Un artista internazionale e un maestro considerato uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztian. Si tratta del pianista napoletano Michele Campanella (nella foto) che, ha affrontato in oltre 50 anni di attività molte tra le principali pagine della letteratura pianistica. Michele Campanella è ospite del liceo Allmayer di Alcamo, dove sta tenendo un corso di alto perfezionamento per il pianoforte. Campanella ha accettato l’invito del preside Vito Emilio Piccihè. Dieci i partecipanti al corso provenienti da tutta la Sicilia di età dai 16 ai 22 anni. Per questi ragazzi si tratta di una serie di lezioni per imparare a suonare bene il pianoforte e pochi possono farlo meglio di Michele Campanella, che ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Aldo Ceccato, Gianluigi Gelmetti, Eliahu Inbal, Charles Mackerras, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Esa-Pekka Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas Schippers, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Christian Thielemann. È frequentemente invitato in paesi quali Australia, Russia, Gran Bretagna, Cina, Argentina ed è stato ospite dei festival internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino e Pesaro (Rossini Opera Festival). Negli anni ’90 è stato al fianco di Salvatore Accardo e Rocco Filippini, quali partner ideali per affrontare i capolavori della musica da camera. Spiccano tra gli importanti traguardi l’esecuzione di tutti i concerti di Beethoven e Mozart, e l’integrale della musica per pianoforte di Brahms. Si dedica con passione all’insegnamento: è stato titolare della cattedra di pianoforte all’Accademia Chigiana di Siena dal 1986 al 2010 e per otto anni ha tenuto corsi di perfezionamento a Ravello. Ha vito decine di premi, inciso numerosi cd e tenuto concerti in tutto il mondo. All’attività di musicista, Campanella affianca quella di scrittore. Nel 2011 Bompiani ha pubblicato il libro “Il mio Liszt. Considerazioni di un interprete”, un omaggio letterario che il pianista ha voluto dedicare al suo autore di riferimento. Una presenza di grande prestigio all’Allmayer di Alcamo.
Alcamo-Tariffe Tari, passa la volontà dell’aumento lineare per tutti. Pasticcio tra giunta e uffici (VIDEO)
Aumenti lineari su famiglie e utenze non domestiche. Alla fine è passata la volontà della maggioranza del consiglio comunale rappresentata dal Movimento 5 Stelle: niente aumenti differenziati e stangate secondo il principio del “chi più inquina più paga”. Salvati stabilimenti balneari, capannoni industriali di produzione, musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto, cinematografi e teatri, plurilicenze alimentari o miste, autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta, parrucchieri, barbieri, estetisti, falegnami, idraulici, fabbri ed elettricisti: queste categorie, secondo la prima elaborazione degli uffici, avrebbero dovuto subire aumenti tra il 52 ed il 12 per cento. Invece il consiglio ha stabilito, dopo aver fatto rimettere mano a tutte le tariffe ai funzionari, per un aumento uguale per tutti: poco meno del 6 per cento per le famiglie, all’incirca il 7,5 per le utenze non domestiche. Si è assistito ad un siparietto in cui il responsabile dell’ufficio Entrate tributarie del Comune, Fabio Randazzo, ha sostenuto che il primo schema tariffario era stato elaborato sulla base delle indicazioni dell’amministrazione comunale, mentre l’amministrazione comunale si è scrollata di dosso ogni responsabilità:
Non è passato l’emendamento proposto da Gino Pitò, sottoscritto da tutta l’opposizione, con cui si chiedeva la sola variazione di sgravare le strutture turistiche, per sostenerle in un momento di crisi e con l’idea di incentivarle maggiormente per un rilancio del settore in generale nel territorio, compensando il minor gettito con un aumento caricato invece sulle banche. A bocciare la manovra il Movimento 5 Stelle in blocco sostenendo che gli istituti di credito l’anno prima avevano già subito un aumento della tariffa e che non sarebbe stato logico tartassarli nuovamente.
A votare le nuove tariffe la sola maggioranza mentre i 4 consiglieri di opposizione hanno espresso un voto contrario. Non ha convinto la politica portata avanti dal governo cittadino in tema di rifiuti e con i ritardi che si sono registrati per il passaggio al nuovo gestore.
