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sabato, Giugno 21, 2025
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Balestrate: aumenti tasse, arriva una petizione

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Pioggia di aumenti dei tributi a Balestrate: prima l’Imu e l’Irpef, ora arriva anche la Tares. Insorgono i cittadini tanto da avere dato vita ad una petizione che ha ricevuto un enorme seguito: ben 143 le firme, vale a dire il 2,5 per cento della popolazione complessiva. Il Comitato si è costituito per effetto della raffica di aumenti alle imposte comunali, ultimo dei quali l’introduzione della nuova tassa sui rifiuti che prevede punte di aumento sino al 121 per cento. I cittadini hanno manifestato il loro dissenso rispetto ai già consolidati aumenti nel 2012 delle aliquote Imu e Irpef. Per quanto concerne la tassa sugli immobili di proprietà si è registrato un aumento della aliquota ordinaria rispetto a quella prevista dallo stato dello 0,14 per cento, per l’abitazione principale dello 0,10 e per i terreni agricoli dello 0,2. “Siamo stufi – scrivono nella petizione i 143 firmatari – di essere presi in giro, siamo stufi di questa amministrazione che gioca sulla pelle delle famiglie”. Polemica che fa seguito a quella innescata dalle forze di opposizione in consiglio comunale che hanno criticato la scelta dell’amministrazione e della maggioranza a suo sostegno di approvare il piano tariffario facendo entrare in vigore la Tares: “Grazie ad un sistema complesso di calcolo – dichiara Vito Rizzo, leader del movimento Spazio Comune – con la Tares vengono penalizzate le famiglie e chi abita in abitazioni medio piccole. Solo per fare qualche esempio, una coppia con un figlio che vivono in un appartamento di 80 metri quadrati pagheranno il 60 per cento in più rispetto allo scorso anno, una famiglia composta da 6 persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati dovrà pagare il 117 per cento in più”. Rincari molto pesanti, secondo quanto sostiene Spazio Comune, anche per diverse attività commerciali: 121 per cento in più per ortofrutta, pescherie , fiorai e pizze al taglio; rincaro dell’86 per cento per gli alberghi, del 60 per cento per tabaccai ed edicole, del 47 per cento per i bar e del 37 per cento per i ristoranti. Beneficeranno della Tares invece stabilimenti balneari (-11 per cento), banche (-14 per cento) e capannoni industriali (-23 per cento). Calcoli questi ultimi assolutamente sconfessati dal sindaco Totò Milazzo: “Nel sito ufficiale del Comune è stata pubblicata la tabella con i reali aumenti – precisa il primo cittadino – che non sono quelli riportati da Spazio Comune. La linea dell’opposizione era quella di proporre una tassa con calcoli che sarebbero stati penalizzanti per l’80 per cento della popolazione. Le tariffe invece varate dalla maggioranza vanno nell’opposta direzione. Ai balestratesi chiedo di andare sul sito del Comune dove potranno tranquillamente calcolarsi l’imposta e si renderanno conto che le cifre reali sono diverse da quelle propagandate dall’opposizione”.

