Incidente Palazzolo davvero autonomo? Carabinieri indagano su alcune stranezze

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2026

Potrebbero diventare un rompicapo le indagini dei carabinieri di Partinico avviate subito dopo la morte di Salvatore Palazzolo, il giovane calciatore di 21 anni, deceduto dopo il violento impatto sull’asfalto, nella notte fra sabato e domenica, cadendo dal suo ciclomotore. Tutto quindi da riscrivere, probabilmente anche sulla dinamica dell’incidente. Saranno certamente le telecamere di videosorveglianza, piazzate lungo la via Matteotti, proprio nei pressi del tragico impatto, a chiarire meglio, se non definitivamente, le cose.

Intanto vengono fuori anche alcuni interrogativi. Perché mai qualcuno, forse la stessa comitiva del povero ragazzo i cui funerali sono stati celebrati ieri, ha ripulito, anche addirittura scopando, in fretta e furia il tratto di manto stradale, teatro della tragedia? Forse un gesto che potrebbe svelare altre verità? Magari che l’incidente che ha tolto al vita a Totino Palazzolo non sia stato del tutto autonomo e che qualcuno possa esserne stato protagonista coinvolto, anche involontario? Sembra addirittura che sia scomparso anche lo stesso ciclomotore. Rubato o cosa altro?

Di certo sull’asfalto sono state ritrovate diverse pozze di sangue fuoriuscito dalle gravi lesioni alla testa della vittima. Sembra oramai appurato che il ventunenne fosse a bordo del “cinquantino” senza che avesse indossato il casco. I rilievi della polizia municipale di Partinico porterebbero anche all’alta velocità mentre nulla trapela sui risultati delle analisi del sangue, procedura quest’ultima che scatta automaticamente.

Tanti misteri quindi sull’ennesima tragedia del sabato sera che ha sconvolto la cittadinanza partinicese già scossa per il brutale omicidio di Ana Di Piazza commesso qualche giorno prima da un imprenditore del luogo. Di certo resta il dolore immenso, implacabile, dei familiari di Totino Palazzolo e degli ambienti calcistici. Il ragazzo giocava nel Partinicaudace e aveva militato anche nella juniores dell’Alcamo. Un dolore che rimarrà tale ma che ovviamente merita giustizia e verità.