Per l’ingiusta detenzione e i danni subiti durante i processi, due anni fa, ha avuto liquidato dallo Stato un risarcimento di un milione e 100 mila euro. Ora a seguito di una perizia, richiesta dai giudici, è stato quantificato un ulteriore danno patrimoniale per due milioni e 200 mila euro, oltre 100 mila euro per il danno morale. Contro tale richiesta lo Stato aveva fatto ricorso, respinto dalla Cassazione. La decisione della nuova liquidazione, attesa a giorni, sarà presa dalla Corte d’appello di Catania dove è stato celebrato il processo nei confronti dell’alcamese Gaetano Santangelo scagionato, in tutti i gradi dei processi di revisione del giudizio, dall’infamante accusa di avere fatto parte del commando che la notte del 27 gennaio del 1976 uccise, nella casermetta di Alcamo Marina, due giovani carabinieri: Salvatore Falcetta e Carmine Apuzzo, i cui mandanti ed esecutori non sono stati mai scoperti andando così ad allungare uno dei tanti misteri d’Italia. Anche gli altri imputati: Vincenzo Ferrantelli, Giuseppe Gulotta e il bottaio di Partinico Giovanni Mandalà, condannato all’ergastolo e morto in carcere nel 1998, sono stati assolti nei vari processi di revisione con sentenze passate in giudicato. Ai famigliari di Mandalà è già stata liquidata la somma di sei milioni e mezzo di euro. I tre giovani alcamesi si autoaccusarono del duplice omicidio, come risulta dalle carte processuali, a seguito delle torture subite in una casermetta dei carabinieri di contrada Sirignano, in territorio di Calatafimi-Segesta. Vincenzo Ferrantelli, assistito dagli avvocati Saro Lauria e Alessandro Finazzo, ha avuto liquidati due milioni e mezzo di euro, ma oggi pende un ricorso in Cassazione, presentato dagli stessi avvocati per un ulteriore risarcimento. La richiesta di Santangelo e Ferrantelli ammonta complessivamente a 10 milioni di euro. Il collegio difensivo che assiste anche Giuseppe Gulotta ed i famigliari di Giovanni Mandalà è composto dagli avvocati Laura Ancona, Alessandro Finazzo, Saro Lauria e Pardo Cellini di Firenze. A Giuseppe Gulotta, che ha ingiustamente subito una carcerazione di 22 anni, lo Stato ha già liquidato 6 milioni e mezzo di euro. Gulotta ha citato in giudizio la gloriosa Arma dei carabinieri chiedendo “un risarcimento di 36 milioni di euro – dice l’avvocato Saro Lauria- per le torture subite durante gli interrogatori e la prima udienza è già stata fissata per il prossimo mese di febbraio al tribunale di Firenze. Giuseppe Gulotta ha investito una parte della somma riscossa nella creazione a Firenze di una Fondazione, che porta il suo nome “contro gli errori giudiziari e per la tutela della presunzione di innocenza. Alcuni anni fa il Comune ha intestato a Falcetta ed Apuzzo la strada che taglia in due Alcamo Marina, ed ogni 27 di gennaio si celebra una solenne cerimonia davanti la Stele che ricorda l’eccidio di due valorosi carabinieri. Nei giorni scorso il gruppo consiliare di Abc ha presentato una mozione per concedere la cittadinanza onoraria a Falcetta ed Apuzzo.
