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domenica, Giugno 15, 2025
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Castellammare del Golfo-Casa degli orrori, tutti rinviati a giudizio: un solo abbreviato

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In tre sono stati rinviati a giudizio, una quarta persona sarà invece sottoposta a perizia psichiatrica e comunque ha chiesto il rito abbreviato. Si tratta dei quattro imputati nell’ambito delle indagini scaturite dalle violenze della comunità alloggio “Rosanna” di Castellammare del Golfo dove sono state documentate le terribili vessazioni a cui erano costretti i 14 anziani ricoverati. Il prossimo 3 luglio, davanti al giudice monocratico Franco Messina, dovranno comparire Anna Maria Bosco, 47 anni, Matteo Cerni di 67 anni, entrambi di Castellammare del Golfo, e Antonietta Marianna Rizzo, 32 anni, di Alcamo. Rito abbreviato condizionato è stato invece richiesto da Rosanna Galatioto, 48 anni, anch’essa castellammarese, che gestiva la casa di cura: in buona sostanza ha chiesto una perizia psichiatrica in quanto il suo legale ha sostenuto che la donna non stesse bene già all’epoca in cui furono documentate le violenze. Per la Galatioto il Gup, Emanuele Cersosimo, ha rinviato l’udienza al prossimo 29 maggio per il conferimento della perizia psichiatrica. Ammesse poi tutte le parti civili, una decina in tutto, tra anziani vittime delle vessazioni e loro parenti, e il Comune di Castellammare del Golfo. “Intanto il giudice – ha evidenziato l’avvocato Vincenzo Catanzaro che assiste il municipio castellammarese – ha ritenuto che vi fosse la necessità di un vaglio dibattimentale a fronte di contestazioni di rilevante gravità. Il sindaco ha mostrato alto senso di responsabilità istituzionale e umana al fine di rendersi partecipe di tutto l’iter procedimentale, finalizzato ad acclarare la fondatezza o meno dei gravissimi reati che non solo hanno subito inermi e sofferenti gli ospiti della casa di cura ma anche per tutelare l’immagini del territorio”. L’operazione scattò nel novembre scorso e venne coordinata dalla Procura di Trapani, portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Alcamo, guidati dal capitano Giulio Pisani, e dal comandante della stazione di Castellammare del Golfo Luigi Gargaro. Galatioto, Bosco, Cerni e Rizzo sono stati inchiodati dalle telecamere e dalle cimici piazzate dai militari dell’Arma all’interno della comunità-alloggio che sorge in via Segesta. Indagini portate avanti con metodi tradizionali dal momento che dall’interno della stessa struttura non è mai trapelato nulla per il clima di terrore che si era instaurato. Infatti i quattro avrebbero fatto ricorso spesso alle minacce per evitare che gli anziani potessero dire qualcosa ai parenti. Anzi, quando questi si ribellavano venivano per l’appunto sottoposti ad angherie anche peggiori. Tra gli episodi più terribili che sono stati raccontati dal Gip quello che un’anziana veniva schiaffeggiata e derisa perché con problemi di incontinenza e sporcava continuamente il pannolone; oppure ad un altro degente veniva fatto pulire con il corpo la saliva che accidentalmente perdeva dalla bocca e finiva sul pavimento. Tanto che lo stesso gip paragonava la casa di cura a un “lager”. Gli inquirenti hanno evidenziato “l’intrinseca pericolosità degli indagati che hanno agito in modo spregiudicato, violentissimo e senza soluzione di continuità, nonostante le persone anziane fossero state affidate alle loro cure dai prossimi congiunti”.

