16.1 C
Alcamo
lunedì, Maggio 19, 2025
Home Blog Page 2521

Palermo: niente sanzioni per omesso versamento

0

 

La commissione tributaria di Palermo ha riconosciuto il “diritto” a non versare sanzioni all’Agenzia delle Entrate quando l’omesso versamento delle stesse è conseguenza della progressiva crisi di liquidità degli enti locali. In pratica se un soggetto non paga per cause di forza maggiore, a lui non può esser applicata alcuna sanzione aggiuntiva. A beneficiare di questa decisione, emessa dalla quinta sezione della commissione tributaria , è stato il consorzio Coinres che si era visto recapitare dall’Agenzia delle Entrate una richiesta di pagamento da 2 milioni di euro, dei quali ben 800 mila imputati a sanzioni. Nel ricorso i legali del Coinres hanno spiegato che l’ente non chiedeva l’annullamento delle imposte ma delle sanzioni in quanto non poteva materialmente pagare le imposte perché aveva le casse vuote e doveva garantire il servizio.
“La sentenza – dice l’avvocato avvocato Angelo Cuva che ha assistito il consorzio Coinres che si occupa della raccolta e gestione rifiuti in 21 comuni della provincia di Palermo – costituisce uno dei primi pronunciamenti della giurisprudenza delle Commissioni Tributarie in ordine alla non applicabilità delle sanzioni amministrative in difetto del requisito soggettivo della“colpevolezza” e in presenza di condizioni oggettive (quali la provata mancanza di liquidità) che configurano la causa di forza maggiore”.
(fonte Italpress)

the bigger the better
woolrich jas Lasting styles of eyeglass frames for men

and it can’t be learned overnight
valentinoGhd Mk4 Hair Straighteners 4 Fashion Passion

Corleone: sposi nel 2000, tornano dopo 14 anni per visitare il “loro” albero.

0

 

Domani, la coppia di coniugi danesi Jesper e Britta Thuun-Petersen insieme ai loro tre figli, si sono dati appuntamento a mezzogiorno con il sindaco di Corleone, signora Lea Savona e con il console di Danimarca, signora Hanne Carstensen, nella piazza dove 14 anni fa hanno piantato un piccolo albero di ulivo nel giorno del loro matrimonio. Una tradizione che è stata rispettata da tutte le coppie danesi che negli anni si sono sposate a Corleone e grazie alla quale oggi nella piazza c’è un piccolo oliveto.

La famiglia Thuun-Petersen degusterà l’olio prodotto lo scorso anno con le olive dei primi alberi e che, in omaggio agli sposi che hanno piantato gli alberi, si chiama O’love oil.

In seguito faranno visita al bar della piazza del Municipio. Fu qui che, nel 1998, ebbe inizio la lunga storia di vicinanza fra la Danimarca e Corleone, grazie alla gentilezza e all’ospitalità del proprietario, Giuseppe Ruggirello, nei confronti di un giornalista danese. Quest’ultimo, tornato in patria, parlò così bene del piccolo paese siciliano che una coppia di suoi amici decise di sposarsi proprio laggiù, dando vita a una “tradizione” che continua ancora oggi (il prossimo matrimonio danese a Corleone è previsto il prossimo 8 agosto).

La famiglia Thuun-Petersen porterà con sé una bottiglietta di O’love oil a ricordo della giornata e un invito a tornare per raccogliere loro stessi le olive della prossima stagione – invito che sarà esteso a tutte le 21 coppie danesi sposate a Corleone

I have a great deal of respect for the man who did
isabel marant boots ropostale Management Discusses Q1 2013 Results

Jane still looks stiff even when she looks stunning
burberry scarfA Love Match with David Bowie