Alcamo-Piccolo teatro, varato il calendario delle rassegne
Varato il calendario delle rappresentazioni promosse dalla Cooperativa piccolo teatro di Alcamo per la stagione 2018-2019, che punta sulla sicilianità ed a fare apprezzare le qualità di attori dell’isola. La rassegna del teatro amatoriale, giunta alla decima edizione, si aprirà domenica 25 novembre con la commedia “Trappole d’amore” a cura dell’Associazione culturale Amici del teatro di Vittoria. Quattro le compagnie in gara per una rassegna cresciuta nel tempo che ha messo in evidenza la qualità di attori dilettanti, tanto da fare alzare l’asticella della professionalità nel sapere mantenere la scena. “Gatta ci cova” del teatro Insieme di San Cataldo il 13 gennaio, la commedia brillante Gobba….luna crescente” della compagnia “Il Canovaccio” di Leonforte, “L’ultimo scugnizzo” dell’associazione “30 allora” di Casagiovese in provincia di Caserta. Queste le compagnie che si contenderanno la Decima rassegna nel cui calendario sono state inserite, fuori concorso due commedie a cura della cooperativa Piccolo teatro. Si tratta della commedia “Fumo negli occhi” , per la regia di Franco Regina, deus ex machina del Piccolo teatro, in programma il 9 e 10 febbraio 2019. E ancora la commedia per la regia di Gustavo Scirè “Questa casa non è una chiesa” a cura dello Scarrozzo ed Elena Sparacino di Palermo. Premiazione con spettacolo di cabaret il 10 marzo. Per la 36esima rassegna della prosa e dello spettacolo sul palco del teatro Cielo “Attrazione cosmiche” il 6 dicembre pe la regia di Marco Cavallaro. Per la regia di Franco Regina, il 14-15-16 dicembre il Piccolo teatro presenta “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Protagonista di una commedia di e con Antonio Pandolfo e Marco Manera: “Onestamente disonesti” il 18 e 19 gennaio. “Due siciliani a Milano”, il 26 gennaio per la commedia di Carmelo Cannavò, che è anche il regista. Ormai è un ospite fisso che riscuote applauis e consensi. Parliamo di Antonello Costa con il suo varietà comico moderno con corpo di ballo dal titolo “C factor”. “Varietà” è lo spettacolo di Toti e Totino il primo marzo a seguire giorno 9 Sasà Salvaggio in “Pupiata siciliana”. La cooperativa piccolo teatro per la regia di Nato Stabile il 26 aprile porterà in scena la commedia di Edoardo De Filippo “Ditegli sempre di si”. Il 13 aprile sarà recuperata la commedia “3 papà per un bebè” con Alessia Fabiani, Mario Zamma e Nicola Canonico. La cooperativa piccolo teatro di Alcamo opera in città da 42 anni. E una importante realtà all’interno della quale sono cresciuti e affermatisi giovani attori e collabora con le scuole per far conoscere il teatro e i suoi autori a centinaia di ragazzi. La stessa cooperativa si farà carico, come negli anni passati di garantire il riscaldamento durante le gelide serate invernali all’interno del teatro Cielo. Dopo la presentazione ufficiale della stagione teatrale partirà la campagna abbonamenti con particolari agevolazioni a giovani e anziani.
Alcamo-Chiesa di Santa Maria del Gesù, un libro per ricordare Fra Pietro Barone di Alcamo
Ha vissuto in umiltà dedicando la sua vita agli altri. Quando il 5 agosto del 1914 è morto sono state tante le persone che successivamente hanno gridato al miracolo dopo avere invocato il suo nome. Lui è l’alcamese Fra Pietro Barone, nato ad Alcamo il due novembre del 1839. “Temperamento semplice, mite, buono di onesti sentimenti fa la professione solenne il nove novembre del 1865” come scrive lo storico Roberto Calia. Andava in giro per i campi, dopo le preghiere, a confortare gli umili, che lo avevano eletto a punto di riferimento ai tanti problemi quotidiani. Espletò il suo ministero prima presso il convento di Santa Maria di Gesù di Alcamo e poi nel convento di San Lorenzo dei Frati Minori Osservanti di Carini, dove svolse buona parte della sua vita religiosa. A Fra Pietro Barone è stato dedicato un libretto fatto redigere da un suo discendente: Bartolomeo Lanzarone. Il libro sarà presentato martedì nove ottobre alle 19 presso il salone parrocchiale della chiesa di Santa Maria. La presentazione sarà preceduta alle ore 18 dalla celebrazione della santa messa. Interverrà lo storico Roberto Calia e saranno presenti i frati di tale convento, che porteranno la loro testimonianza. Gli inviti sono stati estesi a tutte le parrocchie. La presentazione del libro sarà una buona occasione per conoscere fra Pietro Barone di Alcamo, umile fraticello di San Francesco d’Assisi.
