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giovedì, Giugno 19, 2025
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Alcamo: D’Angelo si dimette dalla vicepresidenza

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Arriva il primo effetto politico al consiglio comunale di Alcamo dopo la condanna del vicepresidente Vito Savio D’Angelo a una pena di quattro anni e due mesi, tra le più alte del troncone giudiziario riguardante la maxi truffa scoperta nel 2011 nel trapanese alle compagnie assicurative. Con una scarna nota l’esponente del civico consesso annuncia di avere rassegnato le dimissioni da  numero 2 del consiglio. Decisione presa proprio in seguito alla condanna avuta in primo grado dal tribunale di Trapani che non gli ha nemmeno concesso la condizionale della pena. Attraverso i suoi legali D’Angelo sta già provvedendo a presentare appello: “Sono stato condannato – sostiene nel comunicato D’Angelo – per reati di cui in piena coscienza ammetto di non avere mai commesso. Rispetto le decisioni della magistratura ma ritengo di essere vittima di un errore giudiziario che sicuramente sarà chiarito nei prossimi gradi di giudizio”. Intanto, però, nonostante la proclamata innocenza la decisione politica di lasciare la vicepresidenza ha una sua chiara matrice: “Al fine di sollevare il consiglio comunale da possibili imbarazzi – aggiunge lo stesso consigliere – sono pervenuto alla determinazione di rassegnare le mie dimissioni da vicepresidente dell’assise”. In merito già il presidente del consiglio, Giuseppe Scibilia, aveva annunciato di avere attivato i canali necessari per verificare la posizione giudiziaria di D’Angelo il quale rischia seriamente la decadenza. Decisione che spetterà al segretario generale del Comune, Cristoforo Ricupati, che si dice in attesa di ricevere il dispositivo della sentenza appena emessa nei confronti di D’Angelo. Non appena al Comune verrà notificata la sentenza sarà anche interessata nel merito la Prefettura di Trapani. Ricupati, con codice penale in una mano mano e testo unico degli enti locali nell’altra, sarà chiamato ad emettere un giudizio sulla permanenza o meno di D’angelo dietro gli scranni. L’esponente del civico consesso alcamese è stato chiamato, nel corso del processo, a rispondere di “associazione per delinquere finalizzata alla truffa”. Dall’inchiesta emerse un’oliata organizzazione che denunciava finti incidenti con tanto di certificati medici ovviamente ritenuti fasulli. Per Alcamo si tratta del secondo caso che si verifica in questa legislatura di condanna nei confronti di un consigliere comunale. E’ accaduto ad Antonio Fundarò che nel maggio scorso è stato condannato a otto mesi e venti giorni di reclusione, pena sospesa, per aver indotto la pubblica amministrazione ad errore per un attestato di invalidità utile per l’assegnazione provvisoria per la scuola secondaria di secondo grado nell’anno scolastico 2011-2012. Anche questo caso giudiziario ebbe una sua conseguenza: Fundarò si dimise da capogruppo del Partito Democratico.

C/mmare: fornitura gas a rischio, ordinanza del sindaco

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Il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola ha firmato ieri un’ordinanza nella quale si intima alla Snam Rete Gas di attivare tempestivamente tutte le procedure più idonee per mettere a regime la fornitura di gas alla città e procedere ai lavori di ripristino definitivo della conduttura in una sede diversa e più sicura, non ultimo anche dal punto di vista geologico per il serio rischio frane che incombe, onde evitare ancora disagi per la cittadinanza. Come si evidenzia nell’atto del primo cittadino, sabato scorso la SNAM Rete gas di Mazara del Vallo aveva comunicato all’amministrazione Comunale che una frana causata dalle recenti ed abbondanti piogge, aveva danneggiato la condotta del gas metano in prossimità di contrada Mortilli che di fatto ha messo a rischio la fornitura di gas. Ora il sindaco, in considerazione del concreto rischio che si correrebbe nel caso in cui si verificassero ulteriori cedimenti, che potrebbero anche coinvolgere la strada a monte, e l’urgenza di intervenire a scopo preventivo, ordina alla stessa società, come si legge nel documento, “di provvedere immediatamente alle opere di messa in sicurezza del tratto di condotta del Gas danneggiata a causa del movimento franoso, al fine di ripristinare l’esercizio del metanodotto e la fornitura al Comune di Castellammare del Golfo ed al fine di ridurre, anche per il futuro, il rischio per la pubblica e privata incolumità”. Nell’ordinanza si evidenzia che i lavori in questione dovranno essere eseguiti senza indugio e che la spesa per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza sarà a totale carico della stessa SNAM Rete Gas. Il Comando locale di Polizia Municipale sarà incaricato di fare osservare il provvedimento.