C/mmare del Golfo: loculi cimiteriali, pronti i primi 100

0

Cento loculi già pronti ed agibili ed altri seicento in fase di completamento. Ultimati i lavori di costruzione dei primi cento loculi al cimitero comunale, domenica 20 luglio, alle ore 11, nella XVI sezione, l’amministrazione comunale consegnerà i loculi ai concessionari, a distanza di diciotto mesi dalla pubblicazione del primo bando per la prenotazione dei loculi cimiteriali, con un anticipo di sei mesi sulla stessa programmazione, come spiegano dall’ufficio tecnico. Sono in fase di ultimazione altri 600 loculi, della XVIII sezione, che l’amministrazione comunale, tramite il settore Lavori Pubblici dell’ufficio tecnico, diretto dall’ingegnere Simone Cusumano, prevede di completare entro il primo novembre, giorno dedicato alla commemorazione dei defunti. «Finalmente troveranno definitiva sepoltura le salme che da tanti anni sono a deposito in loculi di terzi concessionari -afferma il sindaco Nicolò Coppola-. In dirittura di arrivo anche l’aggiudicazione del terzo lotto funzionale relativo alla XVII sezione, con il quale saranno realizzati altri 230 loculi, per ospitare complessivamente oltre novecento salme». I loculi saranno consegnati completi di lapide, fasce laterali ed impianto sottotraccia, mentre sono a carico dei concessionari accessori quali portafiori, portafotografie, epigrafe e lampade votive, che dovranno essere comunque collocate conformemente al progetto approvato.

 

That is simply ignorant and ridiculous
burberry schal Regains Its Lead in the Global IPO Race

Here’s what you need to do
woolrich parkaHow To Dress For Success

Marsala: condanna sindaco Adamo, pronto ricorso

0

MARSALA – Il sindaco di Marsala Giulia Adamo pronta a proporre un nuovo ricorso alla Suprema Corte di Cassazione contro la condanna subita dalla prima sezione penale della Corte di Appello di Palermo a due anni e dieci mesi per tentata concussione più l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. I legali del primo cittadino hanno annunciato che non si fermeranno di fronte a questo evento giudiziario che ha colto un po’ tutti di sorpresa considerando che nei primi due gradi di giudizio la Adamo venne assolta. La vicenda prende corpo quando il sindaco lilibetano era Presidente della Provincia, nel 2005: secondo l’accusa la Adamo si rifiutò di dare un contributo all’istituto degli Audiofonolesi se non avessero cambiato il presidente con un nome a lei gradito, Milena Vinci. La vicenda è articolata, e si è protratta del tempo, perché per due volte Adamo è stata assolta per abuso d’ufficio e per due volte la Cassazione ha mandato tutto indietro. Adesso arriva la condanna, ma per un’altra imputazione: tentata concussione. “Restiamo in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza pronunciata – rilanciano i legali del primo cittadino – sicuri che a seguito del ricorso avverso la stessa, la Corte Suprema di Cassazione ricondurrà la vicenda al giudizio di innocenza che già per due volte i Giudici di merito hanno formulato”. Secondo quanto sostenuto dagli avvocati della Adamo a loro dire è davvero singolare che venga considerata contra legem la condotta con cui un’Amministrazione Pubblica ha scoperto e posto fine ad un vero e proprio “latrocinio consumato per anni ai danni della cosa pubblica e che si tentava di continuare a perpetrare”. A seguito di tale iniziativa è risultato, infatti, che il convitto nei confronti del quale si era temporaneamente sospeso il pagamento delle rette, aveva indebitamente percepito dalla Provincia, per uno solo degli anni trascorsi, oltre 78.000 euro, che infatti sono stati successivamente a quest’ultima restituiti. Ma non è solo la vicenda giudiziaria a tenere banco. Infatti la condanna al sindaco Adamo, se confermata in Cassazione, verrà azzerata, perché nel frattempo c’è stato l’indulto, ma l’indulto mica cancella le pene accessorie. In base alla Legge Severino, entrata in vigore con decreto del 31 dicembre 2012, gli amministratori che sono condannati in primo o in secondo grado devono essere sospesi. Sarà il Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, ad applicare la legge. In Sicilia potrebbe essere il primo caso, come nella storia della città: un sindaco sospeso in attesa di capire se la Cassazione confermerà la condanna, e allora l’interdizione diventerà effettiva, o se ci sarà l’assoluzione, e quindi il Sindaco potrà tornare nella pienezza dei suoi poteri.

it just loses some of the spark the first two episodes had
Isabel Marant Sneaker How to Find the Right Prom Dress for You

and Woolf seem mediocre at best
louis vuitton taschenOrganize a Purse Party With Your Friends

