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mercoledì, Maggio 14, 2025
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Alcamo marina, investimenti a breve e medio termine: parcheggi, illuminazione e spiaggia (VIDEO)

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La Alcamo marina che sarà, tra progetti immediati e futuristici. E’ stata dipinta ieri sera dall’amministrazione comunale che ha illustrato il potenziale nuovo volto della località balneare, tra interventi più immediati e già in partenza, come la creazione di nuovi parcheggi, e quelli a più ampio respiro come la ristrutturazione di un bene confiscato per i disabili e la pedana in legno in spiaggia.

Un rilancio necessario per un pezzo di territorio deturpato negli anni dall’abusivismo edilizio più sfrenato che ne ha letteralmente frenato la crescita turistica. Se da una parte è praticamente impossibile oggi poter recuperare gli sfasci del passato, dall’altra però ci sono investimenti che possono sicuramente tentare di rilanciare la fruizione della costa e renderla più appetibile. Ad essere stati finanziati con fondi del proprio bilancio i primi interventi con oltre mezzo milione di euro.

C’è poi l’investimento dei privati che aiuterà a recuperare un tratto costiero consistente: stiamo parlando della nascita di un albergo di lusso a 4 stelle che sorgerà dell’oramai dismessa area Petrolgas, quindi zona “Battigia”. Una struttura ricettiva da 50 camere e 130 posti letto i cui lavori partiranno a breve e dureranno un anno e mezzo.

Il Comune nel frattempo ha programmato anche la realizzazione di marciapiedi e la manutenzione dei cavalcavia, nel frattempo in dirittura d’arrivo anche il Piano urbano del demanio marittimo che non solo regolamenterà l’utilizzo della spiaggia ma implementerà sulla carta il numero di lidi. A corollario anche altre due megaprogetti a cominciare dalla realizzazione ex novo di tutto l’impianto di illuminazione: investimento da un milione di euro con fondi europei.

C’è già la graduatoria provvisoria e Alcamo rientrerebbe tra i potenziali progetti finanziati. C’è poi in ballo la ristrutturazione di un bene confiscato al re dell’eolico Vito Nicastri per la fruizione in favore di disabili a cui si collega anche una pedana in legno di accesso alla spiaggia per una lunghezza di circa 300 metri con slarghi e parco giochi, tutto quindi a misura di famiglia. Anche qui si è partecipato ad un bando da 600 mila euro per cui si attende l’esito istruttorio. Una nuova Alcamo marina che è frutto del progetto “Villard” in collaborazione tra Comune e università di Venezia, sviluppato nei mesi scorsi e che ha dato i suoi frutti con questa progettazione.

Un piano che si riallaccia ad un’idea di rilancio di immagine e quindi anche turistico, dal momento che in realtà Alcamo marina non è mai esplosa in  termini di presenze al di fuori dei villeggianti in sè. In tal senso il Comune ha realizzato un itinerario turistico.

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Castellammare del Golfo, incontro con i residenti del centro storico rinviato al 2 aprile

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Rinviato l’incontro di quartiere previsto questa sera a Castellammare del Golfo alle ore 19, al castello arabo normanno, per discutere dell’applicazione della nuova zona a traffico limitato. L’appuntamento è stato rinviato al prossimo martedì, 2 aprile, allo stesso orario, per i residenti della zona piazza Cairoli e di via Zangara, e quindi alla cala marina.

Giovanna, eroina dei Carabinieri: “Arma, famiglia e Alcamo per sempre nel cuore”

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Radio e televisioni italiane ed estere, tv locali e regionali,  quotidiani, settimanali, riviste di ogni genere hanno parlato, e ne parlano ancora, del grande coraggio di tre carabinieri che, giovedì 21 marzo, hanno evitato che 51 bambini venissero bruciati vivi dalla follia di un’autista senegalese che li aveva sequestrati all’interno di un pullman. La vicenda, a San Donato Milanese, si è risolta nel migliore dei modi anche se poi ha imboccato la strada del dibattito politico e delle polemiche sullo “ius soli” e sul riconoscimento della cittadinanza a chi, da dentro il bus e con coraggio, era riuscito a chiamare i soccorsi.

Questo spostamento dell’asse di interesse non potrà però mai oscurare il grande gesto dei tre carabinieri e, fra questi, quello dell’alcamese doc Giovanna Calvaruso,  34 anni fra pochi giorni, capace di avvicinarsi al mezzo e di romperne i vetri con il manganello “sfollagente”. Un gesto repentino e brillante, pieno di coraggio e di sicurezza in sé stessi. Tutte caratteristiche di chi, come Giovanna, è del segno zodiacale dell’ariete.

