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sabato, Giugno 7, 2025
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Assolto in primo grado Dario Veca, niente stalking ai danni dell’ex compagna

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Dopo otto anni di vicenda giudiziaria, l’attore e cabarettista Dario Veca, 69 anni, partinicese d’adozione, è stato assolto con formula piena ‘perché il fatto non sussiste’. Si tratta della sentenza di primo grado del processo che vedeva Veca imputato per stalking, reato al centro della separazione fra l’attore e la sua ex compagna. La tribolata vicenda della fine della relazione aveva prodotto una serie di episodi per cui tra le parti erano state presentate numerose denunce. A Dario Veca era stato anche imposto il divieto di avvicinamento all’ex compagna.

Nel corso delle indagini dei carabinieri era emerso che Veca avrebbe usato dei profili falsi su Facebook per inveire contro la donna. Scaturirono tre diversi procedimenti penali che poi confluirono in un unico processo. Anche l’ex compagna dell’attore 69enne e l’attuale marito subirono procedimenti penali alla luce delle denunce presentate da Veca uscendone sempre assolti. “Soddisfatti – ha commentato il legale difensore dell’attore, Bartolo Parrino – perché per l’accusa principale, quella di stalking, è stata dimostrata la sua estraneità ai fatti”. Dario Tindaro Veca, nato a Patti ma poi trasferitosi a Terrasini e quindi a Partinico, salì alla ribalta delle tv nazionali quando nel 2001 vinse, come migliore barzellettiere d’Italia, la trasmissione ‘La sai l’ultima’ su Canale 5.

Poi diverse partecipazioni a film e fiction per la tv, con ruoli anche da protagonista. Sulle accuse della ex moglie e del marito Veca si è sempre dichiarato innocente. L’attore è stato poi anche al centro di un’altra vicenda giudiziaria che ha fatto parecchio scalpore. Un credito nei suoi confronti da parte di Giovanni Impastato che ha portato al pignoramento ai danni del fratello di Peppino.

CdA di Airgest, Ombra confermato presidente. Irrompe Mazara del Vallo

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Una conferma e due new entry alla guida dello scalo trapanese. Salvatore Ombra sarà ancora alla presidenza del consiglio di amministrazione di Airgest, la società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, nel triennio 2025-2027. Entrano a far parte del CdA i mazaresi Mariella Martinciglio e Paolo Torrente. Nuovo presidente del collegio sindacale sarà il castelvetranese Calogero Calamia. Durante l’ultimo mandato del CdA lo scalo ha visto il ritorno di Ryanair, dopo un periodo di abbandono che aveva portato il traffico passeggeri ai minimi storici. Grazie anche al lavoro del management uscente, negli ultimi due anni l’aeroporto trapanese ha superato la soglia del milione di passeggeri e, per la prima volta nella sua storia, ha chiuso il bilancio in attivo.

Il nuovo CdA di Airgest, come sempre, è espressione di equilibri politici: Salvatore Ombra è considerato molto vicino al presidente della Regione Renato Schifani e quindi a Forza Italia. Le altre due poltrone del CdA sono invece espressione di Fratelli d’Italia e della Democrazia Cristiana. Frizioni si erano consumate proprio all’interno del partito meloniano, dove due correnti si erano scontrate per la nomina di un proprio esponente nel CdA della società che gestisce il ‘Vincenzo Florio’.  A chiudere la contesa fra Nicola Catania e Giuseppe Bica, concorrenti anche per il seggio all’ARS a suon di ricorsi, sono stati Carolina Varchi e Gaetano Galvagno che hanno scelto il nome di Paolo Torrente, imprenditore mazarese e capace di buoni risultati alle ultime elezioni amministrative di Mazara del Vallo. L’altra nomina, quella di “Mariella” Martinciglio, avvocata sempre di Mazara del Vallo, è in quota Democrazia Cristiana. Un nuovo CdA, quello di Airgest, che pende quindi totalmente verso la zona occidentale della provincia, con Mazara del Vallo, Marsala e Castelvetrano a farla da protagonisti.

Esami istologici dell’ASP di Trapani, aumentano i casi di ritardi

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Più si scava più aumentano i casi di ritardi per gli esami istologici di competenza dell’Asp di Trapani. Più si scava più  aumentano i casi di aggravamento delle patologie per esami in ritardo. Un vero scandalo che conferma la carenza di servizi sanitari e le cronache quotidiane parlano di ritardi, di carenza di personale sanitario, di aggressioni ai pronto soccorso. Di proclami da parte dei politici destinati a restare tali. Ci sarebbero 30 nuovi casi positivi sui circa 1000 referti istologici del 2024 di competenza dell’Asp di Trapani e refertati dopo il 5 marzo dal Policlinico di Palermo e dal Garibaldi di Catania a seguito del piano straordinario varato dalla Regione.

