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domenica, Giugno 8, 2025
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Salvatore Sinagra è uscito dalla terapia intensiva, chiede di tornare a Favignana

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È uscito dalla terapia intensiva ed è stato trasferito in un reparto ordinario, Salvatore Sinagra, il 30enne favignanese vittima di una brutale aggressione la notte del 26 gennaio che lo ha ridotto in coma per due settimane. Chiede di tornare in Sicilia, di mangiare qualcosa e si preoccupa della sua attività lavorativa, ma i sanitari invitano alla prudenza. L’intervento chirurgico è stato molto complesso e il giovane, seppure dia segnali di forte ripresa, ha ancora davanti a sé una lunga strada per il recupero. Intanto i legali dell’aggressore hanno presentato istanza di scarcerazione, mentre i familiari confidano nella giustizia spagnola.

Passa la sfiducia, Forgione non è più il sindaco di Favignana

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Francesco Forgione non è più il sindaco di Favignana. È stata approvata in consiglio comunale la mozione di sfiducia firmata da otto consiglieri. L’atto è esecutivo e adesso si attende l’invio di un commissario nominato dalla Regione. Il dibattito è durato oltre tre ore. Nel suo intervento Forgione ha tracciato un bilancio della sua amministrazione e abbandonato l’aula al termine dell’intervento. “Di fronte alla vostra sfiducia sono tranquillo – ha detto – perché per fortuna ognuno ha la propria storia da cui guardare al futuro. Da domani continuerò ad amare queste isole come le ho amate prima di esserne il sindaco, consapevole che quel poco che ho fatto con disinteresse, rigore morale e passione civile, comunque sarà patrimonio di tutta la comunità”.

Presenti, alla votazione, solo i consiglieri comunali che avevano proposto la mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino: gli altri quattro hanno preferito lasciare l’aula anche perché,  loro voto sarebbe stato ininfluente. Passa  linea anti Forgione. La mozione, presentata e votata per la seconda volta nel giro di sei mesi, aveva tutti i voti necessari per essere approvata: otto, appunto. Fondamentale la scelta del consigliere Pietro Giangrasso dichiaratosi indipendente da pochissimo tempo dopo essere stato uno dei baluardi a sostegno del Sindaco Forgione sin dall’inizio della legislatura. Dure le parole del Sindaco silurato nel suo ultimo discorso da primo cittadino delle Egadi, con accuse lanciate al modus operandi della politica favignanese. Accuse alle quali hanno replicato i consiglieri proponenti la mozione di sfiducia.

Ora inizia la campagna elettorale con molto anticipo per cercare di accaparrarsi la poltrona di primo cittadino. Francesco Forgione nato a Catanzaro il 15 agosto 1960 è un politico italiano, presidente della Commissione parlamentare Antimafia dal 2006 al 2008. Dal 6 ottobre 2020 è sindaco del comune di Favignana. E’ stato eletto con poco più del  49 per cento dei voti raccogliendo 1176 preferenze. Ha militato nel Pci e poi in Rifondazione comunista. Ha ricoperto fra l’altro la carica di deputato regionale, nazionale e presidente dell’Antimafia.

 

Studenti di Bucarest e Sofia ad Alcamo con Erasmus, evento alla Bagolino

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Una delegazione di quindici studenti provenienti da Bucarest e Sofia è in visita in questi giorni ad Alcamo per il progetto Erasmus, promosso dall’istituto comprensivo Sebastiano Bagolino di Alcamo. Previste nei prossimi giorni le visite guidate di Segesta, Erice, Trapani e Palermo per completare il percorso di scambio culturale che ha visto gli studenti esteri coinvolti nelle attività degli alunni dell’indirizzo musicale.

