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mercoledì, Maggio 14, 2025
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Balestratese diciottenne agli “Assoluti” di nuoto. Gareggerà nei 50 s.l. con un pluri-campione europeo

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Ha imparato a nuotare nel mare della sua cittadina, Balestrate, ed ora prenderà parte ai Campionati Assoluti di Nuoto al fianco del pluricampione europeo e vice-campione  mondiale, Luca Dotto. Vittorio Valenti, diciottenne balestratese, dal 12 al 14 dicembre sarà impegnato a Riccione negli “Assoluti” invernali in vasca lunga, validi come prima prova di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. In gara, i tutta la kermesse, quasi 500 atleti in rappresentanza di 139 società. “Siamo orgogliosi che un pezzo di Balestrate con Vittorio Valenti – ha detto il sindaco Vito Rizzo -sarà rappresentata ai campionati italiani assoluti di nuoto di Riccione”.

Vittorio, che ha preso già parte ai campionati giovanili al Foro Italico di Roma, gareggia per la polisportiva Mimmo Ferrito di Palermo e in Romagna sarà in competizione nei 50 stile libero, specialità in cui è anche campione regionale. Il balestratese Valenti è attualmente campione regionale, oltre che nei 50 sl, anche nelle staffette 4×100 sl 4X100 Misti nonché vice-campione regionale nei 100 stile libero. Chissà che l’acqua salata del mare di Balestrate, dove da piccolissimo ha mosso le sue prime bracciate, possa spingere Vittorio verso traguardi prestigiosissimi, magari anche quelli a cinque cerchi.

Trapani, Operatori e volontari del Dipartimento di Salute mentale attori per un giorno

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Uno spettacolo unico con Ottanta pazienti e 35 tra operatori e volontari del Dipartimento di Salute mentale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, sono stati i principali protagonisti dello spettacolo ”La nostra Sicilianità”, andato in scena a Trapani, nei locali del Teatro delle Radici, all’interno di Palazzo Carrubbo, alla Cittadella della Salute. L’iniziativa, che si inserisce in un più ampio ‘Progetto Obiettivo 2019’, prevede la collaborazione del gruppo- teatro di ‘Officina Coscienza’ e della Compagnia ‘Teatro Di Fuori’, con il coordinamento di Tommasella Marino, Responsabile Centri Diurni e CTA adulti dell’Asp. Una rappresentazione che punta sullo studio delle radici etniche e antropologiche che hanno dato luogo alle tradizioni artistiche, artigianali, gastronomiche e collettive dei territori coinvolti, ovvero Mazara del Vallo, Castelvetrano, Marsala e Trapani. La recita finalizzata principalmente alla non esclusione e all’abbattimento delle barriere del pregiudizio, ancora oggi molto vivo, e dello stigma sociale verso i disabili psichici, spesso isolati e non inseriti al meglio nella società odierna. “ Questa direzione aziendale intende favorire tutte le iniziative e i progetti volti a sensibilizzare la comunità locale sul tema della salute mentale e della riduzione del pregiudizio sociale, oltre che sul ruolo primario degli utenti e delle loro famiglie – ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani che ha partecipato all’evento – solo da un lavoro costante e capillare di interazione col territorio possono nascere iniziative ricreative e culturali, fondamentali per un processo di coesione sociale di una comunità sana”. Una esibizione unica e come poco che si svolgerà già a partire dal prossimo gennaio anche a Castelvetrano, Marsala e Mazara del Vallo.