Partinico: nel Pd guerra fratricida, chiesto l’intervento dei dirigenti

0

PARTINICO. Partito Democratico sempre più “ingovernabile” in città. Al punto da spingere la segretaria cittadina, Maria Provenzano, a chiedere l’intervento degli organi provinciali e regionali per segnalare quella che definisce nei suoi confronti “una evidente impossibilità alla percorribilità dell’azione politica”. Il riferimento è alle continue lotte intestine che stanno sempre più dilaniando i Democratici partinicesi sin da quando, subito dopo le elezioni amministrative del giugno scorso, l’appena rieletto sindaco Salvo Lo Biundo transitò all’interno del partito portandosi dietro una “ciurma” di circa 300 iscritti contro i 150 consolidati vicini alla vecchia e storica segreteria cittadina. Questo portò inevitabilmente ad un ribaltone interno al partito, con gli storici esponenti scalzati dai nuovi arrivi e schiacciati dai loro numeri e che portarono all’elezione per l’appunto della Provenzano, sponsorizzata all’inizio proprio dal primo cittadino. Rapporto che nel frattempo però si è incrinato e che ha praticamente portato ad una “paralisi” dell’attività politica del partito la cui litigiosità emerge puntualmente ad ogni consiglio comunale, con il gruppo consiliare spaccato tra chi sostiene il sindaco (il capogruppo Aldo Lo Iacono), e chi invece si dichiara all’opposizione (i consiglieri Michele Chimenti e Salvatore Rappa). Ieri si sarebbe dovuta tenere una riunione del coordinamento che però è saltata proprio a causa di queste situazioni conflittuali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la dura presa di posizione del sindaco e di esponenti vicini alle sue posizioni che hanno ribadito il fatto che il Pd a livello provinciale e regionale sostiene l’amministrazione, paventando anche ipotetici espulsioni nei confronti dei “dissidenti” alla linea del governo cittadino. “Ho ritenuto opportuno ed indispensabile chiedere l’intervento del gruppo dirigente provinciale e regionale e dei relativi organismi di garanzia – scrive la Provenzano – per salvaguardare l’immagine e la dignità del Pd e dei suoi iscritti”. Nel contempo la segretaria ha dichiarata aperta la campagna tesseramenti con tanto di indizione di un’assemblea aperta a tutti i componenti: “Questo è l’organo – precisa – a cui credo si debba fare riferimento statutariamente per confermare la linea politica ed il segretario”. Una lotta intestina che in questi mesi non è per nulla scemata, nonostante la campagna elettorale sia stata abbondantemente lasciata alle spalle. Alle scorse elezioni il Pd candidò un proprio sindaco, in contrapposizione proprio a Lo Biundo che alla fine vinse. Gli esponenti storici dei Democratici hanno sempre sostenuto che avrebbero continuato ad operare nelle file dell’opposizione, coerentemente al percorso politico intrapreso da tempo.

 

how to locate a woman’s satin nighttime apparel
isabel marant boots Alaska Air Carries Association Annual Awards

We’ve been on the air longer than The Andy Griffith Show
louis vuitton tascheThe History of the Men