Partinico: istituita nuova area pedonale

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Nasce una nuova isola pedonale in città. Alla storica Ztl che interessa il tratto centrale di corso dei Mille e la via Francesco Crispi si aggiunge adesso piazza Garibaldi. Così ha deciso il Comune su input di un movimento cittadino che aveva già esternato la necessità di creare nuovi spazi di aggregazione. Si tratta della “Partinico che…”, gruppo formato soprattutto da giovani che già nelle scorse settimane ha realizzato un’iniziativa proprio in piazza Garibaldi rilanciando la necessità che questo suggestivo pezzo del centro storico fosse reso off-limits alle auto. Il sindaco Salvo Lo Biundo ha raccolto queste istanze emettendo un’ordinanza attraverso cui si istituisce la Ztl in piazza Garibaldi e nella via Santi Cosma e Damiano. A differenza di come è regolata l’altra area pedonale di corso dei Mille e via Crispi, questa sarà chiusa al traffico veicolare solo nei giorni prefestivi, dalle 17 alle 24, e per l’intera giornata dei festivi. Si ratta di un provvedimento in via sperimentale già entrato in vigore e che durerà sino al 26 gennaio. Dopodichè si dovrà prendere la decisione se prolungare la Ztl oppure accantonarla. “Siamo in presenza di una piazza – scrive nell’ordinanza il sindaco – artisticamente rilevante per la sua pavimentazione e che attorno a sé raccoglie importanti monumenti storico-culturali. Senza dimenticare la presenza del palchetto della musica che merita ogni azione di conservazione e tutela. Esiste un problema di sosta selvaggia e di inquinamento atmosferico dovuto all’alta concentrazione di auto. Ritengo quindi che quest’area si presta come un naturale luogo di socializzazione”. Iniziativa raccolta ovviamente con entusiasmo da “Partinico che…” tanto da avere organizzato un uovo sit-in per domenica prossima, 8 dicembre. A partire dalle 15 saranno allestite aree ristoro e creati addobbi colorati che trasformeranno piazza Garibaldi rendendola ancora più appetibile dal punto di vista estetico: “Un piccolo traguardo è stato raggiunto in pochi giorni – sostengono i componenti della Partiniche che… – con la pedonalizzazione dell’area nei giorni prefestivi e festivi. Vorremmo che questa aree diventasse pedonale per l’intero anno, anche proponendo all’amministrazione comunale consigli su come rilanciare l’economia e il commercio nel centro storico del nostro territorio. E creare un indotto che porti la gente a Partinico e non che faccia scappare invece i cittadini”. All’iniziativa del giorno dell’Immacolata parteciperanno vari artisti, pittori e musicisti su tutti, che avranno il compiuto di organizzare piccoli spettacoli itineranti. L’obiettivo è quello di creare l’atmosfera necessaria per realizzare un centro di aggregazione naturale. Ovviamente tempo permettendo.

Alcamo: fuoco al deposito di Mirrione

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ALCAMO – Sette ore di inferno, con le fiamme altissime che hanno finito per divorare tutto. Ad essere colpito il deposito di legnami Mirrione di via Maria del Riposo ad Alcamo. Il fuoco, per causa ancora da accertare, è partito dal retro dove per l’appunto si trova il deposito con decine di quintali di legno. Le fiamme quindi, una volta alimentate, si sono sprigionate con enorme violenza perché alimentate dalla presenza per l’appunto del materiale infiammabile. Il fuoco si è espanso sino ad arrivare alla segheria adibita per l’appunto al taglio e alla lavorazione del legname. L’incendio è partito intorno alle 2 di questa notte e soltanto intorno alle 9 di questa mattina è stato completamente domato dai vigili del fuoco del locale distaccamento, impegnati in un incessante lavoro. Proprio l’intervento tempestivo dei pompieri, ed il loro certosino lavoro, ha evitato danni ben peggiori. I danni sono in via di quantificazione ma ammonterebbero a decine di migliaia di euro. Ad intervenire anche la polizia ed i carabinieri, considerata l’entità dell’episodio, anche se sono questi ultimi i titolari dell’indagine. Proprietario del deposito, gestito attraverso una società per azioni, Giuseppe Mirrione, alcamese, incensurato, noto imprenditore del settore, molto conosciuto in città. Anzitutto gli inquirenti stanno cercando di capire le cause del rogo: non si esclude la possibilità dell’incendio accidentale. Magari una scintilla partita dalla segheria si è lentamente alimentata sino a far esplodere le fiamme. Ma non viene esclusa nemmeno l’ipotesi del dolo anche se sul posto non è stata trovata alcuna traccia sotto questo aspetto. Prematuro per i carabinieri al momento potersi orientare. Gli investigatori sperano di capire meglio ascoltando lo stesso titolare dell’azienda. Si parte da un passato che, almeno apparentemente, sembra tranquillo. Giuseppe Mirrione non ha mai subito alcuna intimidazione e non ci sono elementi che facciano propendere le indagini verso una ben precisa direzione. Certo è che non viene esclusa l’ipotesi del raid incendiario da parte del racket delle estorsioni, trattandosi di una grossa azienda a livello non solo locale ma anche siciliano e che quindi produce ogni anno un ingente fatturato. Elementi questi che possono essere quindi appetibili a Cosa nostra che nel territorio alcamese ancora oggi, secondo le più recenti inchieste antimafia della Procura, cerca di controllare il settore economico. Un’egemonia che ancora oggi, seppur sotto traccia, continua ancora anche se sotto forme meno evidenti. Una strategia sommersa che da tempo gli inquirenti hanno intuito e appurato.