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Castellammare del Golfo, operativo il piano di protezione civile per la previsione dei rischi
Operativo il piano di protezione civile predisposto dall’amministrazione comunale e già votato favorevolmente dal consiglio comunale. Lo strumento è diventato efficace ed il nuovo piano di Protezione Civile, aggiornato in base alla normativa vigente, consente di pianificare ruoli ed azioni in caso di emergenze per calamità naturali.
«Siamo soddisfatti perché il Comune di Castellammare era dotato di un piano di Protezione Civile non aggiornato da tantissimo tempo e dunque praticamente inefficace in caso di emergenze. Adesso ci siamo finalmente dotati, grazie anche al consiglio comunale che lo ha adottato, e spiace la non condivisione di alcuni consiglieri di minoranza, di un piano chiaro e flessibile a misura del territorio per affrontare emergenze e prevenire rischi -affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Frazzitta-. Il piano, infatti, non è uno strumento necessario solo per il nostro Comune ma soprattutto per la cittadinanza che può conoscere eventuali rischi e sapere come muoversi in caso di calamità ed emergenze. E la conoscenza è già prima prevenzione. Il piano in vigore sarà costantemente aggiornato così da avere uno strumento operativo anche tramite le ricognizioni sul campo così come già avvenuto in questa stesura».
Le attività regolate dal piano sono la previsione dei rischi e l’adozione di tutti i provvedimenti per assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi e gli interventi per fronteggiare l’emergenza. Sono stati individuati, ad esempio, i principali nodi viari ed è stato redatto anche il piano della viabilità di emergenza sulla base degli scenari ipotizzati per il rischio idrogeologico, sismico ed incendio.
«L’efficacia del piano di Protezione Civile dipende dal livello di conoscenza del territorio possibile solo mediante un lavoro sinergico e coordinato con le componenti che operano sul territorio con una continua partecipazione agli aggiornamenti ed alle verifiche tecniche che si rendono necessarie costantemente perché il territorio è in continua trasformazione -concludono il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore alla protezione Civile Giacomo Frazzitta-. Segnaliamo che l’ufficio comunale di Protezione civile ha sede in viale Leonardo da Vinci, negli uffici della polizia municipale e l’area prevista ed attualmente utilizzata come elisuperficie è lo stadio comunale Giorgio Matranga».
Castellammare del Golfo, bracconaggio a Balata di Baida: colla e altri trucchi per catturare uccellini
Uccellini catturati e costretti in gabbie anguste per essere poi destinati al mercato clandestino, alimentando un giro d’affari di svariate centinaia di euro. A porre fine a questo sistema illecito i carabinieri della stazione di Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo, con il supporto di personale del Nucleo Carabinieri Centro Anticrimine Natura di Palermo. Nel corso di un’operazione congiunta hanno sorpreso e denunciato due pregiudicati palermitani intenti a catturare diversi volatili. Per F.P.F., 28 anni, e A.E., 60 anni, entrambi disoccupati, l’accusa è di atti illeciti finalizzati alla cattura illegale di volatili ed al maltrattamento degli animali, in assoluta violazione delle norme che tutelano la fauna selvatica e regolano l’esercizio della pratica venatoria. L’operazione è scattata quando i militari, durante alcuni servizi di controllo del territorio condotti nelle zone rurali della piccola frazione di Castellammare del Golfo, avevano notato la presenza di un’automobile, ferma per diverso tempo, in alcune zone alberate, particolare che aveva destato il sospetto che potesse essere in corso qualche attività di bracconaggio. A quel punto i carabinieri hanno bloccato la vettura dei due palermitani proprio mentre stavano per tornare verso le zone di provenienza. Perquisendo l’automobile, i militari hanno scoperto che nel bagagliaio dell’auto erano stati nascosti, sotto alcuni sacchi di iuta, molti uccellini, ristretti in piccole gabbie, e le reti da uccellagione utilizzate per catturarli. In pratica i due presunti bracconieri, approfittando del passaggio degli stormi e attraverso un cardellino appositamente utilizzato come richiamo, detto “incardellato”, hanno attirato i volatili verso le proprie reti dove avevano posizionando altri esemplari con ali e zampette bloccate con dello spago in modo da impedirne l’allontanamento. Oltre al sistema delle reti, i bracconieri avevano anche imbrattato degli alberi con della colla affinché i volatili, una volta posatisi sui rami, non riuscissero più a spiccare il volo. “Una vera e propria attività di bracconaggio – spiegano i carabinieri del comando provinciale – del tutto irrispettosa di qualsiasi forma di legge o regolamento in materia di caccia o allevamento che, oltre ad essere assolutamente illegale, denota anche un forte disprezzo per la vita degli animali”. Oltre a denunciare i due, i carabinieri hanno sequestrato le reti ed il materiale utilizzato per compiere i reati. Una ventina gli uccelli rinvenuti vivi, per lo più cardellini, molto ricercati nel mercato nero dove erano destinati anche per il loro valore: ciascuno può essere piazzato a per cifre che vanno dai 25 ai 30 euro ciascuno. Ad essere chiamata in supporto anche l’Asp che attraverso un proprio veterinario ha effettuato degli accertamenti sugli uccellini catturati: tutti sono stati rimessi in libertà.
