Anche il Comune di Alcamo aderisce alla “Notte dei musei” e per sabato prossimo, 19 maggio, lascerà aperte le porte dei siti culturali più importanti della città. Dalle 16 e sino alle 22 resteranno aperti il Museo di Arte Contemporanea e il complesso monumentale del Collegio dei Gesuiti. Porte aperte inoltre anche per il Museo di Arte Sacra, all’interno della chiesa Madre, ma a partire dalle 19 e sempre sino alle 22.
Alcamo-Via Per Pietralonga, si perde un fiume d’acqua
La perdita molto abbondante di acqua, dicono gli abitanti della via Per Pietralonga di Alcamo, esiste ormai da quasi quattro anno. Periodicamente viene riparata, ma nel giro di un quindicina di giorni, l’acqua riaffiora e nelle giornate di distribuzione, forma un vero e proprio fiume che si allunga per oltre 300 metri per andare a sfociare nella via Porta Palermo. L’acqua ha formato un buco sull’asfalto e fuoriesce abbondante per diverse ore. La situazione viene sempre segnalata al Comune che poi interviene per le riparazioni ma che puntualmente riesplodono pochi giorni dopo. Il buco nella via Per Pietralonga, e relativa perdita di acqua, è uno dei tanti che costellano la città di Alcamo. Quando si effettuano riparazioni vengono effettuati, a lavori conclusi, collaudi e controlli? Intanto ad Alcamo, e la via Per Pietralonga è uno degli esempi più eclatanti, si perde tantissima acqua. Acqua per buona parte acquistata dal Comune di Alcamo da Siciliacque a ben 0,60 centesimi più Iva a metro cubo. Il conto è presto fatto. Gli alcamesi pagano anche l’acqua che si perde. Che fuoriesce abbondante e le pese saranno probabilmente spalmate nelle bollette. Nel 2017 il Comune ha speso oltre un milione di euro per pagare Siciliacque. Alcuni abitanti della via Per Pietralonga sono sottoposti a disagi che sono aumentati quando, per un certo periodo, ad Alcamo l’acqua è stata distribuita ogni due giorni. Si ogni due giorni grazie solo alle abbondanti piogge che hanno fatto traboccare le sorgenti. Il merito dunque è stato solo di Giove Pluvio. Era già accaduto ai tempi di Massimo Ferrara e Giacomo Scala. Ora ad Alcamo si è tornati a turni per così dire normali: ogni quattro giorni ed è probabile che con l’avanzare della stagione estiva saranno ulteriormente allungati. Si spera che al più presto si possano riutilizzare le sorgenti di Cannizzaro, grazie ai lavori a suo tempo progettati e finanziati dalla giunta Bonventre e il cui progetto venne salvato in extremis 31 dicembre 2015 dall’ex consigliere comunale Ignazio Caldarella. Ricordiamo che tra l’aggiudicazione dell’appalto per Cannizzaro e l’inizio dei lavori trascorse un eternità: quasi un anno. Quando invece a causa della carenza d’acqua si dovrebbero percorrere strade superveloci per potere utilizzare una portata di 35-40 litri al secondo che si perdono a mare da diversi anni. Un vero sacrilegio nel pianeta terra sempre più assetato per i cambiamenti climatici.