Botta e risposta tra Bonventre e Vilardi per l’Antiracket

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Dopo le polemiche dimissioni di Sebastiano Vilardi da Presidente dell’Associazione Dell’Associazione Antiracket e Antiusura di Alcamo ora rispondono sia gli assessori Palmeri e Paglino, da noi interpellati, che lo stesso Sindaco sebastiano Bonventre che ha emesso un lungo comunicato.

Nel comunicato Bonventre ci va giù duro verso Sebastiano Vilardi che ieri era stato polemico verso l’amministrazione.

“Il fallimento (insuccesso) personale del sign. Vilardi nel gestire e rappresentare la prestigiosa associazione non può essere addebitato ad altri se non allo stesso – dice e scrive Bonventre, il Sindaco – “L’associazione antiracket e antiusura è diventata assegnataria, con delibera n. 348 del 15/12/11 di un immobile in via S. Tornamira 27 in concessione gratuita; in data 04/01/2012 è stata fatta la stipula della convenzione di affidamento per fini sociali del suddetto immobile ma l’associazione ha rinunziato a detta assegnazione senza alcun motivo plausibile. In ogni caso, l’amministrazione ha proseguito la sua politica in favore dell’associazione, ritenendo che tra i beni confiscati alla mafia nella disponibilità di questo Ente il più idoneo fosse l’immobile sito in via XI Febbraio nn. 16-18. Detto immobile è stato assegnato all’associazione con delibera n. 199 del 28 giugno 2013 e a giorni sarebbe stato consegnato alla stessa.

Non è pensabile, dunque, che adesso il presidente Vilardi imputi alla mia Giunta di non essersi occupata delle sorti dell’associazione, prima di imputare all’amministrazione comunale responsabilità alcuna bisogna conoscere i fatti nella loro interezza.

Questo per quanto attiene la vicenda dei locali, ma intanto all’associazione è stato assegnato un congruo contributo da parte dell’amministrazione, contributo che l’amministrazione si dichiara disponibile a rivedere a fronte di una programmazione adeguata da parte dell’associazione.

Alla luce dei fatti, è inammissibile ed inaccettabile che il presidente dell’antiracket scriva che la mia amministrazione possa boicottare l’attività della stessa, pregiudicandone addirittura l’esistenza. I termini usati da Vilardi sono offensivi e lesivi dell’immagine non solo della mia persona ma dell’attività portata avanti dalla mia giunta sempre e comunque in difesa della legalità nonché sono gravissimi nei riguardi della cittadinanza.

Ribadisco con forza che fra le priorità della mia amministrazione ci sono la legalità e la volontà ferma di portare avanti tutte quelle iniziative che sostengono l’antiracket, la cultura della legalità è un fattore imprescindibile del vivere civile di una società sana.  

La mia amministrazione è stata sempre presente a tutte le manifestazioni ed iniziative a sostegno della cultura della legalità, coinvolgendo scuole, forze sane della città ed i cittadini per non dire che il comune è fra i soci fondatori del consorzio trapanese per la legalità e lo sviluppo. 

Pertanto l’amministrazione si riserva di adire alle vie legali, a maggior tutela di quanto sopra espresso.”

