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domenica, Giugno 8, 2025
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Calcio, Castellammare altro KO. Basket, ‘Golfo’ incredibile da tre punti

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Credito foto “Depositphotos.com”.

Il Castellammare non riesce ad uscire dal momento negativo e perde ancora in casa. A passare al Giorgio Matranga la Parmonval capace di imporsi per 3 a 1 e di raggiungere quindi in classifica l’undici del Golfo. Tutto nella ripresa. Il vantaggio dei palermitani al sesto del secondo tempo con Passero e poi, dopo un quarto d’ora, il pareggio dei castellammaresi con Guaiana. Neanche il tempo di esultare e la Parmonval era di nuovo in vantaggio con Elamarui che superava ancora una volta il portiere locale. Un paio di occasioni fallite dalla squadra di cardinale per acciuffare il pareggio e in zona Cesarini, al 47esimo, la terza rete degli ospiti con Martinez. Castellammare e Parmonval adesso a braccetto in classifica al settimo posto con 30 punti ma i play-off, alla luce dei distacchi, sembrano fin da ora irraggiungibili. In testa al campionato di Eccellenza continuano a vincere Atletic Palermo e Gela che hanno liquidato entrambe per 3 a 0 Cefalù e Accademia Trapani. Giornata negativa per le trapanesi. perde infatti anche la Folgore sul terreno dello Sciacca mentre l’unica vittoria è arrivata per il San Vito Lo Capo che ha vinto per 2 a 1 in casa del Marineo.

 

Nel basket femminile la Golfo si conferma inarrestabile ‘schiacciasassi’ e batte a domicilio anche la Stella Palermo. Alla vigilia la gara era un po’ temuta in casa Alcamo sia per gli ultimi acquisti della formazione di Santino Coppa sia per una settimana in cui la squadra di coach Ferrara non era apparsa brillantissima. In campo, però le cose sono cambiate e la Golfo ha confermato lo strapotere finora evidenziato nel corso dell’intero campionato. Partita finita già nel primo periodo con un secco 35 – 9 per la Golfo che faceva remare le vene dei polsi con uno stratosferico 9 su 10 nelle bombe da tre punti. Un’artiglieria pesante che, con tali cifre, non si vede nemmeno nell’NBA. Fra l’altro a perforare la retina da oltre l’arco diverse cestiste: Boiko, Samokvalova, Vella, Caliendo e Messana. Una squadra che, dopo la pausa dovuto ai rinvii delle gare in calendario per la concomitante convocazione di Boiko nella nazionale ucraina, ha ripreso immediatamente a suonare con una prestigiosa orchestra sinfonica. Il risultato finale, 89 – 51 su campo avverso, parla da solo così come lo stringato commento, a fine gara, di Santino Coppa, il blasonato allenatore che da qualche tempo side sulla panchina della Stella: “Avete assemblato – ha detto – una squadra assolutamente incredibile”. Golfobasket, oramai da tempo cera del primo posto, che rimane quindi a punteggio pieno e con numeri da capogiro sia per il totale dei canestri fatti che per quelli subiti. Mercoledì l’ultimo atto della regular-season quando al PalaTreSanti, palla a due alle ore 18.30, arriverà il Katane. Poi sarà la volta dei play-off.

Nonni alcamesi a mamma castellammarese. Alex Wyse ha radici ‘nostrane’

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Le sue origini sono fra Alcamo e  Castellammare del Golfo ed è arrivato sul palco del festival di Sanremo. Non ha vinto nella categorie ‘Nuove proposte’ ma ha raggiunto un prestigiosissimo secondo posto. Una bella esperienza e una ribalta nazionale importante per  Alex Wyse. Il cantautore i ha visto interrompersi la sua corsa a pochi metri dal successo finale. Il leoncino delle Nuove Proposte è invece andato ad Andrea Settembre (in arte “Settembre”) con la canzone  “Vertebre”. D’altro canto il favorito era proprio lui, già concorrente di The Voice e X Factor. Al giovane napoletano anche il Premio della critica Mia Martini e il Premio della sala stampa Lucio Dalla. Secondo posto per Alex Wyse, artista che vive nel nord Italia (esattamente a Como), ha portato la sua formazione n Inghilterra. Il suo vero cognome è Rina e i suoi nonni sono alcamesi. Di Castellammare è invece la madre, Rita Luglio. Alex, autore di questa splendida esperienza al festival di Sanremo dove ha dimostrato di avere tanto talento e buona presenza scenica, viene spesso nella cittadina del Golfo per abbracciare i parenti, soprattutto i nonni. Adesso, durante il suo prossimo ritorno in Sicilia, troverà tantissima più gente che lo riconoscerà dopo averlo apprezzato al festival della canzone italiana.

