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lunedì, Giugno 9, 2025
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Alcamo. Nuova voragine nel parcheggio della LIDL

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A soli tre mesi e mezzo dal primo episodio, ancora una volta, per un soffio, si sono evitati danni e guai seri a cose e persone. E’ bastata la pioggia, un po’ più forte del solito e non di lunghissima durata, a fare aprire nuovamente una voragine nel parcheggio del supermercato LIDL, ad Alcamo, lungo la 113 in zona Centopiazze. Anche questa volta il problema ha interessato un pesantissimo TIR e questo dimostra come necessiti testare e consolidare la massicciata del vasto parcheggio a cui si accede sia dalla 113 che dalla via Nilde Iotti. E’ probabile che il terreno abbia ceduto a causa delle infiltrazioni d’acqua nel sottosuolo. La strada che costeggia il supermercato LIDL è stata nuovamente chiusa al transito. I tecnici della protezione civile del comune, di concerto con la polizia municipale, stanno valutando la stabilità del muretto che delimita il parcheggio e, al contempo, esamineranno le relazioni dei tecnici del colosso della grande distribuzione che hanno realizzato l’ampia area dedicata alle autovetture. Per il momento la zona, dopo il cedimento di ieri pomeriggio, è stata interdetta al transito dei mezzi pesanti. Pe fortuna, come già capitato il 4 maggio scorso, non si sono registrati feriti ma questo deve spingere ugualmente chi di dovere, su tutti i tecnici del comune di Alcamo, a fare i dovuti controlli di staticità e di sicurezza del parcheggio del LIDL. E la città di Alcamo ì costellata di piccole voragini o grandi buche causate quasi sempre dalle piogge. Per non parlare degli allagamenti delle strade, da via Mario Riposo al viale Europa, dal viale italia al centro storico. Per evitare ciò bisognerebbe fare un’attenta pulizia di caditoie e tombini, un intervento sul quale, da tempo, si soprassiede.

 

Castellammare. Lega navale, barca confiscata per le attività

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Da lunedì la sezione della Lega navale di Castellammare, presieduta da Giuseppe Stabile, per le sue molteplici attività può utilizzare una barca a vela di 12 metri. La barca è stata assegnata dalla Procura della repubblica di Siracusa, sequestrata a scafisti. Era stata intercettata sulle coste o0rientali della Sicilia con 50 migranti a bordo e scortata sino al porto di Augusta. Autorità civili, militari e religiose hanno partecipato alla cerimonia della benedizione tenutasi presso la Lega navale di Castellammare ed è stata presieduta da monsignor Antonino Raspanti, alcamese, vescovo di Acireale. Alla barca è stato dato il nome  ” Ad Astra ”  tratto dalla  citazione in latino “per aspera ad astra” –  ” attraverso le difficoltà della vita , fino alle stelle “.  Il nome scelto per la barca è evocativo e simbolico della rinascita a nuova vita di una imbarcazione che era destinata al traffico di  tanti uomini, donne e bambini in condizioni  terribili e disumane e da oggi in poi verrà utilizzata dalla lega navale  per scopi sociali, per i corsi di vela con i  giovani , per progetti con le scuole, per attività con il mondo dell’handicap, tutte attività che già la sezione svolge e che oggi verranno ancor più incrementate con l’utilizzo di tale imbarcazione. La Lega navale di Castellammare lavora su diversi fronti ma una delle sue peculiarità è quella di coinvolgere studenti e anche portatori di handicap. Infatti insieme al Kiwanis club di Alcamo ha coinvolto una trentina di ragazzi Down in una serie di lezioni pratiche su come si guida un’imbarcazione montando al centro della palestra dell’Ipab “San Pietro” una piccola barca a vela e simulando varie condizioni meteo-marine anche con l’ausilio di grossi ventilatori che ai ragazzi ha dato la sensazione di trovarsi tra le onde. Poi la prova a mare vera e propria. Di recente anche un gruppo di ammalati di sclerosi multipla, che fanno parte dell’associazione Sacro Cuore, sono stati “marinai per un giorno”, grazie all’accordo tra Giuseppe Stabile e Luca Scalisi. Allo stato attuale sono in fase di svolgimento i corsi di vela, iniziati ai primi di luglio e che si concluderanno alla fine del mese. Complessivamente sono un centinaio i ragazzi impegnati a turno nelle varie lezioni. La passione per il mare e le attività che si svolgono hanno fatto crescere la sezione della Lega Navale, impegnata anche nelle iniziative per il completamento del porto, indispensabile per ospitare grandi imbarcazioni e per potere varare campionati di vela a livello internazionale.