Partinico, amministrative: 8 candidati sindaco e 14 liste depositate

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Sono 8 in tutto i candidati sindaco a Partinico. Oggi, termine ultimo per la presentazione di lista e aspiranti sindaci, al Comune si sono chiuse le operazioni. Il primo di tutti in assoluto a presentare in ordine di tempo la sua candidatura a sindaco è stato Salvatore Nobile, 58 anni, impiegato delle Poste italiane. Ha nominato tre assessori in questo primo turno: Luisa Cinquemani, Luciano Formica e Salvatore Lo Iacono. “Puntare forte al rilancio dell’occupazione” è lo slogan da sempre di Nobile che non a caso ha denominato la sua lista “Promozione lavoro”. A ruota ieri, dopo di lui, hanno presentato la rispettiva candidatura, ironia della sorte, Gaetano Costanzo e Gaetano Porcasi, i cui gruppi a sostegno fino a poco tempo facevano parte dello stesso meetup del Movimento 5 Stelle prima della scissione. Ad essere il rappresentante ufficiale dei pentastellati, con tanto di certificazione arrivata direttamente da Roma, è Costanzo,  49 anni, commercialista e revisore dei conti, che ha nominato come assessori Gioacchino Di Miceli, Dario Lo Iacono e Tiziana Casarrubea; a rappresentare invece il M5S che si è scisso è Gaetano Porcasi, 53 anni, docente e soprattutto conosciuto per il suo impegno artistico da pittore, il quale invece ha schierato come candidati assessori al suo fianco Vanessa La Franca, Manlio Governanti e Rosario Prainito. Oggi altri 5 candidati sindaco hanno depositato la propria candidatura. Torna alla carica una vecchia conoscenza della politica, Pietro Rao, 56 anni, già presidente del consiglio comunale e deputato alla Camera con trascorsi nel centrodestra, il quale si è presentato con due liste, Alleanza dei siciliani e Salviamo Partinico, di cui una formata da quel che rimane dei fedelissimi dell’ex sindaco Salvo Lo Biundo. Schiera come assessori Giovanni Guagliardo, Silvana Abisso Sapienza e Rossella Suriano. Prima esperienza assoluta invece per un debuttante della politica per Mauro Nicolosi, 66 anni, docente, sostenuto da Leu e alcune forze civiche riunite in un’unica lista, “Partinico città d’Europa”, che ha presentato come squadra di assessori Gianluca Ricupati, Antonio Catalfio e Mario Bellitti. Con nessuna esperienza di cariche politiche o istituzionali alle spalle si presenta anche Maurizio De Luca, 47 anni, docente, supportato dal centrodestra quasi in blocco. Al suo fianco figurano, ognuno con una sua lista, “Rete civica” (che raggruppa Udc e Fratelli d’Italia), Diventerà Bellissima, Idea Sicilia-Popolari autonomisti e Forza Italia. Assessori designati Meruccio Polizzi, Bernardo Rizzo e Patrizio Lodato. Prova invece a tornare al palazzo di città, ma da sindaco, Filippo Aiello, 65 anni, presidente del consiglio comunale uscente e già in passato assessore. Con lui la lista civica “Partinico Protagonista e Democratica” che ha nominato in sua rappresentanza come assessori Linda La Corte, Marta Cannarozzo e Giuseppe Palazzolo. Da uscente dal consiglio comunale si presenta anche Maria Grazia Motisi, 50 anni, mediatore professionista, già assessore nel 2005, sostenuta dalle liste civiche “E’ ora di cambiare”, “Progetto Comune” e “L’alternativa”. I suoi assessori designati sono Rosy Guida, Salvatore Rappa e Maria Antonietta Greco.

Alcamo Disabili in auto, 1.317 le autorizzazioni

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L’autorizzazione è posta ben visibile sul cruscotto delle auto di varie cilindrate. Ad Alcamo sono ben 1.317 le autorizzazioni concesse dall’Ufficio traffico a persone con disabilità. Non c’è proporzione tra le autorizzazioni e i parcheggi con le strisce gialle dove possono lasciare le auto. Molto ma molto meno chiaramente di mille 317. Il dato fa emergere che ad Alcamo purtroppo ci sono molte persone con disabilità e pertanto vanno agevolate nei loro spostamenti con le auto. La prassi per avere il tagliando, da esibire per lasciare le auto nei posti riservati e per potere circolare, è semplice. Sufficienti le visite mediche all’Asp e poi consegnare le certificazioni al Comune che non può esimersi dal rilascio. Giusto venire incontro alle esigenze di chi ha una disabilità e quindi abbatter le barriere architettoniche. Realizzare scivoli lungo i marciapiedi. Creare tutti i presupposti per consentire un comodo accesso negli uffici pubblici e non solo. La civiltà di una nazione si misura anche con i servizi che un Comune riesce a garantire ai propri cittadini. I più sfortunati e quindi svantaggiati vanno messi nelle condizioni di potere muoversi con la massima libertà. Ma ad Alcamo è sicuro che, su tutte le auto con il tagliando che informa che alla guida o sulla vettura, ci siano a bordo o alla guida disabili ? Sarebbe più che mai opportuno che le forze dell’ordine predisponessero servizi di controllo per evitare eventuali abusi. Per evitare di fruire gratis per quasi tutto il giorno del parcheggio con strisce gialle. La polizia municipale è l’organo più adatto per questi servizi e nel caso in cui scoprano violazioni revocare immediatamente l’autorizzazione. I controlli si impongono poiché sono tanti gli alcamesi che spesso si chiedono, senza potere avere riposta, se quell’autorizzazione può sfociare in abuso quando  il disabile probabilmente non è a bordo dell’auto perchè utilizzata da qualche familiare, che in questo modo trova con facilità un posto dove lasciare la vettura. Sì a tutte le agevolazioni possibili ai disabili. No ad eventuali abusi che vanno perseguiti con la massima  fermezza.