Trapani, la tassa sui rifiuti tra le più alte d’Italia

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La Tari pesa pesantemente sulle famiglie trapanesi con un costo medio annuo per il 2024 di 510,98 euro, più caro del 2023 dell’8,20 per cento, quando la tassa si attestava sulla media di 472,26 euro. I dati emergono dall’indagine realizzata sui capoluoghi di provincia italiani dal Servizio Stato sociale, Politiche fiscali e Previdenziali, Immigrazione, diretto dal segretario confederale Santo Biondo. E ai primi posti in Sicilia figura anche Siracusa. “Siamo di fronte a una situazione paradossale – commenta il segretario generale Uil Trapani Tommaso Macaddino.-  Si continua a tartassare e far cassa sulle famiglie, quando i prezzi per i beni di prima necessità non fanno che crescere, per la pandemia prima, per la guerra poi. Adesso incombe anche la spada di Damocle dei dazi statunitensi che non sappiamo ancora con certezza che conseguenze potranno avere sui territori”. Stando al report, basato sulle delibere tariffarie comunali e sull’ultimo dato Istat relativo ai redditi netti familiari, Trapani sta ben al di sopra della media nazionale, che si attesta sulla ben più modica cifra di 337.77 euro. “L’indagine conoscitiva Uil – aggiunge Macaddino – mette in evidenza come i trapanesi siano costrette a destinare al pagamento della Tari una quota percentuale di reddito che risulta di gran lunga superiore alla maggior parte degli altri capoluoghi di provincia del Paese. Anche in questo modo aumentano divari e diseguaglianze. E anche in questo modo si spiega perché la Uil, a tutti i suoi livelli, chiede da tempo, con forza, risorse, investimenti e sviluppo per questo territorio”. E conclude: “È urgente, mai come adesso, un confronto serrato fra parti sociali e istituzioni per trovare soluzioni condivise, rapide, concrete”.

Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana alla scienziata marsalese Anna Grassellino

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È marsalese la scienziata che ha ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, la più alta onorificenza nazionale. Anna Grassellino, nata e cresciuta a Marsala, dirige al Fermilab di Chicago uno dei cinque centri nazionali americani dedicati alle tecnologie quantistiche, coordinando il lavoro di 500 scienziati da tutto il mondo. Tra i suoi progetti più ambiziosi, la costruzione del computer quantistico più potente al mondo. Il riconoscimento è particolarmente importante perché cade nella settimana mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza.

Prima donna a capo del Corpo della Forestale, è di Partinico

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È partinicese la prima donna a rivestire il ruolo di Comandante del Corpo della Forestale, Dorotea Di Trapani, ingegnere e in servizio come dirigente alla regione dal 1998. La nomina di Di Trapani fa parte dei cinque nuovi ingressi alla dirigenza di altrettanti dipartimenti regionali, a cui si aggiungono cinque rotazioni e sette confermati. “È un momento storico che testimonia il valore della competenza e della professionalità, senza distinzione di genere, in un settore strategico per la tutela del nostro territorio.” ha dichiarato il presidente Renato Schifani al termine della seduta.

