Trenta bare in attesa ad Alcamo, manca l’impiegata. Lentezze anche nel trasferimento delle salme dall’ospedale

0
159

Da circa due settimane ai cimiteri di Alcamo non si effettuano tumulazioni. A causare il nuovo stop un problema di salute per la dipendente comunale che gestiva le pratiche. Sono una trentina le bare che riempiono le camere mortuarie. Con esse trenta defunti che attendo una degna sepoltura e altrettante famiglie, già addolorate, che aspettano di tumulare i loro cari. Non si tratta, sia chiaro, di una situazione di assoluto rischio ma con le temperature degli ultimi giorni qualche problemino in ambito igienico-sanitario ci potrebbe pure stare. Anche altrove le tumulazioni spesso si inceppano e ritardano ma bloccarle per circa due settimane a causa dell’assenza dell’impiegata addetta non pare certamente condivisibile.

Un’altra lentezza che spesso si verifica in materia di servizi cimiteriali riguarda le autorizzazioni per traslare le salme di coloro che, residenti in altri comuni, perdono la vita durante i ricoveri all’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo. Necessitano gli interventi del personale reperibile del Comune e dell’ASP. Poi serve anche l’autorizzazione, a fronte di un tributo di 150 euro, da parte della burocrazia comunale. Tutto, specialmente l’ultimo passaggio, viene spesso fatto senza dannarsi l’anima più di tanto. Capita così che se un paziente ricoverato al nosocomio alcamese dovesse perdere la vita al giovedì, almeno fino a lunedì mattina la salma sarebbe costretta a rimanere all’obitorio dell’ospedale di Alcamo prima di essere trasferita nel comune di residenza.

Il tutto con diversi e puntuali problemi. L’occupazione a lungo dei locali mortuari del San Vito e Santo Spirto e l’attesa delle famiglie che non sanno quando e come organizzare il funerale. Piccoli o grandi disservizi, poco importa, ma certamente su argomenti delicati e per i quali sarebbe il caso di intervenire ed accelerare i tempi. Probabilmente è più importante questo che gli immancabili selfie ai cimiteri per la realizzazione di nuovi loculi. Selfie che si potrebbero pure fare quando le erbacce tra le tombe superano il metro di altezza. Ma questa è n’altra storia.