In queste ore, le strutture sanitarie stanno comunicando l’esito ai pazienti. Ore drammatiche per chi questo esito lo aspetta da mesi e mesi. Complessivamente, gli esami da refertare sono 3.300 di cui 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025, e secondo il cronoprogramma, entro dopodomani dovrebbero essere esitati tutti. Così come entro la stessa data, il presidente della Regione, Renato Schifani, dovrebbe ricevere sul suo tavolo la relazione degli ispettori inviati all’Asp dall’assessorato alla Salute.  Proprio ieri, un uomo di Mazara del Vallo di 47 anni, operato lo scorso 17 luglio, ha ricevuto la notizia di essere affetto da un adenocarcinoma ad anello con castone appendice. Scoramento, rabbia e dolore per chi forse, se l’esito fosse arrivato nei tempi previsti, avrebbe potuto intraprendere per tempo un percorso di cura.

Nei giorni scorsi il dirigente dell’Asp di Trapani Ferdinando Croce durante un’audizione alla Regione ha detto che ha ricevuto risposte negative quando ha chiesto a varie Asp di eseguire esami istologici a pazienti del Trapanese. Intanto mentre si accumulano ritardi l’Asp di Trapani decide di partecipare ad un evento in provincia di Messina per una spesa i 14 mila euro presi dai fondi per la comunicazione. Quale sarebbe stato il ruolo dell’Asp di Trapani in una delle isole Eolie è da comprendere. Insomma a chi interessa in provincia di Messina la ricerca di visibilità mediatica dell’Asp di Trapani? E’ questa una delle voci per la comunicazione circa 100 mila euro in sei mesi spesi. Intanto  l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani ha reso note due diverse graduatorie per l’assegnazione di incarichi di lavoro autonomo a medici da destinare ai vari ospedali del territorio. L’obiettivo di queste iniziative è colmare le carenze di organico negli ospedali della provincia e garantire continuità assistenziale nei vari reparti, rispondendo alle esigenze del territorio con un’adeguata copertura sanitaria.

Furto nei locali della Croce Rossa a Castelvetrano, si cercano i responsabili.

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Una Fiat Punto, una motosega, un gruppo di continuità, indumenti e cibo che erano destinati a persone bisognose sono stati rubati nella sede del comitato di Castelvetrano della Croce Rossa Italiana. Il furto è avvenuto nella zona artigianale di Castelvetrano all’interno dell’ex azienda «Agroverde srl», confiscata alla mafia e trasferita al patrimonio indisponibile del Comune. All’interno dell’area non era ancora attivo il servizio di videosorveglianza. Il presidente del comitato Giuseppe Cardinale ha presentato denuncia in commissariato.

Coltiviamo gentilezza per crescere insieme, tre incontri alla Bagolino.

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Venerdì mattina presso l’istituto comprensivo Sebastiano Bagolino il Gruppo Italia 300 di Amnesty International darà il via a una serie di tre incontri per promuovere rispetto, parità e consapevolezza organizzati dalla Consulta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza di genere del comune di Alcamo. Questo primo incontro tratterà il tema dell’Hate Speech e diritti umani.

Ministero delle Finanze. Ars, stop a 50 milioni spartiti nella finanziaria

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La spartizione di ben 50 milioni di euro in proporzione al peso politico e quindi al numero di deputati all’assemblea regionale. Soldi per tutti: sagre, mostre, festival, concorsi di miss, spettacoli di vario genere. Delle vere e proprie mance con un sistema evidentemente clientelare con fondi spartiti senza alcun pudore. Ma arriva lo stop. “Bene così, avevamo ragione e anche il ministero si sta rendendo conto delle porcherie che i deputati fanno in finanziaria”. Norme ‘mancia’ all’Ars, il deputato regionale e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera, attacca, dopo aver appreso del congelamento di 50 milioni da parte del Mef, ministero dell’economia e finanze.

“Una notizia che non fa altro che dimostrare che avevo ragione. Ho deciso di non partecipare alla spartizione dei pani e dei pesci nell’ultima finanziaria – aggiunge il deputato regionale -. Finanziarie che nella storia hanno anche visto un deputato regionale dare dei soldi all’associazione che faceva riferimento a sua madre”. E ancora: “Questo mi ha portato a dire di no e a rinunciare la quota di 1 milione di euro. Questo sistema va cambiato ed il fatto che il Mef ha congelato ben 50 milioni dovrebbe far riflettere tutti i miei colleghi. Una prassi che non è normale e che vede tutti i deputati coinvolti, dalla maggioranza all’opposizione: spero che il ministero impugni queste mancette, attivando anche la procura se è il caso”.

“Il tema, sollevato dal Mef e su cui anche il Pd si era espresso, è la discrezionalità con cui sono stati erogati i fondi. Proprio per tenere lontana la discrezionalità quando eravamo al governo avevamo abolito la tabella H”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagalloa proposito dei chiarimenti che il ministero dell’Economia e della Finanza avrebbe richiesto alla Regione siciliana sui contributi, pari a circa 50 milioni di euro, assegnati nell’ultima manovra di stabilità approvata dall’Assemblea regionale siciliana alla fine dello scorso anno. “Vedremo quali effetti concreti avrà l’iniziativa del MEF ma – prosegue – quello che è certo è l’ennesimo richiamo ad una modalità inaccettabile di finanziamento. Modalità che sta in capo al governo regionale e alla maggioranza di centrodestra”. “Adesso – aggiunge – è necessario che gli uffici della Regione studino attentamente le carte, in particolare i numeri relativi alle somme già erogate entro il 31 dicembre scorso per avere un quadro chiaro sugli eventuali debiti fuori bilancio su cui l’Ars potrebbe essere chiamata – conclude Barbagallo – a prevedere una manovra correttiva”.

