Per 30 anni aveva custodito gelosamente in un garage la Fiat 124 Spyder che i genitori le regalarono nel giorno del suo 18esimo compleanno. Una passione verso le auto per questa signora di Salemi, sposata con un avvocato alcamese, con il quale vivono a Palermo. Qualche mese fa decise di rimettere a nuovo questo gioiellino, recentemente riproposto dalla Fca (Fiat), il cui valore affettivo non può essere quantificato. La Fiat 124 spider di colore bianco prima aveva ricevuto le cure di un anziano ed esperto meccanico alcamese, che l’ha resa pienamente efficiente e quindi il passaggio in un’autocarrozzeria per togliere qualche graffio e riverniciarla nel colore originale. Ma questa bellissima spyder, con la quale doveva partecipare al prossimo Giro di Sicilia per auto storiche e già si era iscritta con la scuderia alcamese del Castello, si è letteralmente liquefatta nell’incendio scoppiato nei giorni scorsi all’interno di un’autocarrozzeria alcamese di M.C. Incendio che sarebbe stato provocato da un corto circuito che ha provocato notevoli danni al magazzino, ma che ha distrutto auto molto rare che si trovavano all’interno per vari interventi. Si stimano che i danni alla Fiat 124 spider superino abbondantemente le 40 mila euro. Ma non è stata solo quest’auto storica ha subire danni tra le disperazione dei proprietari-appassionati che le curano con la massima attenzione difendendone l’originalità. Distrutta anche una scocca di Giulietta Spider che il proprietario aveva trovato dopo circa un anno di ricerche. Valore 10 mila euro. Danneggiate gravemente anche due Fiat 500 e un’ A-112. Si stima che i danni complessivi alle sole auto storiche superino i 70 mila euro. Ma a preoccupare i proprietari di auto storiche è non solo il danno materiale ma quello di non potere più recuperare vetture che hanno fatto la storia del nostro paese. Ad Alcamo sono numerosi i proprietari di auto storiche, che fanno prevalentemente riferimento alla scuderia del Castello che con sei dei suoi iscritti parteciperà al Giro di Sicilia e mancherà l’equipaggio che avrebbe dovuto girare per le strade della Sicilia con la Fiat 124 spyder.
Alcamo. Automobilismo, bolidi in passerella per ricordare la Monte Bonifato
L’appuntamento è fissato per le ore 8 di domenica prossima in piazza della Repubblica. Qui saranno effettuate le verifiche tecniche e poi a seguire tutti in corteo per salire tra i tornanti che portano in cima al monte Bonifato. Torna domenica Il revival dedicato sia alle auto storiche che ai moderni bolidi. Per domenica prossima, infatti, il club auto e moto d’epoca “Francesco Sartarelli” di Trapani ha organizzato una passeggiata-cronoscalata tra i tornanti del Monte Bonifato la cui ultima edizione si svolse il 24 giugno del 1984. Il club “Sartarelli” ha programmato tutto per come avveniva un tempo ma chiaramente con significative variazioni. Verifiche sportive domenica alle 8 in piazza della Repubblica con partenza della prima vettura alle 10. Alle 10,30 partenza con sfilata per via Monte Bonifato e alle 13,30 premiazione presso il ristorante la Funtanazza, per come accadeva la domenica sera dopo la gara e le eventuali verifiche ai motori, dopo ricorsi degli sconfitti. Sabato pomeriggio al castello dei conti di Modica prevista una mostra fotografica sulla monte Bonifato e l’esposizione di due Alfa Romeno che fanno parte del museo del pilota Salvatore Spinelli. La prima edizione della cronoscalata al Monte Bonifato si svolse il sei ottobre del 1963. Primo assoluto il bagherese Nino Todaro su Maserati. Tredici i piloti che hanno iscritto il loro nome sull’ albo d’oro. Da Ignazio Capuano a Clemente Ravetto. Da Caterpillar ad Alfio Gambero. Da Ferdinando Latteri a Pam. Da Enrico Grimaldi che vinse tre edizioni, a Luigi Moreschi, Giampaolo Ceraolo e il compianto Benny Rosolia. La cronoscalata al Monte Bonifato con le sue prime edizioni interpretava ancora un automobilismo romantico. Ovvero quando la maggior parte delle auto si preparavano nelle autofficine come