Alcamo, controllo strisce blu: arrivano altri 4 ausiliari del traffico

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Altro personale per il controllo dei parcheggi a pagamento ad Alcamo. Entrano in servizio 4 nuovi ausiliari del traffico, pescati all’interno della pianta organica del Comune stesso, dal bacino della categoria ‘B’. A stretto giro di posta saranno chiamati al controllo delle auto in sosta negli stalli a pagamento anche nell’ottica di un allargamento delle aree da presidiare. I 4 nuovi ausiliari, tre uomini e una donna compresi tra i 65 e i 45 anni, hanno appena completato un corso di formazione teorico e pratico di 20 ore dove hanno appreso le disposizioni del codice della strada che regolano la sosta e la circolazione nelle corsie riservate al trasporto pubblico, l’applicazione della sanzione accessoria della rimozione coatta e la procedura di contestazione delle violazioni accertate e normative connesse alla qualità di pubblico ufficiale. “In questo modo – ha evidenziato l’agente Francesco Miciletto, responsabile del procedimento per l’attivazione dei nuovi ausiliari – hanno acquisito le necessarie conoscenze giuridico-amministrative per svolgere le mansioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta veicolare”. Sono state inoltre acquisite da parte dei 4 ausiliari le autocertificazioni per l’assenza di procedimenti o pendenze penali a loro carico. Il comandante della polizia municipale, Giuseppe Fazio, ha proceduto quindi a conferire le funzioni di prevenzione e accertamenti ai 4 dipendenti comunali formati ed in questo modo avranno i poteri di contestazione immediata, di redazione e sottoscrizione del verbale di accertamento per violazioni connesse alla sosta veicolare, comprese quelle connesse alla rimozione coatta del veicolo. “A giorni entreranno in servizio – sottolinea Fazio – in modo da poter predisporre adeguate squadre per il controllo delle strisce blu”. L’idea di massima è quella di affiancare due agenti ad altrettanti ausiliari in due squadre, una operativa al mattino e l’altra il pomeriggio. Per il momento sono attivi soltanto 255 stalli a pagamento, che si trovano tra corso VI Aprile e qualche arteria limitrofa ma a breve dovrebbe entrare in vigore il nuovo piano stabilito dal Comune che prevede un allargamento degli stalli di sosta a pagamento. In questo caso si prevede l’attivazione di ben 1.479 strisce blu, di cui 1.279 nel centro urbano e altre 200 ad Alcamo marina. Già sono stati dipinti i box nelle piazze Bagolino e della Repubblica anche se ancora non si è proceduto all’attivazione della sosta a pagamento. “L’arrivo di questi quattro ausiliari – precisa Fazio – ci aiuterà sicuramente a monitorare meglio il centro storico ma non si potrà sicuramente andare oltre al controllo degli attuali stalli”. Per il controllo delle altre aree l’idea dell’amministrazione è quella di provvedere a esternalizzare il servizio attraverso un bando di gara.

 