Alcamo, concorso per i presepi

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Una manifestazione che mira a sostenere e rinvigorire la tradizione alcamese e siciliana della realizzazione di presepi da esposizione. Sulla scorta dell’ottima riuscita della scorsa edizione del concorso “Il Presepe e i suoi Personaggi Tradizione Contemporaneità”, l’Associazione Culturale “Cassaru”, con la collaborazione della cooperativa sociale “Agrigest” e il patrocinio del Comune di Alcamo, indice la V Edizione della medesima iniziativa, che si svolgerà dal 16 dicembre al 6 gennaio. La rappresentazione della nascita di Gesù, il Presepio, espressione culturale dell’identità cristiana, continua a sopravvivere in una realtà sempre più consumistica spesso in contrasto con l’albero di Natale simbolo dello scambio di doni e regali. Il Concorso di quest’anno, dal titolo “Il Presepe: la capacità di trasmettere la fede in modo semplice e popolare” prevede tre diverse categorie: quelli allestiti nelle vetrine dei negozi per la sezione A, nelle parrocchie per la categoria B, e infine, nella sezione C quelli creati da singoli o gruppi. I presepi, che dovranno essere realizzati nel territorio del Comune di Alcamo – mentre per gli eventuali allestimenti fuori zona sarà compito della giuria valutare se prenderli in considerazione o meno, potranno essere realizzati con qualsiasi tecnica e materiale, in forme classiche, moderne, astratte e con ampia libertà di dimensione; purché sia sempre presente il contenuto religioso. Chi volesse partecipare deve apprestarsi: scade, infatti domani il termine per presentare la domanda di iscrizione al concorso che deve essere fatta pervenire sull’apposito modulo alla sede dell’Associazione Cassaru a mezzo fax al 0924 507080 o a mezzo e-mail all’indirizzo di posta elettronica: cassaru@gmail.com. La quota di iscrizione è di 8 euro. I presepi dovranno essere allestiti entro le 12:00 del 16 dicembre, per rimanere aperti al pubblico fino all’Epifania, giorno in cui avverrà la premiazione presso il “Collegio dei Gesuiti ” di Alcamo. Una commissione valuterà a suo insindacabile giudizio le opere vincitrici; saranno assegnati premi in denaro ai presepi classificatisi tra i primi tre posti in ogni categoria: sia per i negozi, che per le parrocchie e i privati previsti un primo, secondo e terzo premio con somme cha vanno dai 500 ai 250 e ai 100 euro. I criteri di valutazione verteranno su: proporzioni nella realizzazione, espressività emotiva e religiosa, plasticità e movimento, effetto cromatico, scenografia, effetti speciali, materiali usati e di e difficoltà legate allo stesso, originalità e cura dei particolari, realizzazione complessiva. Premi speciali saranno assegnati ai presepi non classificati tra i primi tre che si distinguono per qualche caratteristica particolare, mentre a tutti gli altri sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Imprese BIO, selezione del Gal Elimos per Norimberga

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Il Gal Elimos, al fine di promuovere l’ampliamento e il rafforzamento dei processi di internazionalizzazione del sistema produttivo locale, seleziona operatori facenti parte dei territori del Gal Elimos ed operanti nel settore BIO, per la partecipazione alla manifestazione fieristica che si svolgerà a Norimberga dal 12 al 15 febbraio 2014. Sono prioritariamente ammesse le piccole e medie imprese, singolarmente individuate o in forma aggregata (attraverso consorzi e/o cooperative), regolarmente iscritte al registro delle imprese, che esercitino un’attività economica indicata come prevalente nelle seguenti filiere produttive: conserve bio, pasta artigianale, dolciaria e prodotti da forno bio, olivicolo – olearia bio, prodotti agroalimentari vari non rapidamente deperibili bio e organic wine. Le aziende interessate all’evento possono far pervenire entro le ore 13:00 del 19 dicembre 2013 la manifestazione d’interesse, secondo il modello pubblicato sul sito www.galelimos.it, al Gal Elimos (Fax 0924-957111; e-mail: info@galelimos.it).

Alcamo, si dimette con polemica il Presidente dell’Antiracket

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Con una lettera inviata a S.E. il Prefetto, al Sost. Proc. DDA di Trapani Andrea Tarondo, al Sindaco di Alcamo, al settore Serv Econ. e Finanziari, al Presidente del Consiglio di Alcamo e ai Presidenti della 1a, 2°, 3° e 4° Commissione Consiliare si è dimesso da Presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese Sebastiano Vilardi, che ha ricoperto tale carica da quattro anni, essendo venute meno le condizioni elementari sul progetto di legalità portato avanti sin dalla costituzione dell’associazione stessa.
“Le motivazioni sono identificabili nel boicottaggio che l’attuale Amministrazione Comunale di Alcamo ha messo in atto contro l’Associazione “- dice Sebastiano Vilardi, dimissionario – non investendo nella cultura della legalità e segnando una inversione di tendenza rispetto all’impegno della passata amministrazione comunale sulla strategia, il contrasto e la lotta all’illegalità determinandone,di fatto, la discontinuità, ha avversato le iniziative dell’Associazione stessa , ne ha tagliato l’erba sotto i piedi, non ha concesso la sede da anni richiesta, ha azzerato il modico contributo concesso ma soprattutto, si è resa responsabile, venendo meno all’impegno morale che ha ogni amministrazione , all’apporto e all’attenzione sul peso che può e deve avere la Legalità nel contesto economico e sociale di questo territorio.
I gravissimi atti succedutisi in città, nell’area del golfo e in provincia negli ultimi anni con un crescendo progressivo preoccupante confermano che l’illegalità la fa da padrona e inchieste in corso hanno confermato la persistente capacità del contesto criminale di condizionare le dinamiche politico-elettorali locali.
Occorre capire che l’esito finale di questa guerra dipende dalla capacità di far scendere in campo quante più persone possibili con lo scopo di trasmettere l’ideale di Legalità assumendoci la responsabilità di una scelta intellettuale e civile e pertanto, la questione della Legalità acquisisce un’inevitabile centralità nel dibattito politico e culturale.”