 

Trapani. La Colombaia è nel progetto “Valore Paesi Fari”

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C’è anche il castello della Colombaia di Trapani tra i nove immobili pubblici inseriti nel progetto Valore Paesi Fari, promosso dall’Agenzia del Demanio. Le gare si chiuderanno il 27 novembre prossimo. Il bando per il recupero della Colombaia, emblema della città di Trapani ma da troppi anni degradato e abbandonato, sarà pubblicato a breve dalla Regione che gestisce l’ex carcere. Prevista la realizzazione di un polo museale nella parte della torre e attività turistico-culturali nella zona dei magazzini. «Ho avuto notizia di questo bando che la Regione dovrebbe pubblicare a breve. Notizia – afferma Luigi Bruno, presidente di Salviam la Colombaia  – che l’associazione ha accolto con gioia, nella speranza che possa essere la volta buona e che finalmente la Colombaia possa essere recuperata e restituita alla città».  Il progetto di trasformare la torre in un museo e di aprire le strutture alla ricezione turistica per divenire realtà, avrà però bisogno di qualcuno che metta in campo le risorse economiche ed organizzative necessarie. Dopo i lavori di messa in sicurezza effettuati quattro anni fa, l’impianto di illuminazione della Colombaia ha funzionato solo per poche settimane. Recentemente si sono verificati anche numerosi episodi di vandalizzazione sull’isolotto su cui sorge l’antica fortezza che, di notte,  viene inghiottito dal buio. L’edificio presenta parecchi danni strutturali e le vetrate sono state frantumate. Problemi che, nel corso degli anni, sono stati rattoppati con periodici interventi che ne hanno permesso la fruizione, ma che di fatto hanno lasciato la Signora, così come viene chiamata in città, sempre più da sola.

Monte Bonifato. Concerto per la rassegna ArabaFenice

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Proseguono gli spettacoli presso la Riserva Naturale Orientata Bosco Alcamo per la Rassegna Araba Fenice diretta da Vito Lanzarone. Domani 23 agosto alle ore 19,30 nella terrazza della Funtanazza spazio alla musica dal vivo con il concerto del giovane cantautore siracusano Stefano Alì. Stefano Alì non prende il nome dal leggendario pugile americano. Alì è semplicemente un cognome. Il cognome di Stefano. Classe 1978, nato a Catania e cresciuto a Siracusa, da qualche anno vive  in un monolocale a Belvedere (frazione di Siracusa a pochi km dalla tomba di Archimede), fino a qualche mese fa Stefano vendeva fiori. Oggi Stefano prepara pasticceria tipica Siciliana, sogna in una vasca da bagno sempre più stretta e scrive canzoni col disincanto innamorato dei suoi anni. Accompagnato da Raimondo Ferraro alle chitarre la data di Alcamo del 23 agosto sarà l’ultimissima occasione per vedere dal vivo Alì​ prima dell’uscita del suo prossimo lavoro discografico.

Alcamo. Teatro “Cielo” Si al progetto per l’impianto di climatizzazione

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Si apre uno spiraglio per la realizzazione dell’impianto di climatizzazione al teatro Cielo d’Alcamo. La giunta ha, infatti approvato il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria con risparmio energetico dell’impianto di climatizzazione del Teatro Cielo D’Alcamo. Il progetto prevede un importo complessivo di 492 mila euro e l’opera per  200 mila euro è già inserita nel programma triennale 2018-2020. “La rimodulazione dell’importo – è scritto in un comunicato del Comune- è stata effettuata in funzione dell’opportunità di conseguire l’efficientamento energetico dell’edificio che sarà oggetto di richiesta di finanziamento per la quale la Regione ha già pubblicato la pre informativa” Il Comune di Alcamo ha quindi disponibili fondi per meno della metà di quelli previsti nel progetto. I tempi dunque per la climatizzazione non sono certo brevi. Fino a quando continueranno i disagi per le varie compagnie che utilizzano il teatro Cielo? Per il riscaldamento la Cooperativa piccolo teatro si rivolge ad una ditta privata, che spara aria calda, durante l’inverno, alcune ore prima delle rappresentazioni, con un costo aggiuntivo di 300 euro a spettacolo. Ormai per le varie associazioni e cooperative per varare rappresentazioni la strada si fa sempre più in salita. Il costo da versare al Comune per utilizzare il locale, i versamenti ai vigili del fuoco, Siae, protezione civile e altro, con il tempo rischiano di perdere quell’entusiasmo che li spinge a varare eventi di qualità. E che siano molto apprezzati lo dimostra la numerosa presenza di pubblico che il Piccolo teatro è riuscito a portare nell’atrio del collegio dei Gesuiti per la commedia “Tutti sul letto ovale”. Già rappresentata alcuni mesi fa. Applausi e risate a tutti i nove attori, che grazie alla regia di Franco Regina, hanno bene saputo interpretare i vari ruoli della commedia brillante che ha mantenuto viva l’attenzione degli spettatori per tutta la durata grazie alle vicende interpretate da Nino Campanella, Irene Filippi, Carlo Suppa, Giusi Risico, Antonino Sanclimenti, Chiara Calandrino, Giuseppe Lipari, Carla Ferro e Sarah Labruzzo.

