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mercoledì, Maggio 14, 2025
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Alberi di Natale: i veri, i finti e le specie autoctone siciliane

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Alberi di Natale, veri o finti? L’analisi dei trend sulle scelte degli alcamesi con un professionista del settore, che ci ha informato anche sulle specie autoctone siciliane contro quelle importate dall’Olanda, che avrebbero dei vantaggi in più.

Alcamo, ponte pericolante. Piloni instabili

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-“Ponte pericolante sulla 113 di Alcamo” e piloni sottostanti che non appaiano affatto stabili. A denunciarlo e a richiedere un immediato sopralluogo è il consigliere comunale Giacomo Sucameli

 

L’associazione Mivas, vittima di un grave attentato incendiario, risorge dalle ceneri

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L’associazione Mivas, vittima di un grave attentato incendiario, risorge dalle ceneri. I prossimo sei e sette dicembre gli attori saranno sul palco del teatro Cielo, per presentare una loro opera

San Vito Lo Capo, il Comune stabilizza quattro precari

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San Vito Lo Capo è il primo Comune della Sicilia che stabilizza a 36 ore gli ASU, lavoratori impiegati, dalla fine degli anni ’90, in attività socialmente utili presso altre pubbliche amministrazioni. Ieri al Comune la firma dei contratti di lavoro a tempo indeterminato di 36 ore settimanali (full time). Presenti il sindaco Giuseppe Peraino e la giunta al completo. I 4 neo assunti sono Angela Pagoto e Angela Maranzano, provenienti dal Comune di Valderice, Vito Sardo dal Comune di Partanna e Annalisa Guggino, proveniente dal Comune di Castellammare del Golfo. “La mia amministrazione – dichiara il sindaco Giuseppe Peraino -, grazie ad una buona programmazione, non solo ha evitato che la professionalità e l’esperienza acquisite da questi lavoratori precari venissero disperse, lasciandoli a casa dal 1° gennaio prossimo, ma ha colto il primo spiraglio normativo utile per la loro stabilizzazione”. E’ il primo comune che è riuscito a stabilizzare Asu. I quattro stabilizzati lavoravano da 20 anni nei Comuni e finalmente hanno tagliato un importante traguardo

Alcamo contro impresa, vince l’impresa

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Di Laura Lombardo--Alcamo contro impresa, il TAR da ragione ad un imprenditore edile locale, e respinge la sanzione di oltre 500mila euro imposta dal comune per presunto abusivismo. Il comune difeso dall’avvocato Annalisa Alongi dovrà coprire tutte le spese legali. L’ultima sentenza del Tar di Palermo ha portato nuove spese nel bilancio del comune di Alcamo — proprio adesso che erano stati faticosamente trovati i soldi mancanti per il servizio rifiuti da una serie di sanzioni applicate alla ditta che gestisce la raccolta Energeticambiente. Il parallelo in effetti sussiste, poichè proprio come Energeticambiente ha dichiarato che presenterà presto ricorso contro il comune, così ha fatto anche un’impresa edile alcamese che nel 2016 impugnò l’ordine di demolizione del comune relativo ad un complesso immobiliare realizzato dalla ditta ricorrente, poichè ritenuto abusivo.

A distanza di 3 anni, il tribunale amministrativo regionale ha annullato la sanzione di oltre 500 mila euro nei confronti dell’imprenditore, condannando invece l’amministrazione alle spese legali.

L’ordine di demolizione da parte del comune di Alcamo avvenne nello stesso anno in cui il titolare dell’impresa, le cui iniziali sono A.C., che aveva realizzato l’opera — assieme al suo progettista e al direttore dei lavori — erano stati assolti “perché il fatto non sussiste”, a seguito di un procedimento penale per presunti reati edilizi. L’ordinanza del comune di Alcamo di demolire il complesso per abusivismo edilizio partiva dunque già in contromano rispetto alla recente sentenza del tribunale di Trapani. Motivo per cui, l’impresa edile, assistita dall’avvocato Girolamo Rubino, portò il comune di Alcamo davanti ai giudici del Tribunale amministrativo, contestando l’illegittimità del provvedimento. Durante il procedimento del Tar, il comune, difeso dal legale Annalisa Alongi, decise di sostituire l’ordine di demolizione con una sanzione di oltre 530 mila euro, ma il legale Rubino anche in questo caso ha chiesto il suo annullamento rilevando che, con la sentenza del Tribunale di Trapani, la presenza di abusi edilizi era stata esclusa sia dal Collegio peritale sia dal Giudice Penale.

In particolare, l’avvocato Rubino ha rilevato che la sentenza di assoluzione del Tribunale di Trapani è stata resa all’esito di un giudizio penale in cui il Comune di Alcamo si era costituito parte civile, pertanto, come parte del giudizio il Comune ancora una volta non avrebbe potuto multare l’impresa.