Alcamo: Tares, trappola dietro l’angolo

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ALCAMO – Corsa contro il tempo ad Alcamo, e non solo, per pagare la tassa sui rifiuti. La scadenza per la prima rata è fissata al prossimo 16 dicembre ma attenzione perché dietro l’angolo può scattare la trappola. C’è il rischio più che concreto che a centinaia di contribuenti alcamesi non verrà notificato in tempo il bollettino per potere pagare l’imposta. Il rischio quindi è che possa scattare la mora. Lo scrivono in un apposito avviso il sindaco Sebastiano Bonventre e il funzionario del settore Fabio Randazzo i quali evidenziano che il mancato ricevimento da parte dei contribuenti dell’invito al pagamento non determina l’esenzione per il pagamento del tributo: “Semmai – si legge – obbliga il contribuente, in caso di mancata ricezione, ad attivarsi per procurarselo presso gli uffici del Comune al fine di evitare sanzioni ed interessi per il ritardato pagamento”. In parole povere l’alcamese dovrà recarsi all’ufficio preposto del Comune per ritirare il bollettino secondo quanto oltretutto sancito dall’articolo 36 del regolamento comunale. Qui però casca l’asino perché secondo gli addetti ai lavori, quindi essenzialmente i commercialisti, le cose non stanno proprio così: “ Tale articolo del regolamento Tares non prevede affatto che in caso di mancata ricezione il contribuente debba attivarsi per procurarsi i bollettini, ma prevede che in caso di mancato pagamento delle somme indicate negli avvisi di pagamento allora si applicano sanzioni ed interessi”. Sullo sfondo quindi potrebbe anche innescarsi un braccio di ferro tra i contribuenti alcamesi e l’amministrazione comunale. Appare verosimile che gli uffici manterranno in proposito una certa elasticità anche per evitare eventuali contenziosi in materia. Al di là questo aspetto il Comune ha introdotto sul proprio sito internet un vero e proprio calcolatore della Tares, posto nella mascherina della home page. Una volta dentro ogni contribuente potrà calcolarsi la tariffa che dovrà corrispondere in maniera semplice.

Nel calcolatore sono inserite di default le agevolazioni: sono infatti previste riduzioni per abitazione stagionale a disposizione, per unico occupante, per Soggetto residente all’estero per più di sei mesi, per fabbricato rurale ad uso abitativo, ed ancora per compostaggio, per i pensionati di età maggiore ai 65 anni e per invalidità maggiore all’80 per cento. Il calcolo è distinto oltretutto in quota fissa e variabile, ed in incasso spettante al Comune e quello che invece sarà introitato dallo Stato

