Due esemplari di fenicottero rosa, sono stati restituiti al loro habitat naturali nelle vasche delle saline di Nubia, nel territorio di Paceco. Il più adulto dei due, avvistato di recente sulla spiaggia della Bandita di Palermo, è stato recuperato grazie alla segnalazione di un cittadino, che ha avvisato il “Nucleo Protezione e Primo Soccorso fauna selvatica” del Wwf Sicilia Nord Occidentale. A seguito delle prime cure da parte del Centro recupero fauna selvatica della Lipu di Ficuzza, il fenicottero è stato rimesso in natura dal Corpo forestale di Trapani.
“Agricoltura 4.0”, webinar di Unioncamere Sicilia sulle filiere agroalimentari
Si terrà domani, mercoledì 14 settembre, alle ore 10 il webinar gratuito, organizzato da Unioncamere Sicilia, dal titolo “Agricoltura 4.0”, un incontro sul web per discutere delle tecnologie sulle produzioni, trasformazioni e distribuzione della filiera agroalimentare. Previsti, tra gli altri, anche gli interventi di Pino Pace e Santa Vaccaro, rispettivamente presidente e segretario generale di “Unioncamere Sicilia” e di Luca Zanetta, di “Uniontrasporti”, su “Lo stato dei progetti della strategia italiana per la banda ultralarga in Sicilia”. L’iniziativa rientra nell’ambito del Programma infrastrutture Fondo di perequazione 2019-2020.
Opel Corsa travolge dodicenne ad Alcamo Marina. Ragazzina molto grave e trasportata in elisoccorso
Probabilmente abbagliato dal riverbero del sole sull’asfalto, ha centrato quasi in pieno una ragazzina di 12 anni che stava passeggiando a fianco delle auto parcheggiate nella stessa direzione di marcia. É accaduto questo pomeriggio, intorno alle 18.30, sulla ex 187, ad Alcamo Marina, tra il Canalotto e la zona Aleccia.
La ragazzina, N. l’iniziale del suo cognome, non si sarebbe accorta di nulla prima di essere travolta. Anche l’automobilista, un giovane ventenne, non avrebbe visto il pedone. A dimostrarlo, il fatto che sull’asfalto non ci sarebbe alcuna traccia di frenata. L’Opel Corsa si sarebbe poi fermata alcune decine di metri dopo.
Immediata è stata la richiesta di soccorso e l’ambulanza del 118 é giunta dalla vicina postazione. É subito apparsa grave la situazione e la ragazzina, che ha perduto molto sangue, è stata trasportata allo stadio Catella dove è stata caricata sull’elisoccorso per raggiungere l’ospedale Civico di Palermo
In quel tratto di strada, più di una decina di anni fa, un altro investimento lasció segni permanente a un giovane alcamese. In quel caso in strada c’era un via vai di clienti dell’attigua pizzeria. A investire il ragazzo fu un neo patentato. La vicenda andò avanti poi in sede giudiziaria e, per quanto riguarda la definizione del risarcimento al giovane, non si è ancora conclusa dopo quasi 16 anni.
21 anni dal crollo delle ‘Torri Gemelle’. Brividi sempre attuali per la ‘miracolata’ alcamese
21 anni fa come ieri, l’11 settembre del 2001, una tragedia abnorme, quelle delle torri gemelle, oltre a causare migliaia di vittime, cambiò per buona parte la storia e gli equilibri del pianeta. In quel tragico giorno si salvò per miracolo un’alcamese che da anni vive negli Stati Uniti, Francesca Lo Monaco, coniugata D’Angelo. “Lavorava alle Torri gemelle ma quel giorno non andò in ufficio, chiese un permesso per fare la conserva di pomodoro. Insomma la sua sicilianità e l’attaccamento alle tradizioni le salvarono la vita. Francesca lavorava al 41esimo piano della Torre 2. Suo marito aveva comprato le casse di pomodoro e si stabilì di fare la salsa, proprio quell’11 settembre del 2001.”
La donna alcamese è manager di una grossa compagnia assicurativa e guarda caso, neanche due mesi prima avevo stipulato una polizza con i proprietari del World trade center. Era una polizza molto alta, perché copriva i danni superiori ai 200 milioni di dollari. Quell’assicurazione, però, non venne mai incassata. Francesca Lo Monaco da Alcamo era finita a New York nei primi anni ’70, quando ancora adolescente aveva seguito i suoi genitori dall’altra parte dell’oceano. Nella Grande Mela è cresciuta, si è sposata, ha avuto figli ed ha fatto carriera come manager realizzando il suo sogno: lavorare dentro alle Torri gemelle di Manhattan. “Le Twin Towers – racconta – non erano soltanto un’icona dello skyline di New York city.