Alcamo-La morte di Lorenz, presentato appello alla condanna della mamma

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Cento pagine per confutare le tesi dell’accusa e cercare di ribaltare la sentenza di primo grado con la quale i giudici del tribunale di Trapani hanno condannato a 24 anni di reclusione Aminta Altamirano Guerrero, per l’omicidio del figlio Lorenz di 5 anni, trovato morto sul suo letto dell’abitazione della via Amendola di Alcamo il 13 luglio di tre anni fa. Cento pagine all’interno delle quali gli avvocati Caterina Gruppuso e Saro Lauria ripercorrono le tappe della drammatica vicenda convinti dell’innocenza di Aminta Altamirano. Il ricorso alla sentenza di primo grado è stato depositato, nei giorni scorsi, presso la Corte d’Assise d’appello dove si celebrerà di nuovo il processo con data ancora da fissare. Torna dunque alla ribalta della cronaca  un episodio che sconvolse l’opinione pubblica poiché non esiste delitto più efferato di quello che può commettere una mamma contro la sua creatura.  Il bambino sarebbe stato ucciso da una dose letale di un farmaco antidepressivo, somministrato proprio dalla madre, una donna messicana di 36 anni. La sera del 13 giugno dello scorso anno i giudici della Corte di assise di Trapani hanno condannato la mamma a 24 anni di carcere con l’accusa di omicidio. La donna ha sempre respinto le accuse e della sua innocenza  sono convinti anche gli avvocati Caterina Gruppuso e Saro Lauria. La vicenda del piccolo Lorenz risale al 2014, quando il bimbo fu trovato privo di vita nel suo letto per una dose letale di amitriptlina, contenuta nel Laroxyl, un farmaco antidepressivo che la donna prendeva per una cura. La Guerrero era separata dal marito, che viveva in Germania, e il pm per l’accusa di omicidio del figlioletto di 5 anni aveva chiesto la condanna all’ergastolo. I giudici di Trapani hanno però riconosciuto le attenuanti del caso e così hanno condannato la donna a 24 anni di carcere e al pagamento di un risarcimento di 50 mila euro al papà di Lorenz e di 20 mila euro alle altre parti civili che si sono costituite al processo.  Ora si attende il processo d’appello.

Alcamo-La città per due giorni capitale del vino e dell’olio

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Trenta casette in legno dove esporre prodotti dell’agricoltura alcamese. Le casette, ieri sono state installate in piazza Ciullo e si aggiungono ad una serie di gazebi per ospitare quanto di buono si produce ad Alcamo nel settore gastronomico e non solo. La città di Alcamo diventa capitale del vino e dell’olio, due componenti principali per l’economia locale. Il giro d’affari per quanto riguarda la produzione vinicola ammonta a circa 70 milioni di euro. Quello olivicolo sui cinque milioni di euro. L’evento in programma  il 18 e 19 maggio prossimi per la decima rassegna enologica- olearia, Vinolio 2018,  promossa dall’istituto Mattarella-Dolci. L’iniziativa in collaborazione col Comune con cui l’Istituto ha sottoscritto una convenzione legata ad un percorso di alternanza scuola lavoro. Si tratta anche di un’importante occasione per promuovere il territorio attraverso il coinvolgimento della scuola, degli enti locali, delle imprese e delle aziende del settore agro-alimentare. L’apertura del mondo della scuola al mondo esterno consente più in generale di trasformare il concetto di apprendimento in attività permanente, un’opportunità di crescita e lavoro. E non solo in Sicilia sono oggi, per fortuna, numerosi i giovani che hanno intrapreso il lavoro di imprenditori agricoli con produzione varie che consentono di creare occupazione e quindi benessere. Importante la riscoperta dell’attività manuale anche perché oggi il posto pubblico è diventato una chimera. E sono numerosi i giovani che si stanno sbracciando in agricoltura e con impegno e sacrificio possono guardare avanti con ottimismo. Oggi il lavoro nei campi grazie a nuove macchine e tecnologie e molto meno duro di quanto accadeva sino ad una ventina di anni fa. L’istituto Mattarella-Dolci è da anni impegnato in un percorso di studi per formare esperti nel settore e nei vari indirizzi  grazie  ai laboratori raccorda i diversi momenti della filiera produttiva sino ad arrivare al marketing. Si propone quindi di sostenere e promuovere attività didattiche legate sia al comparto agricolo sia ai comparti delle trasformazioni industriali del turismo e della cultura, delle analisi ambientali e bioalimentari. La manifestazione si aprirà venerdì prossimo  alle 10 al castello dei conti di Modica con la conferenza “Autoctono e biodiversità per la valorizzazione del territorio ed un turismo consapevole. Il saluto alle autorità sarà dato da Loana Giacalone, dirigente del Mattarella –Dolci. Previste varie relazioni.  Sempre al castello si terranno i percorsi di degustazione di vini con la presenza di sommelier. In piazza Ciullo stand con banchi di assaggio. La manifestazione si concluderà con l’assegnazione del premio per il miglior allestimento stand.