Alcamo: condannato vicepresidente del consiglio

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L’indagine sulla maxitruffa ai danni delle compagnie assicurative potrebbe avere delle refluenze dirette sul consiglio comunale di Alcamo. la condanna del vicepresidente del consiglio, Vito D’Angelo, è già da ieri al vaglio del segretario generale del Comune Cristoforo Ricupati. Lo sostiene il presidente del consiglio Giuseppe Scibilia: “Non abbiamo notizie certe in merito sulla presunta condanna – sostiene Scibilia – e proprio per questo ieri ho dato mandato al segretario di verificare la questione”. Sarà passata al setaccio la sentenza emessa dal Tribunale di Trapani che ha emesso 14 condanne in seguito ad un’indagine della Polizia Stradale di Trapani. Il consigliere alcamese Vito D’Angelo è stato tra quelli che ha avuto inflitta una pena di quattro anni e due mesi, tra le più alte del troncone giudiziario. L’esponente del civico consesso alcamese è stato chiamato a rispondere di “associazione per delinquere finalizzata alla truffa”. Dall’inchiesta emerse un’oliata organizzazione che denunciava finti incidenti con tanto di certificati medici ovviamente ritenuti fasulli. Ora il dirigente del Comune sarà chiamato a valutare con attenzione gli atti processuali: “Ancora non mi è stato notificato nulla – sottolinea Ricupati – per cui non posso pronunciarmi in merito. Una volta visionato il dispositivo della sentenza verificherò il caso”. Per Alcamo si tratta del secondo caso che si verifica in questa legislatura di condanna nei confronti di un consigliere comunale. E’ accaduto ad Antonio Fundarò che nel maggio scorso è stato condannato alla pena di otto mesi e venti giorni di reclusione, pena sospesa, per aver indotto la pubblica amministrazione ad errore per un attestato di invalidità utile per l’assegnazione provvisoria per la scuola secondaria di secondo grado nell’anno scolastico 2011-2012. Ritornando al caso della truffa alle compagnie assicurative le pene maggiori sono state inflitte a Leonardo Domingo, sei anni di reclusione, e a Angelo Rizzo e a Giacinto Raspanti, cinque anni. Pene minori invece per gli altri dieci imputati: Nicoletta Calvaruso, un anno e sette mesi; Francesco Lo Monaco ed Antonino Galbo, un anno e quattro mesi ciascuno; Domenico D’Angelo, un anno e tre mesi; Rosa Lo Giudice, Antonino Lombardo e Nunzia Maenza, un anno, un mese e quindici giorni di reclusione ciascuno; Stefania Chiovaro, un anno ed un mese; Filippo Vaccaro e Francesco Pisciotta, un anno di reclusione ciascuno. Tutti gli imputati, tranne Domingo, Rizzo, Raspanti e Vito D’Angelo, hanno ottenuto la concessione della sospensione condizionale della pena. Il Tribunale ha anche assolto Leonardo Domingo, Angelo Rizzo, Nunzia Maenza e Giacinto Raspanti da alcune imputazioni ed altre due imputate, Maria e Daniela Cruciata, da tutte le accuse loro contestate. Il Tribunale ha condannato gli imputati anche al risarcimento dei danni in favore delle compagnie assicurative truffate.

Alcamo, seimila articoli sequestrati: denunciato cinese

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Sono oltre seimila gli articoli sequestrati dalla Guardia di Finanza di Alcamo. Come preannunciato nei giorni scorsi, con l’approssimarsi delle festività natalizie continuano i blitz delle Fiamme Gialle volti a contrastare il fenomeno della contraffazione dei marchi di fabbrica, a garanzia non soltanto del corretto funzionamento dei mercati ma anche e, soprattutto, a tutela della salute dei consumatori. I militari della Guardia di Finanza hanno effettuato un intervento presso un esercizio commerciale di Alcamo, sottoponendo a sequestro oltre cinquemila articoli contraffatti di vario genere, tra i quali capi di abbigliamento di note marche e dispositivi elettrici non conformi alle norme sulla sicurezza. Per verificarne la composizione sono finiti sotto sequestro più di mille oggetti di bigiotteria, tra collane, orecchini e bracciali, poiché potrebbero contenere metalli dannosi per la salute. L’imprenditore di nazionalità cinese, titolare dell’esercizio in questione, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Trapani per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, frode nell’esercizio del commercio e ricettazione. Non sono passate neanche due settimane dall’operazione “Natale sicuro” messa a segno sempre dalle Fiamme Gialle di Alcamo – in quella occasione insieme al Commissariato di P.S. di Castellammare del Golfo – che portò al sequestro di oltre mille articoli contraffatti tra giocattoli di vario genere e confezioni di profumi. In alcuni prodotti mancava anche il marchio CE. E anche in quel caso si trattava di un negozio gestito da un uomo di nazionalità cinese, che fu denunciato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione. Non è da escludere che nei prossimi giorni seguiranno altri interventi dello stesso genere.

Alcamo: mobilità sostenibile, nuove iniziative in programma

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Sabato alle ore 11.30, presso la Sala Rubino del Centro Congresso Marconi, avrà luogo un incontro pubblico finalizzato a presentare le nuove iniziative di mobilità sostenibile programmate dall’amministrazione Bonventre. L’incontro di sabato, in particolare, è volto a promuovere il servizio “Pedibus” già sperimentato nelle Scuole Primarie della città. Grazie al coinvolgimento delle associazioni di volontariato e d’Arma la sperimentazione ha registrato una convinta e sempre più numerosa partecipazione delle famiglie e degli alunni, un atteggiamento che incoraggia l’amministrazione a proseguire nella programmazione di interventi integrati di mobilità sostenibile.

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