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mercoledì, Maggio 14, 2025
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Alcamo, sensibilizzazione al compostaggio

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Sensibilizzazione al compostaggio dei rifiuti. Parte da Alcamo il progetto dei pentastellati che donerà 200 compostiere. Domattina primo appuntamento domattina alla scuola Bagolino. Alcamo scelta dai 5 Stelle come comune-pilota

Alcamo, arrestato per trasporto di droga. Si era forse rifornito a Palermo

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I nuovi controlli sulle strade di collegamento fra Partinico ed Alcamo, già teatro di numerosi blitz antidroga da parte della Polizia, hanno portato altri frutti. Gli uomini del commissariato di Alcamo hanno infatti colto in flagranza di reato il 56enne Giuseppe Cataldo, pregiudicato, responsabile di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’ultimo anno gli agenti hanno sequestrato ingenti quantitativi di cocaina e marijuana verosimilmente provenienti dal mercato palermitano dove i grossi spacciatori alcamesi spesso si rivolgono per l’approvvigionamento.

Sulla A29, adesso, il passaggio di una Punto bianca con a bordo una vecchia conoscenza degli investigatori, ha indotto quest’ultimi a fermare e controllare il veicolo una volta uscito dall’autostrada. La polizia, insospettita dal nervosismo e dall’insofferenza mostrati da Cataldo, hanno quindi proceduto a perquisizione rinvenendo, ben nascosti all’interno delle tasche del giubbotto dell’uomo, 50 grammi di cocaina suddivisi in tre distinti  involucri di cellophane. Il cinquantaseienne è stato quindi accompagnato in Commissariato e dichiarato in stato di arresto per trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Giuseppe Cataldo, per il quale sono stati disposti i domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico,  è fratello del più noto pregiudicato Andrea, cinquantunenne, che nell’aprile del 2017 era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di cocaina nell’ambito dell’attività investigativa successivamente sfociata nella vasta operazione antidroga “Regina di Cuori”, messa sempre a segno dalla polizia del commissariato di Alcamo.

Valderice, anziano 74enne arrestato per estorsione

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“Dammi 5000 €” queste le parole intimidatorie di Leonardo Candela, un anziano 74enne di Valderice, che minacciava il vicino di casa chiedendo somme di denaro tramite lettera. Difficile comprendere cosa abbia spinto l’anziano a fare queste richieste, probabilmente problemi economici, o chissà quale altro motivo, considerando che il giorno seguente alla richiesta dei primi 5000 €, non ricevendo risposta, l’anziano aumentava la somma a 10.000 €. Il giorno dopo, il vicino vittima della richiesta di denaro, si è rivolto ai militari informandoli di aver trovato un altro biglietto al solito posto, con la nuova minaccia di estorsione. Il vicino, poco prima di inserire la somma nella buca delle lettere, ha fotografato e tracciato le banconote. Pochi minuti dopo, con passo svelto, Leonardo Candela prelevava la busta dal contenitore inserendola nella tasca del giubbotto e dirigendosi verso la sua abitazione ma proprio in quel momento veniva bloccato dai Carabinieri i quali accertavano   che   le   banconote   corrispondevano   a   quelle   precedentemente tracciate dichiarando cosi in stato d’arresto il 74enne. Dopo le formalità di rito, per l’anziano sono dunque scattati gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Alcamo, niente TAC in ospedale per almeno un mese. Nuovi medici in cardiologia

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Novità in agrodolce per l’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo. La notizia negativa riguarda lo stop agli esami diagnostici tramite TAC per almeno un mese. L’attrezzatura dovrebbe infatti essere sostituita da un’altra più efficiente e moderna. Necessita quindi il tempo per lo smontaggio della vecchia TAC e l’installazione della nuova che potrà dovrà essere testata ed entrare a regime. In questo mese di vacatio l’utenza di Alcamo, Balestrate, Castellammare e Camporeale che si appoggia all’ospedale San Vito e Santo Spirito dovrà rivolgersi ai centri privati convenzionati o agli ospedali limitrofi che hanno già il servizio TAC più che intasato. La nuova tomografia assiale computerizzata dovrebbe essere in funzione nel nosocomio alcamese entro metà gennaio del nuovo anno.