Alcamo. Legalmente insieme, nuovi incontri alla Navarra

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Nuovo appuntamento domani con il programma della “Settimana della legalità”, organizzata dall’istituto Nino Navarra di Alcamo, su iniziativa della dirigente Enza Vallone e delle insegnanti Miriam Avila ed Enza Riparia. Mercoledì a partire dalle ore 9 gli alunni delle classi terze e i baby consiglieri delle classi quinta primaria, inaugureranno la mostra fotografica del progetto “Legalmente insieme” a cura della giornalista Gabriella Ebano ed a seguire la presentazione del progetto. Gabriella Ebano ha già incontrato alunni e insegnanti al centro congresso Marconi dove ha presentato anche il suo libro con le testimonianze di numerose donne alle quali la mafia ha ucciso i mariti, impegnati sul fronte della legalità. Interverranno rappresentanti di Casa memoria di Felicia e Peppino Impastato, rappresentati delle forze dell’ordine e i giornalisti Ernesto Di Lorenzo, Giuseppe Maniscalchi e Massimo Provenza. Gli incontri proseguiranno giovedì e saranno trattati temi come il bullismo, con la criminologa Maria Chiara Lombardo e la criminalità organizzata nel nostro territorio con l’intervento di Alessandra Camassa, presidente del tribunale di Marsala. Venerdì si parlerà di cyber bullismo con esperti del settore. La “Settimana della legalità” si è aperta sabato scorso con un interessante ed emozionante incontro grazie ai racconti di due testimoni di giustizia Piera Aiello, eletta deputato nel M5S alle ultime elezioni e del commerciante palermitano Alessandro Marsicano.

Alcamo, incendio devastante in un’autocarrozzeria: crolla il tetto

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Attimi di grande paura questa notte alla periferia di Alcamo dove a causa di un probabile corto circuito è andato distrutto un deposito, con annessa autocarrozzeria. Altissime le fiamme che hanno completamente incenerito l’immobile che si trova in via Allegrezza, nella zona in cui manca l’asfalto sulla strada che si affaccia quindi sull’aperta campagna. Immediato sul posto l’intervento dei vigili del fuoco che hanno cercato di salvare il salvabile. Proprio grazie a loro alcune auto si sono riuscite in parte a salvare dal terribile rogo. Per l’esattezza sono tre i veicoli totalmente danneggiati, qualche altro invece è stato solo lambito. La struttura invece è stata dichiarata inagibile dai pompieri a conclusione del loro sopralluogo dal momento che è crollato totalmente il soffitto in legno. Sul posto anche i carabinieri ma pare che il caso sia archiviato come incendio non doloso, quindi accidentale. Secondo quanto appurato nella loro relazione dai vigili del fuoco l’immobile con le auto all’interno era chiuso e la porta d’ingresso non risultava essere stata forzata. In secondo luogo non è stata trovata alcuna traccia di innesco, altro elemento che fa allontanare l’ipotesi investigativa di un possibile raid doloso. Il titolare, un alcamese di 48 anni, risulta essere incensurato e totalmente lontano da frequentazioni socialmente pericolose. Pare quindi che le fiamme possa essere partite da un’auto, per un probabile corto circuito, che hanno finito per avvolgere gli altri veicoli vicino sino a creare un’enorme lingua di fuoco alta al punto da andare a danneggiare per l’appunto il soffitto e annerire tutti i muri perimetrali. Secondo i militari dell’arma è possibile che all’interno si sviluppasse un’attività di autocarrozzeria specificamente dedicata alle auto d’epoca. Parallelamente sono partiti degli ulteriori accertamenti per capire se l’attività artigianale di autocarrozzeria fosse in regola e se fossero rispettati gli standard di sicurezza degli impianti elettrici al suo interno.

Castellammare del Golfo, M5S fuori dai giochi alle elezioni: “dona” il suo programma