Alcamo-“Settimana della legalità”, incontro-dibattito su bullismo e cyber bullismo
Il dibattito sul bullismo e cyber bullismo ha aperto stamane il terzo appuntamento con la Settimana della legalità, organizzata dall’Istituto Nino Navarra di Alcamo. La sociologa e criminologa Maria Chiara Lombardo ha parlato del grave fenomeno che investe centinaia di giovani e spesso si sono trasformate in tragedie le persecuzioni contro giovani studenti, vittime di questi delinquentelli da strapazzo ma non per questo meno pericolosi , sui quali le famiglie dovrebbero prestare la massima attenzione e imporre lo spegnimento dei telefonini e altro per fare lezioni di educazione civica. Per insegnare a bulletti violenti, ancora di più quando si trasformano in branco, come bisogna comportarsi nella società. E lo Stato, nonostante la giovane età, deve intervenire col pugno di ferro per bloccare una deriva che sembra inarrestabile. La giornata si è articolata con la trattazione del tema: “La criminalità organizzata nel nostro territorio” della quale ha parlato Alessandra Camassa (nella foto), magistrato antimafia e presidente del Tribunale di Marsala, che secondo un’indagine recente per efficienza è il primo d’Italia. Ieri gli studenti hanno inaugurato la mostra fotografica “Legalmente insieme” a cura della giornalista Gabriella Ebano che ha scritto un libro intervista a tante donne alle quali la mafia ha ucciso i mariti. La Settimana della legalità si concluderà domani con un nuovo incontro dibattito sul bullismo, cyber bullismo, strategie da adottare per prevenire tali fenomeni.
Alcamo-Riti religiosi, Via Lucis con corteo in due parrocchie
Testimoni del Risorto, è un movimento dove aderiscono persone che condividono un cammino di fede e amicizia per comprendere attuare e diffondere la Pasqua del Signore attraverso la riflessione, la preghiera, l’impegno e la testimonianza quotidiana. E la nuova forma di preghiera è la Via Lucis. Con la formazione di un corteo saranno attraversate sabato pomeriggio alle 18,30 ad Alcamo numerose strade delle parrocchie Cappuccini-Sant’Anna e San Francesco di Paola, con i gruppi, i movimenti e i fedeli delle due parrocchie. Testimoni del Risorto è lo slogan che accompagna l’evento religioso al quale partecipano anche un centinaio di giovani con abiti di epoca romana, Un corteo suggestivo per un momento di aggregazione e preghiera. Alle 20 presso la Cittadella dei giovani, dove si concluderà il corteo, avrà inizio la cerimonia della veglia di Pentecoste. A seguire la celebrazione della messa con don Salvatore Grignano, che nelle due parrocchie ha da tempo portato una ventata di partecipazione ed entusiasmo tanto che sono sempre più numerosi i fedeli che assistono alle funzioni religiose. La Via Lucis è l’ultima iniziativa alla quale ne seguiranno altre dove la solidarietà e l’assistenza verso chi soffre perché senza lavoro o affetto da malattia assumono particolare rilevanza.
Alcamo, vigili a pagamento con eventi privati: salve manifestazioni di “interesse” (VIDEO)
Sì alla tariffazione degli eventi organizzati dai privati in luoghi pubblici, dove necessita l’utilizzo della polizia municipale, ma con delle eccezioni tenendo quindi fuori gli appuntamenti di grande valenza per la città. Il consiglio comunale di Alcamo ieri sera ha adottato il regolamento per la disciplina e la sicurezza della circolazione stradale a pagamento in parte emendato dall’aula.
Un obbligo normativo, è stato precisato dall’amministrazione e dal civico consesso, ma sta di fatto che da oggi chi vorrà organizzare un evento che sia sportivo, ludico o ricreativo per le strade di Alcamo dovrà farsi carico dei costi per l’utilizzo dei vigili urbani e dei mezzi di servizio. Sono passati tutti gli emendamenti, il più importante quello con cui si esonerano gli eventi di grande richiamo, citato tra tutti il “Carnevale alcamese”.
Gli esoneri saranno a discrezione della giunta che di volta in volta sarà chiamata ad esprimersi anche se motivando la scelta. Esonero anche per quei trasporti, per cui necessita l’utilizzo dei caschi bianchi, effettuati da ditte che stanno svolgendo lavori per conto del Comune. Inoltre è stato abbassato da 3 a 2 ore la durata minima del servizio per chi farà richiesta. Il comandante della polizia municipale, Giuseppe Fazio, è stato chiamato a relazionare ed ha anche precisato quale sarà il criterio di utilizzo del personale che sarà impiegato in questi servizi aggiuntivi che rientrano nell’ambito dello straordinario.
