Alcamo ha sfidato la pioggia, il vento ed il freddo nel giorno della festa dell’Immacolata concezione. In migliaia si sono riversati per le strade della città per salutare la Vergine portata come da tradizione ieri sera in processione per le vie principali. Un serpentone lungo oltre un chilometro ha preceduto per tutto il percorso il simulacro addobbato per l’occasione di preziosi che hanno arricchito la sontuosità della statua. La stradine del centro storico, illuminate a festa, hanno accolto con grande gioia il passaggio della Madonna, con canti, applausi scroscianti e soprattutto con grande devozione. I fedeli hanno assistito alla processione con grande raccoglimento rendendo quindi solenne il ricordo di quello che è considerato dalla chiesa un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre del 1854. Provvedimento che sancì come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Il dogma dell’Immacolata Concezione riguarda specificatamente il peccato originale: per la chiesa Cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente. Ad accogliere il simulacro festoni e scritte che inneggiano la figura della madre di Cristo. Immancabile la presenza, appena dietro la statua, delle autorità civili, militari, istituzionali e religiose. Appena dietro, come da tradizione, la banda musicale del paese che ha intonato motivi tipici accompagnando la processione, partita nel primo pomeriggio dalla chiesa di San Francesco d’Assisi, è rientrata soltanto dopo le 20, appena in tempo dal momento che pochi minuti dopo la pioggia si è fatta più battente. Nella devozione cattolica l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830). Tutta la devozione degli alcamesi è evidente anche nei visi dei componenti della confraternita, vestiti di bianco e blu, che portano in spalla il pesantissimo simulacro, segno proprio di un forte attaccamento che fa superare anche il grande peso e lo sforzo enorme per portare in processione la statua.
Primarie ad Alcamo, vince Renzi.
Anche ad Alcamo vince renzi con una buona affluenza di votanti. Canzoneri, segretario del PD di Alcamo non può che avere soddisfazione e non manca di lanciare qualche frecciata poolemica comunque verso coloro che sono critici verso la segreteria e il partito. Ora bisognerà lavorare insieme nel partito, fa sapere Canzoneri, senza se e senza ma e prendersi responsabilità ben precise di fronte ad elettori e iscritti. Bonventre può stare tranquillo ma il PD alla luce delle nuove situazioni, fa sapere Canzoneri, chiederà una rivisitazione a sinistra della giunta.
DATI DEFINITIVI PRIMARIE PD DI ALCAMO
Votanti 1.175:
– Renzi 882 voti (75,13%)
– Cuperlo 188 voti (16,01%)
– Civati 97 voti (8,26%)
(7 schede bianche/nulle)
Alcamo, Italia, proteste e fermo. Scuole in corteo
L’Italia si ferma, anche Alcmao ha partecipato ma in minima parte rispetto a ciò che si prevedeva. In Piazza Ciullo manifestazione di artigiani, imprenditori, commercianti e scuole insieme dopo un corteo che ha attraversato la cittadina. Slogan, manifesti e dichiarazioni contro la crisi e la situazione drammatica che si sta vivendo nel mondo del lavoro, dell’imprenditoria, del commercio e anche della scuola.
Da considerare che diversi Istituti superiori si sono appunto accodati alla protesta che si svolge in tutta Italia.
Intanto oggi il Liceo Classico di Alcamo questa mattina ha manifestato davanti la scuola per protestare contro la tenuta e la sicurezza dell’istituto. Gli studenti hanno tenuto a sottolineare che la caduta di calcinacci dai cornicioni e le condizioni generali dell’Istituto vanno prese in considerazione e bisogna mettere riparo. Sarà installata intanto a quanto pare una rete protettiva.
Alcamo, il PSI di Nino Oddo entra in consiglio comunale
Il PSI di Nino Oddo entra in consiglio comunale ad Alcamo. Stamattina l’annuncio ufficiale con una conferenza stampa al Marconi alla presenza dello stesso parlamentare regiornale socialista. Entra a far parte con una Federazione con l’UCD, il gruppo che proveniente da diverse anime del consiglio ha appoggiato Sebastiano Bonventre all’ultimo rimpasto e ha come riferimeno l’assessore Giuseppe Simone. I consiglieri sono Antonio Nicolosi, Salvatore Trovato, Giuseppe Campisi, Francesco Ferrarella.
