Un ragazzo gambiano e minorenne è la vittima della violenza sessuale da parte di padre Nicolò Genna, ex parroco della chiesa di contrada Addolorata a Marsala. Padre Genna, 76 anni, la mattina del 14 agosto 2017, dopo avere offerto un passaggio al giovane incontrato per strada all’uscita di un supermercato, avrebbe cominciato a palpeggiare il minorenne, proponendogli di fare del sesso e in particolare di essere sodomizzato. Genna è stato condannato dal Tribunale di Marsala ad un anno e 10 mesi e al pagamento di un risarcimento.
Alcamo, vincono concorso e si dimettono due consiglieri comunali. Subentrano Mirabella e Campo o Cappero?
Dopo tre mesi dall’ingresso in consiglio comunale di Daniele Russo e Gaspare Grillo, che hanno preso il posto degli assessori Ferro e Lombardo che per diverso tempo avevano mantenuto la doppia carica, cambia nuovamente composizione il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. Questa volta a dimettersi sono stati i due più giovani componenti, Francesco Viola e Noemi Scibilia, eletti nel 2016 non appena maggiorenni. Entrambi hanno adesso rassegnato le dimissioni perché vincitori di un concorso nella Guardia di Finanza. Viola entrerà in servizio in Abruzzo, all’Aquila, mentre Scibilia comincerà la sua vita militare a Predazzo, in Val di Fiemme, in Trentino.
Al posto dei due consiglieri pentastellati che hanno deciso di lasciare l’incarico, dovrebbero subentrare, secondo le preferenze raccolte alle amministrative del 2016, il cinquantunenne Pietro Mirabella, dipendente dell’Enel, e Agata Cappero, dirigente di una cooperativa che si occupa di assistenza scolastica. Si tratta dei primi due disponibili. Il condizionale, però, è d’obbligo perché nel mezzo fra i due aspiranti consiglieri comunali, c’è l’attuale assessore allo sport e alla mobilità, Giuseppe Campo. Se quest’ultimo dovesse infatti optare per il seggio nel massimo consesso civico o per ricoprire il doppio incarico, da qui e fino al 2021 quando scadrà il mandato, sarà lui a subentrare in consiglio comunale assieme a Mirabella. In caso contrario, vale a dire qualora Campo preferisse continuare a fare soltanto l’assessore, con Pietro Mirabella sarebbe Agata Cappero a prendere i posti lasciati vacanti da Viola e Scibilia.
Le dimissioni dei due, comunque, sono in via di ratifica e dalla prossima settimana gli aventi diritto saranno interpellati dal segretario generale del comune e dovranno comunicare la loro eventuale accettazione. Tutti e tre, Mirabella, Campo e Cappero, alle amministrative di più di tre anni fa, hanno comunque superato abbondantemente le 400 preferenze.
Erice, presentata nuova edizione di EricèNatale
Un ricco cartellone per la nuova edizione di EricèNatale, tanti gli artisti e le attrazioni per un magico evento natalizio
Castellammare, aula consiliare in ricordo di Piersanti Mattarella.
Il prossimo 6 gennaio 2020 saranno quarant’anni dall’uccisione di Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica, ucciso a Palermo il 6 gennaio 1980, quando era presidente della Regione. Alcuni consiglieri castellammaresi, vista l’imminente vicinanza del quarantennale, hanno chiesto, tramite mozione, di intitolare l’aula consiliare a Piersanti Mattarella, nato a Castellammare del Golfo nel 1935. «Ringraziamo i consiglieri comunali per la lodevole iniziativa che sarà portata avanti da questa amministrazione e sicuramente sarà condivisa dal consiglio comunale –afferma il sindaco Nicola Rizzo. L’amministrazione comunale ha previsto un percorso di commemorazione e ricordo che partirà il 6 gennaio 2020 nella ricorrenza del quarantesimo anniversario dell’assassinio. «Un concorso rivolto alle scuole e la creazione di un comitato tecnico scientifico con personalità illustri del mondo della cultura e della politica, un percorso di incontri e testimonianze con autorevoli relatori che hanno lavorato con Piersanti, ed altre iniziative –spiega il sindaco Nicola Rizzo- che si concluderanno il 25 maggio, il giorno dopo l’anniversario della nascita di Piersanti, perché l’esempio del nostro concittadino possa essere compreso a fondo dalle nuove generazioni e da chi svolge un ruolo politico istituzionale: lavorare come fece Piersanti, semplicemente rispettando le regole ed avere chiara la strada da seguire per una Sicilia dalle “carte in regola”». Annualmente nell’anniversario dell’assassinio, le autorità castellammaresi in corteo, raggiungono la chiesetta del cimitero dove viene deposta una corona di fiori sulla tomba di Piersanti Mattarella, seppellito proprio nella cittadina del golfo.