Alcamo, ripartono le mense nelle scuole: pasti per 400 alunni. Attivata cucina interna all’istituto “Bagolino”
Ripartito da questa mattina il servizio mensa nelle sezioni delle scuole materne, elementari e medie di Alcamo dove è previsto il tempo prolungato. Da oggi, quindi, parte a regime il mondo della scuola alcamese dopo il suono della campanella di metà settembre scorso per il rientro dopo l’estate. L’appalto è in regime di prosecuzione dopo l’affidamento dello scorso anno per un importo di circa 700 mila euro che prevedeva per l’appunto la copertura dei costi per due anni scolastico, lo scorso e quello che è appena cominciato. Quest’anno saranno somministrati all’incirca 80 mila pasti nelle varie scuole in cui è attivo il servizio che si garantisce ad una popolazione scolastica di circa 400 tra bambini delle materne e alunni delle elementari e medie. Un appalto che prevede la gestione, preparazione, confezionamento, consegna e somministrazione di pasti, nonchè la preparazione e il riordino degli spazi, dei locali e delle attrezzature, per gli alunni e per il personale autorizzato delle scuole statali dell’infanzia, primarie e delle secondarie di primo grado di Alcamo, compreso il personale Ata e i docenti. Si riparte dalle stesse condizioni tariffarie dello scorso anno dal momento che il Comune ha stabilito di non praticare alcun aumento ai costi nel bilancio di previsione approvato per l’anno 2018. Un servizio che comprende collateralmente anche la messa a disposizione di personale necessario per la conduzione del servizio e per l’assistenza agli utenti all’interno dei refettori, l’approvvigionamento dei generi alimentari, la preparazione e la cottura dei pasti secondo le tabelle dietetiche approvate dall’Asp di Trapani, ed ancora la preparazione, il trasporto e consegna dei pasti dal centro di cottura ai terminali di consumo mediante il sistema del legame fresco-caldo (cioè senza l’utilizzo di prodotti precotti) in multi porzione, nonché sporzionamento degli stessi presso i refettori. Inoltre è prevista la preparazione dei pasti direttamente nelle cucine di proprietà del Comune nei plessi del “Froebel” e “Collodi” e, novità di quest’anno, anche presso la cucina in dotazione del plesso “Bagolino” appena aperta. Contemplata anche la preparazione di menù differenziati per comprovate situazioni patologiche, richieste e certificate, per motivi religiosi o culturali, nonché menù vegetariano che potrebbe essere inserito successivamente a seguito di approvazione da parte dell’autorità competente. Prevista anche la preparazione di “cestino da viaggio” confezionato nella stessa giornata e contenente tutto il necessario per il pasto, da utilizzare in occasione di visite d’istruzione.
Alcamo, tavolata dell’integrazione in corso VI Aprile: più di mille partecipanti
Più di mille piatti serviti alla tavolata del Mediterraneo di pace che ha colorato ieri sera il cuore del centro storico della città. Con loro 39 associazioni e 19 sponsor e tra i commensali la presenza del vescovo di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli. Una bella risposta in termini di partecipazione da parte della città che come altrove in questo periodo storico sta subendo i contraccolpi di una difficile integrazione che è frutto soprattutto di campagne di odio condite da fake news e da politiche che lasciano molto a desiderare.
In questo clima di alta tensione c’è chi, con l’iniziativa di ieri, ha voluto lanciare messaggi distensivi facendo vedere la faccia bella di una città che invece crede nell’integrazione fra i popoli e non guarda al colore della pelle. Alcamo sicuramente è una città di accoglienza se si considera che al 31 dicembre del 2017 qui risulta essere residenti oltre 2 mila stranieri secondo i dati Istat, vale a dire il 4,5 per cento del totale della popolazione, con le comunità rumene, marocchine e tunisine tra quelle più presenti in quanto rappresentano il 75 per cento del totale.