Alcamo: Asu in rivolta, braccia incrociate

0

Sono scesi in strada questa mattina gli Asu in servizio al Comune di Alcamo. In 280 hanno incrociato le braccia contemporaneamente a molti altri lavoratori delle pubbliche amministrazioni siciliane per rivendicare i loro diritti. I disagi sono stati quasi inevitabili: in tilt molti uffici e servizi dell’ente alcamese. Questa mattina è rimasto chiuso l’ufficio Pianificazione Urbanistica, è stato interrotto il servizio di trasporto ai disabili e, tanto per rendere l’idea, soltanto in 5 impiegati erano presenti negli uffici dell’Ex Pretura di via Verga, essendo qui ben 30 gli Asu in servizio. Una vera paralisi dell’apparato burocratico che potrebbe ripetersi: per martedì prossimo ci sarà una nuova azione di protesta e quindi si prospettano nuovi disagi per la cittadinanza. Questa protesta nasce essenzialmente con l’intenzione di far sentire forte la voce di una categoria di lavoratori che vivono letteralmente in un limbo: non hanno un contratto, non godono di ferie e malattie, praticamente continuano a essere lavoratori in nero legalizzati dalle istituzioni. Il loro stipendio è interamente a carico della Regione ma il numero spropositato di lavoratori presenti al Comune di Alcamo pone un serio rischio di paralisi amministrativa. Infatti qui si consuma un enorme paradosso: un terzo della pianta organica del Comune, composta all’incirca da 900 unità, è fatta di Asu. In pratica il funzionamento della macchina burocratica dipende principalmente da loro. Da 17 anni chiedono la stabilizzazione, che ipoteticamente dovrebbe avvenire entro i tre anni: anche qui si consuma un altro abuso perpetrato negli anni dalle stesse istituzioni. In ballo non c’è soltanto la stabilizzazione ma anche il pagamento arretrato degli stipendi: da ben 4 mesi gli Asu non percepiscono lo stipendio. Questa mattina c’è stata una breve interlocuzione tra il vicesindaco Salvatore Cusumano e gli stessi lavoratori. E’ stato deciso di scrivere una nota congiunta firmata anche dal sindaco e dal presidente del consiglio Giuseppe Scibilia inviata alla Regione, al prefetto e all’Inps sollecitati anzitutto nell’effettuare il pagamento delle retribuzioni: “Nel manifestare piena solidarietà nei confronti di una categoria di lavoratori che svolge con serietà la propria opera – si legge nella nota – invitiamo gli enti competenti a intraprendere la più utile e proficua azione volta ad assicurare il tempestivo pagamento delle indennità dovute al personale Asu”. Il problema stabilizzazione però appare lontano dalla risoluzione, come già affermato più volte dal sindaco. Gli Asu, specificatamente ad Alcamo, stanno attraversando oltretutto una specifica controversia con il Comune: 4 unità sono state trasferite fuori dagli uffici ad effettuare la pulizia delle spiagge, altre 8 invece sono state dislocate allo stadio comunale. Decisione che ritengono ingiusta dal momento che per queste mansioni sono stati assunti i lavoratori di categoria A, con contratto a tempo determinato, che alla fine però sono rimasti a rimanere incollati nelle sedie dei loro uffici tra certificati medici e iter burocratici farraginosi. Oltretutto gli Asu denunciano di essere costretti a dovere svolgere più ore rispetto a quelle per cui sono pagati, cioè 20 settimanali. Considerato il loro carico lavorativo spesso non possono prendere il riposo compensativo.

how to buy a thong swimsuit
burberry schal Why Not Use Coach Coupons

supposed western fashion accessory in addition to the traditions article bows on u
chanel espadrillesInvesting In Women’s Fashion Growth Stock

Alcamo: morte bimbo, Procura chiede convalida fermo

0

Dalla Procura di Trapani questa mattina è stata formalizzata la richiesta di convalida per il fermo della donna messicana che si ritiene possa avere ucciso il figlio facendogli assumere degli psicofarmaci da lei stessa utilizzati per curare i suoi problemi depressivi. Ora il giudice per le indagini preliminari avrà 48 ore di tempo, secondo prassi, per potere eventualmente decidere per la custodia cautelare oppure per la reimmissione in libertà della donna. Il gip potrebbe anche non attendere i due giorni: probabilmente si vuole anche verificare cosa eventualmente potrebbe venire fuori dall’autopsia programmata per oggi pomeriggio sul corpicino del piccolo di appena 5 anni. Difficile comunque che possano emergere nell’immediatezza dei risultati dall’esame autoptico a meno che non vi siano elementi imponderabili nella morte del bambino, ritrovato senza vita nella mattinata di lunedì scorso nel letto della sua abitazione nel cuore del centro storico di Alcamo. L’indagata continua ancora a professarsi innocente ma nei suoi confronti, sostengono gli inquirenti, ci sono “fortissimi elementi indiziari” che propendono verso la sua colpevolezza. Un elemento cardine è sicuramente il fatto che gli inquirenti hanno trovato la boccetta dei farmaci perfettamente chiusa: difficile potere pensare che un bimbo di appena 5 anni possa avere aperto il flacone che dispone di una chiusura di sicurezza. Ma questo è solo uno degli elementi indiziari” precisano dal commissariato di polizia di Alcamo che sta seguendo le indagini sul caso con il coordinamento della Procura. Sulla decisione del Gip inciderà anche quanto emergerà dall’interrogatorio dell’ex marito della donna messicana, un alcamese emigrato in Germania che ancora aveva forti dissidi con quella che fu la sua consorte. Pare che tra i due ci fossero ancora contatti, anche se erano più sporadici, per cui si spera di potere trovare nuovi elementi utili all’indagine. Oggi è previsto il suo rientro in città e la polizia avrebbe tutta l’intenzione di sottoporlo ad interrogatorio anche per capire se avesse mai avuto il sentore di possibili gesti inconsulti dell’ex consorte. Si scava anche sul profilo psicologico della vicenda: la donna pare avesse difficoltà finanziarie e aveva vissuto una vita sentimentale molto burrascosa. Da questa difficile situazione non aveva ancora trovato la forza di reagire, tanto da dovere fare ricorso all’assunzione degli antidepressivi che sono stati fatali per il suo bambino. Resta da capire cosa eventualmente possa essere scattato nella mente della donna per compiere un gesto simile. I contorni del caso sembrano essere tutt’altro che chiari. Le prossime ore potrebbero dare importanti indicazioni sotto questo aspetto.

