali acquirenti interessati ad un alloggio in edilizia convenzionata. All’epoca il consiglio comunale adottò la delibera con una contestuale variazione al piano regolatore generale, essendovi presenti in questa zona aree a destinazione agricola e dunque dove non si sarebbe potuto realizzare alcun insediamento residenziale. Da allora ad oggi, però, non si è più mossa foglia: nessuna richiesta di concessione edilizia, nessuna cooperativa che nel frattempo si è costituita ha più mostrato interesse a voler realizzare alcun immobile dal momento che in realtà non c’è stata nemmeno alcuna richiesta. Da considerare che questi 109 alloggi avrebbero potuto potenzialmente ospitare oltre 500 residenti. “E’ venuto meno il fabbisogno che invece era stato prospettato qualche anno fa – ha evidenziato il dirigente dell’Urbanistica del Comune, Venerando Russo -. Abbiamo interpellato le cooperative che a suo tempo si erano mostrate interessate a realizzare alloggi di edilizia convenzionata in quell’area, quasi nessuno ha risposto. I pochi che invece hanno dato seguito alla nostra istanza si sono detti non più interessati. A questo punto la revoca della delibera la si ritiene necessaria anche per permettere in questo modo di restituire i terreni al loro originario scopo previsto nel piano regolatore, quindi ad uso agricolo”. Alcamo a suo tempo sfruttò l’opportunità di tentare di realizzazione alloggi di edilizia convenzionata attraverso la contestatissima legge Fleres. Una norma che per l’appunto permetteva di trasformare la destinazione d’uso di alcune aree del piano regolatore per potervi insediare immobile abitativi di questo genere. Anche la commissione consiliare che ha trattato l’argomento ha potuto constatare che non vi erano domande abitative in tal senso. “In commissione – ha evidenziato il presidente dell’organismo, Antonino Asta – abbiamo constatato che non è stato mostrato mai alcun interesse in quest’area anche da quelle ditte che all’epoca avevano fatto richiesta per realizzare insediamenti abitativi”.

Alcamo, blocco prolungato della raccolta umido: ordinanza del sindaco (VIDEO)

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Tramonta, almeno per il momento, il sistema della raccolta differenziata dei rifiuti ad Alcamo. Al culmine di oltre due settimane di stop dell’impianto in cui conferire la propria frazione umida, il sindaco di Alcamo Domenico Surdi ha deciso di emanare un’ordinanza contingibile e urgente con cui si dispone la raccolta di indifferenziato e umido insieme. Già questa mattina l’Energetikambiente, ditta che gestisce la raccolta e smaltimento della spazzatura nella cittadina, ha avviato il primo intervento a tappeto recuperando i rifiuti abbandonati da giorni per strada.

Condomini, vicoletti del centro storico e zone periferiche oramai da giorni si erano trasformati in mini discariche a cielo aperto. In alcune zone era addirittura dal 12 aprile che non si raccoglieva la frazione organica, in altre dal 15 aprile. Il primo cittadino si è dovuto arrendere a quella che oramai era diventata più che un’emergenza.

Si tratta di un provvedimento temporaneo in attesa che l’impianto che riceve organico in provincia di Catania riapra i battenti. Si parla di una riapertura prevista per i primissimi giorni di maggio. Ancora troppi giorni per poter costringere gli alcamesi a tenersi l’umido a casa e senza il rischio che le strade diventassero davvero una pattumiera a cielo aperto, con conseguenze sul piano igienico-ambientale.

Surdi ha ribadito di non aver al momento altra soluzione perchè nessun impianto siciliano ha mai formalizzato l’ok ad accogliere i rifiuti della città, compresa la piattaforma cittadina gestita dalla ditta D’Angelo. Il primo cittadino ha rilevato anche di aver provato ad “esportare” fuori regione i rifiuti alcamesi.

