Ogni anno il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio. Quella del 25 novembre non è una data scelta a caso dall’ONU: ricorre infatti l’anniversario dell’assassinio delle sorelle Mirabal, tre coraggiose donne rivoluzionarie, che furono massacrate nel 1960. Durante questo giorno si svolgono cerimonie contro la violenza che oggi sono quotidianamente e drammaticamente alla ribalta, Quella della violenza è una storia lunga quasi tre mila anni. E’ raccontata con l’Antigone tragedia greca di Sofocle recitata per la prima volta nel 442 avanti Cristo. E’ di attualità. Dopo il successo riscosso lo scorso mese di agosto con la rappresentazione nell’atrio del collegio dei gesuiti, l’associazione “Noi oltre il teatro” ripropone tale tragedia per la quale oltre cinquanta protagonisti hanno iniziato da un paio di sere le prove presso la palestra Fitness. “Antigone non alla violenza” sarà in scena il prossimo 26 novembre alle 20 al teatro Cielo d’Alcamo a cura delle sezioni di Alcamo della Fidapa e del Kiwanis club. La regia è di Rita Maria Mancuso, aiuto a organizzatore messinscena Silvana Giacone, coordinatrice del gruppo di ballo Fitness, Rosalba Salamone. La tragedia contiene diversi significati molto attuali: dignità e rispetto, donne vittime ed eroine capaci di sfidare il tiranno, diritto e governo, lotta per la giustizia. I ragazzi reciteranno in costume d’epoca. Sul palcoscenico studenti delle medie fino all’università, giovani che lavorano in vari settori soprattutto nel campo dei servizi al turismo per mettere da parte in molti casi soldi per pagare le tasse scolastiche. Cultura e inclusione per una recita che rappresenta un salto di qualità. Hanno ricevuto i complimenti della famosa scrittrice alcamese Maria Sandias.
Favignana e AMP alla Borsa del turismo extralberghiero. Si punta su tutela ambientale (Interviste)
Anche Favignana e l’Area Marina Protetta Isole Egadi hanno preso parte all’ottava edizione della Borsa del Turismo Extralberghiero, organizzata da Confesercenti Sicilia, e conclusasi ieri al Cruise Terminal del Porto di Palermo. L’evento, di rilevanza internazionale, ha visto la partecipazione di operatori del settore turistico provenienti da tutta Europa ma anche da Stati Uniti, Canada e India. La Borsa del turismo extralberghiero ha rappresentato un’importante occasione per promuovere il territorio dell’arcipelago eguseo che sta puntando su qualità e sostenibilità per valorizzare ulteriormente l’attrattività del territorio, con particolare attenzione alla tutela ambientale
“Muffulette” e olio nuovo nel segno di San Martino, tradizioni da tramandare
Si celebra oggi la festa di San Martino, che secondo un vecchio proverbio ”ogni mosto diventa vino». E la città di Alcamo è famosa per il suo ottimo vino. Ieri domenica vigilia di San Martino i panifici alcamesi aperti hanno sfornato migliaia di “muffulette”, che vanno mangiate calde e condite con l’olio nuovo. Nel segno dunque di una tradizione il consumo di “muffulette” e le tradizioni vanno tutelate perché fanno parte della memoria del popolo e senza memoria non c’è futuro. Tradizioni da fare conoscere ai ragazzi delle scuole. Ben venga dunque anche la celebrazione della festa di San Martino. I biscotti, dolci tradizionali, con le sue varietà ovvero infarciti di cioccolata o ripieni di ricotta ma soprattutto le “muffulette” si consumano la vigilia del giorno di San Martino e arricchiscono le tavole imbandite. Pani, fatti con farina arricchita di semi di finocchio e conditi con olio nuovo, formaggio, sale, pepe, formaggio, acciughe, ma ognuno è libero di far sbizzarrire la propria fantasia. Una “muffuletta” di 200 grammi venduta ad un uro e 50. Le “muffulette” vengono accompagnate dal vino, un tempo appena uscito dalle botti. Oggi in bottiglia. Secondo la tradizione siciliana, in questo giorno, i proprietari terrieri distribuivano del pane caldo e condito, ai contadini. Un gesto che nella tradizione popolare si rifà alla solidarietà espressa da San Martino al povero a cui diede un pezzo del suo mantello per ripararsi dal freddo.