Nino Oddo ha confermato l’appoggio a Bonventre a Simone ma forse qualcosa cmabierà anche in virtù delle ultime novità interne al PD con la vittoria di Renzi. Presente alla conferenza stampa anche la Coordinatrice del Movimento Femminile Daniela Virgilio.
Per il deputato regionale questore e Presidente provinciale del PSI Nino Oddo il trattino UCD-PSi scomparirà presto.
Calcio, Alcamo-Sancataldese a “rischio”
Torna ad essere in parte off limits lo stadio Catella di Alcamo. Era già successo qualche mese fa in occasione del derby contro il Marsala, capita nuovamente domani per la gara interna dei bianconeri contro la Sancataldese. Il Prefetto di Trapani, con una specifica ordinanza, ha vietato per questo match l’ingresso allo stadio di Alcamo di tutti i non residenti nella provincia di Trapani. Vietata anche la prevendita dei biglietti della partita. “I biglietti di ingresso”, per come si legge nell’ordinanza, “validi per assistere all’incontro, potranno essere acquistati soltanto ai botteghini dell’impianto sportivo il giorno dell’incontro”. Misure cautelative e restrittive dopo che il Comitato di Analisi e per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha inserito la gara Alcamo-Sancataldese tra quelle considerate a rischio, suggerendo l’adozione di specifiche prescrizioni, sulla scorta delle criticità poste in essere dalla tifoseria della Sancataldese in occasione della gara Raffadali-Sancataldese dello scorso 13 ottobre. “Dopo la gara con il Marsala1912 – commenta amareggiata la dirigenza alcamese – un’altra sconfitta per il piccolo grande calcio siciliano”. Nell’occasione del derby del vino il prefetto ordinò addirittura il divieto di ingresso allo stadio per tutti coloro che risultavano non essere residenti ad Alcamo. Anche in quella occasione il provvedimento era frutto dei timori legati al comportamento degli ultras marsalesi che la settimana precedente avevano invaso lo stadio Angotta nel corso di una partita casalinga degli azzurri con tanto di scontri fisici e intervento delle forze dell’ordine. All’epoca altrettanto vibranti furono le proteste della dirigenza dell’Alcamo che si disse “danneggiata” da tale provvedimento in quanto l’Alcamo è una squadra molto seguita anche da appassionati del comprensorio a cui quindi fu impedito di potere assistere alla gara. Alcamo-Sancataldese, gara valevole per la penultima giornata di andata del girone A del campionato di Eccellenza, sarà diretta dall’arbitro agrigentino Piero Cumbo. La giacchetta nera, manco a farlo apposta, la scorsa stagione, alla settima giornata di ritorno, ha diretto proprio Alcamo-Sancataldese (2-1 per i bianconeri, con doppietta di Zerbo). Ad assistere l’arbitro agrigentino saranno gli assistenti di linea messinesi Antonino Spanò e Giovanni Spadaro. Per l’Alcamo nelle ultime settimana qualche punto di troppo è stato perso per strada e ciò li ha fatti allontanare dalla vetta della classifica che per diverse giornate è stata appannaggio proprio degli uomini di mister Chico. La Sancataldese sarà al Catella con una formazione ampiamente rimaneggiata per via delle diverse squalifiche inflitte agli ospiti ancora da scontare.