Campobello, ricercato dalla Svizzera da 15 anni a passeggio in paese
Di Laura Lombardo — Droga, ricercato dalla Svizzera da 15 anni a passeggio a Campobello
Ricercato dal 2004 dalle autorità svizzere si trovava a Campobello di Mazara a passeggio in via Garibaldi. L’ex-latitante Dino Crescimanno, 43 anni nato in Svizzera, è accusato di traffico internazionale di droga. I militari dell’arma della stazione campobellese, diretti dal Maresciallo Maggiore Pietro Fiorentino, avevano ricevuto una richiesta di arresto sul 43enne nato in Svizzera ai fini dell’estradizione emanata dalla Suprema Corte Svizzera dopo che, nel 2003, di ritorno da un viaggio dalla Repubblica Domenicana, l’uomo era stato sorpreso all’aeroporto di Zurigo in possesso di 11 barattoli contenenti 5 Kg di cocaina, oltre alla somma contante di 20.000 franchi svizzeri, equivalenti a circa 17.000 euro.
L’arresto nel centro del trapanese è avvenuto nel corso di uno dei servizi di controllo straordinari del territorio disposti in occasione dell’approssimarsi delle festività natalizie. Ai Carabinieri non è sfuggita la somiglianza con il ricercato internazionale, la cui identità è stata poi confermata dall’Ufficio di cooperazione internazionale S.I.Re.N.E. (Supplementary Information Request at National Entry) di Roma. In coincidenza con l’emanazione del provvedimento di cattura dall’Autorità Svizzera, Dino Crescimanno, condotto presso la Casa Circondariale di Trapani, è stato messo a disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Palermo in attesa della sua successiva estradizione verso il Paese d’origine, secondo quanto previsto dagli accordi internazionali.
Alcamo, mostra presepi nella chiesa di san Francesco d’Assisi
Interessante e affascinante mostra di presepi nella chiesa di san Francesco d’Assisi ad Alcamo con richiami all’accoglienza e difesa dell’ambiente. Elevata partecipazione alla novena dell’Immacolata.
Donazione di organi, la provincia di Trapani 66esima in Italia
Sicilia penultima in Italia, dopo la Calabria, per dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi. La maglia nera spetta a Catania, che con appena il 49 per cento dei consensi si colloca al quintultimo posto fra i capoluoghi di provincia italiani. Al di sotto della media nazionale del 67 per cento anche Palermo. Tra gli unici capoluoghi siciliani che superano la sufficienza cìoè Trapani (66esima). Sono i dati che emergono dal rapporto “Indice del dono 2019”, elaborato dal Centro nazionale trapianti per valutare i risultati della raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti attraverso il rilascio o il rinnovo della carta d’identità elettronica. L’analisi ha messo in fila i numeri realizzati dai 6.274 Comuni nei quali è possibile registrare la volontà alla donazione, con una copertura del servizio sul 92% della popolazione residente. Tre i parametri presi in considerazione: la percentuale dei consensi sul totale delle dichiarazioni registrate e quelle dei consensi e delle dichiarazioni complessive sul totale delle carte d’identità emesse da ciascun comune. Il rapporto mette anche a confronto tutti i comuni capoluogo di provincia, al di là delle dimensioni differenti: l’indice più alto è stato raggiunto da Sondrio, seguita da Belluno e Nuoro.
Alcamo, teatro Cielo. Mivas, spettacolo per rinascere dalle ceneri
Lo spettacolo, dal titolo “Mr Sgrooge e I fantasmi di Natale”, si articola in recite e canti ed è liberamente ispirato all’opera di Charles Dickens “Lo Spirito del Natale”. Racconta la storia di Ebenezer Scrooge, personaggio controverso che alla fine raggiunge la sua redenzione scoprendo il valore del Natale. Ed “I fantasmi del Natale”, prodotto dalla Mivas di Alcamo è la metafora che vuole rappresentare la redenzione, il ritorno sul palcoscenico di questa associazione, mai doma, che la notte dello scorso due aprile subì un grave attentato incendiario che distrusse il lavoro di 14 anni. Da quel rogo si salvò solo una Croce in legno di 35 centimetri utilizzata per lo spettacolo “I promessi sposi”. Quella Croce simbolo di speranza ha dato maggiore forza alla squadra della Mivas per non perdersi d’animo. Sbracciarsi e iniziare tutto daccapo. Così domani e sabato sera al teatro “Cielo d’Alcamo” la Mivas torna con “I fantasmi del Natale”, un lavoro portato avanti durante le difficili fasi della ricostruzione. Da un lato la realizzazione di costumi dell’800, l’opera di Dickens fu rappresentata la prima volta nel 1842. Lavoro e sacrifici. Basti un dato. Per le prove dello spettacolo in programma nei prossimi giorni al teatro Cielo le prove vengono effettuate in un piccolo garage che non può contenere tutti e 50 i protagonisti. Prove a turno con attese davanti la porta d’ingresso e in auto se piove. Ciò la dice lunga sulla volontà di andare avanti, caratterizzata da sacrifici e passione. Gli spettacoli domani mattina alle 9 per le scuole e poi domani sera e sabato alle 21 per tutti.