Il regolamento è rimasto per il resto immutato ed è passato con i voti di tutta l’aula. A salvarsi dalle tariffe extra soltanto gli eventi organizzati dal Comune e da enti pubblici, le processioni e manifestazioni religiose, marce, cortei, comizi organizzati da partiti o movimenti politici o organizzazioni sindacali, manifestazioni in cui partecipa l’amministrazione in forma ufficiale con la presenza del gonfalone della città e interventi in emergenza, soccorso, protezione civile, tutela della privata e pubblica incolumità.
Le tariffe, applicate sulla base del contratto collettivo nazionale di lavoro, variano molto a seconda dell’orario, diurno o notturno, e del profilo professionale dell’impiegato comunale utilizzato. Per lavoro “ordinario”, quindi in orari di servizio del personale, ogni agente dovrà essere pagato per ogni ora d’impiego da un minimo di 17 euro ad un massimo di 40 euro a seconda delle fasce orarie dell’evento, quelle notturne costano di più, e del profilo professionale, quindi se funzionario, semplice impiegato o contrattista.
Per quanto concerne l’utilizzo dei mezzi dei caschi bianchi si va per le auto da un minimo di 10 euro solo per raggiungere il luogo dell’evento, e sino a 70 euro per effettuare itinerari dai 100 chilometri in su; per un motociclo da 5 euro per stazionare nel luogo dell’evento sino a 35 euro oltre i 100 chilometri percorsi.
GUARDA GLI INTERVENTI SALIENTI IN CONSIGLIO COMUNALE
Castellammare del Golfo-Casa degli orrori, tutti rinviati a giudizio: un solo abbreviato
In tre sono stati rinviati a giudizio, una quarta persona sarà invece sottoposta a perizia psichiatrica e comunque ha chiesto il rito abbreviato. Si tratta dei quattro imputati nell’ambito delle indagini scaturite dalle violenze della comunità alloggio “Rosanna” di Castellammare del Golfo dove sono state documentate le terribili vessazioni a cui erano costretti i 14 anziani ricoverati. Il prossimo 3 luglio, davanti al giudice monocratico Franco Messina, dovranno comparire Anna Maria Bosco, 47 anni, Matteo Cerni di 67 anni, entrambi di Castellammare del Golfo, e Antonietta Marianna Rizzo, 32 anni, di Alcamo. Rito abbreviato condizionato è stato invece richiesto da Rosanna Galatioto, 48 anni, anch’essa castellammarese, che gestiva la casa di cura: in buona sostanza ha chiesto una perizia psichiatrica in quanto il suo legale ha sostenuto che la donna non stesse bene già all’epoca in cui furono documentate le violenze. Per la Galatioto il Gup, Emanuele Cersosimo, ha rinviato l’udienza al prossimo 29 maggio per il conferimento della perizia psichiatrica. Ammesse poi tutte le parti civili, una decina in tutto, tra anziani vittime delle vessazioni e loro parenti, e il Comune di Castellammare del Golfo. “Intanto il giudice – ha evidenziato l’avvocato Vincenzo Catanzaro che assiste il municipio castellammarese – ha ritenuto che vi fosse la necessità di un vaglio dibattimentale a fronte di contestazioni di rilevante gravità. Il sindaco ha mostrato alto senso di responsabilità istituzionale e umana al fine di rendersi partecipe di tutto l’iter procedimentale, finalizzato ad acclarare la fondatezza o meno dei gravissimi reati che non solo hanno subito inermi e sofferenti gli ospiti della casa di cura ma anche per tutelare l’immagini del territorio”. L’operazione scattò nel novembre scorso e venne coordinata dalla Procura di Trapani, portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Alcamo, guidati dal capitano Giulio Pisani, e dal comandante della stazione di Castellammare del Golfo Luigi Gargaro. Galatioto, Bosco, Cerni e Rizzo sono stati inchiodati dalle telecamere e dalle cimici piazzate dai militari dell’Arma all’interno della comunità-alloggio che sorge in via Segesta. Indagini portate avanti con metodi tradizionali dal momento che dall’interno della stessa struttura non è mai trapelato nulla per il clima di terrore che si era instaurato. Infatti i quattro avrebbero fatto ricorso spesso alle minacce per evitare che gli anziani potessero dire qualcosa ai parenti. Anzi, quando questi si ribellavano venivano per l’appunto sottoposti ad angherie anche peggiori. Tra gli episodi più terribili che sono stati raccontati dal Gip quello che un’anziana veniva schiaffeggiata e derisa perché con problemi di incontinenza e sporcava continuamente il pannolone; oppure ad un altro degente veniva fatto pulire con il corpo la saliva che accidentalmente perdeva dalla bocca e finiva sul pavimento. Tanto che lo stesso gip paragonava la casa di cura a un “lager”. Gli inquirenti hanno evidenziato “l’intrinseca pericolosità degli indagati che hanno agito in modo spregiudicato, violentissimo e senza soluzione di continuità, nonostante le persone anziane fossero state affidate alle loro cure dai prossimi congiunti”.