Basket. Trapani fuori dalla coppa, gioco e difesa in crisi. Golfo, attenzione alla Stella

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Termina subito il sogno dei trapanesi di centrare il primo trofeo della storia, quella Coppa Italia che sembrava a portata di mano alla luce della griglia delle Final Eight. I granata hanno infatti perduto il quarto di finale contro Trieste regalando agli avversari un pallone in maniera incredibile. Pochi secondi alla fine e rimessa in attacco per gli Shark. Batte Notae che indirizza a casaccio la palla verso Horton. Intercetta facilmente Trieste che vola a canestro e ottiene l’inatteso successo. Trapani non è più quello dell’epoca in cui la classifica, al termine del girone di andata, aveva disegnato gli accoppiamenti delle final eight d Coppa Italia. Da tre settimane a questa parte, a prescindere dalle tre sconfitte consecutive, il gioco della squadra di Repesa si è involuto inoltre, soprattutto in difesa, le cose sono peggiorate notevolmente. Agli Shark non basata più avere in squadra stelle di primissimo valore (Galloway, Robinson, Alibegpovic) perché qualcosa non sta più andando bene come accadeva fino ad alcune settimane fa quando l’entusiasmo, la determinazione e la lucidità tattica consecutiva ai trapanesi di battere, e spesso macinare, gli avversari.  Niente Coppa Italia quindi e posizioni di classifica, in serie A, che adesso è molto più complicata per puntare a disputare, al meglio, i playoff.

E passiamo al basket femminile. Quello di domani per la Golfo è assolutamente un test importante soprattutto perché la squadra proviene da un lungo periodo di stop dovuto ai rinvii delle gare per la convocazione di Boiko in nazionale ucraina. Domani al Palamangano di Palermo, palla a due alle ore 16, il quintetto alcamese affronterà la Stella, formazione contro la quale negli ultimi due anni sono state scintille ma che nella stagione in corso, all’andata, è stata sonora, e mai battuta al Palatresanti. Il quintetto palermitano allora era però di ben altro spessore. La Stella, infatti, ha adesso ingaggiato nuove giocatrici, un paio delle quali di buon valore. Dall’altro canto la Golfobasket non intende interrompere la sua imbattibilità seppur qualche piccolo acciacco di alcune cestiste. La squadra di coach Ferrara,  da tempo matematicamente prima, dopo l’impegno d domani chiuderà la stagione regolare al Palatresanti contro Katane. Il match è in programma mercoledì prossimo, 19 febbraio, con inizio alle 18,30.

Reddito di povertà, domande per avere contributi dalla Regione Sicilia

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Da martedì 25 febbraio sarà possibile presentare la domanda per richiedere il contributo una tantum a fondo perduto fino a 5 mila euro destinato alle famiglie in difficoltà residenti in Sicilia. È stato pubblicato stamattina il decreto dell’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali che rende attiva la misura del reddito di povertà e che stabilisce le tempistiche e i criteri di assegnazione. A disposizione ci sono 30 milioni di euro. L’erogazione avverrà attraverso l’Irfis, incaricata della gestione del fondo. Le domande potranno essere presentate fino al 15 aprile 2025 esclusivamente online sulla piattaforma dedicata che sarà attivata nei prossimi giorni dalla finanziaria regionale. La selezione avverrà sulla base di criteri economici e sociali, con priorità ai nuclei con minori, persone in situazioni di disagio e famiglie mono genitoriali. Al contributo potranno accedere i soggetti residenti in Sicilia da almeno cinque anni, con Isee relativo all’anno 2023 inferiore a 5 mila euro. Verrà stilata una graduatoria in base al punteggio assegnato alla famiglia richiedente e il contributo economico sarà erogato secondo  fasce a partire da 5.000 euro  oltre i 30 punti. Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) sarà dato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro verranno assegnati 8 punti, mentre 6 punti a chi ha un Isee fino a 5.000 euro. Altri punti verranno erogati in base alla situazione familiare. A parità di punteggio sarà preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità sarà preferito quello con disagio sociale. I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psico-fisico, in base ad intese con i comuni di residenza.