where to give used handy apparel to over used women searching be effective
lous vuitton speedy Has Princess Overtaken Spice Girl as Top Fashion Icon

And for the sounds of film noir
burberry online shopChoosing A Good Property Management Company

Alcamo, presto il Museo etnomusicale

0

Firmata la delibera di Giunta per l’allocazione definitiva nel Museo etnomusicale all’interno del Collegio dei Gesuiti, degli strumenti collezionati dal prof Fausto Cannone.
La raccolta di strumenti è stata donata dal prof. Fausto Cannone al Comune di Alcamo. La collocazione degli strumenti adesso diventa esecutiva. “Avendo valutato, personalmente e di concerto con il prof. Cannone, l’opportunità dell’allocazione permanente in tale sito, riferita ad una necessità relativa ad aspetti contestuali e di pubblicizzazione del Museo musicale – afferma l’ass. Grimaudo – si sistema in maniera definitiva il Museo etnomusicale all’interno del Collegio dei Gesuiti, revocando la decisione precedente di eventuale trasferimento successivo presso la costruenda Cittadella dei Giovani”. A breve si terrà l’inaugurazione e l’apertura al pubblico della vasta collezione: circa 400 strumenti provenienti da svariate parti del mondo e che il Prof. Cannone desidera dedicare al padre Gaspare.

due web server servicing
woolrich jassen A History of the brand

While young women may look cute wearing cheap
chanel shoesSaks Incorporated Q3 2009 Qtr End 10

Regione assente all’assemblea Airgest, Fazio: “Disinteresse e pressapochismo”

0

L’assemblea di Airgest, la società che gestisce l’aeroporto civile di Trapani- Birgi, ha approvato il bilancio 2013 con un utile di circa 1 milione e mezzo di euro. Ma ciò che ha fatto scattare un campanello d’allarme è l’assenza della Regione (socio pubblico di maggioranza) e della Camera di Commercio che detengono, rispettivamente, il 49,88% e l’1,38% di Airgest.
Il deputato regionale Girolamo Fazio reputa l’assenza di un rappresentante della Regione Siciliana un segnale gravissimo, “attraverso il quale dobbiamo registrare il disinteresse del Governo Crocetta per questo territorio ed il pressapochismo nelle politiche di sviluppo del territorio della provincia di Trapani”.
“L’attivo di un milione e 500 mila euro non dice tutto. Altri sono i numeri sui quali avremmo voluto si appuntasse l’attenzione del socio pubblico di maggioranza Regione Siciliana – continua il deputato regionale –. In primo luogo il calo di passeggeri in transito, proporzionale all’impiego di tre velivoli in night-stop, anziché quattro, nella base Ryanair di Trapani; frutto della impossibilità di una programmazione ragionata, causata dalla abolizione della Provincia Regionale di Trapani e dalla colpevole assenza della Regione nelle trattative con il vettore irlandese. Una cancellazione della Provincia Regionale intervenuta – ricorda Fazio -, proprio mentre si discuteva della pianificazione fino al 2017 e di un quinto aereo schierato su Trapani. Al contrario oggi assistiamo, con la complice ignavia della Regione Siciliana, al depotenziamento dello scalo trapanese a tutto vantaggio del vicino aeroporto Palermitano che grazie alla stessa Ryanair ha visto crescere il traffico passeggeri”.
“Appare invece contraddittoria – continua – l’assenza del rappresentante della Camera di Commercio (socio pubblico con l’1,38% delle azioni, ndr). Contraddizione – aggiunge – ancor più stridente con il ruolo che la stessa Camera di Commercio s’è assegnata come capofila del recente accordo di co-marketing con Ryanair”.
“Avremmo desiderato per l’Airgest un socio di maggioranza pubblico che intravedesse le potenzialità dello scalo per sostenere lo sviluppo turistico, economico, sociale e culturale, della provincia di Trapani; un socio che accompagnasse la parte privata in direzione di una crescita della società di gestione in termini di investimenti sullo scalo e nell’interesse generale degli operatori economici della provincia di Trapani. La Regione Siciliana ed il presidente Crocetta – conclude Fazio –, dovranno rispondere di tutto ciò: prima in maniera formale rispondendo ad una interrogazione che presenterò per chiedere conto e ragione di questa inaccettabile assenza; poi in modo più sostanziale dovranno risponderne ai cittadini della provincia di Trapani, ed ai sindaci che stanno facendo il possibile sostenendo quell’accordo di co-marketing guidato dalla Camera di Commercio e che invece avrebbe dovuto vedere in prima linea proprio la stessa Regione Siciliana”.