Partinico, amministrative: 8 candidati sindaco e 14 liste depositate
Sono 8 in tutto i candidati sindaco a Partinico. Oggi, termine ultimo per la presentazione di lista e aspiranti sindaci, al Comune si sono chiuse le operazioni. Il primo di tutti in assoluto a presentare in ordine di tempo la sua candidatura a sindaco è stato Salvatore Nobile, 58 anni, impiegato delle Poste italiane. Ha nominato tre assessori in questo primo turno: Luisa Cinquemani, Luciano Formica e Salvatore Lo Iacono. “Puntare forte al rilancio dell’occupazione” è lo slogan da sempre di Nobile che non a caso ha denominato la sua lista “Promozione lavoro”. A ruota ieri, dopo di lui, hanno presentato la rispettiva candidatura, ironia della sorte, Gaetano Costanzo e Gaetano Porcasi, i cui gruppi a sostegno fino a poco tempo facevano parte dello stesso meetup del Movimento 5 Stelle prima della scissione. Ad essere il rappresentante ufficiale dei pentastellati, con tanto di certificazione arrivata direttamente da Roma, è Costanzo, 49 anni, commercialista e revisore dei conti, che ha nominato come assessori Gioacchino Di Miceli, Dario Lo Iacono e Tiziana Casarrubea; a rappresentare invece il M5S che si è scisso è Gaetano Porcasi, 53 anni, docente e soprattutto conosciuto per il suo impegno artistico da pittore, il quale invece ha schierato come candidati assessori al suo fianco Vanessa La Franca, Manlio Governanti e Rosario Prainito. Oggi altri 5 candidati sindaco hanno depositato la propria candidatura. Torna alla carica una vecchia conoscenza della politica, Pietro Rao, 56 anni, già presidente del consiglio comunale e deputato alla Camera con trascorsi nel centrodestra, il quale si è presentato con due liste, Alleanza dei siciliani e Salviamo Partinico, di cui una formata da quel che rimane dei fedelissimi dell’ex sindaco Salvo Lo Biundo. Schiera come assessori Giovanni Guagliardo, Silvana Abisso Sapienza e Rossella Suriano. Prima esperienza assoluta invece per un debuttante della politica per Mauro Nicolosi, 66 anni, docente, sostenuto da Leu e alcune forze civiche riunite in un’unica lista, “Partinico città d’Europa”, che ha presentato come squadra di assessori Gianluca Ricupati, Antonio Catalfio e Mario Bellitti. Con nessuna esperienza di cariche politiche o istituzionali alle spalle si presenta anche Maurizio De Luca, 47 anni, docente, supportato dal centrodestra quasi in blocco. Al suo fianco figurano, ognuno con una sua lista, “Rete civica” (che raggruppa Udc e Fratelli d’Italia), Diventerà Bellissima, Idea Sicilia-Popolari autonomisti e Forza Italia. Assessori designati Meruccio Polizzi, Bernardo Rizzo e Patrizio Lodato. Prova invece a tornare al palazzo di città, ma da sindaco, Filippo Aiello, 65 anni, presidente del consiglio comunale uscente e già in passato assessore. Con lui la lista civica “Partinico Protagonista e Democratica” che ha nominato in sua rappresentanza come assessori Linda La Corte, Marta Cannarozzo e Giuseppe Palazzolo. Da uscente dal consiglio comunale si presenta anche Maria Grazia Motisi, 50 anni, mediatore professionista, già assessore nel 2005, sostenuta dalle liste civiche “E’ ora di cambiare”, “Progetto Comune” e “L’alternativa”. I suoi assessori designati sono Rosy Guida, Salvatore Rappa e Maria Antonietta Greco.