Una settimana trascorsa fra decine di interviste, partecipazione a talk show televisivi, ricevimenti nei palazzi del governo, visite alla scuola da cui provenivano i bambini salvati, centinaia di telefonate e migliaia di messaggi su tutti i social. Tantissimi le sono giunti da Alcamo: “Ringrazio il sindaco Domenico Surdi per i ringraziamenti e gli apprezzamenti che mi ha fatto pervenire. Lo ringrazio anche come rappresentante di una cittadina che adoro – ha detto l’eroina alcamese – e che adesso, più che mai, mi ha fatto sentire tutto il suo calore”.

“Quando siamo intervenuti – racconta Giovanna Calvaruso tornando a quel giovedì – il primo e unico obiettivo era quello di fare uscire i bambini da quel pullman poiché da un momento all’altro l’autista avrebbe potuto dar fuoco, come poi effettivamente ha fatto. Sono stati momenti vissuti quasi in apnea e in cui il senso del dovere e lo spirito di squadra insito in ogni carabiniere – ribadisce la trentatreenne – ci hanno portato ad agire per liberare i piccoli terrorizzati e catturare l’autista”.

Fin da piccola, alla domanda “cosa vuoi fare da grande”, rispondeva “il carabiniere”: una vocazione, quella di servire l’Arma e lo Stato, che Giovanna ha sempre palesato. Già a 21 anni, dopo essersi diplomata in ragioneria con sperimentazione “tour operator” all’istituto tecnico “Caruso”, ha vestito la divisa dell’Esercito e nel 2011 ha preso parte alla pericolosa missione “Leonte 10” in Libano assieme a truppe e mezzi britannici, greci e francesi. Nel 2014 entra nei carabinieri ed ora è in servizio a San Giuliano Milanese: “Una ragazza eccezionale e un carabiniere impeccabile. Merita un grande plauso sotto ogni punto di vista” dice il comandante della Tenenza, Pietro Paolo Papagni.

Giovanna Calvaruso, Simone Zerbilli e Francesco Citarella verranno adesso premiati nel corso di una grande cerimonia. Ovviamente riceveranno le onorificenze al merito dopo avere ottenuto il calore e l’amore da parte dei 51 bambini salvati da una terribile fine. Ma per lei conta anche tantissimo la vicinanza della sua famiglia e della “sua” Alcamo: “In casa abbiamo già un eroe, così definisco papà Antonino. Mamma Antonella rappresenta il mio esempio di vita, mentre adoro e amo in modo assoluto mia sorella Santina. La vicenda di San Donato – ha continuato l’eroina alcamese – mi ha fatto sentire molto la vicinanza di tutti gli alcamesi e, potrebbe sembrare strano, proprio per questo mi sono sentita orgogliosa e fiera di essere loro concittadina. Li ringrazio calorosamente, uno ad uno”.

Da quasi 13 anni Giovanna vive lontano da casa ma periodicamente ritorna ad Alcamo con immenso piacere, un’abitudine che non vuole assolutamente perdere. “Amo la mia splendida terra e spero un giorno di tornarci a vivere per sempre, vicina ai miei cari e ai miei amici. La Sicilia è un meraviglioso luogo pieno di fascino, bellezza e cultura – ha concluso la carabiniera alcamese – ma soprattutto di persone calorose”. Giovanna Calvaruso, nonostante l’eccezionale e coraggioso gesto di giovedì 21 marzo, non intende cambiare vita e atteggiamento. Tornerà presto ad Alcamo, sarà riconosciuta da tanta gente, stringerà tante mani, le chiederanno foto. Tutti aspetti calorosi di quell’alcamesità che, per Giovanna, rappresenta un indissolubile cordone ombelicale.

 

Castellammare del Golfo, corso di autodifesa gratuito: formazione in tre mesi con esperti