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La conferma che non ci si misurerà alle prossime amministrative del 10 giugno di Castellammare del Golfo ma si mette a disposizione il proprio programma elettorale agi altri candidati. La mossa è del meetup locale del Movimento 5 Stelle che ufficializza, come era trapelato nei giorni scorsi, la sua intenzione di non scendere in campo anzitutto perchè non ha presentato al quartier generale di Roma in tempo utile tutta la documentazione per avere l’ok alla lista dei candidati; in secondo luogo perchè ancora in questa città i grillini non hanno una loro fisionomia ben definita ed una radicata strutturazione per cui gli iscritti storici hanno voluto evitare di presentarsi solo per fare da “bandiera” alla competizione. Prima di questa decisione, però, i pentastellati avevano già stilato un programma elettorale su cui stavano lavorando in caso di presentazione della candidatura. Una serie di punti programmatici che adesso mettono a disposizione degli altri candidati sindaco: “Offriamo per il solo perseguimento del bene comune a tutte le liste rimaste in lizza – si legge in un documento del M5S – alcuni nostri qualificanti punti programmatici, che assieme a tanti altri avrebbero dovuto fare parte del nostro programma amministrativo, affinché possano essere fatti propri dalle altre coalizioni”. Tra questi figurano: la sottoscrizione tra il Comune e la prefettura di un protocollo di legalità per evitare il rischio di infiltrazioni mafiose; la realizzazione del nuovo depuratore attraverso la nomina di una commissione di esperti in materia che possa scegliere tra i due progetti ad oggi in essere del Comune; il monitoraggio diretto degli organi comunali per il completamento dei lavori del porto; una riorganizzazione degli uffici comunale e in particolare dell’ufficio tecnico; la revisione del piano regolatore improntata al contenimento del consumo di suolo per nuove costruzione in favore del riutilizzo di aree già urbanizzate e ricostruzione di vecchi edifici; l’adozione di un piano urbano del traffico; ed ancora la strutturazione della tariffa  puntuale dei rifiuti per far pagare al cittadino in base al rifiuto prodotto. Il Movimento 5 Stelle torna poi sulla scelta di non voler presentare alcuna candidatura: “Riuscire a rispettare il termine interno del 20 marzo 2018 per la richiesta di certificazione della nostra lista – precisa il meetup castellammarese – avrebbe significato forzare ogni nostra decisione col rischio concreto di formare una lista di candidati senza la necessaria ponderazione nelle scelte delle persone che avrebbero dovuto farsi autentici portavoce delle nostre idee per amministrare la Città in discontinuità con le scelte della passate amministrazioni”.

Alcamo Marina Concluso il processo civile per la frana, ora la sentenza

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Nove anni di attesa per avere giustizia. Ora il processo civile per la frana di Alcamo Marina si avvia verso il suo epilogo ed il giudice del tribunale di Trapani dovrà quantificare i danni, subiti dai proprietari di villini realizzati, con tanto di concessioni edilizie, a valle della collina dove nel febbraio del 2009 si verificò una frana provocata sì da un violento nubifragio, ma anche dall’abusivismo edilizio di una località balneare martoriata da migliaia di colate di cemento in barba a leggi e regolamenti. Entro 80 giorni, dalla data di venerdì scorso, il giudice dovrà emettere la sentenza. Il risarcimento dei danni è stato chiesto al Comune di Alcamo ed a tre proprietari di ville realizzate in cima alla collina, dove il nubifragio fece scoprire anche una mega piscina, che se fosse  esondata l’acqua contenuta avrebbe provocato ingenti danni, come accertarono Protezione civile e vigili del fuoco. Secondo il consulente nominato dal giudice e alla luce di due perizie, costate  30 mila euro, ai proprietari, vittime incolpevoli della frana, andrebbe una somma di poco più di 50 mila euro. Più il pagamento delle spese processuali a carico di coloro i quali avrebbero causato i danni. Spese che in nove anni supererebbero abbondantemente i 150 mila euro. I proprietari vittime del nubifragio hanno scucito fino ad oggi di tasca propria dai 30 ai 50 mila euro. Oltre il danno anche la beffa. Il giudice  dovrà decidere anche a chi spetta la messa in sicurezza del costone. Intanto nei giorni scorsi è stata presentata una  relazione di una trentina di pagine, con allegate riprese satellitari, al Comune di Alcamo per la riapertura delle ville chiuse dal 2009.  La relazione è stata predisposta dall’ingegnere Ignazio Ferrarella e presentata dall’avvocato Maurizio Lo Presti, che assiste gli ultimi tre proprietari che da nove anni, e non per colpa loro, hanno avuto dichiarati inagibili i  villini. Nella relazione viene sottolineata “la mancanza di cura nella regolazione del flusso delle acque di superficie, di opere di contenimento, interventi di sicurezza  che hanno provocato altri smottamenti revoca delle ordinanze di inagibilità “perché non c’ è più alcun pericolo – dice l’avvocato Maurizio Lo Presti-  e pertanto i proprietari e famigliari possono riutilizzarle per godere in pieno titolo dei loro immobili”.

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