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mercoledì, Giugno 18, 2025
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Pala Tre Santi, scontro Comune Cittadini per la TARES

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Arriva il gran giorno del confronto tra cittadini e Comune di Alcamo per la Tares. Al Pala Tre Santi l’incontro dibattito aperto tra cittadini costituitisi in comitato e no e gli amministratori per le esose bollette della Tares che sono arirvate in questi giorni a tutti.

Già il Comune, constatato degli errori da parte degli uffici, ha stilato una delibera in cui ha postergato la prima rata al 24 gennaio in attesa di risolvere errori e dare respiro ai cittadini. Poi la polemica tra Fundarò e l’Amministrazione, dove l’ex assessore Massimo Fundarò contesta ad Abbinanti e Paglino l’aumento quando lui aveva mantenuto, dice, la tarriffa tra le più base a 1,57. Cosa contestata da Sindaco e amministratori che invece dicono e affermano che Fundarò era presente nelle amministrazioni precedenti, l’ultima quella di Bonventre e dunque non ignaro ai prossimi aumenti.

Poi la questione Isole ecologiche ferme da quasi due anni per un problema al software che non si comprende per qualemotivo non venga risolto con un contenzioso tra Comune di Alcamo e Aimeri che gestisce la raccolta differenziata.

Al Catella di Alcamo il Memorial Lauria, il Presidente della Serie C.

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Domani ad Alcamo al Lelio Catella il Primo Memorial Giuseppe Lauria, il Presidente dell’Alcamo Calcio che portò ai trionfi dei bianconeri negli anni ’70 vincendo tre campionati di fila dalla Promozione alla serie C a suo tempo terza serie nazionale del calcio.

Il Memorial è organizzato dalla società bianconera che oggi milita nell’Eccellenza con ottimi e insperati risultati navigando nelle alte sfere della classifica dopo un ottimo avvio e dopo aver rischiato di scomparire.

Al Memorial in programma alle 15,30 partecipano l’Alcamo, il Salemi e il Castellammare. Saranno distribuiti calendari con la squadra di calcio, premi e ricordi con la presenza anche di alcuni calciatori storici del tempo.

Il Memorial per ricordare la scomparsa del Presidente Lauria.

Slitta all’anno nuovo la sentenza sull’attentato a Papania

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La sentenza per i tre sotto accusa di aver effettuato l’attentato dinamitardo alla segreteria del Senatore Nino Papania è stata rinviata a gennaio perchè saranno ascoltati anche i dirigenti dell’Aimeri.

Coinvolti nell’inchiesta e accusati di aver effettuato materialmente l’attentato a Papani sono Francesco Domingo, Enzo Amato e Antonio Mistretta per cui il Pubblico Ministero Rossana Penna ha chiesto la condanna a tre anni e 4 mesi.

Sono coinvolti poi nell’inchiesta a vario titolo anche  Leonardo e Giuseppe De Blasi, Giovanni Renda e Leonardo Vicari.

Nino Papania ha sempre rinegato di aver avuto contatti con gli accusati e di aver fatto promesse.

La questione riguarda l’inchiesta della procura di Trapani per una presunta promessa di lavoro da far avere all’Aimeri da parte di Nino Papania agli accusati durante la campagna elettorale che portò all’elezione di Sebastiano bonventre a Sindaco di Alcamo che poi, non soddisfatta, portò all’attentato con una bomba carta alla segreteria di Nino Papania di via Roma.

L’inchiesta si è poi divisa in un altro troncone, portato avanti sempre dal Pubblico Ministero Rossana Penna che vede lo stesso Nino Papania e altri indagati per voto di scambio.

Forse di un rumeno il cadavere di Bosco d’Alcamo

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Potrebbe essere un cittadino rumeno l’uomo trovato morto alla vigilia di Natale nei pressi di Contrada Bosco d’Alcamo. Il cadavere è stato trovato in avanzato stato di decomposizione.

L’autopsia ha intanto accertato che il decesso risale a circa due mesi fa, ora i Carabinieri della Compagnia di Alcamo, che indagano, stanno cercando di scoprire l’identità e le modalità della morte e hanno trovato addosso all’uomo un braccialetto con un nome e cognome che potrebbe indicare l’identità dell’uomo e da qui l’ipotesi che si tratterebbe di un cittadino rumeno.