Alcamo-Colpo di scena Tari, tutto rinviato a stasera: M5S cambia tutto
Grazie, prego, scusi, tornerò. E difatti tornerà questa sera a riunirsi il consiglio comunale di Alcamo per decidere le nuove tariffe della tassa sui rifiuti. Nella seduta di ieri si è consumato una sorta di colpo di scena: la stessa maggioranza del Movimento 5 Stelle, per l’esattezza ben 10 consiglieri su 14, hanno presentato un emendamento alle tariffe elaborate dagli uffici perché non si era d’accordo sulle ripartizioni degli aumenti stabiliti sulla base del maggior costo del servizio da spalmare in circa 450 mila euro. Con un documento i 10 consiglieri grillini hanno spiegato le loro motivazioni:
La proposta originaria prevedeva invece fortissimi aumenti solo per alcune categorie. Per le “Attività industriali con capannoni di produzione” l’aumento era stato calcolato nel 52 per cento; impennata anche per gli stabilimenti balneari che si sarebbero visti aumentare la tariffa del 30 per cento; dal 20 per cento ed oltre di aumento invece per “musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto”, cinematografi e teatri e per le plurilicenze alimentari o miste; tra il 12 ed il 17 per cento di aumenti invece per autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta, parrucchieri, barbieri, estetisti, falegnami, idraulici, fabbri ed elettricisti. Per tutte le altre categorie rimane sostanzialmente tutto invariato, tra lievi diminuzioni nell’ordine massimo del 3 per cento a lievi aumenti che si aggiravano tra l’1 ed il 3 per cento. Alla fine è stato deciso per un salomonico aumento lineare del 7,5 per cento, smontando di fatto la scelta politica che era stata preannunciata dallo stesso assessore all’Ambiente Vito Lombardo che aveva escluso aumenti lineari per far pagare chi produceva più rifiuti. La nuova proposta ha spiazzato l’opposizione che imbufalita ha chiesto e ottenuto un rinvio ad oggi del consiglio.