Sport. Alcamesi giornata no. Tutte sconfitte

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Giornata da dimenticare per le principali squadre alcamesi. Nel calcio l’Alcamo perde pure con il “piccolo” Marineo e sprofonda nel baratro. In C di basket la Libertas cede soltanto nell’ultimo periodo a Comiso mentre, per la pallamano, la TH viene battuta, con tante recriminazioni, dalla capolista

Alcamo, cambiamenti climatici. Incontro al Rotary

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I cambiamenti climatici negli ultimi 5 mila anni. L’attuale drammatica situazione che il mondo e i suoi oltre sei miliardi di abitanti stiamo vivendo. L’importanza di interventi immediati altrimenti entro 30 anni l’umanità sarà a rischio di scomparsa. E poi nella relazione a 360 gradi gli oceani diventati immense discariche ricoperte di plastica. Gli allevamenti intensivi di bovini, che causano il 22 per cento di inquinamento e la necessità che l’agricoltura giochi un ruolo determinante nella salvaguardia della terra. Sono stati i temi principali trattati, anche con la illustrazione di immagini e grafici, dal professor Giuseppe Barbera, ordinario di colture arboree presso l’università di Palermo. L’incontro è stato promosso dal Rotary club di Alcamo, presieduto da Maurizio Bambina nell’ambito della programmazione finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente, uno dei temi portati avanti a livello internazionale da tale club service. Il professor Giuseppe Barbera, autore di diverse pubblicazioni, è in sintonia con tutti gli scienziati e sono il 99,99 per cento che continuano a lanciare allarmi sui danni, che derivano a causa dei cambiamenti climatici e sulla necessità di cambiare subito rotta. Purtroppo impresentabili uomini politici fanno parte di quella ignorante schiera dei negazionisti sui cambiamenti climatici. Costoro dai vari Trump a Bolsonaro e altri non hanno nemmeno a cuore il futuro dei propri figli. L’incontro promosso dal Rotary club di Alcamo è coinciso con il vertice, in corso a Madrid, si concluderà venerdì prossimo. Vertice sui cambiamenti climatici per cercare di rendere operativi gli accordi di Parigi. Intanto cresce in tutto il mondo la mobilitazione per invitare la classe politica ad adottare subito provvedimenti. Ben venga Greta Thumberg, la studentessa svedese di 16 anni che ha intrapreso una battaglia, che coinvolge sempre più milioni di persone per salvaguardare il pianeta terra. E anche in questo contesto si inserisce l’iniziativa del Rotary club di Alcamo poiché ogni piccolo tassello contribuisce a realizzare un grande mosaico in difesa di Madre Natura.

Riqualificazione palazzo Vutano, lavori non ancora partiti. Finalmente dialogano Comune e IPAB

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A più di 20 giorni dalla consegna dei lavori, non è ancora partito il cantiere che dovrà realizzare ad Alcamo il progetto di riqualificazione della via Mistretta, con la realizzazione di 24 alloggi popolari nell’ex palazzo Vutano, e del nuovo look del corso Generale dei Medici con tanto di villetta e parcheggio all’interno dell’IPAB Pastore, di fronte all’ufficio postale.

L’Ati di imprese Cassisi-Moscariello sta ancora completando alcuni adempimenti burocratici mentre il comune di Alcamo, che ha affiancato nell’iter l’istituto autonomo case popolari, dovrà effettuare lo sgombro di alcuni locali dell’ecomostro di via Mistretta, quel palazzo Vutano teatro in passato anche di alcune tragedie. Secondo il direttore dei lavori Alfonso Cimino dal prossimo mese di gennaio il cantiere dovrebbe entrare a funzionare a pieno regime mentre, prima delle festività natalizie, l’area dell’intervento verrà recintata.

Sul totale completamento del progetto pende però sempre la spada di Damocle della querelle fra Comune di Alcamo e IPAB Riunite Pastore e San Pietro. L’assessore Ferro, come dichiarato ai nostri microfoni, ha incontrato il commissario Vito Giuliana ed ha dato ampia disponibilità su due direttrici. La giunta Surdi si farebbe carico delle spese, poco meno di duemila euro, necessarie ad individuare l’area che dalle regie trazzere è stata trasferita nella proprietà dell’IPAB ed a completare l’iter burocratico. Inoltre, sempre Vittorio Ferro ha assicurato che il comune di Alcamo acquisterà la porzione di terreno dall’Opera Pia pastore o concluderà un accordo per il pagamento annuale di un canone per l’utilizzo del sito che diventerà villetta e parcheggio.