quella di Renzo Di Cristina, Andrea Messana e fratelli Cassarà. Poi c’erano le vetture che venivano da fuori Alcamo spesso “preparate” da famosi meccanici italiani come Facetti o Belotti. Tra i piloti più famosi dell’Abarth alla Monte Bonifato Peppe Virgilio e Totò Calascibetta. I migliori piloti alcamesi di quell’epoca sono stati soprattutto Nino Catalano, che ha partecipato a molte gare in tutta Italia. Salvatore Pirello che con la sua Alfa Gt dove arrivava faceva quasi sempre il primo di classe. Un capitolo a parte merita Salvatore Spinelli che ancora oggi con la sua Alfa Romeno Gta colleziona primi posti. Diversi primi posti e buoni piazzamenti ottennero Giuseppe Grimaudo, il barbiere volante, e l’ex assessore del Psi, Vincenzo Lombardo. “Il rombo dei motori disturba gli uccelli”, annullata la Monte Bonifato”.Così titolammo sul Giornale di Sicilia nel 1985. Infatti la sezione della Lipu di Alcamo presentò un esposto al prefetto, che annullò la gara. E gli uccellini che vivono sui monti di centinaia posti dove si svolgono cronoscalate hanno forse un’altra indole? Fatto sta che la gara, magistralmente diretta, per tantissimi anni, dall’avvocato Rino Soresi, venne soppressa e poi ripresa a singhiozzo. La rievocazione storica della Monte Bonifato alza il sipario su un mese di giugno con tante manifestazioni automobilistiche ad Alcamo. Il 10 giungo si concluderà ad Alcamo il Giro di Sicilia e una commissione premierà quella che verrà giudicata l’auto più elegante. Il 24 giugno la gara di slalom e lo stesso mese il gran prix dei go kart in piazza della Repubblica. Sulla cronoscalata al Monte Bonifato ha dedicato un libro Gaetano Liotta.
Alcamo Amici della musica, concerto domenica al Marconi
Con il concerto del Trio Animeincanto ritorna domenica prossima la rassegna, promossa dall’ Associazione amici della musica di Alcamo, presieduta da Francesco Bambina. Si tratta dell’undicesimo appuntamento di una stagione, che continua a riscuotere consensi. Simona Guaiana, soprano, Rosalia Toscano, flauto, Vincenzo Toscano, violoncello, sono i componenti del Trio che si esibiranno alle 19 di domenica 20 maggio al centro congressi Marconi. E domenica 27 maggio concerto alla stessa ora e stesso luogo di Emanuela Mosa, pianista e violoncellista con al pianoforte Angelo Zarbo. Intanto c’è soddisfazione per il recente accordo con la Fondazione Teatro Massimo di Palermo sul Concorso internazionale per cantanti lirici, giunto alla 21esima edizione e che si svolgerà ad Alcamo dal 4 al 7 ottobre prossimi. Il vincitore del concorso sarà scritturato per partecipare ad un’opera lirica in programma nel prestigioso teatro Massimo di Palermo. Un riconoscimento importante per la qualità del lavoro svolto dall’Associazione amici della musica, presieduta da Francesco Bambina, frutto di una serie di incontri tra lo stesso presidente e il vice presidente del teatro Massimo, l’alcamese Leonardo Di Franco. Intanto inizia a delinearsi il programma della 21esima edizione del Concorso internazionale per cantati lirici. A presiedere la giuria sarà il tenore italiano Giuseppe Filianoti, annoverato tra le personalità più significative del panorama lirico mondiale. Avviate le selezioni con l’inclusione del Perù e della Spagna. Già convenzioni per le selezioni sono state siglate, negli anni, con Cina, Tailandia, Giappone, Germania, Canada, Argentina, Cile e altre nazioni. Lo scorso anno i concorrenti sono stati 95 provenienti da varie parti del mondo e una ventina dalla Corea del sud. Durante il concorso del prossimo ottobre saranno assegnati, dal presidente Francesco Bambina, i premi internazionali per la cultura “Vissi d’arte” Città di Alcamo. I premi, per l’edizione 2018, saranno conferiti a don Guillermo Basanes, argentino, consigliere generale per le missioni nel mondo dei padri salesiani e all’arcivescovo Santo Marcianò dal 2013 ordinario militare per l’Italia, che corrisponde al grado di generale di Corpo d’armata. Entrambi hanno assicurato la loro presenza ad Alcamo.