Cinisi, Presepe Semovente tra mestieri e tradizione siciliane

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Verrà inaugurato il prossimo 1 dicembre il presepe Semovente al Palazzo dei Benedettini, presso il Salone comunale in piazza Orlando a Cinisi. L’inaugurazione avverrà alle ore 18:00, e sarà presente l’autore, Giacomo Randazzo, che racconterà la storia di questa magnifica opera d’arte e l’Assessore al turismo e spettacolo del Comune di Cinisi Salvo Biundo. Un momento di incontro per percepire l’atmosfera natalizia e per riflettere sulle  radici, osservando i particolari del Presepe che rappresenta arti, mestieri e tradizioni siciliane. E’ un’esposizione in miniatura, di grande rilevanza storico-culturale e antropologica nella quale la magica atmosfera del Natale è in perfetta armonia con la rappresentazione dei mestieri, delle arti e della tradizione siciliana, tipica della civiltà contadina, pastorizia e artigianale del secondo dopoguerra, oggi in gran parte in via di estinzione. Il presepe è realizzato con materiali reali come il tufo, la pietra, ma anche ceramica, legno e ferro, a partire da una ricerca meticolosa e da uno studio approfondito della storia della tradizione della regione Sicilia. I personaggi, attraverso meccanismi curati nei minimi particolari, riprodurranno i movimenti tipici dei diversi mestieri siciliani tra cui il fabbro, il falegname, il calzolaio, la ricamatrice, la filatrice, il macinatore di grano, il ricottaio e la lavandaia, ma non solo. ll Presepe sarà visitabile dall’ 1 dicembre 2019 al 26 gennaio 2020. E sarà Aperto tutti i giorni dalle 17:00-20:00 e durante i festivi dalle 16:30-20:30 fino al 6 gennaio. Dal 6 gennaio al 26 gennaio, sarà aperto il sabato e domenica dalle 17:00-20:00

Mafia e politica, chiesto il rinvio a giudizio per Paolo Ruggirello

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E’ in carcere dallo scorso mese di marzo ora la d Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello e altri 28 persone coinvolte, a vario titolo, nell’operazione antimafia, che lo scorso 5 marzo assestò un duro colpo al mondo politico trapanese. Tra i nomi più conosciuti anche quelli di Francesco e Pietro Virga, figli del boss trapanese Vincenzo (agli arresti dal 2001) e del presunto capomafia Francesco Orlando. L’inchiesta aveva svelato le attività delle famiglie mafiose di Trapani, Paceco e Marsala, attive soprattutto nella raccolta dei voti in prossimità delle tornate elettorali. Contestati anche episodi di estorsione e danneggiamento con incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso. L’ex deputato Ruggirello, accusato di associazione mafiosa, è stato interrogato dal gip Piergiorgio Morosini nei giorni scorsi. Dopo essersi inizialmente avvalso della facoltà di non rispondere, Ruggirello aveva ammesso di aver incontrato il boss Pietro Virga prima delle regionali del 2017, spiegando che l’incontro avvenne “a sua insaputa”. La circostanza è stata raccontata da uno degli arrestati, Pietro Cusenza, che ha iniziato a collaborare con i magistrati che si stanno occupando dell’inchiesta. Lo stesso ex deputato questore ha invece negato di aver accettato la proposta di Virga che gli avrebbe garantito mille voti alle regionali in cambio di 50 mila euro. La difesa di Ruggirello aveva chiesto la scarcerazione, ma il gip ha rigettato la richiesta. Alle ultime elezioni non era riuscito ad arrivare all’Ars. Per tre volte è stato deputato regionale con vari cambi di casacca dall’MPA al Pd.

Alcamo, riaperti termini sull’Enoteca regionale della Sicilia Occidentale

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Sono stati riaperti i termini per partecipare  all’atto costitutivo che riguarda l’Enoteca regionale della Sicilia Occidentale in scadenza il prossimo 2 dicembre. Grazie alla legge regionale del 2 agosto 2002  è stata istituita l’Enoteca regionale della Sicilia, con due sedi, una presso il Castello dei Conti di Modica di Alcamo  per quanto riguarda la Sicilia Occidentale e presso il comune di Castiglione di Sicilia, per la Sicilia Orientale. All’enoteca regionale della parte occidentale dell’isola, possono aderire le imprese di produzione e di imbottigliamento dei vini e prodotti agroalimentari e le organizzazioni di produttori vitivinicoli riconosciute che commercializzano il prodotto dei loro associati.“Un’opportunità che le aziende del settore vitivinicolo non dovrebbero farsi scappare”.  Così il deputato M5S alla Camera, Antonio Lombardo, invita le imprese produttrici che operano nel campo della vitivinicoltura e delle produzioni enogastronomiche regionalI a partecipare all’atto costitutivo dell’Associazione denominata Enoteca Regionale della Sicilia Occidentale, per cui i termini di partecipazione sono stati prolungati dal comune di Alcamo al 2 dicembre prossimo. “Il settore vitivinicolo in Sicilia occidentale – afferma il parlamentare –  sta attraversando un periodo molto complicato e difficile, iniziative come queste possono rappresentare un’opportunità di sviluppo che le aziende locali dovrebbero cogliere al volo”L’elenco completo dei possibili candidati e l’avviso completo è pubblicato nel sito del Comune di Alcamo al seguente. La prima riunione di tutti i soggetti che avranno manifestato interesse è programmata per il 3 dicembre alle ore 17.00 presso auditorium Collegio dei Gesuiti, Piazza Ciullo, Alcamo.

Alcamo, Trovata droga in un istituto superiore. Sopralluogo a sorpresa dei CC

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Nella mattinata di ieri, i Carabinieri  della Stazione di Alcamo hanno deciso di effettuare un controllo a sorpresa all’interno di un Istituto Scolastico superiore alcamese. I militari hanno ispezionato 11 classi dell’Istituto e il giardino, rinvenendo modiche quantità di marijuana, riconducibili a degli studenti che sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori. Questo tipo di servizio preventivo, verrà ripetuto in altre località della provincia e rientra in un più ampio progetto di attenzione sociale rivolta ai giovani studenti   dai   Carabinieri,   d’intesa   con   i   vari   Dirigenti   Scolastici.

 

Mazara, sindaco recentemente in missione, Tunisia “nemica o amica”?

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Mazara In che modo l’apertura verso la Tunisia si coniuga con i danni provocati dai prodotti low-cost tunisini alle nostre imprese? Lo abbiamo chiesto al sindaco Quinci, di recente in missione a Madhia, per l’ennesimo progetto di cooperazione con il Maghreb.

 

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