San Valentino. Ciullo d’Alcamo e la Festa degli innamorati (VIDEO)

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Nel suo Contrasto Ciullo d’Alcamo canta l’amore come un gioco di parole e seduzione, tra promesse e resistenze, tra passione e attesa. Il simbolo di questo amore è la rosa, che nella celebre espressione “Rosa fresca aulentissima”, diventa immagine della bellezza e del desiderio, ma anche della fragilità e della conquista. Oggi, nell’epoca della velocità e dei sentimenti espressi con un messaggio su uno smartphone, quale amore si canta? Forse il poeta sorriderebbe di fronte alle dichiarazioni digitali, ai cuori inviati con un’e moji, agli incontri che nascono con un clic. Ma forse, nel profondo, riconoscerebbe che il cuore umano è sempre lo stesso: desidera amare ed essere amato, vuole essere cercato, atteso, conquistato. Intanto sullo schermo scorrono  alcune immagini tratte dal docufilm : “Tra le bellezze di Alcamo”, per la regia di Rita Mancuso, consulenza di Silvana Giacone, realizzato dai ragazzi di Noi Oltre il Teatro, in cui si recita il celebre Contrasto di Ciullo d’Alcamo. E poi, cosa direbbe del San Valentino dei nostri giorni? Di una festa che, da celebrazione dell’amore, è diventata anche un grande evento commerciale? La rosa di Ciullo, simbolo di un amore spontaneo e passionale, oggi si è trasformata in un fiore venduto a prezzi esorbitanti il 14 febbraio, come se il valore di un sentimento dipendesse dal suo costo. Il suo Contrasto si basava sulla parola e sull’emozione, mentre oggi l’amore spesso si racconta attraverso un acquisto. Eppure, dietro tutto questo, l’essenza dell’amore resta la stessa. Forse il poeta ci ricorderebbe che non sono i regali a rendere vero un sentimento, ma il modo in cui ci si sceglie ogni giorno, con dedizione, con passione e con l’arte – eterna e universale – della parola e del cuore.
Dunque, tra versi antichi e parole nuove, tra il corteggiamento medievale e gli amori di oggi, una cosa è certa: l’amore è il filo invisibile che attraversa i secoli e continua a ispirare poeti, attori e sognatori. E forse, se vogliamo davvero celebrare l’amore, dovremmo tornare a quella rosa fresca, aulentissima, che profuma di desiderio sincero e non di semplice commercio. E in questa giornata speciale, non dimentichiamo di fare gli auguri di buon onomastico a tutti coloro che portano il nome di San Valentino.

Strutture turistiche, approvata la legge che disciplina il settore

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E’ legge il testo che regolamenta in modo organico la disciplina delle strutture turistico-ricettive in Sicilia. “A conclusione di un iter lungo e complesso voglio esprimere il mio più vivo compiacimento per il testo normativo appena approvato dal parlamento regionale, su impulso del mio assessorato e dell’intero governo della Regione, grazie alla piena condivisione di tutte le forze politiche, della competente commissione legislativa che ha costantemente contribuito alla stesura del testo e all’ulteriore contributo offerto dalle associazioni di categoria”, dice l’assessore al Turismo Elvira Amata.

“Si tratta di una norma che finalmente risponde alle attuali esigenze del settore sotto diversi profili – aggiunge Amata – frutto di un attento e scrupoloso approfondimento che certamente contribuirà a riordinare in modo funzionale l’intero settore ricettivo, con l’ulteriore vantaggio di assicurare un monitoraggio più scrupoloso dell’andamento dei flussi turistici nella loro piena ed effettiva consistenza”.   Diverse le nuove disposizioni introdotte che prevedono importanti novità sulla classificazione delle strutture e sulle verifiche che potranno attivarsi da parte del dipartimento regionale del Turismo, dello sport e dello spettacolo. Viene, inoltre, espressamente ribadito l’obbligo di dotarsi del Codice identificativo nazionale (Cin), nonché della comunicazione a fini statistici e i casi in cui è obbligatoria la copertura assicurativa. Ulteriori disposizioni riguardano la previsione di maggiori tipologie di strutture e nuove regole in tema di vigilanza e potere sanzionatorio. La norma consentirà di accrescere la competitività del settore turistico siciliano, mediante un’offerta differenziata per garantire un livello qualitativo ottimale dei servizi offerti ai visitatori.