Il mondo del taekwondo riunito a Trappeto. Atleti da tutta Italia (Interviste)

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Oltre 3 mila atleti in Sicilia praticano il Taekwondo, 1800 in provincia di Palermo, arte marziale che si va diffondendo sempre di più tra i giovani e anche tra le donne. Una crescita da ascrivere ai successi azzurri conquistati a livello mondiale, come il bronzo alle ultime paralimpiadi di Parigi del palermitano Antonino Bossolo. L’atleta ha preso parte, a Trappeto, alla manifestazione organizzata per celebrare i 50 anni di attività del maestro Luigi Guastella, poliziotto in pensione che ha fondato una scuola sul territorio. L’evento è stato promosso dall’associazione Le Pantere della Polizia con il supporto dell’amministrazione comunale di Trappeto e dell’Istituto scolastico comprensivo Rettore Evola.  Gli atleti, giunti da tutta Italia, si sono esibiti nelle diverse discipline del Taekwondo.

Pratichiamo la gentilezza, incontri alla Bagolino di Alcamo

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La consulta per le Pari opportunità e l’uguaglianza di genere del Comune di Alcamo vara il progetto “Pratichiamo la gentilezza”, tre appuntamenti, a partire dal 14 marzo e fino al 5 maggio, rivolti ai ragazzi della scuola media Sebastiano Bagolino per sensibilizzare sull’importanza dei comportamenti gentili, del rispetto reciproco e della valorizzazione   della   diversità,  con   la   collaborazione   di   professionisti,  esperti   del territorio.

Alunno educato alla gentilezza meno   propenso   a diventare   un   bullo   –   online   e   portato,   invece,   a   difendere   chi   è   vittima   di comportamenti scorretti.  A maggio in occasione dell’evento BooK festival, la Consulta consegnerà una targa agli alunni della Sebastiano Bagolino per la partecipazione al progetto formativo “: PRATICHIAMO LA GENTILEZZA. Primo incontro venerdì prossimo con Amnesty international – gruppo Italia 300 Alcamo tratterà l’argomento: “ Linguaggio di odio e violazione dei Diritti umani, stereotipi di genere. Secondo   incontro martedì,   29  aprile con Enrico Virtuoso infermiere esperto in malattie Infettive – infermiere legale e forense,   membro   del   consiglio   direttivo   dell’Ordine   delle professioni Infermieristiche di Trapani, che tratterà l’argomento:“ Il coraggio della gentilezza      con attività teoriche pratiche ed esperienziali di gruppo e con feedback conclusivi. Terzo incontro   lunedì   5   maggio   con   la   Presidente   dell’associazione CO.TU.LE.VI.   (contro   tutte   le   violenze) che    l’argomento: “Ogni gesto di gentilezza conta, un futuro senza violenza sulle donne ”. La relazione sarà finalizzata alla prevenzione e alla lotta contro la violenza di genere. Presenzieranno   anche   le   referenti   della  Consulta  pari  opportunità  dell’ufficio  dei servizi sociali del Comune  di Alcamo, che realizzeranno su: “Pesiamo le parole”.

13 marzo, Giornata Mondiale del Rene. Screening gratuiti anche ad Alcamo (interviste)

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“Ti sei mai chiesto se i tuoi reni stanno bene?” Una domanda semplice quella posta in occasione della Giornata Mondiale del Rene – che si celebra in tutto il mondo il 13 marzo – dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR) e dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN), per aumentare la consapevolezza sull’importanza della salute renale. In Italia e nel mondo, circa il 10% della popolazione adulta è affetta da malattia renale cronica e la maggior parte non ne è a conoscenza. Una patologia, fra l’altro, che può far perdere fino al 60-80% della funzionalità renale prima che si manifestino i primi sintomi.  La Giornata Mondiale del Rene che si celebra giovedì è quindi una campagna di sensibilizzazione volta ad aumentare la consapevolezza dell’importanza dei reni, con iniziative di informazione sui comportamenti preventivi, ma anche con screening gratuiti per identificare le persone a rischio.

Arrestato rumeno, in giro per Alcamo senza dispositivo anti stalker

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Se ne andava in giro per Alcamo lasciando a casa il dispositivo elettronico anti-stalker. La polizia ha quindi arrestato un rumeno di 46 anni a causa di numerose violazioni al divieto, cui era sottoposto, di avvicinamento all’ex moglie. La corte d’appello ha quindi appesantito la misura cautelare e il 46enne è finito in carcere.  L’uomo, nonostante la prescrizione di non avvicinarsi all’ex coniuge, faceva di testa sua. Era stato sottoposto ad analogo provvedimento  perché era stato ritenuto responsabile, sempre ad Alcamo, di altre condotte persecutorie ai danni di un’altra donna con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale.

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