Ferro e Giuliana si sono incontrati due settimane fa con l’impegno che l’esponente della giunta Surdi si sarebbe fatto sentire per chiudere la vicenda e per recarsi negli uffici della regione interessati al provvedimento. Nessun contatto si è però registrato, da allora, e l’IPAB attende anche la proposta economica e quindi la valutazione del terreno che dovrebbe rientrare nel progetto di riqualificazione redatto dallo IACP di Trapani. Insomma le posizioni si sono riavvicinate ma il commissario Giuliana continua a ribadire: “Nessuna ruspa e nessun operaio toccheranno quel muro di cinta senza l’accordo fra le parti. Si tratterebbe di violazione di proprietà”.

Festa dell’Immacolata. Calatafimi e Atri, due città con riti analoghi

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Con i giochi pirotecnici si sono conclusi ieri sera ad Alcamo, i festeggiamenti in onore di Maria Santissima Immacolata, iniziati lo scorso 29 novembre nella chiesa di San Francesco d’Assisi di Alcamo. Il sindaco con la fascia tricolore, come da tradizione, ha partecipato alle varie cerimonie religiose e alla processione. Nella chiesa rimangono esposti i presepi sino all’otto gennaio. Tra i riti va ricordato quello della vigilia dell’otto dicembre a Calatafimi Segesta per la festa della “Mmculetedda”. La notte che precede l’8 dicembre, dopo la tradizionale tavulidda, mangiata che si prolunga per tutta la notte, tra arrostite e giocate a carte, si svolge a Calatafimi Segesta la solenne processione detta “Mmaculatedda”, per le ridotte dimensioni del simulacro dell’Immacolata. La processione parte dalla Chiesa di San Michele alle ore 4 del mattino. I fedeli l’accompagnano con le tradizionali “ciaccule”, fiaccole fatte con fasci di steli secchi di una pianta detta “disa”. E come ogni anno grandissima è stata la partecipazione di calatafimesi dove non si è dormito per rispettare una tradizione che risale al 1908. La tradizione è legata al nome di mastro Vincenzo Avila che, dopo aver acquistato un’effigie in carta pesta della Vergine da tenere a casa sua, decise di farla benedire all’alba dell’8 dicembre del 1908 a conclusione della novena. Ma c’è un’altra ridente cittadina: Atri, in provincia di Teramo, dove si svolge la notte che precede l‘otto dicembre una festa simile a quella di Calatafimi, anche se è molto più antica. Risale al 431 dopo Cristo. Ad Atri si svolge la “Notte dei faugni”. I faugni sono alte fasce di canne secche che la mattina alle 5 dell’8 dicembre, vengono portate accese, come delle fiaccole, dai cittadini sino a raggiungere la maestosa cattedrale. Anche ad Atri, come succede a Calatafimi, la processione con i faugni è preseduta da feste in famiglia con tavole abbondantemente imbandite. Perché non gemellare Atri con Calatafimi Segesta?

La strada che sembra un campo minato. Interventi urgenti possibili, eppure…

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Di Laura Lombardo — Scempio a cielo aperto per una discarica abusiva di amianto e manto stradale pericolosamente dissestato in piena zona residenziale ad Alcamo, nei pressi delle così-dette Pigni di Don Fabrizio.

Una zona particolarmente ammalorata questa delle campagne alcamesi, dato che l’arteria stradale si presenta dissestata da anni e col tempo il degrado va solo ad aumentare.

