Valderice-Iniziativa della Diocesi, incontro sull’importanza delle istituzioni europee

0
344

“I Vescovi esortano tutti i credenti e tutte le persone di buona volontà a votare. Invitiamo i nostri concittadini europei a non cadere nella tentazione di un ripiegamento su se stessi, ma a esercitare i lori diritti per costruire l’Europa. La UE non è perfetta e probabilmente ha bisogno di una nuova narrazione di speranza, che coinvolga i suoi cittadini in progetti percepiti come più inclusivi e meglio orientati al bene comune.. Le elezioni sono solo il primo passo di un impegno politico e richiedono che i cittadini osservino e accompagnino democraticamente il processo politico. In spirito di responsabilità, i cittadini e le istituzioni al loro servizio devono lavorare insieme per un destino comune, andando oltre le divisioni, la disinformazione e la strumentalizzazione politica”. E’ questo un passo significativo del messaggio che la COMECE, la conferenza episcopale delle chiese europee, ha diffuso in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo che si terranno il prossimo 26 maggio. In vista di questo importante appuntamento, all’interno del percorso “artigiani di pace” della scuola teologico-pastorale “Una casa per narrare”, l’ufficio diocesano per la pastorale sociale si è svolto ieri un incontro di informazione, tenutosi presso il Seminario Vescovile di Trapani. Relatore: Aurelio Pappalardo, esperto in diritto dell’Unione Europea. Le conclusioni sono state affidate al vescovo Pietro Maria Fragnelli mentre a moderare l’incontro è stata la giornalista Ornella Fulco. “L’obiettivo di tale incontro – afferma  il direttore monsignor Gaspare  Aguanno, – è stato quello di preparare la cittadinanza all’esercizio consapevole del voto, aiutandola a conoscere, innanzitutto, il significato di essere cittadino europeo e i relativi diritti, nonché quali sono gli organi dell’Unione Europea e le loro principali competenze, in particolare il Parlamento e poi un cenno su: Commissione, Consiglio Europeo, Consiglio dell’Unione europea e Corte di Giustizia.