Erice. Seminari internazionali sulle emergenze planetarie

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Cento scienziati, provenienti da quaranta Nazioni, da domani, partecipano alla cinquantunesima sessione dei Seminari internazionali di Erice sulle emergenze Planetarie, presso l’aula “Dirac” del Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana”.

Il ruolo che riuscirà ad avere la Scienza nel Terzo Millennio – ha detto il presidente dei Seminari, professore Antonino Zichichi – sarà determinante per affrontare e risolvere le 72 Emergenze Planetarie di cui si parla poco pur essendo in queste emergenze la serie di pericoli sul futuro del pianeta Terra. La forma di materia vivente alla quale apparteniamo ha ereditato queste emergenze dalla violenza politica ed economica che ha purtroppo caratterizzato il ventesimo secolo che ci ha lasciato in eredità le Emergenze che la comunità scientifica della WFS (World Federation of Scientists: diecimila scienziati di 115 Nazioni) ha saputo identificare realizzando cento Progetti-pilota in cinquanta Paesi, al fine di avere la certezza che fosse possibile affrontare e risolvere queste Emergenze Planetarie. I risultati ottenuti dalla WFS – ha aggiunto Zichichi – sono l’unica prova, per tutti i Governi del mondo, sulla certezza che è possibile affrontare e risolvere i problemi legati alle Emergenze Planetarie a una sola condizione: che ci sia una ferma volontà politica per risolverle”.

Questa 51ma Sessione – dedicata al ruolo della Scienza nel Terzo Millennio – è sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e sotto gli auspici delle istituzioni universitarie e dei laboratori scientifici delle quaranta Nazioni da cui provengono i cento scienziati e specialisti che prenderanno parte ai lavori. Uno degli scienziati, Václav Klaus, è stato Presidente della Repubblica Ceca, l’altro, Jan Szyszko, quand’era ministro dell’Ambiente nel Governo Polacco convinse il Parlamento della Polonia a dedicare un giorno di lavori alle Emergenze Planetarie.

Pantelleria. Sequestrati dai carabinieri 24 Kg di cocaina.

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Nella mattinata di giovedì 16 agosto, i Carabinieri della Stazione di Pantelleria, con il supporto della motovedetta dell’Arma “819 Maronese”, a seguito di un servizio perlustrativo effettuato lungo il perimetro dell’isola, hanno rinvenuto 24 kg di cocaina occultati all’interno di un borsone.

Nello specifico, considerata la massiccia presenza di turisti che per la settimana di ferragosto sta affollando l’isola di Pantelleria, il Comando Provinciale Carabinieri di Trapani ha predisposto una serie di servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati a prevenire la consumazione di reati, con particolare riferimento allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti. Avvalendosi anche dell’ausilio del servizio navale, garantito dalla motovedetta “819 Maronese”, nel controllare una piccola cala sita nell’impervia località di Martingana, irraggiungibile se non via mare, i militari della locale Stazione hanno rinvenuto un borsone impermeabile con all’interno più di 24 kg di cocaina. La droga era suddivisa in 20 panetti e, qualora fosse stata immessasul mercato, avrebbe prodotto un guadagno di oltre 2 milioni di euro.

L’ingente quantitativo rinvenuto dai Carabinieri dell’isola, è stato sottoposto a sequestro e sarà analizzato per stabilirne il grado di purezza prima di essere depositato presso l’Ufficio corpi di reato della Procura della Repubblica di Marsala, in attesa dell’autorizzazione alla distruzione.