Alcamo Disabili in auto, 1.317 le autorizzazioni
L’autorizzazione è posta ben visibile sul cruscotto delle auto di varie cilindrate. Ad Alcamo sono ben 1.317 le autorizzazioni concesse dall’Ufficio traffico a persone con disabilità. Non c’è proporzione tra le autorizzazioni e i parcheggi con le strisce gialle dove possono lasciare le auto. Molto ma molto meno chiaramente di mille 317. Il dato fa emergere che ad Alcamo purtroppo ci sono molte persone con disabilità e pertanto vanno agevolate nei loro spostamenti con le auto. La prassi per avere il tagliando, da esibire per lasciare le auto nei posti riservati e per potere circolare, è semplice. Sufficienti le visite mediche all’Asp e poi consegnare le certificazioni al Comune che non può esimersi dal rilascio. Giusto venire incontro alle esigenze di chi ha una disabilità e quindi abbatter le barriere architettoniche. Realizzare scivoli lungo i marciapiedi. Creare tutti i presupposti per consentire un comodo accesso negli uffici pubblici e non solo. La civiltà di una nazione si misura anche con i servizi che un Comune riesce a garantire ai propri cittadini. I più sfortunati e quindi svantaggiati vanno messi nelle condizioni di potere muoversi con la massima libertà. Ma ad Alcamo è sicuro che, su tutte le auto con il tagliando che informa che alla guida o sulla vettura, ci siano a bordo o alla guida disabili ? Sarebbe più che mai opportuno che le forze dell’ordine predisponessero servizi di controllo per evitare eventuali abusi. Per evitare di fruire gratis per quasi tutto il giorno del parcheggio con strisce gialle. La polizia municipale è l’organo più adatto per questi servizi e nel caso in cui scoprano violazioni revocare immediatamente l’autorizzazione. I controlli si impongono poiché sono tanti gli alcamesi che spesso si chiedono, senza potere avere riposta, se quell’autorizzazione può sfociare in abuso quando il disabile probabilmente non è a bordo dell’auto perchè utilizzata da qualche familiare, che in questo modo trova con facilità un posto dove lasciare la vettura. Sì a tutte le agevolazioni possibili ai disabili. No ad eventuali abusi che vanno perseguiti con la massima fermezza.
