Astronomia, foto del buco nero. Scienziata alcamese nell’equipe della storica scoperta

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Violette Impellizzeri al centro dei relatori

C’è anche la scienziata alcamese Violette Impellizzeri nel gruppo internazionale che ha lavorato sino a raggiungere alla grande scoperta della prima foto di un buco nero, destinata a segnare un nuovo capitolo nella storia della Fisica e dell’Astronomia. Al progetto dell’Eht hanno partecipato 200 ricercatori più 60 Istituti nel mondo. Otto radiotelescopi sparsi in tutto il mondo. In quelli installati sulle Ande cilene a 5 mila metri di altezza, lavora Violette Impellizzeri nel centro scientifico Alma che si trova in Cile. Ieri Violette Impellizzeri, seduta al centro di un tavolo, assieme ad altri quattro scienziati, ha partecipato alla conferenza stampa, tenutasi in contemporanea in otto stati del mondo, per comunicare la storica scoperta.

Il responsabile dei dati raccolti dal radiotelescopio Alma è Ciriaco Goddi, che assieme alla sua equipe tra le quali, una punta delle punte diamante è Violette Impellizzeri, ha visto prendere forma l’immagine nella shat tra ricercatori. Dopo anni di simulazioni, fake images, è arrivato il coronamento di un lavoro che è solo all’inizio. Quello immortalato è un buco nero super massiccio. Il buco nero è un oggetto massiccio con un enorme campo gravitazionale che deforma lo spazio tempo come un imbuto senza fondo. Talmente potente da catturare e non lasciar sfuggire nemmeno la luce. Violette Impellizzeri, definita la “Donna delle stelle” , balzò agli onori della cronaca mondiale nel 2008 poiché mentre osservava dall’Alma le galassie, scoprì l’acqua più antica dell’universo.

Violette Impllizzeri è sposata con lo scienziato francese Eric Villard e nello scorso mese di agosto ha volato per 12 mila chilometri: partenza da Santiago, capitale del Cile, per un atto d’amore verso la sua città: Alcamo. Con lei il marito, Eric Villard, il figlio Raphael Vincent di tre anni e la figlia, Eleonore, che ha compiuto un anno il 10 agosto dello scorso anno. Scelse Alcamo, alla quale è sempre legata, per battezzare Eleonore nella chiesa di Sant’Oliva, alla cui parrocchia appartiene la stessa Violette e il papà Filippo, ex insegnante di matematica, che con i genitori abitavano nella via Discesa Santuario a meno di duecento metri dalla chiesa di piazza Ciullo.

La volontà delle scienziata, nonostante gli impegni che la portano in giro per il mondo, è stata sempre quella di non tagliare le radici con la sua Alcamo, con i parenti e amici che vivono in città. Violette Impellizzeri, lavora da oltre dieci anni presso l’osservatorio Alma, il più grande radiotelescopio del mondo che si trova in Cile. Il suo lavoro quotidiano, in quell’assolato deserto, consiste nell’osservazione costante, attraverso potentissimi radiotelescopi che scrutano l’immensità dell’universo, alla ricerca dei segreti del mondo, dei quali ci sono ancora miliardi e miliardi di cose da scoprire. E poi lo studio delle onde gravitazionali, i buchi neri e tanto altro. Ora per Violette un’altra grande soddisfazione: quella di avere partecipato all’evento battezzato: “La foto del secolo”. E il sogno di Violette è quello di “Potere un giorno lavorare in Italia” e tornare “frequentemente con la famiglia per prendere un bagno ad Alcamo Marina”.