Certamente facevano parte della vita di tutti i newyorkesi, ma erano anche un punto d’arrivo: rappresentavano l’ambizione, la forza della realizzazione, una sorta di simbolo di un traguardo raggiunto- ha dichiarato lo scorso anno al Fatto Quotidiano“. La Torre numero 2 del World trade center, dove lavorava la donna alcamese, nota anche come Torre Sud, fu la seconda ad essere colpita, tre minuti dopo le ore 9, e la prima a crollare, sessanta secondi prima delle 10. Solo che per fortuna quel martedì 11 settembre del 2001 Francesca non era in ufficio. Stava facendo la conserva di pomodoro, rito osservato ancora oggi da migliaia di siciliani nel mondo.
Trenta bare in attesa ad Alcamo, manca l’impiegata. Lentezze anche nel trasferimento delle salme dall’ospedale
Da circa due settimane ai cimiteri di Alcamo non si effettuano tumulazioni. A causare il nuovo stop un problema di salute per la dipendente comunale che gestiva le pratiche. Sono una trentina le bare che riempiono le camere mortuarie. Con esse trenta defunti che attendo una degna sepoltura e altrettante famiglie, già addolorate, che aspettano di tumulare i loro cari. Non si tratta, sia chiaro, di una situazione di assoluto rischio ma con le temperature degli ultimi giorni qualche problemino in ambito igienico-sanitario ci potrebbe pure stare. Anche altrove le tumulazioni spesso si inceppano e ritardano ma bloccarle per circa due settimane a causa dell’assenza dell’impiegata addetta non pare certamente condivisibile.
Un’altra lentezza che spesso si verifica in materia di servizi cimiteriali riguarda le autorizzazioni per traslare le salme di coloro che, residenti in altri comuni, perdono la vita durante i ricoveri all’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo. Necessitano gli interventi del personale reperibile del Comune e dell’ASP. Poi serve anche l’autorizzazione, a fronte di un tributo di 150 euro, da parte della burocrazia comunale. Tutto, specialmente l’ultimo passaggio, viene spesso fatto senza dannarsi l’anima più di tanto. Capita così che se un paziente ricoverato al nosocomio alcamese dovesse perdere la vita al giovedì, almeno fino a lunedì mattina la salma sarebbe costretta a rimanere all’obitorio dell’ospedale di Alcamo prima di essere trasferita nel comune di residenza.
Il tutto con diversi e puntuali problemi. L’occupazione a lungo dei locali mortuari del San Vito e Santo Spirto e l’attesa delle famiglie che non sanno quando e come organizzare il funerale. Piccoli o grandi disservizi, poco importa, ma certamente su argomenti delicati e per i quali sarebbe il caso di intervenire ed accelerare i tempi. Probabilmente è più importante questo che gli immancabili selfie ai cimiteri per la realizzazione di nuovi loculi. Selfie che si potrebbero pure fare quando le erbacce tra le tombe superano il metro di altezza. Ma questa è n’altra storia.
Altro KO del Castellammare. In Promozione l’Alcamo debutta con un pari
Seconda giornata in Eccellenza e in testa, a punteggio pieno, con la corazzata Akragas, ieri vittoriosa per 4 a 0 sul terreno del Mazara, c’è anche la grande sorpresa Cus Palermo di Stefano Colombo che, dopo il Castellammare, ha battuto anche il Gela. A proposito di squadra castellammarese anche ieri non c’è stato nulla da fare sul terreno dell’Enna, una delle formazioni più forti del campionato. A nulla è servita la rete di Andrea Adamo, ex Palermo e Foligno. Il finale ha premiato per 3 a 1 l’undici ennese. L’altra grande del campionato, la Mazarese, non è andata oltre lo 0 a 0 in casa del Misilmeri.
In promozione l’Alcamo ha bagnato l’esordio con un pareggio che forse sta un po’ stretto ai bianconeri, soprattutto alla luce del gioco e delle azioni negli ultimi 20 minuti quando Tedesco ha schierato una formazione spregiudicata (4 attaccanti) ma molto bene equilibrata. L’ultima occasione, davvero clamorosa, al 5° minuto di recupero quando Mistretta è stato salvato rocambolescamente dalla traversa sulla forte e bella conclusione al volo di Ruggeri. Il derby si era aperto con la premiazione di una delle bandiere del Fulgatore, Vito Russo, che dopo circa 250 presenze con i biancoblu ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. L’Alcamo va in vantaggio al quarto d’ora con Diego Faraci che sfrutta il grande movimento di Cocuzza. Da lì e fino all’intervallo non si registravano grosse emozioni, ad eccezione di un grande intervento di Tafuri su tiro da fuori. La partita si mostra sempre interessante e viva.