“Sarà una tavola difficile da ignorare, – affermano gli organizzatori – perché con i suoi colori, lingue e sapori diversi, ha offerto la festosa testimonianza di una integrazione possibile. Ieri sera ad Alcamo in centinaia si sono seduti alla lunga tavolata di Mediterraneo di pace, la sigla che con l’adesione di cittadini, associazioni, movimenti, ha organizzato e realizzato l’iniziativa”.
Seduti insieme africani, maghrebini, romeni, bengalesi, pachistani e ovviamente gli alcamesi: tutti hanno condiviso i piatti della tradizione locale e quelli delle comunità straniere, offerti dai tanti sostenitori della manifestazione. Un clima gioioso che ha contagiato passanti, commensali, organizzatori, uniti in un abbraccio ideale fra chi ritiene intollerabile qualsiasi discriminazione.
Presente anche il vescovo di Trapani, che a fine serata, ha portato il proprio saluto, ribadendo così la propria vicinanza a chi si impegna a difesa dei valori della solidarietà e della fratellanza. A nome degli immigrati è intervenuto Kamel Karkouri, che ha ricordato quanto la Sicilia abbia sofferto per la propria storia di emigrazione e oggi, diventata terra di approdo, non possa voltare le spalle a chi la raggiunge in cerca di una vita migliore.
Qualche mugugno invece per l’assenza dell’amministrazione comunale: seppur senza alcun invito formale evidentemente gli organizzatori aspettavano comunque una loro rappresentanza. Aspettativa però delusa. Chissà che dietro non possa esserci anche l’imbarazzo legato al fatto che il Movimento 5 Stelle a livello nazionale governa al fianco della Lega di Salvini.
Alcamo, si apre cantiere in corso Generale dei Medici: si rifanno marciapiedi e asfalto
Da domani, lunedì 1 ottobre, una delle principali vie della città, il corso Generale dei Medici, diventerà un cantiere a cielo aperto. Partiranno infatti i lavori di riqualificazione dell’arteria che è di fondamentale importanza per la città perchè è una delle principali che collega l’abitato con la periferia, e più precisamente con la zona Gammara che conduce verso Alcamo e Castellammare del Golfo, nella statale che poi si collega con Calatafimi e nella bretella dell’uscita autostradale. Stiamo quindi parlando di una strada tra le più trafficate e per questo anche tra le più usurate. L’intervento rientra all’interno del secondo stralcio degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la viabilità interna ed esterna della città finanziato con fondi comunali. In tutto 150 mila euro, che erano stati appostati all’interno del passato piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019 e ancora non spesi. Il Comune di Alcamo ha affidato l’appalto alla ditta Promedil di Di Stefano Giorgio che ha offerto il ribasso del 30,6508 per cento. Questi interventi essenzialmente riguarderanno il corso Generale dei Medici: ad essere previsto non solo il rifacimento dell’interno manto stradale, quindi scarifica e posa del nuovo tappetino bituminoso, ma anche la sistemazione di un lungo tratto del marciapiedi e una nuova alberatura con la piantumazione di essenze arboree. Inoltre in questa tranche di interventi sono previsti anche rattoppi di varie altre strade, si calcola all’incirca 120 interventi. La ditta, nell’appalto che gli è stato appena affidato, poserà complessivamente 1.240 metri quadrati di asfalto con interventi programmati proprio sulle strade principali o comunque su quelle più carenti e tra queste le vie Maria Riposo e Pietro Maria Rocca. “I lavori previsti, insieme a quelli già programmati ed approvati riguardanti il primo stralcio della manutenzione stradale ed un tratto della strada statale 113, – ha già avuto modo di evidenziare l’assessore ai Servizi tecnici e manutentivi, Vittorio Ferro – raggiungono un importo complessivo di 424 mila euro cui dovranno sommarsi ulteriori 128 mila euro, relativi al progetto di messa in sicurezza delle strade. L’amministrazione sta lavorando alla nuova programmazione, all’interno della quale saranno previsti ulteriori stanziamenti per le manutenzioni stradali”. Non mancherà qualche disagio durante i lavori che comunque dovrebbero durare non più di 15 giorni. In tal senso è stata emanata un’ordinanza con la quale la Direzione 7- controllo del territorio del Comune ha previsto, per tutta la durata dei lavori, il divieto di sosta 24 ore su 24 nel tratto interessato dagli interventi, da via Gammara e sino all’intersezione con la statale 113. Ovviamente si interverrà per tratti, in modo da non chiuderà per intero la carreggiata che però inevitabilmente verrà ristretta. Già un primo intervento massiccio nei mesi scorsi ha riguardato la via Florio, tratto da piazza Bagolino verso via Madonna della Catena, per un importo di 28 mila euro, e poi ancora la manutenzione straordinaria della via Oneto (traversa di via Kennedy) per altri 20 mila euro.