Con la raccolta promiscua di organico e indifferenziato viene in pratica a mancare ben il 50 per cento di riciclo del rifiuto: questa la quota in media della frazione organica in tutto il ciclo di differenziata prodotta in città. Il primo cittadino è convinto che nell’arco di una settimana si riuscirà a venire fuori dall’emergenza e ad eliminare le discariche disseminate in tutto il territorio.

Dito puntato poi sul governo regionale ancora una volta, accusato di non essere stato in grado ad oggi di garantire alcuna soluzione a questa emergenza. Resta di fondo il problema della scarsa impiantistica in tutto il territorio, con i sindaci a loro volta accusati di non volere investimenti da parte dei privati. Su questo punto Surdi reagisce in modo stizzito.

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO

Alcamo-Stalking, assolti madre e figlio

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Il reato per il quale madre e figlio erano finiti sotto processo è quello di stalking condominiale. Madre figlio, originari di Palermo, ma da diversi anni residenti nel quartiere della case popolari di contrada Sant’Anna-Tre Santi, sono stati i protagonisti di una vicenda iniziata due anni fa, dopo una serie di liti, contrasti , minacce, angherie con una coppia di pensionati che abitano al secondo piano della palazzina. La coppia di pensionati denunciò i due condomini, difesi dall’avvocato Bruno Vivona, accusandoli, con denuncia presentata alla polizia, di condotta persecutoria. Pare che a scatenare soprattutto la pensionata fosse la gelosia. Secondo le indagini la donna, abitante al secondo piano, avrebbe sospettato una relazione amorosa del marito con la signora di origini palermitane, che abita con il compagno e il figlio. Madre e figlio oltre che per stalking condominiale erano accusati di minacce, ingiurie, lesioni e violazioni di domicilio. In diverse occasioni è intervenuta nel condominio la polizia per sedare gli animi ed evitare che le liti sfociassero in qualcosa di molto più grave. Una storia di difficilissima convivenza che sfociò in una serie di denunce da una parte e dall’altra. A causa degli esposti il giudice del tribunale di Trapani adottò il provvedimento cautelare che impediva il divieto di avvicinamento degli imputati alla coppia di pensionati. A loro volta madre e figlio presentarono denuncia contro la coppia che si sentiva offesa e perseguitata. Madre e figlio sono stati processati col rito abbreviato, chiesto dall’avvocato Bruno Vivona. Il gip Caterina Brignone ha assolto entrambi gli imputati perché il fatto non sussiste revocando anche la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Ma i processi non sono finiti. I due assolti, infatti, hanno denunciato per una serie di reati la coppia di pensionati e sono decisi a chiedere anche il risarcimento dei danni in sede civile.

Alcamo-Emergenza rifiuti e “munnizza day”

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Una scena alla quale gli alcamesi non erano da anni abituati che avrebbero preferito non vedere. Si tratta dei sacchetti pieni di rifiuti che hanno invaso marciapiedi, angoli di strade, muretti e così via. Note le difficoltà del Comune di Alcamo di garantire quel servizio di raccolta e pulizia per il quale la città di Alcamo era presa a modello, al tempo dell’amministrazione Scala. I cassonetti vennero tolti nel febbraio del 2010. Il servizio venne affidato agli Ato. Ad Alcamo grazie alla programmazione dell’allora giunta gli alcamesi iniziarono la raccolta differenziata. Si superò il 60 per cento e nel mese di gennaio del 2012 il Formez riconobbe Alcamo come caso di eccellenza nazionale in tema di raccolta integrata di rifiuti. Nel marzo del 2012 ad Alcamo venne organizzato un convegno sul tema “I Comuni rifiuti zero in Sicilia: buone pratiche per la gestione sostenibile dei rifiuti”. La scelta della città di Alcamo sette anni fa non fu casuale poiché il servizio funzionava come un orologio svizzero con grande soddisfazione da parte di tutti. Oggi siamo all’emergenza e in altri tempi non lontani, quelli del bidon day di grilliana memoria, oggi si inventerebbero il munnizza day. Ma ormai ad Alcamo, tranne qualche sfogo sui social, non protesta o prendono iniziative più nessuno: consiglieri comunali, sindacati, organizzazioni di categoria, associazioni dei consumatori. Insomma tutti coloro i quali dovrebbero schierarsi in prima fila nel sollecitare soluzioni dei problemi. E’ vero che ci sono responsabilità a monte e cioè sulla Regione sulla gestione dei rifiuti, ma scaricare sempre sugli altri significa quasi lavarsi le mani. Disagi dunque per gli alcamesi e proteste soprattutto sui social. In altri tempi qualcuno oggi sarebbe sceso in piazza a promuovere “munnizza day”. Oggi vige il silenzio o la rassegnazione. P.S. Ricordiamo che riparare una buca o una perdita d’acqua è normalissima amministrazione.