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Riuscire a controllarsi e gestire le emozioni in caso di aggressione: lezioni gratuite di difesa personale patrocinate dal Comune e rivolte ai residenti a Castellammare del Golfo, in particolare alle donne. Il corso di difesa personale gratuito partirà il prossimo 1 aprile e durerà tre mesi, con la conclusione delle lezioni, che saranno teoriche e pratiche, nel mese di giugno. “L’iniziativa è aperta a tutti – spiegano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore allo Sport Maria Tesè – ma in particolare alle donne per garantire benessere psicofisico, aumentare autostima e sicurezza tramite strumenti psicologici di controllo della paura e tecniche basilari di difesa personale così da affrontare situazioni di pericolo. Non si tratta di rispondere alla violenza con altrettanta violenza ma insegnare a controllarsi e gestire le emozioni in situazioni di pericolo imparando anche basilari tecniche di difesa. Ringraziamo gli istruttori dell’associazione dilettantistica sportiva che si sono messi a disposizione gratuitamente, impegnandosi per tre mesi e dimostrando generosità e sensibilità nel mettere a disposizione della comunità la loro professionalità”. Da aprile gli esperti, tra i quali il maestro Adriano Pozzo, in base all’età ed alle capacità fisiche di ogni partecipante, insegneranno non solo come difendersi da un eventuale aggressore ma anche a controllare la paura che si trasforma in panico e paralizza ogni possibilità di reazione, ponendo in primo piano l’aspetto psicologico che consente anche di riconoscere potenziali situazioni di rischio. Il corso si terrà due giorni a settimana con più turni perché possa essere accessibile a tutti: lunedì e mercoledì mattina dalle ore 10 alle 11.30 e sempre lunedì e mercoledì però di sera, dalle ore 20 alle 21,30 nella sede dell’associazione sportiva dilettantistica “Karate Interstile” che ha messo a disposizione istruttori e locali, in via Segesta 192 dove è possibile iscriversi.

Alcamo “Amici della Musica”, domenica concerto al Marconi

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Nuovo appuntamento domenica prossima con la 33esima stagione concertistica, organizzata dall’Associazione Amici della Musica di Alcamo, presieduta da Francesco Bambina. Domenica alle 19 concerto al Marconi della Symphonic band “Giacomo Candela” di Buseto Palizzolo. Si tratta di un viaggio in musica alla scoperta delle meraviglie di tutto il mondo. La Symphonic Band “Giacomo Candela”, diretta dal maestro Nicolò Scavone, terrà il concerto con musiche di Reespighi, Gershwin, Cesarini, Sparke e molti altri, spaziando tra i più svariati generi. Solista d’eccezione al pianoforte sarà il maestro Franco Foderà, docente di pianoforte presso il Conservatorio di Musica “Antonio Scontrino” di Trapani. L’associazione “Giacomo Candela”, di cui quest’anno ricorre il 111° anniversario della fondazione, da sempre si distingue per un’intensa attività, tra concerti, concorsi e, soprattutto, ricerca di una continua crescita musicale. È costituita da molti giovani appassionati, alcuni dei quali studenti di musica presso il Conservatorio di Musica “ Scontrino” di Trapani. Intanto all’interno dell’Associazione si è già messa in moto la macchina organizzativa, presieduta da Francesco Bambina, coadiuvato dalle infaticabili ed esperte collaboratrici: Di Gregorio e Allegro, del prestigioso concorso internazionale per cantanti lirici, giunto alla 22esima edizione, che si svolgerà dal 10 al 13 ottobre 2019. Durante la serata di gala sarà conferito il premio internazionale per la cultura “Vissi d’arte-Città di Alcamo”.

Tutela ambientale In campo gli onorevoli Palmeri e Lombardo

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Due iniziative da parte di altrettanti deputati alcamesi del M5S che riguardano la tutela ambientale. Valentina Palmeri, deputato all’Ars sollecita “la risoluzione urgente dei problemi legati al guasto della condotta del depuratore consortile di Trapani, Paceco ed Erice, che hanno causato deflussi di reflui nell’area protetta delle saline, nonché sversamenti nel litorale del capoluogo”. Valentina Palmeri, e la prima firmataria di un’interrogazione all’Ars sottoscritta dall’intero gruppo parlamentare. “A fronte dei guasti della condotta del depuratore – sostiene Palmeri – emergerebbe che recentemente ci siano stati deflussi di reflui anche nel canale parallelo alla Sp 21 Trapani-Marsala, che è connesso al delicatissimo sistema delle saline di Trapani e Paceco, perché attraversa parte della zona A della riserva naturale orientata. Si tratta di una zona umida di importanza internazionale ed è appena il caso di ricordare che quelle di Trapani e Paceco, insieme a Marsala, sono tra le ultime saline rimaste in Sicilia. Inoltre, presumibilmente per via dei guasti alla condotta, ci sono stati degli sversamenti di acque reflue non depurate sul litorale Nord di Trapani, nel mare antistante la Zona speciale di conservazione di San Giuliano”. Sollecitata la risoluzione del problema. Ieri è arrivata alla Camera dei deputati la risposta del sottosegretario Fantinati ad una interrogazione del deputato M5S, Antonio Lombardo, riguardante l’inquinamento del fiume Nocella e Baia di San Cataldo in territorio di Partinico. Antonio Lombardo, ha portato all’attenzione dell’esecutivo gialloverde è scritto in una nota “la grave situazione di inquinamento e di degrado del fiume Nocella e del suo affluente, il torrente Puddrastri, a causa degli scarichi provenienti da depuratori mal funzionanti, distillerie, oleifici, cantine e dalle cosiddette fosse Imhoff, che rendono il sistema fluviale una sorta di cloaca a cielo aperto, caratterizzata dai cattivi odori emanati dallo sversamento di reflui urbani e industriali non trattati”.Fantinati nel corso della sua risposta ha relazionato dei continui contatti con Arpa Sicilia che permettono al governo di monitore la vicenda e, in sostanza, di programmare le azioni future”.