Castellammare del Golfo, botte all’ex fidanzata: divieto di avvicinamento per l’aggressore
Costretta a dimenticare gli amici, persino a interrompere ogni rapporto anche virtuale attraverso i social network. E poi le urla, le minacce e persino le botte. La vittima, una giovane di Castellammare del Golfo, non aveva mai trovato il coraggio per denunciare. Poi l’ultimo grave episodio l’ha spinta a raccontare tutto prima ai medici e poi alla polizia a cui ha sporto denuncia. Nella cittadina castellammarese si è consumato l’ennesimo episodio di stalking rimasto chiuso fra quattro mura per tanto tempo. Nei confronti dell’aggressore la polizia castellammarese ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’oramai ex fidanzata, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trapani. L’uomo, A.A., anche lui di Castellammare, è accusato di “atti persecutori”, “violenza privata” e “lesioni personali”. Il provvedimento trae origine da indagini avviate pochi giorni prima, quando l’ospedale di Alcamo comunicava al commissariato di Castellammare del ricovero di una ragazza, obbligata a ricorrere alle cure mediche per un’aggressione subita da parte del suo ex ragazzo. La giovane, infatti, veniva ricoverata al pronto soccorso del nosocomio alcamese per contusioni multiple, venendo sottoposta anche a Tac ed ecografie per accertare che non vi fossero state gravi conseguenze. Gli accertamenti immediatamente avviati consentivano di apprendere uno scenario tristemente ripetitivo e oltretutto noto alle forze di polizia, fatto di violenze e minacce, ricostruendo come tale stato di cose sussistesse già da diversi mesi. Un banale litigio verificatosi nel mese di febbraio scorso, infatti, si concludeva con uno schiaffo e, come spesso accade, gli episodi di violenza diventavano nel tempo, a partire da quel momento, sempre più numerosi e cadenzati, senza che però la vittima trovasse mai la forza di sporgere denuncia. Durante il burrascoso rapporto, inoltre, la gelosia dell’uomo lo induceva ad obbligare la fidanzata ad interrompere tutte le sue amicizie e a rinunciare ai suoi contatti sui social network. L’epilogo per l’appunto nei giorni scorsi con la violenta aggressione che ha costretto la giovane a ricorrere alle cure dell’ospedale di Alcamo. Le indagini condotte, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani, confluivano in una richiesta avanzata dal pubblico ministero al Gip il quale, condividendo il quadro accusatorio, ha emesso il divieto di avvicinamento. Ora l’ex fidanzato violento non dovrà più avvicinarsi alla parte offesa, né ai luoghi da lei frequentati né, infine, comunicare con lei con alcun mezzo, social networks compresi. La violazione della misura, infatti, comporterebbe la possibilità di un aggravamento della sua posizione con possibilità anche dell’arresto in flagranza.
Alcamo, sabato musei aperti sino a tarda sera
Anche il Comune di Alcamo aderisce alla “Notte dei musei” e per sabato prossimo, 19 maggio, lascerà aperte le porte dei siti culturali più importanti della città. Dalle 16 e sino alle 22 resteranno aperti il Museo di Arte Contemporanea e il complesso monumentale del Collegio dei Gesuiti. Porte aperte inoltre anche per il Museo di Arte Sacra, all’interno della chiesa Madre, ma a partire dalle 19 e sempre sino alle 22.
