Partinico: nel Pd guerra fratricida, chiesto l’intervento dei dirigenti

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PARTINICO. Partito Democratico sempre più “ingovernabile” in città. Al punto da spingere la segretaria cittadina, Maria Provenzano, a chiedere l’intervento degli organi provinciali e regionali per segnalare quella che definisce nei suoi confronti “una evidente impossibilità alla percorribilità dell’azione politica”. Il riferimento è alle continue lotte intestine che stanno sempre più dilaniando i Democratici partinicesi sin da quando, subito dopo le elezioni amministrative del giugno scorso, l’appena rieletto sindaco Salvo Lo Biundo transitò all’interno del partito portandosi dietro una “ciurma” di circa 300 iscritti contro i 150 consolidati vicini alla vecchia e storica segreteria cittadina. Questo portò inevitabilmente ad un ribaltone interno al partito, con gli storici esponenti scalzati dai nuovi arrivi e schiacciati dai loro numeri e che portarono all’elezione per l’appunto della Provenzano, sponsorizzata all’inizio proprio dal primo cittadino. Rapporto che nel frattempo però si è incrinato e che ha praticamente portato ad una “paralisi” dell’attività politica del partito la cui litigiosità emerge puntualmente ad ogni consiglio comunale, con il gruppo consiliare spaccato tra chi sostiene il sindaco (il capogruppo Aldo Lo Iacono), e chi invece si dichiara all’opposizione (i consiglieri Michele Chimenti e Salvatore Rappa). Ieri si sarebbe dovuta tenere una riunione del coordinamento che però è saltata proprio a causa di queste situazioni conflittuali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la dura presa di posizione del sindaco e di esponenti vicini alle sue posizioni che hanno ribadito il fatto che il Pd a livello provinciale e regionale sostiene l’amministrazione, paventando anche ipotetici espulsioni nei confronti dei “dissidenti” alla linea del governo cittadino. “Ho ritenuto opportuno ed indispensabile chiedere l’intervento del gruppo dirigente provinciale e regionale e dei relativi organismi di garanzia – scrive la Provenzano – per salvaguardare l’immagine e la dignità del Pd e dei suoi iscritti”. Nel contempo la segretaria ha dichiarata aperta la campagna tesseramenti con tanto di indizione di un’assemblea aperta a tutti i componenti: “Questo è l’organo – precisa – a cui credo si debba fare riferimento statutariamente per confermare la linea politica ed il segretario”. Una lotta intestina che in questi mesi non è per nulla scemata, nonostante la campagna elettorale sia stata abbondantemente lasciata alle spalle. Alle scorse elezioni il Pd candidò un proprio sindaco, in contrapposizione proprio a Lo Biundo che alla fine vinse. Gli esponenti storici dei Democratici hanno sempre sostenuto che avrebbero continuato ad operare nelle file dell’opposizione, coerentemente al percorso politico intrapreso da tempo.

 

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