L’operazione portata a termine dalla Stazione di Pantelleria e dalla motovedetta “819 Maronese”, è il risultato di numerosi servizi predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Marsala, svolti anche nel comune lylibetano e in quello di Petrosino, finalizzati all’individuazione dei canali di spaccio e di distribuzione al dettaglio dello stupefacente. Infatti, appena 20 giorni fa, in Contrada Bosco, i Carabinieri della Stazione di San Filippo di Marsala hanno scoperto un’estesa coltivazione di 860 piante di marijuana, che ha visto l’arresto di un sessantenne marsalese, tuttora detenuto presso la casa circondariale di Trapani.

Terrasini. Scoperta piantagione indoor.

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I carabinieri di Terrasini, con il supporto del Nucleo operativo della Compagnia di Carini hanno trovato, all’interno di un garage di un villetta, un centinaio di piante di marijuana, oltre ad un quantitativo di stupefacente già pronto all’uso. La serra era completa di condizionatori, luci e sistema di irrigazione. Inoltre , come costatato dai tecnici dell’enel, l’abitazione risultava essere collegata direttamente alla rete elettrica, per un danno stimato in 20.000 euro. Ad essere arrestato un 44enne con precedenti.

 

Castelvetrano. False attestazioni alla Regione al fine di ottenere carburante ad accisa agevolata.

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Guardia di finanza scopre 48 “furbetti” del gasolio agricolo.

Tonnellate di carburanti consumati in frode, oltre 50 le imprese coinvolte. I denunciati rischiano fino a 5 anni di reclusione e sanzioni pecuniarie fino a dieci volte l’imposta evasa. Fiumi di gasolio a 90 centesimi per i “furbetti” del rifornimento “facile”. Un prezzo sicuramente allettante se confrontato con quello alla pompa che oggi si aggira intorno ad 1,5 euro/litro. Ora rischiano sanzioni per un valore complessivo pari ad oltre mezzo milione di euro.
L’articolata operazione, denominata “Ulisse”, trae origine da una analisi di rischio condotta attraverso le banche dati in uso al Corpo, le cui risultanze sono state “incrociate” con i dati trasmessi periodicamente alla Guardia di Finanza dall’Ispettorato Provinciale Agricoltura di Trapani.
I finanzieri hanno passato al setaccio le imprese agricole di 8 Comuni in provincia di Trapani rilevando gravi incongruenze tra i dati presenti nei registri delle imprese e quelli forniti dagli stessi imprenditori alla Regione Siciliana. Le Fiamme Gialle, dopo aver esaminato i fascicoli aziendali delle imprese agricole e le posizioni alla Camera di Commercio, hanno svelato un collaudato sistema di frode perpetrato da oltre 50 imprese le quali, attraverso numeri di registrazione inesistenti o riconducibili a soggetti cessati, hanno falsamente attestato alla Regione Siciliana di essere pienamente operative e regolarmente iscritte al registro delle imprese agricole.
Tra queste sono state individuate imprese prive di iscrizione alla Camera di Commercio da oltre 15 anni, partite IVA cessate da oltre 8 anni e evasori “totali” sin dal 2003. Emblematico il caso di una ditta individuale cancellata d’ufficio dalla Camera di Commercio per “sopravvenuta mancanza dei requisiti di impresa” la quale, nonostante ciò, avrebbe consumato in frode oltre 7 quintali di carburanti rigorosamente acquistati a prezzi agevolati.
Nel complesso 48 sono i “furbetti” finiti nel mirino degli investigatori e segnalati alla Procura della Repubblica per i reati di falso, truffa ai danni dello Stato e sottrazione al pagamento dell’accisa su un quantitativo complessivo di carburante pari ad oltre 111.000 litri. Per 25 di loro è scattata anche l’aggravante prevista dal Testo Unico Accise per chi sottrae all’accertamento quantitativi di carburante superiore a 2.000 Kilogrammi. In questo caso la pena della reclusione sale da 3 a 5 anni. L’attività di servizio in parola conferma il fondamentale ruolo di polizia economico-finanziaria svolto dalla Guardia di Finanza nel contrasto ai traffici illeciti di prodotti petroliferi, a tutela
dei legittimi interessi economici e finanziari delle imprese e dei cittadini rispettosi delle regole.

Calatafimi Segesta Festival, stasera Mostellaria di Plauto

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Mostellaria – La casa del Fantasma, di Plauto, con l’adattamento e la regia di Nicasio Anzelmo. Un nuovo appuntamento al tramonto per il Catalafimi Segesta Festival – Dionisiache 2018, la manifestazione organizzata dal Comune di Calatafimi Segesta, in sinergia con il Parco Archeologico di Segesta e la direzione artistica di Nicasio Anzelmo.Giovedì 16 agosto (replica 17-18-19), alle 19.15, andrà in scena lo spettacolo con Giovanni Carta, Giovanni Di Lonardo, Roberta Rigano, Simone Coppo, Nicolo’Giacalone, Roberto Carrubba, Roberto Baldassari, Alessia Sorbello, Cinzia Mirasolo e con la partecipazione di Monica Guazzini.