Alcamo-Via Per Pietralonga, si perde un fiume d’acqua
La perdita molto abbondante di acqua, dicono gli abitanti della via Per Pietralonga di Alcamo, esiste ormai da quasi quattro anno. Periodicamente viene riparata, ma nel giro di un quindicina di giorni, l’acqua riaffiora e nelle giornate di distribuzione, forma un vero e proprio fiume che si allunga per oltre 300 metri per andare a sfociare nella via Porta Palermo. L’acqua ha formato un buco sull’asfalto e fuoriesce abbondante per diverse ore. La situazione viene sempre segnalata al Comune che poi interviene per le riparazioni ma che puntualmente riesplodono pochi giorni dopo. Il buco nella via Per Pietralonga, e relativa perdita di acqua, è uno dei tanti che costellano la città di Alcamo. Quando si effettuano riparazioni vengono effettuati, a lavori conclusi, collaudi e controlli? Intanto ad Alcamo, e la via Per Pietralonga è uno degli esempi più eclatanti, si perde tantissima acqua. Acqua per buona parte acquistata dal Comune di Alcamo da Siciliacque a ben 0,60 centesimi più Iva a metro cubo. Il conto è presto fatto. Gli alcamesi pagano anche l’acqua che si perde. Che fuoriesce abbondante e le pese saranno probabilmente spalmate nelle bollette. Nel 2017 il Comune ha speso oltre un milione di euro per pagare Siciliacque. Alcuni abitanti della via Per Pietralonga sono sottoposti a disagi che sono aumentati quando, per un certo periodo, ad Alcamo l’acqua è stata distribuita ogni due giorni. Si ogni due giorni grazie solo alle abbondanti piogge che hanno fatto traboccare le sorgenti. Il merito dunque è stato solo di Giove Pluvio. Era già accaduto ai tempi di Massimo Ferrara e Giacomo Scala. Ora ad Alcamo si è tornati a turni per così dire normali: ogni quattro giorni ed è probabile che con l’avanzare della stagione estiva saranno ulteriormente allungati. Si spera che al più presto si possano riutilizzare le sorgenti di Cannizzaro, grazie ai lavori a suo tempo progettati e finanziati dalla giunta Bonventre e il cui progetto venne salvato in extremis 31 dicembre 2015 dall’ex consigliere comunale Ignazio Caldarella. Ricordiamo che tra l’aggiudicazione dell’appalto per Cannizzaro e l’inizio dei lavori trascorse un eternità: quasi un anno. Quando invece a causa della carenza d’acqua si dovrebbero percorrere strade superveloci per potere utilizzare una portata di 35-40 litri al secondo che si perdono a mare da diversi anni. Un vero sacrilegio nel pianeta terra sempre più assetato per i cambiamenti climatici.
Alcamo-“Settimana della legalità”, incontro-dibattito su bullismo e cyber bullismo
Il dibattito sul bullismo e cyber bullismo ha aperto stamane il terzo appuntamento con la Settimana della legalità, organizzata dall’Istituto Nino Navarra di Alcamo. La sociologa e criminologa Maria Chiara Lombardo ha parlato del grave fenomeno che investe centinaia di giovani e spesso si sono trasformate in tragedie le persecuzioni contro giovani studenti, vittime di questi delinquentelli da strapazzo ma non per questo meno pericolosi , sui quali le famiglie dovrebbero prestare la massima attenzione e imporre lo spegnimento dei telefonini e altro per fare lezioni di educazione civica. Per insegnare a bulletti violenti, ancora di più quando si trasformano in branco, come bisogna comportarsi nella società. E lo Stato, nonostante la giovane età, deve intervenire col pugno di ferro per bloccare una deriva che sembra inarrestabile. La giornata si è articolata con la trattazione del tema: “La criminalità organizzata nel nostro territorio” della quale ha parlato Alessandra Camassa (nella foto), magistrato antimafia e presidente del Tribunale di Marsala, che secondo un’indagine recente per efficienza è il primo d’Italia. Ieri gli studenti hanno inaugurato la mostra fotografica “Legalmente insieme” a cura della giornalista Gabriella Ebano che ha scritto un libro intervista a tante donne alle quali la mafia ha ucciso i mariti. La Settimana della legalità si concluderà domani con un nuovo incontro dibattito sul bullismo, cyber bullismo, strategie da adottare per prevenire tali fenomeni.