Balestrate, “porto aperto a giugno”
BALESTRATE. Entro il 15 gennaio la firma per la gestione del porto ed entro giugno il completamento dei lavori di ripristino delle opere danneggiate. Parole di Gianni Moscherini, amministratore delegato della società Marina di Balestrate, da anni individuata dalla Regione come aggiudicataria della gestione dell’area portuale balestratese. Ieri in conferenza stampa l’ad ha annunciato che si è arrivati alle battute finali dell’intricata vicenda che ad oggi ha portato al totale inutilizzo del porticciolo turistico, oramai completo dal lontano 2004 (opera costata 30 milioni di euro stanziati dall’Unione Europea) ma che mai è entrato in funzione. “In questi giorni – sottolinea Moscherini – ho avuto una fitta interlocuzione con l’assessorato regionale Territorio e Ambiente che mi ha assicurato la firma della convenzione per la gestione della struttura entro il 15 gennaio. Per quella data inizieranno immediatamente i lavori per la riparazione di tutte quelle opere danneggiate dal vandalismo e dal degrado naturale degli anni”. Saranno rimessi in sesto impianto di illuminazione, colonnine dell’acqua e della nafta, ed altro ancora. Il porto è rimasto impigliato nelle maglie della burocrazia. Prima a causa di ben due ricorsi presentati al Tar dalla società Marina di Balestrate per l’affidamento dell’appalto per la gestione dell’area portuale; poi c’è stato anche un contenzioso tra la stessa società ed il Comune per le modalità di gestione dell’area. L’ultima mazzata è arrivata nel giugno del 2012 con l’indagine della Procura che ha fatto emergere l’utilizzo di cemento depotenziato per la costruzione della struttura da parte di una ditta in odor di mafia. Il porticciolo, una volta reso pienamente fruibile, può ospitare ormeggi per 571 posti barca per unità da diporto da 8 a 25 metri. Il che significa anche lo sblocco di un enorme indotto, pari a circa 3 mila posti di lavoro diretti ed indiretti. “Mi riterrò soddisfatto – precisa il sindaco Totò Milazzo – solo nel momento in cui vedrò con i miei occhi la firma in calce all’accordo per la gestione del porto. Noi come Comune non abbiamo un ruolo diretto ma comunque abbiamo seguito con apprensione l’intera vicenda perché stiamo parlando di un’opera che, se a regime, sarà in grado di dare una grande boccata d’ossigeno all’economia del nostro territorio. Verificherò personalmente che venga rispettato il cronoprogramma che è stato annunciato dall’amministratore delegato della Marina di Balestrate. Diciamo che da notizie assunte anche personalmente all’assessorato regionale i tempi previsti dovrebbero essere rispettati”.
Partinico: Comune sommerso dai debiti
Comune sommerso dai debiti. Ammontano a ben 732 mila euro che pesano come un macigno sulle già asfittiche finanze dell’ente locale alle prese con perenni problemi nel far quadrare i conti. Probabilmente questa cifra alla fine ha inciso anche in alcune scelte gestionali, prima fra tutte quella di aumentare la tassa sui rifiuti di quasi il 28 per cento. Ne sono convinti i consiglieri comunali Salvatore Governanti, Rosetta Guida, Maria Grazia Motisi e Francesco Gioiosa che attaccano l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo: “L’aumento della Tarsu – scrivono – poteva essere evitato se l’amministrazione avesse agito con maggiore efficienza, dunque se non avesse prodotto la somma di 732.747,53 euro di debiti fuori bilancio”. Non convince soprattutto la manovra economica che è stata recentemente varata dalla giunta Lo Biundo in quanto sono emerse delle importanti economie e, ciononostante, si è dovuto mettere le mani in tasca ai contribuenti: “Da considerare – aggiungono i consiglieri – che il ministero della Finanza pubblica ha riconosciuto al Comune un rimborso Imu sulla prima casa pari a 531.079,72 euro. Proprio per questo possiamo senza dubbio affermare che la somma di debiti fuori bilancio e di rimborso Imu è pari a un milione e 264 mila euro circa, quasi l’intera cifra di aumento Tarsu prevista dall’amministrazione comunale con la deliberazione approvata in consiglio comunale. Dunque l’aumento della tassa sui rifiuti si poteva evitare, si doveva evitare”. Il segretario generale del Comune, Vincenzo Pioppo, ha già trasmesso al responsabile del Settore Economico-finanziario del Comune, Leonardo Russo, la comunicazione dei debiti da riconoscere: “Sarà vostra cura – scrive Pioppo – inserire la somma al fine di trovare la dovuta copertura finanziaria e pertanto essere legittimamente riconosciuti dal consiglio comunale”. L’assessore al Bilancio, Giovanni Pantaleo, conferma la necessità di porre in essere la manovra: “Inizialmente in bilancio vi era la copertura per non aumentare la Tarsu, poi però pochi giorni prima della trattazione in consiglio comunale delle tariffe è arrivata la nota del segretario generale del Comune che ci ha comunicato la necessità di coprire queste debiti fuori bilancio. Vorrei precisare – dice Pantaleo – che questa somma non è certamente frutto della mala gestione di questa amministrazione. Siamo in presenza in alcuni casi di contenziosi che si trascinano addirittura da 2006, molto prima quindi che si insediasse il sindaco Salvo Lo Biundo.
