Alcamo contro impresa, vince l’impresa

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Di Laura Lombardo--Alcamo contro impresa, il TAR da ragione ad un imprenditore edile locale, e respinge la sanzione di oltre 500mila euro imposta dal comune per presunto abusivismo. Il comune difeso dall’avvocato Annalisa Alongi dovrà coprire tutte le spese legali. L’ultima sentenza del Tar di Palermo ha portato nuove spese nel bilancio del comune di Alcamo — proprio adesso che erano stati faticosamente trovati i soldi mancanti per il servizio rifiuti da una serie di sanzioni applicate alla ditta che gestisce la raccolta Energeticambiente. Il parallelo in effetti sussiste, poichè proprio come Energeticambiente ha dichiarato che presenterà presto ricorso contro il comune, così ha fatto anche un’impresa edile alcamese che nel 2016 impugnò l’ordine di demolizione del comune relativo ad un complesso immobiliare realizzato dalla ditta ricorrente, poichè ritenuto abusivo.

A distanza di 3 anni, il tribunale amministrativo regionale ha annullato la sanzione di oltre 500 mila euro nei confronti dell’imprenditore, condannando invece l’amministrazione alle spese legali.

L’ordine di demolizione da parte del comune di Alcamo avvenne nello stesso anno in cui il titolare dell’impresa, le cui iniziali sono A.C., che aveva realizzato l’opera — assieme al suo progettista e al direttore dei lavori — erano stati assolti “perché il fatto non sussiste”, a seguito di un procedimento penale per presunti reati edilizi. L’ordinanza del comune di Alcamo di demolire il complesso per abusivismo edilizio partiva dunque già in contromano rispetto alla recente sentenza del tribunale di Trapani. Motivo per cui, l’impresa edile, assistita dall’avvocato Girolamo Rubino, portò il comune di Alcamo davanti ai giudici del Tribunale amministrativo, contestando l’illegittimità del provvedimento. Durante il procedimento del Tar, il comune, difeso dal legale Annalisa Alongi, decise di sostituire l’ordine di demolizione con una sanzione di oltre 530 mila euro, ma il legale Rubino anche in questo caso ha chiesto il suo annullamento rilevando che, con la sentenza del Tribunale di Trapani, la presenza di abusi edilizi era stata esclusa sia dal Collegio peritale sia dal Giudice Penale.

In particolare, l’avvocato Rubino ha rilevato che la sentenza di assoluzione del Tribunale di Trapani è stata resa all’esito di un giudizio penale in cui il Comune di Alcamo si era costituito parte civile, pertanto, come parte del giudizio il Comune ancora una volta non avrebbe potuto multare l’impresa.