Otto ori e quattro argenti per sei alcamesi ai mondiali unificati WTKA di Kickboxing
Sei ragazzi alcamesi sul gradino più alto del podio a Marina di Carrara ai mondiali unificati WTKA di Kickboxing ai quali hanno partecipato tre mila e 500 atleti provenienti da 36 nazioni. A rappresentare l’Italia come membri della nazionale italiana WTKA, 6 ragazzi alcamesi del Vikings Team Bresciani (nella foto). Sono Vito Viola (11 anni), Giuseppe Sutera (16 anni), Davide Ciornei (16 anni), Umberto Saura (19 anni), Sonia Ruffino (27 anni ) e il loro Coach Roberto Bresciani (36 anni ). Dopo 4 giorni di combattimenti i risultati sono stati più che soddisfacenti. Tutti i ragazzi hanno portato a casa il titolo di campione del mondo WTKA 2024 con un totale di 8 ori e 4 argenti. WTKA Italia e la Federazione di arti marziali e sport da combattimento. Il maestro Roberto Bresciani IV Dan è un atleta e tecnico della nazionale WTKA, già vincitore di titoli italiani e mondiali e gestisce una palestra in via San Leonardo
Morto Raimondo Cerami, ex commissario del Libero Consorzio di Trapani
E’ morto all’età di 73 anni Raimondo Cerami, ex magistrato e per diversi anni alla guida, come commissario, del Libero Consorzio di Trapani, l’ex provincia. Era rimasto in carica ai vertici dell’ente intermedio fino all’agosto dello scorso anno. Per la morte di Cerami ha espresso cordoglio Maria Concetta Antinoro, attuale commissario del libero Consorzio, che ha definito il suo predecessore figura stimata e di grande valore per il lavoro, sia come magistrato che come guida dell’ente.
Formazione, decurtati sequestri per Papania e Rocca. Accardi senza obbligo
Il tribunale di riesame di Palermo ha accolto quasi interamente il ricorso presentato dall’avvocato Vito Di Graziano contro le misure reali adottate nei confronti dell’ex senatore alcamese Nino Papania e del suo braccio destro Angelo Rocca. Si tratta dei sequestri di denaro disposti dal tribunale misure di prevenzione nell’ambito dell’inchiesta sul malaffare nella gestione i corsi ed enti di formazione professionale. Il Riesame ha quindi annullato il sequestro di 714.000 ero nei confronti del politico alcamese portando la somma a soli 16.500 euro. Decurtazione anche per Angelo Rocca, ex candidato alle ultime regionali, che aveva subito un sequestro da 232.000 euro. Per il tribunale del Riesame il sequestro a Rocca deve ammontare a 28.000 euro. Per il coordinatore provinciale di VIA annullato anche il divieto di dimora anche se rimangono tali gli arresti domiciliari. Il legale dei due politici ha comunque già presentato un altro ricorso al Riesame contro le misure cautelari. Altre novità anche per alcuni degli indagati, i marsalesi Michele Accardi, consigliere comunale, e la figlia Sara. Il Riesame ha infatti annullato l’obbligo di dimora sia per l’esponente del movimento politico VIA che per la figlia. Secondo l’accusa fra i presunti favori al centro dell’inchiesta c’era la promessa di assunzione per Sara Accardi: dal suo impiego in un supermercato, sarebbe stata trasferita a un ruolo in una IPAB a Santa Ninfa. La richiesta di assunzione sarebbe stata avanzata da Michele Accardi a Nino Papania e a Ignazio Chianetta, referente di VIA a Marsala, finito agli arresti domiciliari. L’inchiesta sugli enti di formazione e le relative misure cautelari hanno raggiunto, il 17 ottobre scorso, l’ex senatore Papania al carcere di Pagliarelli dove si trova dopo l’operazione di alcune settimane prima per voto di scambio politico mafioso.
