Serate disco ampiamente pubblicizzate, animate anche da gruppi musicali, ma senza autorizzazione: così è incappato nei controlli amministrativi predisposti dagli agenti del Commissariato di polizia, per ben due volte, il gestore di un esercizio pubblico di Castellammare del Golfo, a cui è stata contestata la mancanza della licenza di pubblica sicurezza per lo svolgimento di serate danzanti. Si tratta di sanzioni per diverse centinaia di euro, che presto – annunciano dal commissariato – saranno irrogate anche ai titolari di altri esercizi pubblici sorpresi ad effettuare serate del genere senza autorizzazione. È stata valutata l’opportunità, come già sperimentato con il sequestro di merce contraffatta della settimana scorsa, di organizzare dei servizi congiunti con altre forze di polizia.
Legalità e cultura antimafia, incontro ad Alcamo
Un incontro con le scuole, in particolare gli alunni delle scuole medie di primo e secondo grado del territorio comunale, finalizzato alla sensibilizzazione ai temi della legalità e della cultura dell’antimafia è stato organizzato per domani, alle ore 10.00, presso il centro congressi Marconi dagli assessorati alla pubblica istruzione e alla cultura del comune di Alcamo in collaborazione con il Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo. Ad introdurre i lavori, dopo i saluti del vicesindaco e assessore alla pubblica istruzione, Giacomo Paglino e dell’assessore alla cultura, Elisa Palmeri, sarà il direttore del Consorzio Bernardo Triolo; seguirà la relazione sul tema “cultura della legalità, cultura antimafia ed etica della Pubblica Amministrazione” del prof. Silvio Mazzarese, ordinario di istituzioni di diritto privato dell’Università degli studi di Palermo.
Alcamo: commissioni consiliari, record di sedute
Ben 403 gettoni di presenza elargiti dal Comune ai consiglieri comunali per presenziare alle commissioni consiliari. Ad Alcamo i costi della politica riescono ad inanellare un record dietro l’altro. Il mese appena trascorso di novembre ha fatto toccare picchi mai visti al Comune. Tradotto in moneta sonante gli oltre 400 gettoni di presenza valgono qualcosa come quasi 25 mila euro. Stiamo parlando dei soldi relativi alle soltanto alle commissioni, quindi non tenendo conto dei costi che il Comune deve sostenere per quei consiglieri esentati dal proprio impiego in azienda e di quelli per la presenza in sedute di consiglio comunale. Un vero salasso che stride fortemente con l’attuale realtà in cui non si fa altro che chiedere sacrifici ai cittadini e in politica di spending review. Oggi questi gettoni di presenza appesantiscono il bilancio comunale per effetto di una decisione che risale al 2002. In sostanza nel dicembre di quell’anno il consiglio comunale deliberò di aumentarsi il gettone da 53 a ben 80 euro, con una impennata quindi del 75 per cento. Decisione questa che continua quindi a incidere pesantemente: infatti, nonostante nel corso degli anni questi emolumenti sono stati via via diminuiti, si è arrivati ad un singolo gettone che oggi è pari a 60,75 euro, comunque superiore sempre a quello fissato nel 2002. Discorso a parte vale invece per gli amministratori: per i Comuni con popolazione superiore a 40 mila abitanti l’indennità di funzione per il vicesindaco è pari al 75 per cento di quella prevista per il sindaco, mentre scende al 65 per cento per gli assessori e per il presidente del consiglio comunale. Una questione che ha di fatto indignato il Movimento 5 Stelle che nei mesi scorsi ha avviato una petizione on line per esternare il proprio dissenso nei confronti dei costi della politica alcamese. Iniziativa che prende le mosse dalla notizia trapelata nei mesi scorsi di alcuni consiglieri che avrebbero chiesto la restituzione del taglio delle indennità dello scorso anno del 30 per cento, dovuto allo sforamento del patto di stabilità da parte del Comune. Ora che però la Corte costituzionale ha sancito come illegittimi i tagli per lo sforamento del patto gli esponenti del civico consesso battono cassa. E in soldoni per il Comune significherebbe un esborso per gli anni 2011 e 2012 di circa 300 mila euro, decurtazione dei gettoni di presenza e delle indennità dei consiglieri per il biennio. Nello scorso mese di novembre ben 11 consiglieri comunali, sui 30 eletti, hanno raggiunto il tetto massimo di emolumenti legati ai gettoni di presenza, stabilito da una legge regionale del 2000 in 948 euro. Il record di convocazioni spetta alla III commissione che ha espletato ben 13 sedute. Davvero singolare se si considera che lo scorso mese di novembre, escludendo festivi, sabati e domeniche, sono stati 20 i giorni disponibili da calendario. Quindi tra commissioni e sedute del civico consesso in pratica i consiglieri sono stati giornalmente impegnati dal punto di vista istituzionale. Insomma l’essere consiglieri comunali ad Alcamo significa quasi come avere un vero e proprio posto di lavoro.