Castellammare del Golfo, torna il “Cici film festival”: trampolino per registi e attori

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Si rimette in moto la macchina organizzativa del Cici film festival a Castellammare del Golfo, evento dedicato al cinema che nelle passate sei edizioni ha dato davvero dei buoni riscontri a livello qualitativo e soprattutto perchè rilancia ancor di più l’immagine della cittadina marinara. Già aperte le selezioni per la scelta dei filmmaker da far partecipare alla kermesse che come sempre di svilupperà nell’arco di una settimana il prossimo mese di settembre. A potersi candidare autori che seguono le fasi di lavorazione di un film e che ovviamente hanno da proporre una storia inedita: per poter partecipare basterà visitare il sito internet www.associazionecici.com e iscriversi alla selezione. Il Cici Film festival sarà di scena dal 7 al 14 settembre con Castellammare che si trasformerà in un vero e proprio set cinematografico. Otto troupe provenienti da tutto il mondo realizzeranno altrettanti cortometraggi in appena 5 giorni. la difficoltà sarà proprio quella di riuscire in poco tempo a far vedere tutta la propria maestria in ambito cinematografico. Tante le novità per questa nuova edizione e sicuramente la più importante riguarda i criteri di selezione dei filmmaker: i registi si candideranno inviando una storia originale e inedita da girare a Castellammare del Golfo. Otto registi selezionati verranno in Sicilia portando con loro 2 collaboratori, formando così 8 piccole troupe da 3 membri ciascuna. A sostenere anche quest’anno l’evento il Comune castellammarese che dunque affianca l’associazione Cici. “Vogliamo diventare punto di riferimento per le produzioni nazionali e internazionali – si legge in una nota della stessa associazione Cici – che vogliono realizzare film in Sicilia e la città di Castellammare del Golfo, con le sue bellezze naturalistiche e architettoniche, si candida a diventare il fulcro delle produzioni cinematografiche nella Sicilia occidentale. Grazie al Cici Film festival, dal 2010, sono già stati realizzati più di 70 cortometraggi che hanno veicolato l’immagine di Castellammare del Golfo in importanti festival cinematografici di tutto il mondo. L’indotto cinematografico, soprattutto durante la bassa e media stagione turistica, può rappresentare per la Città di Castellammare un nuovo volano per l’economia oltre che un efficace strumento di promozione delle nostre bellezze territoriali, artistiche e culturali”. Chiunque potrà assistere e partecipare dal 7 al 14 settembre alla realizzazione di uno degli 8 cortometraggi in gara. Si potranno candidare non solo filmmaker ma anche attore, comparse o semplici aiuti registi per la realizzazione del cortometraggio scrivendo all’indirizzo mail info@associazionecici.com. la serata inaugurale della kermesse sarà alle ore 21 alla Villa Margherita. I cortometraggi in gara saranno proiettati e premiati nelle serate del 13 e 14 settembre all’Arena delle Rose di Castellammare del Golfo.

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