L’ultima buca segnalata dai residenti è un fosso di circa 20 cm, insidioso specialmente quando “camuffato” dalle piogge che lo riempiono d’acqua fino al livello stradale. Si trova in prossimità del bivio da cui poi si dirama la via Giovenco, e prima di giungere al ponte. La buca, che manda automobilisti su tutte le furie ogni volta che si imbattono in essa con sonoro contraccolpo su ruote e paraurti, è lì ormai dalla scorsa estate. I residenti, che fin adesso speravano in un intervento d’urgenza dell’assessore Ferro, oggi sono a dir poco esasperati e non si sorprenderebbero se, a causa di questo fosso, uno di questi giorni accadesse il peggio. L’assessore Ferro intanto — che già nel 2018 aveva dichiarato, in merito ad altre frane sullo stesso tratto, che “la zona sarà interessata da un progetto di recupero per riqualificare l’intera area” — sostiene che dopo un anno questo progetto è ancora in itinere, e per la verità tutt’altro che in dirittura d’arrivo. L’assessore ai lavori pubblici ha fatto sapere che a luglio di quest’anno è stato approvato il progetto per un ammontare di 180,000 euro per la sistemazione della strada, che verrà asfaltata e dotata di cunette e canali per la raccolta e lo scolo delle acque. Ma il direttore dei lavori deve ancora essere nominato e il bando di gara pubblicato — il che avverrà secondo Ferro “entro la fine dell’anno”. Da lì ovviamente l’iter, in base all’esperienza dei casi passati, potrà comportare un’ulteriore attesa di 6 mesi se si è fortunati — dalla presentazione delle domande fino all’aggiudicazione della gara, la firma del contratto e, dulcis in fundo, il termine dei lavori. Insomma non proprio un intervento d’urgenza. Eppure dal codice degli appalti art 163 sembrerebbe possibile per un’amministrazione comunale agire d’urgenza entro il limite — applicabile in questo caso — di 200,000 euro. Se così fosse, sarebbe da chiedersi perché ci si è avvalsi della procedura standard più lunga.

Intanto a pochi metri dalla buca è visibile anche una discarica indifferenziata di rifiuti, tra cui amianto. Ma su questo, ci si dovrebbe rivolgere all’assessore all’igiene ambientale Giuseppe D’Angelo, che di problemi con i rifiuti in questo frangente non ne sta riscontrando di certo pochi.

 

Alcamo, prezzo del pane. Si va verso l’aumento

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La discussione tra i panificatori alcamesi è stata già avviata. L’obiettivo è quello di arrivare in tempi brevi, probabilmente dall’inizio del prossimo anno all’aumento anche ad Alcamo del prezzo del pane, che è fermo in città da oltre quindici anni. Già in diversi comuni della provincia il prezzo è aumentato ed ha scatenato soprattutto a Trapani accese polemiche per il rincaro ritenuto troppo alto. La polemica è in corso e sembra che a Trapani sia stato instaurato un braccio di ferro tra Comune e panificatori. Oggi ad Alcamo un chilo viene a costare due euro, ma non tutti applicano questa tariffa, Infatti alcuni lo vendono anche qualche centesimo in meno. Così come per il quartino dove in alcuni panifici costa 50 centesimi e in altri arriva sino a 70. Sul ritocco verso l’alto ci sarebbe unità di intenti, ma ancora non è stato stabilito alcun nuovo prezzo. L’aumento potrebbe variare tra le 40 e 60 centesimi al chilo. I panificatori giustificano il probabile e prossimo aumento con il fatto che negli anni è tutto aumentato: dalla manodopera ai costi per acquistare le materie per potere far il pane. La decisione di aumentare il prezzo del pane spetta ai fornai anche se poi ognuno nel proprio negozio può decidere quali tariffe applicare, anche se queste sono in moltissimi esercizi tutte uguali.