Castellammare del Golfo, parte la Ztl nei week-end alla cala marina: slitta nel quartiere Madrice
Riparte la zona a traffico limitato alla cala marina dove da domani è prevista la chiusura serale al traffico dal venerdì alla domenica di ogni settimana. Solo per i mesi di aprile e maggio, nel viale Zangara, cioè la cala marina, saranno attive le limitazioni al traffico delle auto nei week-end e nei giorni i festivi, dalle ore 20 alle 2 di notte. Nella frequentata zona sono in funzione le telecamere per il controllo dell’accesso. Da giugno, invece, la zona a traffico limitato alla cala marina sarà attiva ogni sera, fino al 30 settembre. Dall’1 al 31 ottobre tornerà ad essere attiva solo dal venerdì alla domenica. Nel quartiere “Madrice” l’attivazione della ztl è stata spostata all’1 maggio. Nel borgo di Scopello, sempre da domani, la Ztl prevede il traffico limitato il venerdì, sabato e domenica per tutto il giorno, per i mesi di aprile e maggio. Scatterà invece tutti i giorni dall’1 giugno e per tutto il periodo estivo. Anche in piazza Cairoli zona a traffico limitato attiva tutti i giorni dalle 20 alle 6 dell’indomani mattina così come nella zona “Chiusa”, quartieri che si trovano nel cuore del centro storico. “Ad aprile – spiega il sindaco Nicola Rizzo – il traffico è più contenuto rispetto all’estate, per questo abbiamo predisposto la riattivazione della zona a traffico limitato alla cala marina controllata dal varco elettronico con telecamere, solo dal venerdì alla domenica, nelle ore serali. Invitiamo i cittadini ad osservare le disposizioni evidenziate nelle indicazioni sui cartelli stradali prima dell’accesso al viale don Leonardo Zangara. Nel quartiere ‘Madrice’, invece, la ztl partirà dall’1 maggio in considerazione delle celebrazioni per le festività pasquali. Dunque l’accesso dei veicoli in quest’area al momento è libero e non sono in funzione le telecamere in via Verrazzano, nell’intersezione con la Vvia Nunzio Nasi che saranno attivate solo tra un mese, cioè l’1 maggio. Nel borgo di Scopello, invece, già ad aprile occorre l’attivazione della ztl tutti i giorni per tutelare la zona e garantire l’ordine pubblico”. Nelle zone a traffico limitato l’amministrazione ha previsto l’ingresso solo per i mezzi di soccorso, i veicoli per il trasporto di persone disabili e per la raccolta di rifiuti solidi urbani, taxi, pullman turistici, auto elettriche. I titolari di contrassegno invalidi hanno l’obbligo di comunicare alla polizia municipale, entro 48 ore dall’ingresso nella ztl, i dati relativi alla targa dell’autovettura e il numero di contrassegno.
Castellammare del Golfo, Tari: aumenti al 13%, ok al bilancio. L’opposizione abbandona l’aula
Il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2019 -2021 con i voti favorevoli di 10 consiglieri presenti sui complessivi 16. Degli undici consiglieri di maggioranza era assente l’assessore e consigliere Maria Tesè. Vuoti i banchi della minoranza poiché i cinque consiglieri hanno lasciato l’aula per protesta dopo aver votato contro il primo punto all’ordine del giorno riguardante le tariffe Tari. «Siamo molto soddisfatti perché l’approvazione del bilancio da parte del consiglio comunale entro il termine del 31 marzo è importantissima poiché consente di lavorare a pieno regime nell’interesse della comunità avviando la programmazione con lo strumento finanziario a disposizione e non operando in dodicesimi. Abbiamo predisposto per tempo la nostra pianificazione grazie agli uffici comunali che hanno garantito efficienza ed impegno per rispondere alla volontà amministrativa di avere un bilancio operativo nei tempi di legge e adesso anche grazie al consiglio comunale possiamo lavorare senza sosta -afferma il sindaco Nicola Rizzo-. Per questo ringrazio tutti i consiglieri comunali che hanno svolto il loro ruolo con efficienza nell’interesse della città, adesso dotata dello strumento che, in pieno equilibrio, ci consente di attuare progetti di pubblica utilità ed integrazione sociale, culturali, economici e turistici. Spiace che la minoranza abbia lasciato l’aula poiché a loro avevo rivolto un accorato appello invitandoli a rimanere e manifestando ampia apertura con la possibilità di presentare eventuali proposte da prevedere con variazione di bilancio, poiché da parte di questa amministrazione c’è sempre la massima disponibilità al dialogo per un confronto corretto e civile nel rispetto dei ruoli». Cinque i punti all’ordine del giorno nel consiglio