Alcamo: manifestanti contestano Cesa
Attimi di tensione ieri pomeriggio al centro congressi Marconi di Alcamo dove era in corso un incontro aperto al pubblico organizzato dall’Udc alla presenza del segretario nazionale dello stesso scudocrociato Lorenzo Cesa e del gruppo parlamentare all’Ars. Una nutrita delegazione di manifestanti che da ieri ad Alcamo, come nel resto d’Italia, si sono mobilitati per esternare il loro disagio per la crisi economica e per le politiche delle istituzioni ritenute inadeguate, si sono introdotti all’interno del centro congressi riempiendo di fatto quasi tutti i posti a sedere. Sono bastate però le prime battute dell’incontro per scatenare la rabbia degli stessi manifestanti. Una rabbia che comunque si è dimostrata limitati ad urla e qualche insulto ma nulla di più. E’ stata respinta sin da subito l’etichetta che è stata data al nutrito gruppo di contestatori individuati come i forconi. E’ stato esternato da uno dei manifestanti che in realtà tantissimi erano i semplici cittadini alcamesi.
Continue le urla da parte dei manifestanti, “buffoni, vergogna”: hanno messo in evidenza tutto il loro malcontento che poi è quello di un po’ tutte le comunità locali, specie quelle siciliane. Il riferimento è ai tanti provvedimenti che hanno inasprito la tassazione locale e nazionale, misure anticrisi quasi del tutto inesistenti e costi della politica solo in minima parte abbattuti. Tutte situazioni, collegate anche ad altri malesseri come il taglio di servizi assistenziali, che stanno creando malumori e disagi. Inutile ieri sera il tentativo di mediazione da parte del deputato regionale Mimmo Turano.
C/mmare del Golfo: cimitero, appaltati i lavori
CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP) – A breve partiranno i lavori al cimitero di Castellammare del Golfo. Il Comune ha assegnato il bando di gara, per un importo di circa un milione di euro, per la manutenzione straordinaria e ampliamento del camposanto. I lavori sono stati assegnati alla ditta Militello Costruzioni di Agrigento che ha offerto un ribasso d’asta del 31 per cento. Si pone quindi fine alla querelle sorta per l’assegnazione dell’appalto, rimasto congelato per diversi mesi. La svolta è avvenuta lo scorso settembre quando il Settore Lavori pubblici del Comune è tornato sui suoi passi ed ha aggiudicato l’appalto alla ditta Militello che inizialmente era stata stoppata per presunte irregolarità. E’ stato quindi approvato il verbale di verifica della documentazione relativa alle ditte sorteggiate e alla ditta aggiudicataria con il quale viene dichiarata efficace l’aggiudicazione definitiva dei lavori. Una svolta importante in tal senso perché con questi lavori si potrà superare l’emergenza loculi. Il cimitero infatti è quasi saturo e la recente operazioni di estumulazione delle salme in alcuni campi comuni ha avviato l’iter per il recupero di nuovi spazi. In questa direzione si inserisce l’iniziativa del Comune di avviare la progettazione per la realizzazione di una sezione nuova di zecca all’interno del camposanto. L’intervento programmato riguarda uno stralcio del progetto generale di riqualificazione del cimitero comunale. Secondo i calcoli del Comune da questa opera potrebbero essere ricavati all’incirca 2 mila nuovi locali che darebbero autonomia al Comune per diversi anni. Il progetto in questione prevede la realizzazione di un corpo di fabbrica composto da due elevazioni fuori terra ed una interrata per complessivi 572 loculi e 54 cellette dislocati nei vari livelli del manufatto. Per questo progetto sono già stati effettuati gli studi geologici e il collaudo statico e amministrativo, con tanto di inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche. L’opera prevede un investimento di oltre un milione e 300 mila euro complessivamente e comprende anche la realizzazione di un ascensore. Il Comune ha già incassato il parere positivo della Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali di Trapani. Nello scorso aprile l’ente municipale aveva approvato le graduatorie inerenti l’assegnazione di nuovi loculi al cimitero comunale. I cittadini che hanno fatto richiesta di acquisto sono stati inseriti in due graduatorie (A e B) e potranno godere dello spazio già recuperato attraverso l’operazione di esumazione delle salme. Sino allo scorso mese di aprile le domande presentate dai cittadini, che da anni attendevano la possibilità di ottenere una sepoltura proprio a causa della carenza cronica di loculi, erano 336 per complessivi 652 loculi.
