Alcamo, umido e RSU ancora insieme. Fermi ingombranti e RAEE

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Ancora insieme ad Alcamo, almeno per tutta la settimana, indifferenziato ed organico. La Raco srl ha infatti riaperto i battenti ma i mezzi provenienti dalla cittadina alcamesi avranno il primo accesso giovedì prossimo 2 maggio. L’ordinanza del sindaco Surdi che autorizza a mettere assieme le due frazioni, umido ed RSU, è stata firmata una settimana fa ma molti cittadini ancora lamentano il mancato ritiro dell’organico che, in alcune zone, sarebbe in strada da una ventina di giorni. Per l’assessore Vito Lombardo si tratta semplicemente del tempo necessario a raccogliere le tonnellate di organico prodotto ad Alcamo in circa tre settimane, da quando la Raco, la ditta che gestisce la piattaforma di compostaggio, bloccò gli impianti per riparare un guasto. Mezzi e uomini dell’Energetikambiente, insomma, sono sempre quelli quando invece il lavoro è almeno quintuplicato.

L’emergenza rifiuti, sia chiaro, è stata superata ma in alcune zone del territorio alcamese la situazione non è ancora ottimale. Intanto rimane una certezza: gli alcamesi dovranno continuare a mettere assieme RSU ed organico almeno fino al termine della settimana nella speranza poi che la situazione torni alla normalità. Per quanto riguarda le altre frazioni di rifiuti, tutto secondo copione per carta, cartone, vetro e lattine mentre si è del tutto bloccato il ritiro a domicilio degli ingombranti. Fermo da tempo anche lo smaltimento dei cosiddetti RAEE vale a dire elettrodomestici in disuso e materiale elettronico vario.

La raccolta di mobili, divani e altri ingombranti dovrebbe riprendere non appena verrà terminato il lavoro straordinario mentre per il secondo servizio ci sono tempi più lunghi. Il capannone del CCR (Centro Comunale di Raccolta) di vallone Monaco destinato ai RAEE era e rimane sequestrato per il mancato rispetto di alcune norme sullo smaltimento. Bisognerà quindi intervenire con alcune opere per ottenere il dissequestro oppure sottoscrivere una convenzione con una ditta e con una piattaforma specializzata nel trattamento dei vecchi elettrodomestici. Il risultato di tale blocco è purtroppo il meno bello da vedere. Nelle strade di periferie, sotto i ponti e nelle campagne prolifera infatti la presenza di vecchi mobili, poltrone, materassi e divani nonché frigoriferi, cucine e altre carcasse.