comunale che ha portato all’approvazione del bilancio: l’approvazione del piano economico finanziario e le tariffe Tari, il piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni immobili di proprietà comunale, l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche e l’elenco annuale, l’approvazione del documento unico di programmazione e quindi il bilancio di previsione 2019-2021. «Lo scenario finanziario non offre certo grandi opportunità ma le disposizioni del bilancio di previsione sono il frutto di scelte impegnative e coraggiose, che ribadiscono la volontà di attuare gli obiettivi prefissatici -affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al bilancio Giuseppe Cruciata-. Ad esempio il nuovo servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che sarà aggiudicato a breve per i prossimi sette anni e prevede servizi migliorativi come la pulizia costante delle caditoie, la derattizzazione e disinfestazione, la differenziata anche in periferia come a Fraginesi e Scopello, il potenziamento della raccolta organico, l’acquisto di telecamere per controllare siti a rischio. Tutti questi servizi aggiuntivi hanno un costo che, con le maggiori spese di conferimento dell’ultimo anno, ci porta ad un aumento della Tari necessario in questa prima fase di assestamento del servizio fino ad oggi carente per molti aspetti. Un sacrificio di tutti noi che avrà un corrispettivo in termini di pulizia e decoro della nostra città e che il prossimo anno ci porterà sicuramente ad abbassare finalmente la tassazione poiché aumenteranno i livelli di differenziata che negli ultimi cinque anni non hanno superato la media del 31%. Tramite emendamento il consiglio al completo è riuscito a limare l’aggravio prevedendo una minore spesa di circa centomila euro per la partenza del servizio completo nel mese di giugno invece di maggio. Questo comporta un abbassamento dell’aliquota inizialmente prevista e l’aumento complessivo stimato è di circa il 13%. Per il resto la pressione fiscale rimane invariata -spiegano il sindaco Rizzo e l’assessore Cruciata-. Nella programmazione triennale tra gli obiettivi principali quello di permettere una nuova pianificazione del territorio attraverso l’aggiornamento del Prg, atteso da tempo quindi la previsione di progetti di pubblica utilità, integrazione sociale, l’abbattimento del costo del randagismo, l’azzeramento degli arretrati delle pratiche amministrative, la stabilizzazione dei precari, la manutenzione strade interne ed esterne, la manutenzione e messa in sicurezza dei beni confiscati alla mafia e tanti altri obiettivi a medio e lungo termine per i quali lavoreremo con costanza». Le previsioni del bilancio per il 2019 indicano un pareggio tra entrate ed uscite di 72.496.394,74 dei quali le entrate per tributi sono pari a 10.387.650 euro, le extratributarie a 2.810.568,15 euro; le uscite per spese correnti sono di 17.848.774,04 euro, le spese in conto capitale 4.422.783,58 euro e le spese per rimborso prestiti 346.100 euro. Nel biennio 2020-21 si prevede un equilibrio tra entrate ed uscite pari a 68.858.688,12 euro (annui).
Alcamo-Nicola Bambina eletto coordinatore del Pd
Nicola Bambina (nella foto) è stato eletto all’unanimità coordinatore comunale del Partito democratico di Alcamo. Ha preso il posto di Giulia Calvaruso che ha lasciato la carica per impegni di lavoro. Nicola Bambina, sposato, due figli, rimarrà in carica sino alla celebrazione del congresso, ma durante questo periodo lavorerà per rilanciare il Pd ad Alcamo che da segni di ripresa come dimostra la partecipazione di oltre 500 persone alle recenti primarie per eleggere il segretario nazionale la cui scelta è caduta su Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio. Allo stato attuale il Pd ha un solo consigliere al Comune: Filippo Cracchiolo. Nicola Bambina ha una lunga esperienza e faceva parte di quel gruppo di giovani che debuttò con Presenza sociale. E’ stato consigliere comunale con la democrazia cristiana dal 1985 al 1993. Con la Margherita è stato consigliere provinciale dal 2006 al 2008. Per una carica che prende Nicola Bambina un’altra ne lascia. Da stamane infatti Nicola Bambina, che ricopriva la carica di capo area crediti, ha lasciato la Banca don Rizzo perché è andato in pensione. Avrà quindi più tempo a disposizione per potersi dedicar al Pd e rilanciare il partito che un tempo ad Alcamo per numero di preferenze, legato al numero di elettori, era tra i primi in Italia.