Alcamo, nasce centro di ascolto antiviolenza finanziato da Regione

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INAUGURATO LO SPORTELLO DI ASCOLTO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA PRESSO LA FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO MANGIAGALLI (Agenzia: EMMEVI) (NomeArchivio: VIOLEd5z.JPG)

Un centro di ascolto per le donne vittime di violenza nascerà ad Alcamo. E’ infatti tra quelli finanziati dalla Regione che ha stanziato 12 mila euro per sostenere le attività della struttura. Il progetto finanziato è quello dell’associazione “Le Pleiadi”, forte di un’esperienza sul territorio di 11 anni e che già in passato ha avuto un importante ruolo ad Alcamo avendo gestito in collaborazione con il Comune un centro antiviolenza sino al 2014. Il dipartimento regionale della Famiglia ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti tra cui rientra proprio quello di Alcamo, piazzato oltretutto tra i primi in graduatoria: per l’esattezza si è piazzato all’ottavo posto con un punteggio di 74, quindi tra quelli ritenuti più meritevoli dal governo regionale. “Le somme, già nei prossimi giorni, – assicurano dalla Regione – potranno essere liquidate ai beneficiari”. “A breve contiamo di interfacciarsi con gli uffici regionali – afferma Paola Palmeri, referente de Le Pleiadi –, per cui contiamo di poter aprire i battenti entro il prossimo mese di maggio”. La sede sarà ad Alcamo e ad aprire sarà un centro di ascolto che sostanzialmente garantisce gli stessi servizi del centro antiviolenza, con l’unica differenza legata a ragioni logistiche e a limiti quindi strutturali. “Parliamo di strutture – afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci – in grado di farsi carico di situazioni divenute insostenibili, offrendo la concreta opportunità di cominciare un nuovo percorso di vita”. Ad Alcamo sarà garantita di base un’equipe di 7 professionisti tra psicologi, avvocati, educatrici e mediatrici culturali. All’apertura sarà data l’adesione al numero nazionale 1522 attraverso cui le vittime di violenza potranno fare riferimento per potere ricevere assistenza dal centro. Quello finanziato ad Alcamo sarà un punto di riferimento che potrà accogliere le donne vittime di abusi, stalking o maltrattamenti. L’equipe del centro darà indicazioni necessarie per avviare i percorsi di tutela e, laddove necessario, l’invio delle stesse vittime presso i centri e le strutture antiviolenza per la “messa in sicurezza”.