Alcamo, festa dell’Immacolata, tra fede e tradizioni

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Alle prime luci dell’alba di domani mattina la banda musicale attraverserà le strade dove nel pomeriggio transiterà la processione dedicata alla Immacolata, la cui festa si conclude domani. La bella musica della “ninnaredda” si espanderà nelle strade e in pratica annuncia l’apertura delle feste di Natale. Un tempo ad Alcamo la vigilia dell’otto dicembre, cioè oggi, nel primo pomeriggio i sacerdoti, preceduti dall’arciprete si recavano in processione, ognuno con un bastone sormontata da una scopa, nella chiesa di san Francesco d’Assisi, per una pulizia simbolica del tempio, che voleva indicare l’esigenza di rendere pulita la propria anima. La novena è iniziata lo scorso 29 novembre con celebrazioni di sante messe, incontri di preghiere e l’inaugurazione della mostra dei presepi. Oggi alle 19,15 Vespri solenni, presieduti da padre Alberto Marangolo, superiore del convento di Santa Maria. Durante la celebrazione, come da antica tradizione che si ripete ogni anno, il sindaco pro tempore di Alcamo, offrirà un cero votivo all’Immacolata. L’otto dicembre solennità dell’Immacolata con celebrazione delle messe alle 6, 7,30, 9, 10,30 e 12. Alle 10,30 la celebrazione eucaristica sarà presieduta da padre Rolando Ceccarini del convento di Assisi. Alle 15,30 uscirà la processione che attraverserà le seguenti vie: Girolamo Caruso, commendatore Navarra, Florio, Madonna della Catena, piano Santa Maria, piazza della Repubblica, via Mazzini, piazza Ciullo, corso VI Aprile, vie Amendola, Tasso, Crispi, corso san Francesco di Paola, vie D’Azeglio, Roma, Tobia, corso VI Aprile e rientro in chiesa. Dal 29 novembre al sei gennaio mostra di presepi tradizionali, su iniziativa di padre Pasquale Lima. Presepi messi a disposizione da tante persone, che nelle abitazioni ogni anno realizzano i presepi, che fanno parte della nostra cultura e tradizione religiosa. Presepi molto originali, tra i quali esposto uno realizzato all’interno di una valigia di cartone. Valigie usate da tantissimi siciliani che lasciarono la loro terra in cerca di migliorare la propria esistenza e quella dei familiari. Una valigia metafora della accoglienza di chi fugge da guerre e privazioni così come le scritte degli studenti per salvare il nostro pianeta dalla catastrofe, con estinzione dell’umanità, provocata dai cambiamenti climatici.

Alcamo, consiglio comunale. “Cittadinanza onoraria a Liliana Segre”

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Una mozione approvata all’unanimità che rende onore al consiglio comunale di Alcamo. Ieri sera è stato deliberato di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, che per miracolo non perse la vita in un campo di sterminio nazista dove venne deportata nel 1944 con il padre e i nonni paterni. Orfana della madre nel 1938 vittima delle leggi razziali fasciste, fu costretta ad abbandonare la scuola elementare durante uno dei periodi più bui e tragici della storia italiana. La proposta della mozione è stata presentata dal consigliere Rosalba Puma dopo la richiesta presentata dall’Associazione Punto Dritto di Trapani. Nel campo di concentramento morirono il padre e i nonni della Segre. Le venne tatuato il numero di matricola 75190 e fu impiegata nei lavori forzati nella fabbrica di munizioni Union. Venne liberata dall’Armata Rossa nel 1945. Nel 2018 è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale. Liliana Segre è bersaglio di insulti scritti su quel letamaio in cui si trasformano spesso i social. Scritti da individui che spesso non conoscono la storia dei lutti e dei milioni di vittime della seconda guerra mondiale, oltre ai sei milioni nei campi di sterminio. E oggi in Italia la deriva autoritaria è molto preoccupante. Liliana Segre, esempio di donna che ha patito pene indicibili, potrà diventare cittadina onoraria di Alcamo, per come sta accadendo in migliaia di Comuni italiani come reazione allo squallore delle scritte sui social. Va segnalato che durante la votazione nel consiglio comunale un messaggio forte è venuto da Anna Allegro, che ha alzato la manina della figlia, durante il voto. Un messaggio importante e dovrebbero essere soprattutto le scuole a spiegare ai giovani studenti cosa sia stato il fascismo e nazismo: Così come vanno radiati immediatamente da tutte le scuole italiane, senza possibilità di appello, quegli insegnanti che inneggiano a svastiche e passi dell’oca.

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