Alcamo-Riti religiosi, Via Lucis con corteo in due parrocchie
Testimoni del Risorto, è un movimento dove aderiscono persone che condividono un cammino di fede e amicizia per comprendere attuare e diffondere la Pasqua del Signore attraverso la riflessione, la preghiera, l’impegno e la testimonianza quotidiana. E la nuova forma di preghiera è la Via Lucis. Con la formazione di un corteo saranno attraversate sabato pomeriggio alle 18,30 ad Alcamo numerose strade delle parrocchie Cappuccini-Sant’Anna e San Francesco di Paola, con i gruppi, i movimenti e i fedeli delle due parrocchie. Testimoni del Risorto è lo slogan che accompagna l’evento religioso al quale partecipano anche un centinaio di giovani con abiti di epoca romana, Un corteo suggestivo per un momento di aggregazione e preghiera. Alle 20 presso la Cittadella dei giovani, dove si concluderà il corteo, avrà inizio la cerimonia della veglia di Pentecoste. A seguire la celebrazione della messa con don Salvatore Grignano, che nelle due parrocchie ha da tempo portato una ventata di partecipazione ed entusiasmo tanto che sono sempre più numerosi i fedeli che assistono alle funzioni religiose. La Via Lucis è l’ultima iniziativa alla quale ne seguiranno altre dove la solidarietà e l’assistenza verso chi soffre perché senza lavoro o affetto da malattia assumono particolare rilevanza.
Alcamo, vigili a pagamento con eventi privati: salve manifestazioni di “interesse” (VIDEO)
Sì alla tariffazione degli eventi organizzati dai privati in luoghi pubblici, dove necessita l’utilizzo della polizia municipale, ma con delle eccezioni tenendo quindi fuori gli appuntamenti di grande valenza per la città. Il consiglio comunale di Alcamo ieri sera ha adottato il regolamento per la disciplina e la sicurezza della circolazione stradale a pagamento in parte emendato dall’aula.
Un obbligo normativo, è stato precisato dall’amministrazione e dal civico consesso, ma sta di fatto che da oggi chi vorrà organizzare un evento che sia sportivo, ludico o ricreativo per le strade di Alcamo dovrà farsi carico dei costi per l’utilizzo dei vigili urbani e dei mezzi di servizio. Sono passati tutti gli emendamenti, il più importante quello con cui si esonerano gli eventi di grande richiamo, citato tra tutti il “Carnevale alcamese”.
Gli esoneri saranno a discrezione della giunta che di volta in volta sarà chiamata ad esprimersi anche se motivando la scelta. Esonero anche per quei trasporti, per cui necessita l’utilizzo dei caschi bianchi, effettuati da ditte che stanno svolgendo lavori per conto del Comune. Inoltre è stato abbassato da 3 a 2 ore la durata minima del servizio per chi farà richiesta. Il comandante della polizia municipale, Giuseppe Fazio, è stato chiamato a relazionare ed ha anche precisato quale sarà il criterio di utilizzo del personale che sarà impiegato in questi servizi aggiuntivi che rientrano nell’ambito dello straordinario.
Il regolamento è rimasto per il resto immutato ed è passato con i voti di tutta l’aula. A salvarsi dalle tariffe extra soltanto gli eventi organizzati dal Comune e da enti pubblici, le processioni e manifestazioni religiose, marce, cortei, comizi organizzati da partiti o movimenti politici o organizzazioni sindacali, manifestazioni in cui partecipa l’amministrazione in forma ufficiale con la presenza del gonfalone della città e interventi in emergenza, soccorso, protezione civile, tutela della privata e pubblica incolumità.
Le tariffe, applicate sulla base del contratto collettivo nazionale di lavoro, variano molto a seconda dell’orario, diurno o notturno, e del profilo professionale dell’impiegato comunale utilizzato. Per lavoro “ordinario”, quindi in orari di servizio del personale, ogni agente dovrà essere pagato per ogni ora d’impiego da un minimo di 17 euro ad un massimo di 40 euro a seconda delle fasce orarie dell’evento, quelle notturne costano di più, e del profilo professionale, quindi se funzionario, semplice impiegato o contrattista.