Alcamo, lavoratori ASU in agitazione
In queste giorni in cui tante categorie protestano, anche i lavoratori precari vogliono far sentire la loro voce. Le loro rivendicazioni saranno al centro di un’assemblea sindacale del personale utilizzato come ASU dal Comune di Alcamo e da tutti gli altri Enti pubblici o privati insistenti sul territorio comunale, indetta per domani dall’USB ASU Sicilia, presso il Centro Congressi Marconi di Alcamo dalle ore 10.00 alle ore 12.30. A darne notizia Daniela Pizzitola, in qualità di delegata provinciale dell’Associazione “Comitato Regionale ASU Sicilia” e Vito Sardo, delegato regionale USB categoria ASU, con una nota inviata anche al sindaco e al responsabile del personale del Comune di Alcamo. Particolarmente caldi gli argomenti all’ordine del giorno: mancata corresponsione sussidi dei mesi di novembre e dicembre; la prosecuzione delle attività socialmente utili per l’anno 2014; disegno di legge presentato dal Governo Regionale per la stabilizzazione dei lavoratori ASU. Un incontro a cui saranno presenti i coordinatori regionali USB ASU Sicilia. Intanto le sigle sindacali hanno indetto una manifestazione per giovedì 12 dicembre a Palermo a cui è invitata a partecipare tutta la platea ASU in servizio presso gli enti locali nonché i lavoratori che operano presso le Cooperative, per manifestare presso l’ARS affinché il Disegno di Legge presentato dal Governo regionale che prevede la proroga e la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, sia approvato dall’Assemblea Regionale con gli eventuali emendamenti migliorativi proposti. In questi giorni, avvertono, continueranno le riunioni con i lavoratori e le iniziative per avere risposte chiare dagli organi istituzionali. Senza contare che anche a livello regionale i sindacati hanno indetto per venerdì 13 lo sciopero di tutti i lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni siciliane, con concentramento fissato alle 9:30 in Piazza del Parlamento, e un corteo che arriverà davanti a Palazzo D’Orleans, sede della Presidenza della Regione. Scopo della mobilitazione organizzata da CGIL CISL e UIL: lo stop al precariato nel pubblico impiego e la rivendicazione del diritto al lavoro.
La Dia di Palermo indaga sull’Ato Tp1, partono gli avvisi
Un’inchiesta della DIA di Palermo sullo smaltimento dei rifiuti in provincia di Trapani nei comuni di Alcamo, Buseto, Calatafimi, Castellammare, Custonaci, Erice, Favignana, marsala, Pantelleria, paceco, San Vito e Valderice dell’Ato TP1. Terra dei Fenici.
Secondo l’accusa i rifiuti differenziati dai cittadini sarebbero stati ammassati e non smaltiti a dovere.
La notizia è riportata da Live Sicilia. Nell’inchiesta, condotta dal Procuratore Aggiunto Maria Teresa Principato e i Sostituti Maruzio Agnello e Carlo Manzella, vede coinvolti, secondo il periodico d’informazione Live Sicilia, Orazio Colimberti direttore Area Sud della Aimeri Ambienti, Salvatore Reina a capo dell’impianto di Trapani, Michele, Pietro e Caterina Foderà della Sicilfert, Gregorio Bongiorno amministratore della Agesp sub appaltatrice della Aimeri, Salvatoire Alestra direttore generale della Terra dei Fenici.
A vario titolo risponderebbero di omissione di controllo e violazione delle norme in materia ambientale. Ma secondo Live Sicilia nell’inchiesta è coinvolto anche Nino Papania perchè in cambio di mancati controlli assicurati avrebbe chiesto l’assunzione di alcune persone all’Aimeri. Papania lungo le colonne di Live Sicilia avrebbe risposto che sis ente sorpreso della notizia e che nessun avviso di garanzia gli è stato comunicato. Attualmente la sua posizione è stata stralciata per richiedere l’autorizzazione al Senato di utilizzare le intercettazioni. All’epoca dei fatti Papania era Senatore e dunque spetta alla Camera del Senato dare l’autorizzazione.
Tutti gli indagati respingono le accuse tramite i loro legali e sempre attraverso le colonne del periodico Live Sicilia.
Alcamo: week-end in città per Sgarbi
Week-end alcamese per Vittorio Sgarbi. Sabato e domenica appena trascorsi il noto critico d’arte ha visitato la città e le sue bellezze naturali, storico-architettoniche e culturali. Sbarcato in città sabato per presenziare all’inaugurazione della mostra personale dello scultore Giacinto Bosco, Sgarbi a sorpresa ha deciso di intrattenersi nella cittadina alcamese. E così ha cominciato il suo intenso tour nei luoghi più rappresentativi di un centro storico ricco di spunti e di testimonianze storiche. Prima tappa, dopo essere stato al Collegio dei Gesuiti, alla chiesa della Sacra Famiglia in piazza Ciullo molto conosciuta perché ospita le spoglie del beato Arcangelo Piacentini da Calatafimi. All’interno della sacrestia sono stati fatti visionare al critico d’arte calici e pissidi di finissima fattura, datati del 17° e 18° secolo, in oro e argento.