Non è esclusa nessuna ipotesi, nemmeno quella del suicidio, forse per la presenza in prossimità del ritrovamento del cadavere del cavalcavia stradale.

Le ricerche sulle scomparse delle persone sono state estese a tutto il territorio siciliane per cercare di identificare la persona e ricostruire possibilmente gli ultimi giorni della sua vita, i suoi spostamenti, conoscenze e motivo per cui si trovava ad Alcamo.

Il cadavere dell’uomo è stato trovato da un cittadino della zona e presentava la mancanza delle mani e dei piedi. Da accertare anche se la mancanza degli arti è stata opera degli animali o tutta la vicenda nasconde altro.

Massimo Fundarò replica a Bonventre

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La polemica sull’aumento della Tares ad Alcamo passa anche dal botta e risposta tra il Sindaco Sebastiano Bonventre con Massimo Fundarò, ex assessore all’ambiente, nell’amministrazione da quasi vent’anni di centro sinistra ad Alcamo.

Fundarò dop aver contestato l’aumento dela bollette Tares ha emesso un comunicato in cui rivendico con orgoglio di aver gestito il settore ambiente negli ultimi anni, dice e “che ha fatto di Alcamo una delle città più pulite della Sicilia e con la tassa sui rifiuti fra le più basse d’Italia. Con coerenza mi sono sempre opposto ad aumenti non congrui della tassa sui rifiuti, in quanto presupposto fondamentale per un buon risultato del nuovo sistema di Raccolta Differenziata.

La delibera con cui sono stati decisi i nuovi aumenti è del Novembre 2013, io mi sono dimesso da assessore l’8 Luglio. E’ evidente che io non c’entro nulla! La delibera di revoca del servizio di riscossione rifiuti all’AIPA dell’Aprile 2013 non ha influito, non ha alcuna relazione concreta, con gli aumenti inseriti nella Tares decisi dal sindaco Bonventre circa un mese fa.

Ricordo al sindaco che grazie al mio lavoro siamo uno dei pochi comuni in Sicilia ad avere avuto un finanziamento per la realizzazione di una nuova discarica. L’unica cosa che manca è la disponibilità dei terreni, di stretta competenza dell’assessorato ai lavori pubblici.

Per quanto riguarda le critiche al dott. Favoino, non solo sono infondate ma offendono un tecnico che è uno dei principali esperti di rifiuti in Italia. Il sindaco forse rimpiange i vecchi tempi dell’ATO in cui le nomine non avevano niente a che fare con la competenza ma erano esclusivamente politiche?“

Alcamo, Tares: il Comune decide la proroga per la prima rata

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Dopo le proteste dei cittadini sulle bollette della Tares ad Alcamo, ma non solo ad Alcamo, arriva la delibera firmata questa mattina da parte dell’amministrazione di postergare la prima rata al 24 gennaio.

Intanto i cittadini potranno recarsi al Palazzo di vetro e avere maggiori delucidazioni perchè nella stesa delibera, ha detto Abbinanti, è stato anche deciso il potenziamento degli uffici per rispondere in maniera adeguata alle domande dei cittadini.

Intanto tutto è pronto per l’assemblea cittadini di domenica prossima nella Palestra di c.da Tre Santi convocata insieme da Comune e comitato dei cittadini alle 9,30. Lì saranno presenti i cittadini e la stessa amministrazione che risponderà a tutte le domande.

 

Alcamo: Natale sicuro, potenziati i controlli

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Polizia, carabinieri, guardia di finanza e da quest’anno anche vigili urbani: ad Alcamo e Castellammare del Golfo è stata creata una vera e propria task force per arginare i fenomeni di microcriminalità. Predisposto un piano capillare che prevede un rafforzamento dei controlli del territorio nella vasta area del golfo castellammarese e che andrà avanti per tutto il periodo natalizio. La polizia in particolare usufruirà di altri agenti e pattuglie

Obiettivi sensibili che sono stati prioritariamente individuati in esercizi commerciali e istituti di credito, dove verrà garantito un controllo in particolar modo all’apertura e chiusura. Senza dimenticare comunque i reati predatori, in particolare i furti in abitazione