Il giovane Filolachete, aiutato dal suo servo Tranio, dilapida in gozzoviglie e divertimenti il patrimonio del padre Teopropide, lontano per affari ormai da tre anni. Filolachete ha inoltre contratto un oneroso debito con uno strozzino allo scopo di affrancare e avere tutta per sé la bella cortigiana Filematia. A casa del giovane si presenta, con una dama, il suo compagno di bagordi Callidamate, perennemente ubriaco: gli amici stanno per godere insieme dell’ennesimo banchetto quando dal porto giunge trafelato Tranione, annunciando l’imprevisto ritorno ad Atene di Teopropide. Ma il servo sta già meditando una via d’uscita per il padroncino: chiude in casa i convitati, serrando l’uscio dall’esterno, quindi attende l’arrivo del vecchio: e quando torna Teopropide, si presenta alla propria dimora e bussa più volte per farsi aprire, compare Tranio, il quale lo scongiura di allontanarsi. L’abitazione, così sostiene il servo, è ormai disabitata e maledetta a causa di un antico delitto scoperto soltanto di recente in seguito all’apparizione del fantasma dell’ucciso in sogno a Filolachete. Si ode poi una voce dall’interno e Tranio afferma che è quella del fantasma: il vecchio, terrorizzato, si dà alla fuga. Di lì a poco però ritorna e per caso incontra l’usuraio, che reclama il denaro prestato a Filochete. Per trarsi d’impaccio, Tranio deve allora inventare un’altra frottola: il suo padroncino, non potendo più vivere nella casa maledetta, è stato costretto ad acquistarne un’altra, chiedendo i soldi per la caparra allo strozzino. Il vecchio gli crede e liquida il creditore con una promessa di pagamento, ma insiste per vedere la nuova dimora. L’ardito bugiardo gli fa invece visitare quella di Simone, un vicino dal quale riesce a farsi accogliere grazie all’ennesima menzogna: gli dice, infatti, che Teopropide, volendo ammogliare il figlio e cambiare la disposizione di alcune stanze nella propria abitazione, ha scelto come modello la sua. Al termine di quella visita, tuttavia, Teopropide scopre la verità: infatti incontra due servi che cercano il loro padrone, Callidamate, proprio in casa di Filolachete, una casa, quindi, tutt’altro che disabitata. A poco a poco, così, il vecchio si rende conto di tutti gli imbrogli di Tranio. E soltanto un saggio intervento di Callidamate, eccezionalmente sobrio, fa sì che egli perdoni il figlio pentito e, seppure ancora a denti stretti, anche il servo intrigante.

“Caratterizzate da un’estrema complessità degli intrecci, spesso privi di un rigoroso e coerente sviluppo narrativo e risolti infine per l’intervento eccezionale di personaggi o di eventi esterni – spiega il regista Nicasio Anzelmo –  le commedie plautine per essere comprese devono venire inquadrate dentro la cultura teatrale della Roma repubblicana: Plauto scrive per una società in trasformazione nella quale l’emergente classe borghese, arricchitasi grazie alle iniziative commerciali stimolate dalle nuove conquiste, è in progressiva espansione. Scrive per il divertimento grasso delle classi popolari, cui è gradito il riso sboccato, destato da artifici comici di ogni sorta. Scrive per l’otium degli aristocratici, intriso di estetizzanti vagheggiamenti ellenistici. L’estetica dell’apparenza sostanzia il sogno orientale degli aristocratici romani. Con questa commedia Plauto raggiunge uno dei livelli più alti della sua comicità. Composta nel 188 a.c. è un’opera ricca di personaggi, dominata dal clima di crescente “suspance” creato dal servo Tranio. La grandezza di Plauto non sta soltanto ricercata nella capacità di delineare indimenticabili caratteri grotteschi o nel tratto moraleggiante, che talvolta emerge da alcune sue opere minori, ma anche e soprattutto nella lucidità disinvolta con cui ha fatto sfilare sulla scena un’umanità priva di attributi di gloria e di onore, per la quale vige solo la legge dell’inganno finalizzato al proprio piacere o al proprio interesse immediato”.

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