Alcamo-Ospedale e la crociata per il punto nascite

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Fare un richiesta non costa nulla. Anzi forse è l’occasione per farsi un giro sui mass media per godere di un momento di visibilità. Quando invece prima di pubblicare un notizia va valutata e se il caso cestinata. Da qualche giorno ad Alcamo viene sollecitata la riapertura del punto nascite al San Vito e Santo Spirito. Il primo a riesumare la vicenda è stato un consigliere comunale di lungo corso Giacomo Sucameli che oggi milita nel movimento CentrAli. Ora a dare man forte all’iniziativa è sceso in campo anche un sindacato: il Nursid che ha inviato una nota con la richiesta all’Asp, all’assessorato regionale alla Salute e naturalmente al sindaco di Alcamo. Iniziative lodevoli e ben vengano, se fosse possibile, avere nuovi reparti o il ritorno di servizi aboliti all’ospedale San Vito e Santo Spirito. La neonatologia ad Alcamo ebbe il periodo di maggiore fulgore, quando è stato primario il dottor Giovanni Bavetta, che inaugurò anche il parto in acqua. In quel periodo d’oro dei parti ad Alcamo si sfiorarono le 500 nascite. Ma va anche sottolineato che tantissimi alcamesi hanno sempre preferito gli ospedali palermitani per far nascere i propri figli. Il servizio ad Alcamo, presieduto da Giovanni Bavetta e dalla sua equipe, era molto apprezzato. Col tempo le nascite calarono notevolmente a causa dei continui lavori di manutenzione all’ospedale di Alcamo che ridusse spazi e posti letto. Tale situazione venne fatta presente all’allora Usl, ma la dirigenza non ne tenne conto. Poi subentrò la legge nazionale che lasciava aperti i punti nascita qualora i parti superassero il numero di 500. Tantissimi vennero chiusi e tra questi quello di Alcamo. Nonostante l’ospedale San Vito e Santo Spirito veniva piano piano ridimensionato non si fu quella mobilitazione degli alcamesi che la vicenda ospedale meritava, nonostante gli appelli da parte delle forze politiche e sindacali. Così passò sotto silenzio la chiusura dell’ortopedia, trasferita a Salemi nonostante quella alcamese, diretta da Ettore Signorello, fosse la più produttiva della provincia di Trapani. Il silenzio è stato strumentalmente squarciato durante le campagne elettorali. Ma questi oratori sul palco dov’erano quando era necessaria la mobilitazione? Criticare è sempre più facile che operare. Ora si torna a parlare del punto nascite. Giusto. Ma aggiungiamo che la richiesta a riduttiva poiché per un punto nascite occorre ripristinare reparti come la neonatologia e la pediatria. Parlare solo di punto nascita senza soffermarsi sui servizi necessari per farlo funzionare francamente appare molto riduttivo e senza speranza di centrare l’obiettivo. E poi come dicevano all’inizio chiedere non costa nulla ed ha il vantaggio di un giro sui mass media. Poi il nulla.

Fallimento Gea, torna in libertà l’imprenditore Artale

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Il tribunale del Riesame ha rimesso in libertà l’imprenditore alcamese Giuseppe artale, 56 anni, molto noto nel settore casalinghi e, una decina di anni fa, a capo delle massime società sportive alcamesi di basket. Accolto quindi il ricorso presentato dall’avvocato Tiziana Pugliesi: “Siamo soddisfatti dell’annullamento – ha detto il legale – dell’ordinanza custodiale. Confidiamo adesso di poter chiarire l’estraneità del signor Artale ai fatti contestatigli”. Gli arresti domiciliari erano scattati il 6 marzo scorso dopo le indagini portate avanti da circa 5 anni dalla Guardia di Finanza di Alcamo.

L’ex titolare della Magazzini Gea è accusato di aver fatto nascere nuove società per far confluire in esse beni e capitali provenienti da altre imprese fallite. Il più classico dei sistemi per tentare di eludere i controlli e non pagare i dipendenti e gli altri creditori. Giuseppe Artale è quindi stato posto ai domiciliari mentre altre 10 persone sono state indagati tra imprenditori, commercialisti e prestanome nullatenenti. Per l’ex patron del basket alcamese e titolare dei magazzini Gea, società poi fallita, le accuse ipotizzate sono di bancarotta fraudolenta ed intestazione fittizia di beni; per gli altri 10 indagati le accuse a vario titolo sono molteplici sono bancarotta fraudolenta, frode fiscale, intestazione fittizia di beni e illecito trasferimento di denaro. Adesso il Riesame di Palermo non ha ritenute valide le motivazioni della custodia cautelare assunte dal Gip del tribunale di Trapani. Giuseppe Artale è quindi ritornato in libertà in attesa della decisione sul rinvio a giudizio.

Alcamo, arriva il nuovo Piano anticorruzione: rotazione funzionari e focus su cimitero

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La giunta di Alcamo ha approvato il Piano Anticorruzione proposto dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, il segretario generale Vito Bonanno. Il nuovo Piano prevede, fra le altre misure, il monitoraggio sui tempi di conclusione delle procedure di gare d’appalto cui sarà ricollegata la misura delle indennità di risultato nei riguardi dei dirigenti, la rotazione di tutti gli istruttori amministrativi dell’Ente, una maggiore trasparenza ed accessibilità sul sito del Comune ed un controllo serrato delle concessioni e dei registri cimiteriali. “Il Piano Anticorruzione – afferma il sindaco Domenico Surdi – è fondamentale per prevenire rischi corruttivi e soprattutto per migliorare l’organizzazione del Comune, più trasparenza e più efficienza, significa anche servizi migliori per il cittadino”.

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