Ovviamente non mancheranno nemmeno i posti di blocco sul fronte del controllo della viabilità anche per prevenire le cosiddette stragi del sabato sera. Etilometri e autovelox saranno dispiegati n zone nevralgiche e molto trafficate dove c’è un alto rischio di incidenti. L’obiettivo quindi è quello di mettere in campo una rete di controllo per garantire un Natale sicuro tra Alcamo e Castellammare del Golfo dove soprattutto la percezione dei furti in abitazione appare essere in aumento anche se sul piano statistico non sembrano esserci significative variazioni in questo territorio. In quest’ottica in giro per le strade non ci saranno soltanto pattuglie ma carabinieri e poliziotti in modo da garantire un più capillare controllo delle abitazioni e anche dei locali

 

Alcamo, Bonventre risponde a Fundarò

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Il sindaco di Alcamo raccoglie la provocazione e interviene con un’apposita nota sulle dichiarazioni dell’ex assessore Massimo Fundarò riguardo ai nuovi tributi comunali, riportate anche da un maxi cartellone, a firma del circolo Sel di Alcamo, per le vie cittadine, che riporta seccamente: “TARES NO GRAZIE”, e accusa sindaco, giunta e consiglio comunale di aver commesso un grave errore, puntando il dito contro un aumento ingiustificato del 100% e oltre non sostenibile da famiglie, imprese e pensionati, e invitando infine a ritirare la relativa delibera. E qui arriva la dichiarazione del primo cittadino alcamese, il quale dice di apprendere “con assoluto sconcerto e con viva amarezza delle affermazioni dell’ex Assessore all’Ambiente del Comune di Alcamo”, che ha gestito politicamente il Settore Ambiente del Comune fino allo scorso mese di luglio scorso puntualizzando che lo stesso Fundarò “ha sottoscritto il passaggio da TARSU a TARES, quale presupposto per rescindere il contratto con AIPA; ha predisposto il piano economico finanziario di raccolta rifiuti fino all’anno 2013; ha indicato quale liquidatore e amministratore dell’ATO il Dr. Favoino che, purtroppo ha dimostrato scarsa incisività nell’azione di controllo sulla raccolta differenziata, i cui ricavi sono oltremodo bassi; ha gestito gran parte dell’iter progettuale della nuova discarica senza portarlo a compimento”. Tirando le somme, praticamente, l’ex assessore, secondo quanto riportato da Bonventre, avrebbe contribuito, durante la sua attività in giunta, che si è tra l’altro conclusa recentemente, a creare il sistema da lui adesso tanto criticato. Intanto, come aveva proposto durante l’ultima seduta del consiglio Comunale del 20 dicembre scorso, il sindaco fa sapere di aver fissato un un’assemblea cittadina per sabato 28 dicembre, alle ore 9.30, presso il Centro congressi Marconi, durante la quale verranno discusse ed affrontate tematiche particolarmente calde: l’occupazione e i tributi comunali, accogliendo così quanto richiesto a gran voce dai cittadini che proprio durante e dopo quel consiglio comunale si erano riuniti in Piazza Ciullo per far sentire la propria voce. Tutti i cittadini, ovviamente, sono invitati a partecipare.