Alcamo, anche Sgarbi per inaugurare “Rosa Fresca Aulentissima”

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Sarà inaugurata, sabato 7 dicembre alle ore 18.00, presso il complesso monumentale del collegio dei Gesuiti di Alcamo, la mostra di scultura dal titolo “Rosa Fresca Aulentissima” “Omaggio a Ciullo D’Alcamo” dello scultore alcamese Giacinto Bosco. All’inaugurazione saranno presenti il noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi, il sindaco Sebastiano Bonventre, l’assessore alla cultura Elisa Palmeri e l’attore Antonio Pandolfo che reciterà alcuni brani del canto “Rosa Fresca Aulentissima”. La mostra, patrocinata dall’assessorato alla cultura del comune di Alcamo, dalla provincia di Trapani e dalla Regione Sicilia resterà aperta fino al 7 Gennaio 2014. L’assessore alla cultura, Elisa Palmeri, dichiara “Bosco è un artista che ha saputo unire la vocazione con la professione che, ancora oggi pratica, di fonditore artistico; ed ora siamo ben lieti di poter ospitare lo scultore che, a seguito di una carriera artistica degna di nota, ha deciso di approdare sentimentalmente ad Alcamo per mostrare le sue espressioni creative”.

 Bosco, appena quindicenne da Alcamo si trasferisce a Milano dove frequenta il Liceo Artistico Bramante ed incontra il Professor Teruggi che lo sostiene nell’impegno di intraprendere un percorso artistico; nel 1990 si iscrive alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente; in questo periodo le prime committenze pubbliche, dapprima la scultura “La Luce” a Rescaldina (1997), successivamente la statua di Giovanni Paolo II ad Arese (2006) e “un Mondo di Pace (2008) opera monumentale collocata a Garbagnate Milanese; più tardi, il monumento dedicato ai Carabinieri Caduti a Nassirya (2008/2009) a Borgosesia; nello stesso anno la statua a Papa Benedetto XVI, a Santa Maria di Leuca.

In seguito sviluppa le sue narrazioni con gli “aforismi alla Luna”, una dimensione poetica che, come in un sogno, la sua immaginazione trasforma e plasma. A fronte di questa maturazione si propone nella sua prima mostra personale presso la Galleria Franco Senesi Fine Art a Positano.

Pd regionale: politiche giovanili e del lavoro ad Abbinanti

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Il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, ha nominato Gianluca Abbinanti responsabile delle politiche giovanili e delle politiche attive del lavoro del Pd siciliano. “Sono certo -ha detto Lupo- che Abbinanti saprà svolgere al meglio l’incarico che gli è stato conferito in sintonia con i circoli e con i nuovi segretari provinciali, recentemente eletti dai congressi per favorire un maggiore protagonismo del partito in due settori importanti come quello delle politiche giovanili e del lavoro”.

Alcamo: Tornano spenti i semafori

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Tornano lampeggianti i semafori ad Alcamo. Cioè in pratica non funzionano. Si potrebbe obiettare che a funzionare funzionano perchè accendono e spengono ma non danno alt e via libera, insomma per farla breve, son durati pochi giorni, due, tre, forse quattro. Storia lunga quella dei semafori ad Alcamo. Installati anni fa per cercare di regolamentare il traffico, caotico di per , sul più bello non han funzionato più dopo polemiche, proteste, critiche e sopratutto malfunzionamento con intervalli piuttosto lunghi tra il funzionamento regolare e il loro spegnimento. Sarà stata una prova prima o è una prova oggi? Dal Comune nessuna notizia.

Quelli che più han ricevuto critiche son stati quelli che decidevano le entrate e le uscite con rivoluzioni del traffico appena accennate e subito contestate come quello di Gammara dove esiste ancora ora una parvenza di semaforo, un reperto archeologico insomma. E dove a quanto pare si preferisce, automobilisti e commercianti e amministrazione tutti insieme contenti, il caotico traffico dove chi ha la precedenza non l’ottiene e chi la deve dare non la da. Insomma agli alcamesi piace così. Addirittura sul social network è stata avanzata l’ipotesi che senza semafori, cioè senza regolamentare il traffico, il traffico era meno caotico. Se si va all’incrocio tra Piano santa Maria e Viale Europa è, lo diciamo ironicamente ovvio, chiaro che senza  un semaforo è meglio. Infatti il far west del traffico ad Alcmao è lì. Negli autoscrontri in pratica si circolava in maniera migliore.