‘Scialandro’ abbreviato, chiesti 100 anni di carcere. Ordinario, processo a dicembre
La Procura della Repubblica ha chiesto complessivamente più di 100 anni di carcere per i 10 imputati coinvolti nell’operazione antimafia Scialandro, messa assegno nell’ottobre dello scorso anno, che hanno deciso di essere giudicati con il rito abbreviato. Il processo si celebra a Palermo innanzi al giudice Rosario Di Gioia. Il blitz della DIA e dei carabinieri ha interessato i territori di Custonaci, Valderice e Trapani e rivelato il ruolo ancora attivo delle famiglie mafiose locali, pure nell’indirizzare alcune scelte delle pubbliche amministrazioni. Tra gli imputati, l’ex vicesindaco di Custonaci, Carlo Guarano. Per il politico, componente della giunta Morfino, sono stati chiesti 11 anni di reclusione. Dieci anni anche per Giuseppe Costa, colui che avrebbe messo a disposizione l’immobile dove venne nascosto il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito, rapito e disciolto nell’acido negli anni 90 per ordine di Giovanni Brusca. Costa, condannato, già condannato nel 2021 a 12 anni di carcere per altri reati, è accusato di rivestire un ruolo importante nelle dinamiche mafiose trapanesi. La procura ha chiesto anche quindici anni per Vito Manzo e Giuseppe Maltese, dodici anni per Gaetano Barone, Luigi Grispo, Santo Costa, Paolo Magro e Roberto Melita, quattro anni per Andrea Internicola. In generale i principali reati contestati sono quelli di associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni. Secondo le indagini dell’operazione Scialandro, inoltre, Custonaci sarebbe stata governata, nella stagione politica antecedente al voto amministrativo della primavera 2023, da una giunta parallela, dove cosa nostra avrebbe avuto ampi spazi di manovra. Dovrà intanto ancora partire il processo ordinario dinanzi al Tribunale di Trapani. Hanno scelto questo rito gli imputati Armando Bonanno, Gaetano Gigante, Francesco Lipari, Giuseppe Maranzano, Mario Mazzara, Mariano Minore, Francesco Todaro e Giuseppe Zichichi.
Scarsa illuminazione ad Alcamo, Donato: “Metteremo altri pali per la luce”
Illuminazione pubblica carente sotto gli occhi di tutti gli alcamesi. Disagi e proteste per le nuove lampade a basso consumo energetico in strade e ville della città. Questo è il contenuto della interrogazione presentata dal consigliere comunale Giovanni Calandrino lo scorso 4 settembre con risposta del vice sindaco Alberto Donato. Il “caso” scarsa illuminazione arriva anche in consiglio comunale e se ne parlerà nella riunione di mercoledì pomeriggio. Va sottolineato che c’è scarsa attenzione sui problemi della città da parte del consiglio comunale. Giovanni Calandrino ha puntato la su attenzione sulle vie tenente Stefano De Blasi Chiarelli, Emilia, Berlinguer, De Amici e Fazio. Ma ne potremmo citare tante altre come la via Edison, Alfieri, Caruso e così via. Centro storico ma non solo. Un comune deve trarre bilanci e tornare indietro quando iniziative non centrano l’obiettivo. E’ per esempio il caso delle piste ciclabili dei viali Italia ed Europa che hanno sortito l’effetto contrario: traffico rallentato e quindi aumento dell’inquinamento, con disagi per commercianti e abitanti. Disagi ora per la scarsa illuminazione con pericolo per la pubblica incolumità. Nella risposta all’interrogazione il vice sindaco Alberto Donato sottolinea che” sicuramento a seguito dell’efficientamento seguito dall’Enel X con una tipologia di lampada di nuova generazione a led, che proietta una luce direzionata in basso e non diffusa, l’ interdistanza tra un palo e un altro è notevole creando delle zone d’ombra”. “Le criticità individuate-. prosegue Alberto Donato in risposta a Giovanni Calandrino – potranno essere ridotte tramite l’installazione di nuovi bracci”. L’aumento dei pali della luce va eseguito immediatamente per far uscire la città di Alcamo da quello che sembra un coprifuoco. Scarsa illuminazione anche nel corso stretto ma ciò si verifica in tutta la città