Novità positive invece per il reparto di cardiologia che soffre di carenza di personale medico, stesso problema che invece è stato risolto al pronto soccorso con l’arrivo di nuove unità. Da alcuni giorni è infatti entrata in servizio una cardiologa che però è esentata dai turni notturni. Le battaglie dell’ex responsabile, Enzo Borruso, adesso in pensione, stanno quindi portando risultati positivi. Da lunedì 16 dicembre, inoltre, dovrebbe arrivare altri due dirigenti medici cardiologi. Una delle due unità sarebbe stata già reperita dalla direzione dell’ASP di Trapani mentre sulla seconda pare che ancora non sia stata individuata.

Intanto è perevista a brevissimo la visita all’ospedale di Alcamo di Fabio Damiani, direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale di Trapani. Il manager, nel corso dell’incontro, dovrà anche illustrare le strategia aziendali per garantire un futuro sereno alla cardiologia del San Vito e Santo Spirito. Carenze che verranno quindi coperte, almeno in parte, dopo che al termine di una precedente visita, in pieno agosto, il manager della sanità trapanese ebbe a dire che all’ospedale alcamese non fossero presenti carenze di alcun genere, men che meno di personale medico.

Alcamo, convegno organizzato per la giornata della disabilità

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“Disabilità e inclusione sociale”. Questo il tema del convegno, organizzato ad Alcamo, sui disturbi specifici dell’apprendimento e sulla riabilitazione. A conclusione della due giorni di eventi, anche uno spettacolo teatrale

“l’Italia finisce a Napoli” il libro dello scrittore valdericino Bartolomeo Massimo D’azeglio.

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Lo scrittore valdericino Bartolomeo Massimo D’Azeglio e il suo ultimo libro “L’Italia finisce a Napoli”. Lo scrittore fa risalire ad un’epoca precedente ai Savoia l’inizio dei guai per le regioni meridionali

Alcamo, lotta alle leucemie. Ail, vendite in piazza Ciullo delle Stelle di Natale

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Sabato mattina e pomeriggio. Domenica solo la mattina. Torna anche ad Alcamo la campagna delle vendite delle Stelle di Natale da parte dell’Ail, l’associazione che si occupa della lotta alle leucemie e dell’assistenza dei familiari degli ammalati. Ad Alcamo l’associazione opera da dieci anni. Alcuni mesi fa è stata inaugurata una sezione nella via don Rizzo e la sede di Alcamo è il punto di riferimento anche dei Comuni vicini quali Partinico, Borgetto, Calatafimi Segesta, Trappeto e Castellammare. Stelle di Natale con gazebo in piazza Ciullo, che vede schierati in prima fila componenti della sezione di Alcamo dell’Associazione nazionale finanzieri d’Italia. Allo stato attuale i volontari accompagnano da Alcamo negli ospedali palermitani. Sempre a Palermo sono operativi appartamenti, gestiti dall’Ail, per ospitare i familiari. L’Ail nasce l’8 aprile del 1969 a Roma da un’intuizione del professor Franco Mandelli e grazie al contributo di illustri personalità del mondo della medicina, della scienza, dell’economia e della cultura. Dal 1994 alla campagna delle Stelle di Natale viene affiancata quella delle Uova di Pasqua nelle piazze italiane. Sabato e domenica Gazebo anche a Castellamare, Calatafimi e a Trappeto. Oltre all stelle di Natale, vendita di scatole con cioccolattini.

Incidente Palazzolo davvero autonomo? Carabinieri indagano su alcune stranezze

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Potrebbero diventare un rompicapo le indagini dei carabinieri di Partinico avviate subito dopo la morte di Salvatore Palazzolo, il giovane calciatore di 21 anni, deceduto dopo il violento impatto sull’asfalto, nella notte fra sabato e domenica, cadendo dal suo ciclomotore. Tutto quindi da riscrivere, probabilmente anche sulla dinamica dell’incidente. Saranno certamente le telecamere di videosorveglianza, piazzate lungo la via Matteotti, proprio nei pressi del tragico impatto, a chiarire meglio, se non definitivamente, le cose.

Intanto vengono fuori anche alcuni interrogativi. Perché mai qualcuno, forse la stessa comitiva del povero ragazzo i cui funerali sono stati celebrati ieri, ha ripulito, anche addirittura scopando, in fretta e furia il tratto di manto stradale, teatro della tragedia? Forse un gesto che potrebbe svelare altre verità? Magari che l’incidente che ha tolto al vita a Totino Palazzolo non sia stato del tutto autonomo e che qualcuno possa esserne stato protagonista coinvolto, anche involontario? Sembra addirittura che sia scomparso anche lo stesso ciclomotore. Rubato o cosa altro?