Semafori spenti dunque, anzi lampeggianti, con i costi che ebbero,un piano traffico mai attuato ma redatto e pagato con soldi pubblici, con tante lamentele sul traffico, senza bus cittadini. Semafori spenti e ciascuno fa da sè. Meglio così dicono in tanti ad Alcamo. Perchè ovviamente il bene pubblico, cioè la circolazione stradale dove il rispetto di pedoni per esempio non esiste ad Alcamo, ma quasi ormai nemmeno le strisce pedonali quasi invisibili, e della circolazione non esiste. ogni testa è tribunale ad Alcamo e dunque la circolazione deve andare, per alcuni forse molti, forse tutti, a ciascuno come gli pare, senza semafori, senza divieti, senza obblighi, senza regolamentazione, senza legge.

Saldi dal 4 gennaio, manca solo la firma dell’assessore

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Deve ancora arrivare Natale con i suoi previsti, forse, acquisti per regali e altro e già si parla di saldi. La regione sicilia ha già deciso che

la stagione dei saldi per il dopo Natale, cioè quelli invernali, si aprirà ufficialmente il prossimo 4 gennaio e si chiuderà il prossimo15 marzo del 2014. Da qualche anno i saldi comunque iniziano quasi in maniera non ufficiale già prima, a volte all’indomani della stagione.

La crisi, il calo d’acquisti e un modo diverso di spendere da parte dei consumatori ha cambiato le regole del gioco del commercio. Inoltre arirvano come sempre le raccomandazioni per evitare truffe. i saldi dovrebbero essere i capi e gli oggetti messi in vendita nelle vetrine durante la stagione, per esempio ora d’inverno, e poi col prezzo diminuito. A volte invece si assiste a una mostra di capi e oggetti in vendita fatti passare per saldi ma in realtà si tratta di merce di magazzino venduta con prezzi bassi. Il saldo dovrebbe avere il prezzo di vetrina della stagione piena e sotto lo sconto con il prezzo finale ma sempre in riferimento a oggetti appena messi in vendita poco prima.

Non si parla solo di saldi invernali come date ma anche di quelli estivi però e la regione ha deciso anche le date per i prossimi saldi estivi previsti così dal primo sabato di luglio fino al 15 settembre.

Ora manca solo la firma dell’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, per rendere ufficiale le date dopo che all’inizio si era anche parlato di far partire i saldi dal 2 gennaio.

Alcamo: Anfe, parte la protesta

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Si sposta anche ad Alcamo il malcontento della formazione professionale. Da ieri sera lo storico ente dell’Anfe, la cui sede alcamese si trova in via Pia Opera Pastore, ha proclamato uno stato di agitazione avviando un’assemblea permanente dei lavoratori. All’ingresso dei locali dove si svolgono le attività formative uno striscione che la dice lunga.

L’associazione nazionale famiglie emigrati ha diverse sedi disclocate in tutta la Sicilia e svolge un’azione di promozione culturale e sociale attraverso iniziative di studio e di ricerca, scambi culturali, corsi di formazione. Così come gli altri enti siciliani, stretti dalla morsa della scure della Regione che da due anni sta operando pesantissimi e insostenibili tagli, anche la sede alcamese ha dovuto subire una serie di disagi: non solo lo stop degli stipendi ma anche i licenziamenti e la mobilità per via proprio dei tagli ai trasferimenti per l’organizzazione dei corsi in tutte e tre le filiere formative. Anche questo ente rientra tra quelli che hanno subito una ulteriore riduzione del finanziamento quest’anno per via delle non riconosciute integrazioni degli anni formativi scorsi. Oggi l’Anfe di Alcamo conta una ventina di dipendenti che si dicono stanchi della situazione. Nonostante ciò ci si sta preparando ad avviare il nuovo anno di corsi: 10 in tutto quelli finanziati, 8 sono ai nastri di partenza e sono in ambito sociale, osa, animatore per l’infanzia, operatore turistico, decoratore manufatti, operatore office e saldatore. Nonostante al situazione difficile l’anno formativo sarà garantito