Alcamo, controllo strisce blu: arrivano altri 4 ausiliari del traffico
Altro personale per il controllo dei parcheggi a pagamento ad Alcamo. Entrano in servizio 4 nuovi ausiliari del traffico, pescati all’interno della pianta organica del Comune stesso, dal bacino della categoria ‘B’. A stretto giro di posta saranno chiamati al controllo delle auto in sosta negli stalli a pagamento anche nell’ottica di un allargamento delle aree da presidiare. I 4 nuovi ausiliari, tre uomini e una donna compresi tra i 65 e i 45 anni, hanno appena completato un corso di formazione teorico e pratico di 20 ore dove hanno appreso le disposizioni del codice della strada che regolano la sosta e la circolazione nelle corsie riservate al trasporto pubblico, l’applicazione della sanzione accessoria della rimozione coatta e la procedura di contestazione delle violazioni accertate e normative connesse alla qualità di pubblico ufficiale. “In questo modo – ha evidenziato l’agente Francesco Miciletto, responsabile del procedimento per l’attivazione dei nuovi ausiliari – hanno acquisito le necessarie conoscenze giuridico-amministrative per svolgere le mansioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta veicolare”. Sono state inoltre acquisite da parte dei 4 ausiliari le autocertificazioni per l’assenza di procedimenti o pendenze penali a loro carico. Il comandante della polizia municipale, Giuseppe Fazio, ha proceduto quindi a conferire le funzioni di prevenzione e accertamenti ai 4 dipendenti comunali formati ed in questo modo avranno i poteri di contestazione immediata, di redazione e sottoscrizione del verbale di accertamento per violazioni connesse alla sosta veicolare, comprese quelle connesse alla rimozione coatta del veicolo. “A giorni entreranno in servizio – sottolinea Fazio – in modo da poter predisporre adeguate squadre per il controllo delle strisce blu”. L’idea di massima è quella di affiancare due agenti ad altrettanti ausiliari in due squadre, una operativa al mattino e l’altra il pomeriggio. Per il momento sono attivi soltanto 255 stalli a pagamento, che si trovano tra corso VI Aprile e qualche arteria limitrofa ma a breve dovrebbe entrare in vigore il nuovo piano stabilito dal Comune che prevede un allargamento degli stalli di sosta a pagamento. In questo caso si prevede l’attivazione di ben 1.479 strisce blu, di cui 1.279 nel centro urbano e altre 200 ad Alcamo marina. Già sono stati dipinti i box nelle piazze Bagolino e della Repubblica anche se ancora non si è proceduto all’attivazione della sosta a pagamento. “L’arrivo di questi quattro ausiliari – precisa Fazio – ci aiuterà sicuramente a monitorare meglio il centro storico ma non si potrà sicuramente andare oltre al controllo degli attuali stalli”. Per il controllo delle altre aree l’idea dell’amministrazione è quella di provvedere a esternalizzare il servizio attraverso un bando di gara.
Alcamo-La morte di Lorenz, presentato appello alla condanna della mamma
Cento pagine per confutare le tesi dell’accusa e cercare di ribaltare la sentenza di primo grado con la quale i giudici del tribunale di Trapani hanno condannato a 24 anni di reclusione Aminta Altamirano Guerrero, per l’omicidio del figlio Lorenz di 5 anni, trovato morto sul suo letto dell’abitazione della via Amendola di Alcamo il 13 luglio di tre anni fa. Cento pagine all’interno delle quali gli avvocati Caterina Gruppuso e Saro Lauria ripercorrono le tappe della drammatica vicenda convinti dell’innocenza di Aminta Altamirano. Il ricorso alla sentenza di primo grado è stato depositato, nei giorni scorsi, presso la Corte d’Assise d’appello dove si celebrerà di nuovo il processo con data ancora da fissare. Torna dunque alla ribalta della cronaca un episodio che sconvolse l’opinione pubblica poiché non esiste delitto più efferato di quello che può commettere una mamma contro la sua creatura. Il bambino sarebbe stato ucciso da una dose letale di un farmaco antidepressivo, somministrato proprio dalla madre, una donna messicana di 36 anni. La sera del 13 giugno dello scorso anno i giudici della Corte di assise di Trapani hanno condannato la mamma a 24 anni di carcere con l’accusa di omicidio. La donna ha sempre respinto le accuse e della sua innocenza sono convinti anche gli avvocati Caterina Gruppuso e Saro Lauria. La vicenda del piccolo Lorenz risale al 2014, quando il bimbo fu trovato privo di vita nel suo letto per una dose letale di amitriptlina, contenuta nel Laroxyl, un farmaco antidepressivo che la donna prendeva per una cura. La Guerrero era separata dal marito, che viveva in Germania, e il pm per l’accusa di omicidio del figlioletto di 5 anni aveva chiesto la condanna all’ergastolo. I giudici di Trapani hanno però riconosciuto le attenuanti del caso e così hanno condannato la donna a 24 anni di carcere e al pagamento di un risarcimento di 50 mila euro al papà di Lorenz e di 20 mila euro alle altre parti civili che si sono costituite al processo. Ora si attende il processo d’appello.