Alcamo: cani randagi costano 5 euro a testa

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Almeno per un altro anno il Comune dovrà fronteggiare il problema del randagismo ricorrendo ad una ditta esterna, con costi conseguentemente esorbitanti. Questo lo si evince dall’appalto che è stato appena aggiudicato dal Comune alla “Mister Dog di Rocca di Neto”, società che gestisce il canile in provincia di Crotone. Ogni cane accalappiato ad Alcamo e trasferito in quel canile costerà giornalmente un euro e 80 centesimi. Se si considera che ad oggi ne risultano accalappiati, ed a carico di Alcamo, all’incirca 400 animali si evince che ogni giorno l’ente municipale, e quindi i contribuenti, devono farsi carico di ben 720 euro di spesa per un totale annuale di oltre 260 mila euro. Insomma, ogni alcamese sborsa mediamente 5 euro l’anno per mantenere questo servizio. Sotto questo aspetto si attende la nascita del rifugio sanitari che verrà costruito in un bene confiscato alla mafia, il cui appalto è stato recentemente affidato. Struttura che farebbe risparmiare alla comunità un bel po’ di soldini. Da considerare che questa convenzione con mister dog ad Alcamo va avanti oramai dal lontano 2006. A conti fatti quindi, come ha denunciato nei mesi scorsi il consigliere comunale Antonio Fundarò, la spesa annuale per il Comune di Alcamo in questi 7 anni ha sfiorato i 2 milioni di euro. Un vero salasso per un ente che da tre anni è in fortissima difficoltà nel far quadrare i conti. Ora però sul fronte del contrasto al randagismo la svolta potrebbe essere davvero dietro l’angolo. Il rifugio è stato progettato in un ampio terreno ubicato all’estrema periferia di Alcamo, in contrada Tre Noci. Il 40 per cento dei fondi previsti per la sua costruzione, circa 170 mila euro, è a carico del bilancio comunale, la restante parte a carico invece della Regione. Si porrebbe fine così all’assenza di un servizio nel territorio che ha creato non pochi problemi, prima di tutto finanziari per gli elevati costi che deve sostenere il Comune proprio per ricoverare i cani randagi. Da qualche tempo sono state intraprese delle iniziative di sensibilizzazione per fare in modo che si possa incentivare il sistema dell’adozione del cane, ma ovviamente per la sua proporzione il fenomeno non può debellato con politiche di questo genere. Soprattutto si volta pagina rispetto a quanto avvenuto nel recente passato, con un grande canile intercomunale che sarebbe dovuto sorgere proprio ad Alcamo già diversi anni fa e che sfumò per una serie di responsabilità tecnico-burocratiche che hanno visto i Comuni del comprensorio scaricarsi a vicenda le responsabilità. Sarebbe dovuto infatti sorgere un rifugio in territorio di Calatafimi, al confine con Alcamo, nell’ambito di un progetto che avrebbero dovuto finanziare i Comuni di Alcamo, Calatafimi e Castellammare del Golfo. Fu anche stipulato un protocollo d’intesa poi però tutto saltò per ritardi nella progettazione con tanto di polemiche tra le amministrazioni alcamese e castellammarese che si accusarono a vicenda. Pare che alla base di questa contesa ci fosse un presunto cambiamento dei termini della convenzione che non fu gradito dai sindaci.

C/mmare del Golfo: avvistato un branco di delfini

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Vivere in un posto incantato come il Golfo di Castellammare permette di andare al mare anche in pieno inverno, di approfittare di una giornata di sole per un’uscita in barca. E può riservarti una insolita sorpresa: un branco di delfini che ti accompagnano in questa passeggiata. Ed è proprio quello che è accaduto a due diportisti che li hanno avvistati al largo della costa di Castellammare del Golfo. In tutto una ventina di mammiferi che per diversi minuti hanno letteralmente accerchiato la piccola imbarcazione a motore

Tanto lo stupore tra gli occupanti della barca, rimasti letteralmente incantati da questo panorama. Allora hanno voluto immortalare questo momento, filmando con il proprio telefonino tutta la scena. La barca ha seguito i delfini per alcuni minuti osservandone movimenti e acrobazie

Nelle parole che si captano attraverso il video, che è stato pubblicato nel sito internet della testata giornalistica “Si 24” si intuisce l’euforia ma anche l’emozione dei diportisti che probabilmente per la prima volta si sono imbattuti in un branco di delfini. Per diversi minuti i mammiferi hanno seguito il natante, quasi a volerlo accompagnare nel suo percorso di allontanamento della costa. In questa occasione i delfini hanno dimostrato una volta di più la loro docilità, esternando la grande propensione a interagire anche con gli esseri umani

Non è la prima volta che i delfini vengono avvistati nelle acque del Golfo di Castellammare. Da queste parti infatti vi sono tanti video, per lo più pubblicati attraverso la famosa piattaforma di you tube, che testimoniano la presenza dei cetacei. Certo, non è uno spettacolo quotidiano e si manifesta raramente ma almeno una volta l’anno ci sono segnalazioni del genere da questo anfratto di costa siciliana.

I delfini hanno seguito l’imbarcazione alla prua, viaggiando ad una velocità elevata al pari della stessa barca. Lo spettacolo è andato avanti per diverso tempo sino a che i due diportisti hanno salutato i mammiferi lasciandoli andare via verso il tramonto.

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