Alcamo, condanna definitiva per un pusher: spacciava ai domiciliari, la polizia lo riporta in carcere
Si riaprono le porte del carcere per Domenico Presti (nella foto), 38 anni, alcamese, condannato in via definitiva dalla corte d’appello di Palermo a 4 anni e 20 giorni di reclusione con l’accusa di “cessioni di sostanza stupefacente”. Subito dopo la sentenza la Procura ha emesso l’ordinanza di arresto che è stata eseguita dal commissariato di polizia di Alcamo. L’uomo venne arrestato l’ultima volta nel giugno dello scorso anno, dopo essere stato beccato già tempo prima sempre nelle vesti di pusher. Nonostante Presti fosse ai domiciliari comunque continuò nella sua attività di spaccio che però venne nuovamente scoperta e stroncata dai carabinieri della Compagnia di Alcamo, guidati da Giulio Pisani. A scoprire che il 38enne era tornato a spacciare, nonostante il primo arresto avvenuto nell’aprile del 2016, fu il nucleo radiomobile della Compagnia di Alcamo che avviò una serie di riscontri dopo alcuni sospetti. In realtà Presti si tradì quasi da solo. Ai suoi clienti dava appuntamento sempre nello stesso luogo: un vicolo del centro storico. E quella strana “folla” che si accalcava in questa stradina non passò di certo inosservata. Così, in una notte di giugno del 2017, al termine di una serie di servizi di osservazione, i carabinieri arrestarono di nuovo Presti. Il pusher alcamese in pratica a tutti i propri clienti dava appuntamento nella stradina sotto casa sua, in via Rossini, da dove per l’appunto non poteva allontanarsi perchè ai domiciliari già all’epoca. In particolare i carabinieri notarono un giovane incensurato che ricevette qualcosa dalle mani di Presti. L’acquirente venne subito bloccato e costretto a raccontare tutto. A quel punto, acquisiti elementi oramai schiaccianti, i carabinieri decisero di fare irruzione nell’appartamento di Presti. All’interno vennero rinvenuti 7 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento dello stupefacente, varia sostanza da taglio e la somma contante di quasi mille e 500 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio. Tutto venne quindi sequestrato e subito dopo scattò un’altra perquisizione, questa volta nel negozio di frutta e verdura di corso San Francesco di Paola di cui era titolare lo stesso 38enne. In questo caso però i carabinieri non trovarono nulla. Al termine dell’operazione venne riscontrata la “pericolosità sociale” del soggetto. Nel 2016 Domenico Presti venne beccato con un cugino e in quel caso venne accusato di detenzione ai fini di spaccio dalla polizia. Anche in quel caso gli inquirenti si misero in moto dopo avere notato uno strano viavai di gente sempre dallo stesso luogo che poi si è scoperto essere la centrale di rifornimento della droga. All’epoca vennero sequestrasti 10 grammi di cocaina e 60 di marijuana.