Partinico: nuova Tarsu, rischio ricorsi

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La Tarsu a rischio di ricorsi dei contribuenti partinicesi. L’allarme viene lanciato da alcuni consiglieri comunali di opposizione che mettono in evidenza come la tassa sui rifiuti solidi urbani, recentemente approvata dal consiglio comunale con rincari del 28 per cento a cui devono aggiungersi i 30 centesimi a metro quadro quale obolo da dare allo Stato, è stata formulata dal Comune con l’aggravio dell’iva al 10 per cento. Manovrina economica non da poco se si considera che pesa per circa mezzo milione di euro sui 5 milioni e mezzo complessivi di costo del servizio. La questione è stata sollevata dai consiglieri del gruppo LeAli, Francesco Gioiosa, Salvatore Governanti, Maria Grazia Motisi e Rosetta Guida, a cui si sono uniti gli altri esponenti dell’opposizione che hanno presentato un atto di indirizzo in merito per la “cancellazione” dell’iva bocciato dalla maggioranza a sostegno del sindaco Salvo Lo Biundo. “Esiste – precisano i quattro esponenti del civico consesso – una sentenza n. del luglio 2009 della Corte Costituzionale che afferma inequivocabilmente che sulla Tarsu e Tia non è possibile applicare l’Iva in quanto non esiste, del resto, una norma legislativa che espressamente assoggetti ad tale imposta le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti”. Il sindaco, nel corso della seduta consiliare, è stato chiaro: “L’Ato emette una fatturazione che si deve prevedere in bilancio, poi eventuali contestazioni saranno sollevate in altra sede”. Gioiosa, Governanti, Motisi e Guida incalzano: “Si deve avviare un formale procedimento di contestazione all’Ato Palermo 1 – scrivono – diretto ad  ottenere il risarcimento dei danni arrecati all’igiene ed alla salute pubblica ed al decoro urbano, e per i supplementari costi sostenuti per la necessaria derattizzazione e disinfestazione della città,  al fine di rendere più congrua la Tarsu”. Dai banchi della maggioranza allargano le braccia: “I tecnici degli uffici preposti del Comune – rileva Vito D’Amico – hanno precisato che la tassa va calcolato in questo modo, non votare l’approvazione del tributo sarebbe stata una forzatura”. Riguardo ai rincari della tassa sui rifiuti il consigliere D’Amico ci tiene ad evidenziare un aspetto: “L’essere rimasti in Tarsu ci ha permesso di evitare ulteriori rincari e di garantire commercianti e imprenditori che avrebbe dovuto sopportare altrimenti anche aumenti del 300 per cento in alcuni casi. Sarebbe stata una vera mazzata per il mondo economico e produttivo locale in questo momento di crisi. Il nostro gruppo consiliare del Movimento Democratico e l’assessore di riferimento Gioacchino Albiolo esprimono soddisfazione rispetto a questo esito”.

Pedopornografia, in manette un trapanese

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Anche un trapanese tra le tre persone arrestate perché ritenute responsabili dei reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico audio e video. L’operazione è stata condotta dalla Polizia Postale e delle comunicazioni del compartimento di Roma in collaborazione con altri 16 compartimenti d’Italia e con quella criminale tedesca di Hannover. Gli altri due arresti sono stati effettuati a Roma e Siena. Si tratterebbe, nello specifico, di un libero professionista, un operaio e di uno studente, tutti di circa 40 anni. Denunciate anche 53 persone in varie regioni d’Italia, da nord a sud, ed eseguite numerose perquisizioni, nel corso delle quali sono stati sequestrati 82.000 Gb di materiale pedopornografico, 3.500 video e 11.500 immagini, tutte a dir poco raccapriccianti. A colpire soprattutto l’età delle giovani vittime, tutte al di sotto dei dieci anni, alcune evidentemente anche al di sotto dei cinque, ma anche l’assoluta eterogeneità degli indagati, che hanno un età compresa tra i 25 ed i 75 anni, esercitano professioni e mestieri disparati e appartengono a tutte le classi sociali. Le indagini sono scaturite dalla collaborazione con la Polizia Criminale Tedesca di Hannover che aveva fornito al Compartimento di Roma vari indirizzi IP riconducibili ad altrettanti utenti italiani che avrebbero condiviso, divulgato e detenuto diversi filmati digitalizzati nei quali sarebbero stati coinvolti soggetti femminili e maschili, tutti minori, ripresi nell’atto di consumare rapporti sessuali completi con adulti. I primi accertamenti hanno consentito di risalire a decine di utenze telefoniche, associate agli indirizzi IP dai quali risultavano effettuati i collegamenti ad un noto software per l’acquisizione dei files. Ulteriori approfondimenti sugli intestatari delle linee telefoniche hanno permesso di appurare che una parte di loro aveva effettivamente condiviso e acquisito intenzionalmente i files di chiara natura pedopornografica. Analizzando il materiale sequestrato si potrà adesso tentare di identificare, attraverso l’uso di sofisticati software ed in stretta collaborazione con gli organi investigativi stranieri, che hanno dato la totale disponibilità, i minori coinvolti.

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