Un albero di salice piangente piantato stamane in piazza Mercato di Alcamo dove alcuni anni fa, nonostante le battaglie degli ambientalisti, venne fatto morire un grande albero di jacaranda e il suo spazio successivamente venne occupato dai tavolini di un pub. Un albero in pratica sacrificato sulla brutta strada della movida selvaggia. Così come oggi tra l’indignazione silenziosa ma generale di tantissimi alcamesi si assiste impotenti alla collocazione di scatoloni in legno in piazza della Repubblica occupando anche spazi di strada pubblica dove transitavano le auto. Il salice piangente è un albero ornamentale che in Giappone viene considerato come un emblema di forza e saggezza. Gli ebrei credono che il salice piangente incarna le avversità della vita mentre in Cina è considerato fonte della bellezza femminile. Ma al di la del mito si spera che il salice piangente possa crescere rigoglioso e non dover correre il pericolo che, se accanto si apre un altro locale o pseudo tale, venga estirpato. Intanto prosegue la manutenzione del verde pubblico. Stamane operai in via Amendola. Un fatto di ordinaria amministrazione che fa qualsiasi Comune che funziona. Ma ad Alcamo le cose normali come riparare una buca o asfaltare una strada c’è chi dal Palazzo vuol farle interpretare agli alcamesi come eventi eccezionali, quando invece ribadiamo si tratta di ordinaria amministrazione, che non andrebbe nemmeno pubblicizzata.