Castellammare Golfo, muore sub a Cala mazzo di Sciacca: forse a causa di un’embolia
Un sub è morto nello specchio di mare di Cala mazzo di Sciacca a Castellammare del Golfo. A perdere la vita Salvatore Scardina, 34 anni, originario a Paceco ma residente a Bolzano per via del suo lavoro di sottoufficiale alpinista.
Il giovane si è sentito male dopo un’immersione e con le proprie gambe ha raggiunto la riva. Alcuni bagnanti hanno capito la gravità della situazione e hanno cercato di aiutarlo praticando alcune manovre rianimatorie. L’allarme è scattato intorno alle 9: sul posto in pochi minuti un’ambulanza del 118 e anche l’elisoccorso.
Nonostante la velocità delle operazioni per il 34enne non c’è stato nulla da fare: il suo cuore ha smesso di battere pirima ancora che potesse essere preso in carico da un medico. Ad indagare la polizia del commissariato di Castellammare del Golfo: pare comunque dai primi accertamenti che Scardina sia stato stroncato da un’embolia.
E’ stata disposta l’autopsia per chiarire con certezza le cause della morte.
Alcamo, l’orchestra dell’istituto Allmayer in concerto al teatro antico di Segesta
Domani, domenica 30 settembre, alle 17 concerto dell’orchestra dell’istituto superiore “Allmayer” di Alcamo al teatro antico di Calatafimi Segesta. Un appuntamento di grande rilievo anche per la presenza della “Kids Orchestra del Teatro Massimo” diretta dal maestro Michele De Luca. Un’altra esperienza importante per la “Fazio Allmayer Wind Ensemble”, formazione apprezzata nel panorama musicale giovanile, avendo lo scorso anno vinto diversi premi di rilievo. Per l’occasione l’ingresso al parco sarà gratuito. Si consiglia di presentarsi un’ora prima dell’evento, quindi alle 16, per raggiungere il sito con il bus navetta il cui costo andata e ritorno è di 1,50 euro a persona.
Auto proiettile in via Vitt.Veneto, danni a mezzi posteggiati e casa
Un vero e proprio proiettile che si lancia a tutta velocità andandosi a schiantare contro alcune auto posteggiate e finendo la sua corsa sul portoncino di un’abitazione. Il tutto sotto gli occhi impauriti dei tantissimi residenti della zona che sono stati letteralmente svegliati dal boato degli schianti. Paura nella notte appena trascorsa in una delle principali strade del centro storico della città, la via Vittorio Veneto, arteria a senso unico che collega i due assi viari del viale Europa e del centralissimo corso VI Aprile. Una Golf, con due persone a bordo, per cause che ancora sono in corso di accertamento, poco prima della mezzanotte si è addirittura ribaltata dopo aver carambolato come fosse una pallina da flipper su alcuni veicoli posteggiati e sul prospetto di una casa. Come sia potuto accadere in una strada a senso unico e per di più molto stretta come la via Vittorio Veneto ancora in tanti se lo chiedono. Illeso il conducente mentre il passeggero ha subito lievi ferite. Trasportato all’ospedale “San Vito e Santo Spirito” di Alcamo con l’ambulanza ha riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni, dunque lievi feriti, ematomi ed escoriazioni. Una vera fortuna considerata la dinamica di quanto accaduto, che comunque è ancora al vaglio dei caschi bianchi. La cosa certa è che l’incidente è stato autonomo. Tra le ipotesi delle cause di quanto accaduto c’è l’alta velocità, aspetto che comunque gli agenti stanno cercando di verificare attraverso i rilievi fatti. Sono ancora in corso accertamenti sul conducente della Golf, per verificare se avesse assunto sostanze alcoliche o stupefacenti. I vigili urbani stanno anche cercando di verificare la presenza in zona di testimoni per provare a ricostruire meglio quanto accaduto. Questa carambola intanto è costata dei danni consistenti a due auto che erano posteggiate sul lato destro della strada, letteralmente squarciate sulla fiancata, e al portone di un’abitazione al piano terra che allo stesso modo è stato in parte divelto.