Alcamo: Natale a fari spenti
Un calo medio del 30 per cento degli affari, un Natale a fari spenti. Ad Alcamo le festività sono in un clima da profondo rosso. E dal punto di vista economico ma anche sul piano sociale. Se da una parte i commercianti denunciano il crollo degli affari, dall’altra c’è anche una città che non sembra vivere emotivamente con un tono brioso questo periodo natalizio. Di arredi nel salotto della città , tra Corso VI Aprile e piazza Ciullo, neanche l’ombra. Non una fioriera o un festone che si richiami al Natale, neanche l’ombra di un tappeto rosso o di qualcosa che vagamente possa ispirarsi a questo periodo festivo. Si notano esclusivamente iniziative estemporanee ed isolate di commercianti che hanno posto Proprio questa settimana l’assessore allo Spettacolo del Comune di Alcamo, Massimo Melodia, ha incontrato i commercianti con l’intento di organizzare degli eventi in compartecipazione. Infondi sono pochi, se non nulli. Si dovrà fare tutto in economia dal Comune, considerato che le finanze dell’ente pubblico non è che sorridano dal momento che è fresco lo sforamento del patto di stabilità per circa 4 milioni di euro. Impressionante, in negativo, il colpo d’occhio che offre il centro storico alcamese: questa mattina i negozi erano quasi del tutto vuoti, in pochi avevano sacchetti in mano segno che di affari i negozi ne hanno chiuso praticamente pochi. Nonostante questo clima difficile i commercianti alcamesi hanno comunque deciso di aderire all’apertura straordinaria in deroga concessa dal Comune. da domani e per tutte le domeniche di dicembre saracinesche alzate. Aderiranno quasi tutte le attività, specie quelle di abbigliamento, calzature e oggettistica, nella speranza di potere vedere nuovamente i registratori di cassa sorridere, o quantomeno non piangere. Gli esercenti ci credono
C/mmare, per “Mezzogiorno in Famiglia” ancora pochi giorni
Sabato 29 e domenica 30 marzo 2014 Castellammare del Golfo parteciperà alla popolare trasmissione di Rai 2 “Mezzogiorno in Famiglia ”. Un’ ottima vetrina mediatica, nazionale e internazionale, per fare conoscere la realtà castellammarese, come territorio, tradizioni culturali, storia e soprattutto – forse questa la considerazione principale che ha spinto l’amministrazione comunale all’iniziativa – un eccellente volano di promozione turistica. E il Comune è ancora alla ricerca di coloro che potrebbero rappresentare al meglio la città. Le squadre saranno due, formate da dodici persone ciascuna. La prima, che sarà presente in studio a Roma, sarà costituita da sei uomini e sei donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Tra i componenti della squadra dovranno essere necessariamente contemplati: un cantante o una cantante che sappia cantare a ottimi livelli un repertorio di musica leggera italiana e una coppia di ballerini in grado di ballare diversi generi – standard, latino-americano, caraibico, sono tra le indicazioni del Comune. La seconda squadra, costituita sempre da dodici elementi, sarà, invece in collegamento diretto Rai da Castellammare del Golfo. Chi fosse interessato potrà chiede ulteriori spiegazioni presso la Biblioteca Comunale: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00; lunedì, martedì e giovedì dalle 15:00 alle 19:00 (Tel./Fax: 0924.30707; e-mail: biblioteca@castellammaredelgolfo.org), ma occorre fare presto: entro il mese di dicembre saranno effettuate le selezioni, quindi ormai restano solo pochi giorni per provare a far parte di una delle due squadre.
C/mmare, denunciato furbetto del contatore
Continua la stretta degli agenti del Commissariato di polizia di Castellammare del Golfo; questa volta al centro dell’attività di controllo, effettuata con l’ausilio di tecnici dell’E.N.E.L., la sottrazione indebita di energia elettrica. Nel corso dei sopralluoghi, che hanno interessato abitazioni civili ed esercizi commerciali di ogni specie, un castellammarese è stato denunciato dalla Polizia per furto aggravato dalla violenza sulle cose. C.S, queste le iniziali dell’uomo, intestatario di una fornitura E.N.E.L. per uso domestico, è accusato di aver manomesso il contatore elettrico per alterare i consumi registrati. Lo stratagemma gli consentiva di abbattere di oltre il 60 per cento i costi della bolletta, che da domani, non appena l’E.N.E.L avrà quantificato il danno subito, sarà ancora più salata. Dopo la denuncia, sull’abitazione dell’indagato sono inoltre calate le tenebre: il contatore è stato infatti rimosso e sottoposto a sequestro penale.