Di certo sull’asfalto sono state ritrovate diverse pozze di sangue fuoriuscito dalle gravi lesioni alla testa della vittima. Sembra oramai appurato che il ventunenne fosse a bordo del “cinquantino” senza che avesse indossato il casco. I rilievi della polizia municipale di Partinico porterebbero anche all’alta velocità mentre nulla trapela sui risultati delle analisi del sangue, procedura quest’ultima che scatta automaticamente.

Tanti misteri quindi sull’ennesima tragedia del sabato sera che ha sconvolto la cittadinanza partinicese già scossa per il brutale omicidio di Ana Di Piazza commesso qualche giorno prima da un imprenditore del luogo. Di certo resta il dolore immenso, implacabile, dei familiari di Totino Palazzolo e degli ambienti calcistici. Il ragazzo giocava nel Partinicaudace e aveva militato anche nella juniores dell’Alcamo. Un dolore che rimarrà tale ma che ovviamente merita giustizia e verità.

Palatenda “Cento Passi”, ok dal ministero. I lavori possono ripartire dopo lo stop di circa un anno

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Lavori fermi da quasi un anno nel cantiere di costruzione del palatenda “I Cento Passi”. L’impianto sportivo, già nell’ottobre dello scorso anno, sarebbe dovuto essere completato secondo quanto previsto dal capitolato d’appalto.  La struttura sorge nello spiazzo antistante gli spogliatoi dello stadio comunale “Lelio Catella” di Alcamo. Stamattina dal ministero dell’Interno è finalmente arrivato l’ok allo sblocco della situazione. Perizia di variante accettata con il comune di Alcamo che si sobbarcherà dei costi per gli allacci alla rete fognaria e per la realizzazione di un pozzetto.

Nel cantiere tutto è fermo dal dicembre del 2018. E’ stato innalzata soltanto la copertura e realizzate le mura perimetrali e interne del blocco spogliatoi. Ancora nessun intervento per l’illuminazione, niente attrezzature ed arredi, pavimentazione tutta ancora da allestire. Un ponteggio esterno lì era un anno fa e lì è rimasto. Adesso dalla direzione lavori pubblici del comune di Alcamo sono molto ottimisti dopo che il RUP del procedimento, Nunzio Bastone, ha ricevuto il via libera dal ministero proprio questa mattina. La costruzione del palatenda “I Cento Passi”, realizzato con il PON Sicurezza di diversi anni fa grazie a 300.000 euro di finanziamenti, è stata consegnata alla ditta appaltatrice, la Diemmea di Marsala, il 29 maggio dello scorso anno. L’opera si sarebbe dovuta completare entro 150 giorni, vale a dire entro il successivo mese di ottobre. Un ritardo, allo stato attuale, di oltre un anno che, molto verosimilmente, crescerà ancora di diversi mesi.

In Sicilia occidentale, invece, sono già stati completati un paio di impianti gemelli realizzati con gli stessi fondi dello stesso PON Sicurezza. Il polifunzionale i Cento Passi, secondo la programmazione della giunta Surdi, sarebbe dovuto ospitare le società che utilizzano attualmente il malandatissimo palatenda di via Verga e che, con il trasferimento di allenamenti e partite, sarebbe stato finalmente ristrutturato anche con l’installazione di un nuovo tendone. Insomma un’altra stagione sportiva è giunta al giro di boa e le società alcamesi, anche per la mancata riapertura del “PalaDangelo”, sono sempre costrette a fare a sportellate per ottenere orari e impianti per allenamenti e partite.

Ladri alcamesi in trasferta. Arrestati in tre per il furto di 300 tubi di ferro

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I carabinieri della compagnia castelvetranese hanno sventato, durante la notte, due furti in flagranza di reato e arrestato complessivamente cinque indagati. A Gibellina, i militari della locale stazione hanno arrestato tre alcamesi, tutti ben noti agli uffici giudiziari. Si tratta di Vito Mancuso, quarantottenne, Pietro Regina di 66 anni e Salvatore Mulè di 43. I militari, allertati da un cittadino che aveva segnalato un probabile furto d’autovettura in un fondo agricolo, hanno invece rintracciato i tre mentre stavano asportando circa 300 tubi in ferro.

A Castelvetrano, invece, i militari della sezione radiomobile hanno tratto in arresto Maurizio Salerno, 47 anni castelvetranese, e Pietro Raia, trentareenne di Partanna. I due sono stati sorpresi a rubare circa 110 litri di gasolio da una locomotiva in sosta presso la stazione ferroviaria. Il carburante è stato riconsegnato ai legittimi proprietari di TrenItalia.

 

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