Calatafimi Segesta, “Mmculetedda”. Festa nel segno della tradizione
La notte dell’8 dicembre, dopo la tradizionale tavulidda, mangiata che si prolunga per tutta la notte, tra arrostite e giocate a carte, si svolge a Calatafimi Segesta la solenne processione detta “Mmaculatedda”, per le ridotte dimensioni del simulacro dell’Immacolata.La processione parte dalla Chiesa di San Michele alle ore 4 del mattino. I fedeli l’accompagnano con le tradizionali “ciaccule”, fiaccole fatte con fasci di steli secchi di una pianta detta “disa”. La particolare processione notturna è aperta in due file da tanti devoti con la ciaccula accesa seguita dal simulacro della Mmaculatedda e dal popolo dei fedeli. Grande è la partecipazione dei bambini con una piccola fiaccola in mano, accompagnati dagli adulti. Durante la processione le invocazioni popolari che si concludono col rituale “Viva Maria Mmaculata“.
Processione unica per le sue caratteristiche, che riesce ad attirare migliaia di visitatori provenienti dai paesi limitrofi e non.
La tradizione è legata al nome di mastro Vincenzo Avila che, dopo aver acquistato un’effigie in carta pesta della Vergine da tenere a casa sua, decise di farla benedire all’alba dell’8 dicembre del 1908 a conclusione della novena. Pertanto insieme ad altri suoi colleghi calzolai trasportarono di notte, prima dell’inizio delle sacre funzioni, il Simulacro presso la chiesa di San Michele. Dal 1908 l’evento ha luogo ogni anno trasformandosi in una vera e propria processione man mano che i devoti aumentavano. Per poter illuminare il tragitto, in assenza d’energia elettrica, si cominciarono ad utilizzare fiaccole realizzate con gambi d’ampelodesmo, “i busi di disa”.
“Elezioni al veleno”, Bonventre assolto con formula piena. Era stato querelato da Solina
Assolto in appello con formula piena, ieri dal Tribunale monocratico di Trapani, l’ex sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre, dall’accusa di diffamazione per la quale era stato condannato, nel maggio del 2016 dal giudice di pace, anche al pagamento di una multa di 1500 euro e di tutte le spese processuali. La vicenda risale alla rovente consultazione elettorale del 2012 e alla querela, presentata dal concorrente di Bonventre alla carica di sindaco, Niclo Solina, candidato di ABC, per alcune frasi utilizzate dall’ex primo cittadino nel comizio di chiusura della campagna elettorale.
L’ex sindaco, all’epoca dei fatti difeso dagli avvocato Gucciardo e Basile, era stato condannato in primo grado al termine di un processo molto articolato, in cui vennero sentiti parecchi testimoni. Ieri, il tribunale monocratico di Trapani, lo ha invece assolto, al termine della riapertura dell’istruzione dibattimentale richiesta e ottenuta dagli avvocati Antonino Gucciardo e Saro Lauria, “perché il fatto non costituisce reato”. Insomma le frasi utilizzate da Bonventre nel comizio di chiusura nel giugno del 2012 sono state ritenute di assoluta liceità.
“Esprimiamo enorme soddisfazione per l’assoluzione del professore Bonventre dall’accusa di diffamazione che lo ha visto imputato per oltre cinque anni. Siamo riusciti a dimostrare – si legge in una nota dei due avvocati alcamesi Gucciardo e Lauria – il reale contesto in cui quelle espressioni furono pronunciate: il momento finale di una campagna elettorale per le amministrative, contraddistinta da veleni, tensioni e toni aspri, che ha dato vita ad una serie di giudizi anche penali. Un clima pesante che ancora oggi tutti ben ricordiamo. La sentenza d’appello, dopo una riapertura del dibattimento, l’audizione di diversi testi e la produzione di documenti reperiti solo dopo il primo grado, ha riconosciuto la piena liceità delle parole pronunciate da Bonventre, durante il comizio finale, – concludono i due legali alcamesi- nel sicuro esercizio di un sacrosanto diritto di critica politica, senza nessuna volontà diffamatoria nei confronti del suo avversario”.