Size Lane Bryant ad photos
spaccio woolrich bologna Nokia Battery to Supply Power for Your Phone

Fashion has a tendency to repeat itself
valentino shoesFi Technologies With Suspiciously Unaddressed Problems

Alcamo, Fornaci Romane: nuovo sopralluogo

0

Nuovo sopralluogo ieri alle Fornaci Romane da parte dell’assessore alla Cultura Selene Grimaudo, che si è recata sul luogo insieme ai componenti della prima Commissione consiliare, il Presidente del consiglio comunale Giuseppe Scibilia, l’assessore al Patrimonio Vincenzo Coppola, il Dirigente del Comune di Alcamo Bertolino ed una rappresentanza della Soprintendenza ai beni Culturali. L’iter annunciato prosegue, dunque, per ripristinare la fruibilità del sito in vista della successiva creazione di un parco archeologico. In seguito ad un sopralluogo effettuato due settimane fa, nella zona archeologica delle fornaci ad Alcamo marina, nei pressi del fiume San. Bartolomeo, l’assessore Grimaudo aveva riferito che esistono vincoli di proprietà di soggetti privati, per cui ha chiesto formalmente l’impegno degli assessori e relativi dirigenti, ciascuno per le proprie competenze: al Patrimonio, per l’acquisizione delle particelle vincolate a privati; ai Lavori Pubblici, per la pulizia e messa in sicurezza delle Fornaci; al Bilancio per l’inserimento nel PEG di una cifra per pulizia, messa in sicurezza e prima fruibilità al pubblico delle Fornaci. L’assessore Coppola e Manno, rispettivamente assessori al Patrimonio e al Bilancio si sono già mossi: il primo nel mantenere i contatti con la Soprintendenza di Trapani dando comunicazione alla stessa per inserire il bene nel patrimonio comunale; il secondo nel reperire la somma necessaria per la pulizia e messa in sicurezza del sito. A breve anche l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Cusumano si dovrebbe attivare per quanto di competenza, sempre con la supervisione della Soprintendenza ai Beni culturali. “Certa che il lavoro sinergico di tutti i soggetti citati porterà buoni frutti- afferma l’Assessore Grimaudo – ritengo che l’azione congiunta tra assessori e i consiglieri della 1^ commissione, che hanno attenzionato l’argomento durante questi anni, sia indispensabile affinchè il sito diventi un bene fruibile per la collettività”. Il sito, rinvenuto nel 2003 per caso durante alcuni lavori di sbancamento per attività edilizie nella zona, rappresenta, dal punto di vista archeologico, una scoperta notevole in quanto, i resti delle due fornaci, anticamente utilizzate per la cottura e la produzione di materiale di uso domestico e da costruzione, come stoviglie, tegole e mattoni, si collocherebbero tra il I e la metà del III secolo d. C, e fanno pensare alla presenza di un vero e proprio complesso artigianale e produttivo strettamente funzionale alle attività commerciali del vicino porto di Castellammare del Golfo, collocato in posizione favorevole per le rotte commerciali del Mediterraneo. Viste le potenzialità dell’area e constatato l’abbandono degli scavi lasciati all’incuria del tempo e coperti ormai dalla vegetazione, l’assessore Grimaudo ha ritenuto d’inserire le Fornaci Romane fra le emergenze del territorio.

how to make a handmade download wrist band
isabel marant sneakers Wholesale Clothing Is Hot This Spring

no ice picks
louis vuitton taschenHow to Choose a Special Doll
Alcamo
cielo sereno
16.1 ° C
19 °
16.1 °
66 %
2.8kmh
0 %
Lun
26 °
Mar
28 °
Mer
22 °
Gio
23 °
Ven
21 °