La delegazione con al seguito Sgarbi si è poi spostata anche nelle viuzze del centro, in alcune delle quali il tempo sembra essersi davvero fermato. Di notevole pregio la presenza di archi che risalgono al secolo scorsi, in alcuni casi anche a due secoli fa, ovviamente vincolati dalla Sovrintendenza ai beni culturali come nel caso della volta che si trova in piazza Ciullo sovrastante un’attività commerciale. Il noto critico ha guardato con notevole attenzione e interesse questi veri e propri “monumenti” architettonici si proprietà di privati.
Altra tappa alla chiesa di San Francesco di Paola, a pochi passi dall’ospedale San Vito e Santo Spirito. Con disinvoltura Sgarbi è entrato all’interno con la chiesa gremita di gente in attesa che cominciasse la celebrazione pomeridiana. Anche qui Sgarbi ha ammirato la bellezza monumentale di questa parrocchia detta anche della “Badia Nuova” che risale al 1531. Nel 1699 fu demolita e ricostruita su progetto di Giovan Biagio Amico e in seguito, nel 1724, arricchita di pregevoli opere d’arte. All’interno vi sono ben otto statue in stucco eseguite nel 1724 da Giacomo Serpotta e sono tra i principali capolavori dell’artista che si avvicina per vigore espressivo alle opere del Bernini. Il critico ha guardato da vicino le statue che ornano le pareti intitolata a La Pace, La Mansuetudine, La Fortezza, La Purezza, L’Addolorata, La Maddalena e S. Pietro e S. Paolo. Un occhio è stato buttato anche alla tela di Pietro Novelli detto il Monrealese (S. Benedetto da Norcia) di notevole valore artistico e un’altra del Trapanese Andrea Carrera (S. Francesco di Paola) del 1642.
Sgarbi ha salutato tutti, si è intrattenuto con molti cittadini che gli hanno semplicemente chiesto una stretta di mano. Un modo anche per sfatare il tabù di chi lo vede sempre e solo in tv con perenne animo rissoso.
Alcamo, grande festa per l’Immacolata
Alcamo ha sfidato la pioggia, il vento ed il freddo nel giorno della festa dell’Immacolata concezione. In migliaia si sono riversati per le strade della città per salutare la Vergine portata come da tradizione ieri sera in processione per le vie principali. Un serpentone lungo oltre un chilometro ha preceduto per tutto il percorso il simulacro addobbato per l’occasione di preziosi che hanno arricchito la sontuosità della statua. La stradine del centro storico, illuminate a festa, hanno accolto con grande gioia il passaggio della Madonna, con canti, applausi scroscianti e soprattutto con grande devozione. I fedeli hanno assistito alla processione con grande raccoglimento rendendo quindi solenne il ricordo di quello che è considerato dalla chiesa un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre del 1854. Provvedimento che sancì come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Il dogma dell’Immacolata Concezione riguarda specificatamente il peccato originale: per la chiesa Cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente. Ad accogliere il simulacro festoni e scritte che inneggiano la figura della madre di Cristo. Immancabile la presenza, appena dietro la statua, delle autorità civili, militari, istituzionali e religiose. Appena dietro, come da tradizione, la banda musicale del paese che ha intonato motivi tipici accompagnando la processione, partita nel primo pomeriggio dalla chiesa di San Francesco d’Assisi, è rientrata soltanto dopo le 20, appena in tempo dal momento che pochi minuti dopo la pioggia si è fatta più battente. Nella devozione cattolica l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830). Tutta la devozione degli alcamesi è evidente anche nei visi dei componenti della confraternita, vestiti di bianco e blu, che portano in spalla il pesantissimo simulacro, segno proprio di un forte attaccamento che fa superare anche il grande peso e lo sforzo enorme per portare in processione la statua.
Primarie ad Alcamo, vince Renzi.
Anche ad Alcamo vince renzi con una buona affluenza di votanti. Canzoneri, segretario del PD di Alcamo non può che avere soddisfazione e non manca di lanciare qualche frecciata poolemica comunque verso coloro che sono critici verso la segreteria e il partito. Ora bisognerà lavorare insieme nel partito, fa sapere Canzoneri, senza se e senza ma e prendersi responsabilità ben precise di fronte ad elettori e iscritti. Bonventre può stare tranquillo ma il PD alla luce delle nuove situazioni, fa sapere Canzoneri, chiederà una rivisitazione a sinistra della giunta.
DATI DEFINITIVI PRIMARIE PD DI ALCAMO
Votanti 1.175:
– Renzi 882 voti (75,13%)
– Cuperlo 188 voti (16,01%)
– Civati 97 voti (8,26%)
(7 schede bianche/nulle)