Furti di cavi di rame, la PolStrada di Alcamo arresta in flagranza tre carinesi

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Quasi interamente al buio, per i continui furti di cavi elettrici in rame, svincoli e gallerie dell’autostrada A29. Reati che hanno procurato danni all’ANAS di oltre 300.000 Euro e che hanno causato gravi disagi agli automobilisti. Si sono quindi intensificate le indagini della sottosezione della Polizia Stradale di Alcamo che hanno portato, da gennaio ad oggi, al recupero e al sequestro di circa una tonnellata di rame. Gli agenti della polstrada, diretti dal comandante Alberto Mazza, hanno arrestato tre persone in flagranza di reato che, in concorso tra loro, avevano messo a segno un furto di circa 160 chilogrammi di cavi di rame per illuminazione pubblica, asportato in territorio di Isola Delle Femmine. Durante il pattugliamento dell’autostrada, la polizia stradale notava alcuni pozzetti dell’illuminazione pubblica divelti e diversi pezzi di cavi di rame che fuoriuscivano. Altri pozzetti nello stato sono stati individuati più avanti sempre lungo la A29 e in un terreno che aveva la recinzione danneggiata. Gli uomini della sottosezione di Alcamo, insospettitisi, hanno poi notato un OPEL Meriva all’interno della rampa di uscita dallo svincolo, spinta da tre uomini perché in avaria. Gli agenti, all’interno del mezzo, hanno rinvenuto un ingente quantità di cavi elettrici in rame simili a quelli notati nei pressi dei pozzetti divelti. La Polstrada ha quindi fermato e arrestato due carinesi di 47 e 21 anni mentre il terzo, quarantenne, si è dato alla fuga per essere poi rintracciato nella sua abitazione di Carini.  La successiva perquisizione personale permetteva di accertare la presenza non solo dei cavi di rame già opportunamente avvolti in matasse e quantificati successivamente per un totale di oltre 160 chilogrammi, ma anche di alcuni arnesi e oggetti utilizzati per la commissione dei furti, allo svincolo di Capaci e in altri punti dell’autostrada, in particolare in altri sei pozzetti. I tre arrestati, tutti di Carini, sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Pestaggio disabile dinanzi tabaccheria di Marsala, PM chiede 15 anni e 3 mesi di carcere

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L’aggressione fu di una violenza inaudita e le immagini della videosorveglianza, che ripresero la scena, fecero davvero accapponare la pelle. Adesso il PM della procura di Marsala, Paolo Bianchi, ha richiesto in Tribunale per Vincenzo Paolo Li Vigni, ventenne petrosileno, una condanna a 15 anni e 3 mesi di carcere. Il giovane, come rivelato dalla videosorveglianza, fu il protagonista del terribile pestaggio di un giovane disabile, il 15 giugno del 2023, davanti al distributore automatico di sigarette di una rivendita di tabacchi di contrada Terrenove, a Marsala, lungo la statale 115 per Mazara del Vallo.  Li Vigni, detenuto dall’epoca dei fatti in carcere a San Giuliano, nella notte tra il 14 e il 15 giugno, insieme ad un minore per cui procede la Procura dei minorenni di Palermo, aggredì con calci e pugni un 33enne pensando che fosse un presunto molestatore della sorella. Il disabile, però, nulla aveva a che fare con tali vicende. Un terribile scambio di persona. Tre i reati contestati al ventenne di Petrosino: tentato omicidio, rapina aggravata impropria (per avere sottratto le chiavi dell’autovettura alla vittima) ed evasione dagli arresti domiciliari (all’epoca, infatti, l’imputato si trovava già ai domiciliari con l’accusa di avere esploso alcuni colpi d’arma da fuoco). I carabinieri, dopo il pestaggio, identificarono subito i due protagonisti grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza che riprese l’intera scena. “La vittima dell’aggressione – ha detto il Pm nella requisitoria in cui ha chiesto 15 anni e tre mesi per Li Vigni – ha subito al corpo e alla testa ben 34 pugni e 11 calci. Colpi portati con estrema e inaudita violenza. È quindi – ha detto il PM Bianchi – tentato omicidio”.

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