Valderice-Iniziativa della Diocesi, incontro sull’importanza delle istituzioni europee
“I Vescovi esortano tutti i credenti e tutte le persone di buona volontà a votare. Invitiamo i nostri concittadini europei a non cadere nella tentazione di un ripiegamento su se stessi, ma a esercitare i lori diritti per costruire l’Europa. La UE non è perfetta e probabilmente ha bisogno di una nuova narrazione di speranza, che coinvolga i suoi cittadini in progetti percepiti come più inclusivi e meglio orientati al bene comune.. Le elezioni sono solo il primo passo di un impegno politico e richiedono che i cittadini osservino e accompagnino democraticamente il processo politico. In spirito di responsabilità, i cittadini e le istituzioni al loro servizio devono lavorare insieme per un destino comune, andando oltre le divisioni, la disinformazione e la strumentalizzazione politica”. E’ questo un passo significativo del messaggio che la COMECE, la conferenza episcopale delle chiese europee, ha diffuso in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo che si terranno il prossimo 26 maggio. In vista di questo importante appuntamento, all’interno del percorso “artigiani di pace” della scuola teologico-pastorale “Una casa per narrare”, l’ufficio diocesano per la pastorale sociale si è svolto ieri un incontro di informazione, tenutosi presso il Seminario Vescovile di Trapani. Relatore: Aurelio Pappalardo, esperto in diritto dell’Unione Europea. Le conclusioni sono state affidate al vescovo Pietro Maria Fragnelli mentre a moderare l’incontro è stata la giornalista Ornella Fulco. “L’obiettivo di tale incontro – afferma il direttore monsignor Gaspare Aguanno, – è stato quello di preparare la cittadinanza all’esercizio consapevole del voto, aiutandola a conoscere, innanzitutto, il significato di essere cittadino europeo e i relativi diritti, nonché quali sono gli organi dell’Unione Europea e le loro principali competenze, in particolare il Parlamento e poi un cenno su: Commissione, Consiglio Europeo, Consiglio dell’Unione europea e Corte di Giustizia.
Calatafimi-Crisi agricoltura, mobilitazione in paese: assemblea il 6 aprile
Si mobilitano anche gli agricoltori di Calatafimi nell’ambito di una protesta che sta cominciando a coinvolgere l’intera Sicilia e legata ad una crisi del settore che è figlia di diverse problematiche. A fianco della categoria il Comune di Calatafimi che lo scorso 21 marzo ha preso parte con il sindaco Vito Sciortino, ed un’altra quarantina di primi cittadini provenienti da ogni parte dell’Isola, all’iniziativa del movimento spontaneo “Agricoltori Siciliani riuniti” a Santa Caterina Villarmosa, in provincia di Caltanissetta. Sulla scorta di quanto i sindaci e gli agricoltori si sono detti a Calatafimi è stata organizzata una giornata di manifestazioni con una riunione organizzata il prossimo 6 aprile alla biblioteca comunale. Sul tavolo il problema che oggi il settore agricolo e zootecnico vive in una drastica situazione di crisi che porta le aziende del settore a prestare la propria opera non riuscendo nemmeno a coprire i costi di produzione. Sciortino in occasione della prima tappa a Caltanissetta ha firmato con gli altri colleghi sindaci un documento unitario da ratificare nelle diverse giunte e consigli comunali: “La nobilissima causa per cui ci siamo mossi da Calatafimi Segesta a Santa Caterina Villarmosa – commenta il primo cittadino calatafimese – valeva tutti i 400 chilometri percorsi. Grazie a chi mi ha dato l’opportunità di conoscere più da vicino il mondo dell’agricoltura che da anni cerca di venir fuori da una crisi senza precedenti”. Anche nel Belice gli agricoltori hanno protestato per le strade della provincia a bordo dei propri mezzi agricoli. Una situazione tragica che vede il comparto in ginocchio, una crisi che si protrae da anni, una grande anomalia economia che non dà il giusto merito ai prodotti siciliani riconosciuti nel mondo come eccellenze. “La situazione agricola siciliana è al collasso, – commenta l’imprenditore agricolo e attivista del movimento ‘Agricoltori Siciliani riuniti’, Salvatore Calderaro – assieme ai nostri sindaci chiediamo alle istituzioni regionali e nazionali di avviare una seria e attenta politica agricola che dia agli operatori del settore un prezzo minimo garantito tramite delle azioni che limitano l’ingresso sul suolo italiano di prodotti di dubbia provenienza nell’ottica di salvaguardare l’economia e soprattutto la salute pubblica”.