CGIL, piano regionale sui rifiuti da rivedere. Poco spazio al riciclo, tanto agli inceneritori
Rafforzare e migliorare in tutte le città siciliane i servizi di raccolta differenziata domiciliare, che sono le principali responsabili della crisi delle discariche, e dotare tutti i comuni di impianti per il riciclo, il riuso dei materiali riciclati e il trattamento dei rifiuti organici”. Secondo CGIL Sicilia sono queste le “priorità per una corretta costruzione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti” che, secondo il sindacato, “il governo regionale non ha colto con un piano regionale che andrebbe pertanto modificato”. Sull’argomento la Cgil ha tenuto una manifestazione regionale durante la quale ha ribadito come la Sicilia sia sempre “in perenne emergenza – ha detto il segretario generale regionale della Cgil, Alfio Mannino – mentre il governo Schifani propone un piano rifiuti che sembra concepito solo per mettere in funzione gli inceneritori, che non saranno costruiti almeno prima di cinque anni. E invece di seguire il percorso virtuoso tracciato dell’Unione Europea secondo il quale solo il 10% dei rifiuti deve andare in discarica o in inceneritore, decide di ampliare le discariche”. Il segretario della Cgil regionale ha aggiunto che “questo piano rifiuti non innesca alcun percorso virtuoso di una possibile economia circolare, non darà buona occupazione, non renderà più vivibile il nostro territorio. Rischia insomma di essere un flop”. Il segretario confederale regionale Francesco Lucchesi ha detto che “a fronte della carenza di impianti di smaltimento e recupero il piano del governo regionale prevede ne siano realizzati 13. Peccato però – afferma il sindacalista – che non si ha alcuna notizia sulla loro effettiva realizzazione. Nel piano in questione – ha aggiunto Lucchesi – non viene indicato come procedere per rispettare gli obiettivi di recupero e riciclaggio, lo stesso piano è invece molto preciso quando si parla degli inceneritori”.
Basket. Golfo inarrestabile, esplode il PalaTreSanti quando si tocca quota 100 (Interviste)
Il tiro libero realizzato da Tanja Messana e che ha segnato quota 100 ha fatto esplodere il PalaTreSanti. La ventenne ha poi fatto anche 101 per un bottino di squadra che raramente si vede nei campionati femminili, a maggior ragione in serie B. Il match fra Golfobasket e Gonzaga Palermo è stata una sinfonia a senso unico. La squadra di coach Ferrara ha dominato in tutto contro un avversario giovane e bene allenato che nulla ha però potuto contro lo strapotere della capolista. E dire che le padrone di casa hanno anche sbagliato parecchi tiri, pure da sotto, ma gioco e circolazione di palla hanno entusiasmato il pubblico che, ancora una volta, ha riempito le gradinate del palazzetto alcamese. Difesa arcigna, apple recuperate in serie, assist, canestri da sotto e da oltre la linea de tre punti. Il risultato finale di 101 a 33 lascia poco spazio ai commenti. Il quintetto alcamese incrementa così il primato ma resta con i pedi per terra, consapevole che non tutti gli avversari saranno così facilmente abbordabili. A cominciare da domenica prossima quando la Golfobasket si recherà sul parquet dell’ambizioso Viagrande. Ritornando alla gara di ieri ben sei sono state le cestiste di coach Ferrara andate e in doppia cifra: top scorer Vella e Sekulic con 18 punti, Boiko 16, Coletta 13, Samokvalova 12 e Martina Messana 10. Alcamo, grazie al progetto Golfo, sta riscoprendo il suo mai sopito amore per il basket e rivedere il PalaTreSanti pieno di gente premia gli sforzi di dirigenza, staff e giocatrici.