Per quanto concerne l’utilizzo dei mezzi dei caschi bianchi si va per le auto da un minimo di 10 euro solo per raggiungere il luogo dell’evento, e sino a 70 euro per effettuare itinerari dai 100 chilometri in su; per un motociclo da 5 euro per stazionare nel luogo dell’evento sino a 35 euro oltre i 100 chilometri percorsi.
GUARDA GLI INTERVENTI SALIENTI IN CONSIGLIO COMUNALE
Castellammare del Golfo-Casa degli orrori, tutti rinviati a giudizio: un solo abbreviato
In tre sono stati rinviati a giudizio, una quarta persona sarà invece sottoposta a perizia psichiatrica e comunque ha chiesto il rito abbreviato. Si tratta dei quattro imputati nell’ambito delle indagini scaturite dalle violenze della comunità alloggio “Rosanna” di Castellammare del Golfo dove sono state documentate le terribili vessazioni a cui erano costretti i 14 anziani ricoverati. Il prossimo 3 luglio, davanti al giudice monocratico Franco Messina, dovranno comparire Anna Maria Bosco, 47 anni, Matteo Cerni di 67 anni, entrambi di Castellammare del Golfo, e Antonietta Marianna Rizzo, 32 anni, di Alcamo. Rito abbreviato condizionato è stato invece richiesto da Rosanna Galatioto, 48 anni, anch’essa castellammarese, che gestiva la casa di cura: in buona sostanza ha chiesto una perizia psichiatrica in quanto il suo legale ha sostenuto che la donna non stesse bene già all’epoca in cui furono documentate le violenze. Per la Galatioto il Gup, Emanuele Cersosimo, ha rinviato l’udienza al prossimo 29 maggio per il conferimento della perizia psichiatrica. Ammesse poi tutte le parti civili, una decina in tutto, tra anziani vittime delle vessazioni e loro parenti, e il Comune di Castellammare del Golfo. “Intanto il giudice – ha evidenziato l’avvocato Vincenzo Catanzaro che assiste il municipio castellammarese – ha ritenuto che vi fosse la necessità di un vaglio dibattimentale a fronte di contestazioni di rilevante gravità. Il sindaco ha mostrato alto senso di responsabilità istituzionale e umana al fine di rendersi partecipe di tutto l’iter procedimentale, finalizzato ad acclarare la fondatezza o meno dei gravissimi reati che non solo hanno subito inermi e sofferenti gli ospiti della casa di cura ma anche per tutelare l’immagini del territorio”. L’operazione scattò nel novembre scorso e venne coordinata dalla Procura di Trapani, portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Alcamo, guidati dal capitano Giulio Pisani, e dal comandante della stazione di Castellammare del Golfo Luigi Gargaro. Galatioto, Bosco, Cerni e Rizzo sono stati inchiodati dalle telecamere e dalle cimici piazzate dai militari dell’Arma all’interno della comunità-alloggio che sorge in via Segesta. Indagini portate avanti con metodi tradizionali dal momento che dall’interno della stessa struttura non è mai trapelato nulla per il clima di terrore che si era instaurato. Infatti i quattro avrebbero fatto ricorso spesso alle minacce per evitare che gli anziani potessero dire qualcosa ai parenti. Anzi, quando questi si ribellavano venivano per l’appunto sottoposti ad angherie anche peggiori. Tra gli episodi più terribili che sono stati raccontati dal Gip quello che un’anziana veniva schiaffeggiata e derisa perché con problemi di incontinenza e sporcava continuamente il pannolone; oppure ad un altro degente veniva fatto pulire con il corpo la saliva che accidentalmente perdeva dalla bocca e finiva sul pavimento. Tanto che lo stesso gip paragonava la casa di cura a un “lager”. Gli inquirenti hanno evidenziato “l’intrinseca pericolosità degli indagati che hanno agito in modo spregiudicato, violentissimo e senza soluzione di continuità, nonostante le persone anziane fossero state affidate alle loro cure dai prossimi congiunti”.