La ripresa ribalta un po’ le cose. Michele Marino, ex bianconero, riesce a sistemare alcune cose e soprattutto a motivare i suoi ragazzi che subito trovano il pareggio con Cirrone. Il Fulgatore continua a spingere ma Tedesco cambia pian pianino il volto della squadra. Prima gli ingressi di Russo, Ruggero, D’Amato, poi quelli degli ultimi arrivati, i terzini Castelli (’03) e Randazzo (’04). Una punizione di Badje che va vicinissima ai legni e poi anche una conclusione da fuori area di Tiscione che faceva la barba al palo. Allo scadere il tocco di Ruggeri che fa gridare al gol ma che gli dei del calcio decidono di rimandare fuori. Finisce 1 a 1 e a fine gara i due tecnici sono d’accordo sull’andamento del match.
Materiale didattico per famiglie bisognose, associazione finanzieri raccoglie donazioni (INTERVISTA)
Iniziativa della sezione alcamese dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. Raccolta di materiale didattico per le famiglie più bisognose. Donazioni nella sede di via Girolamo Caruso dalle 16,30 alle 19:00
Alcamo Pride, poca partecipazione al raduno della comunità LGBT. Richiesti diritti
Gay Pride, seconda edizione ad Alcamo tra corteo, musica, balli, riflessioni ma scarso numero di partecipanti. Concentramento finale in piazza della Repubblica dove si è parlato ancora di molti diritti negati
“Vicenzaoro”, dodici storiche gioiellerie a rappresentare la Sicilia. Anche una di Alcamo
C’è anche l’atélier dell’alcamese Lidia Lucchese, tra le dodici gioiellerie storiche siciliane, che per la prima volta stanno rappresentando la Sicilia al “Vicenzaoro”. Salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria in Veneto. Oltre Alcamo, anche Marsala rappresenta la provincia di Trapani con la marsalese Valeria Gurgone. Da Palermo invece la maison Padiglione che con i suoi gioielli rivisita lo stile Liberty e i gioielli di Marco Cuppari. La collettiva siciliana, organizzata dall’assessorato per le Attività produttive della Regione Siciliana, sarà in Veneto fino a domani, 13 settembre.
Comune a rischio default a Balestrate. Opposizione: “TARI non richiesta a gestore porto”
Il comune di Balestrate non è riuscito ad approvare il rendiconto finanziario del 2021 e, come tantissimi altri enti locali del palermitano e dell’intera Sicilia, è stato commissariato con l’invio di un funzionario ad acta. Difficile, se non impossibile, approvare quindi il bilancio e gli altri strumenti previsionali. L’ente locale, fra l’altro, ha una situazione economico-finanziaria sulla quale, mesi fa, si era espresso pesantemente il dirigente del comune. Il consiglio comunale, prima delle elezioni, si era anche impegnato a votare un piano di rientro dal disavanzo. Atto che però non è ancora arrivato. “Il Comune di Balestrate sta vivendo una situazione di gravissima emergenza. L’ente – scrivono in una nota i consiglieri di minoranza – è a un passo dal fallimento a causa di clamorose inadempienze amministrative.
Una su tutte il mancato recapito negli ultimi anni della Tari non pagata dalla società di gestione del porto. Un recupero, da solo, di circa mezzo milione di euro. Il sindaco Rizzo – prosegue l’opposizione – dopo le elezioni ha avuto invece la fretta di nominare un assessore in più per garantirsi una maggioranza”. La minoranza chiede così un intervento urgente da parte delle Istituzioni, dalla Regione alla Corte dei Conti, per salvare il paese dal baratro ormai imminente con gravi ripercussioni sui servizi alla cittadinanza. È chiaro che è a rischio il principio di buon funzionamento dell’amministrazione con danni irreparabili”. I consiglieri Guido De Amicis, Benedetto Lo Piccolo, Piera Chiarenza e Simona Timpa spiegano che “la gestione amministrativa del comune appare illogica, con una serie lunghissima di affidamenti diretti anche a fronte di interventi programmati da tempo. Forti dubbi emergono inoltre sugli obblighi di legge in merito alla gestione delle spiagge. L’ultima mazzata – spiegano i consiglieri – è emersa sulla tari.
La tassa è stata infatti notificata solo di recente alla società che gestisce il porto, che in sostanza non avrebbe mai pagato il tributo sui rifiuti per un importo di circa mezzo milione di euro. La situazione è caotica, il ragioniere generale non risulta in servizio e l’amministrazione è stata costretta a nominare un dirigente vicario. Non si capisce cosa sta accadendo. Senza dimenticare – conclude l’opposizione – che negli ultimi anni si sono avvicendati ben sette segretari comunali. Non si hanno inoltre notizie sul sito del Comune dei compensi agli assessori, passati da quattro a cinque, per capire quanto sia grave questa scelta in un momento di grave crisi finanziaria, nonostante sia resa possibile dalle nuove norme”.