Nascondeva oltre un chilo di marijuana e hashish, arrestato marsalese

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Nascondeva in giardino oltre un chilo di marijuana e hashish, e in casa aveva bilancini di precisione e soldi in contanti. Un 44enne marsalese è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della compagnia di Marsala, che durante un servizio perlustrativo lo hanno sorpreso ad occultare un sacchetto di plastica nel terreno della sua abitazione. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Programmazione urbanistica, scende in campo ‘Pro Castellammare’

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Il gruppo politico ‘Pro Castellammare’, quello nato alla viglia delle ultime elezioni amministrative grazie soprattutto all’intesa fra CambiaMenti e Partito Democratico, ha avanzato una serie di proposte sul futuro della pianificazione urbanistica della cittadina del Golfo.  “Proposte – si legge in una nota – che sono il frutto di un’analisi critica sull’attuale situazione urbanistica del territorio e delle istanze raccolte”. Il PRG in vigore, sostiene Pro Castellammare, non ha garantito adeguati risultati in termini di sviluppo socio economico, territoriale, ambientale e paesaggistico. Pertanto l’unico risultato è stato quello di produrre di fatto – afferma il movimento che non ha alcun rappresentante in consiglio comunale – solo puntuali speculazioni edilizie fine a sé stesse. Il centro storico – continua l’associazione – ha subito notevoli cambiamenti grazie alla nascita di numerose attività e locali di somministrazione e questo ha dato vita ad evidenti e rilevanti problemi di viabilità nei mesi estivi e di “città fantasma” nel periodo invernale. Alla luce di ciò, il PUG (Piano Urbanistico Generale) rappresenta un’importante punto di svolta e di crescita per la nostra città, – sostiene Pro Castellammare – a patto però che sia frutto di una visione politica lungimirante e di un’analisi delle mutate condizioni socio economiche della cittadina. L’obiettivo non può che essere rappresentato dallo sviluppo programmato anche dal punto di vista sociale, territoriale, ambientale e paesaggistico che produca benefici a vantaggio di tutte le classi sociali e di tutti i settori economici. Fra i suggerimenti del movimento la riperimetrazione del centro abitato e la definizione del reale centro storico; l’attuazione di misure idonee volte al miglioramento della vivibilità dei cittadini. In particolare un piano di zonizzazione acustica; l’individuazione, all’interno del perimetro del centro urbano, di aree di rilevante superficie attualmente libere o abbandonate da adibire a parcheggio. Il movimento ‘Pro Castellammare’ conclude la nota offrendo disponibilità alla giunta Fausto per confronti, approfondimenti e partecipazione ad un eventuale tavolo tecnico finalizzato alla elaborazione del PUG.

Omicidio in via Catito a Trapani, “Mi sono difesa da violenza sessuale” (Video)

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“L’ho accoltellato per difendermi dal tentativo di una violenza sessuale”. Queste le prime parole dette agli inquirenti dalla donna di 50 anni di Macerata che ha ucciso in una struttura ricettiva l’uomo di 65 anni con il quale conviveva. Una versione al vaglio degli investigatori per chiarire tutti gli aspetti del delitto di San Valentino. Una lite scoppiata nel cuore della notte. A perdere la vita poche ore dopo il ricovero all’ospedale Sant’Antonio, Giovanni Anguzza, 65 anni, E’ morto dopo essere stato accoltellato all’interno di un Bed & Breakfast in via Catito, nei pressi del Palazzo di Giustizia. A colpirlo sarebbe stata la sua compagna 50 anni, che ha dichiarato di aver agito per difendersi da un tentativo di violenza sessuale.

L’omicidio è avvenuto alle prime ore di ieri. Anguzza, gravemente ferito, è riuscito a uscire barcollando dal B&B e ad accasciarsi a terra, chiedendo aiuto. In un primo momento ha raccontato alla polizia di essere stato accoltellato da un  giovane magrebino, ma la sua versione è stata subito smentita dalle telecamere di videosorveglianza della zona, che hanno mostrato l’uomo uscire dal B&B da solo e barcollante. Secondo le prime indagini  all’interno della struttura ricettiva sarebbe scoppiata una violenta lite tra Anguzza e la donna con la quale aveva una relazione. Secondo la versione della donna l’uomo avrebbe tentato di abusare di lei, la 50enne ha afferrato un coltello da cucina colpendolo con un unico fendente.

La donna, originaria di Macerata, viveva in quel b&b da una ventina di giorni. Ha dichiarato agli agenti di aver agito per difesa e di essere stata più volte minacciata e maltrattata da Anguzza.  Dopo l’accoltellamento, anche la donna è stata trasportata in ospedale per accertamenti. La polizia sta raccogliendo tutti gli elementi per ricostruire con precisione la dinamica della tragedia e verificare se ci siano state precedenti segnalazioni di violenze. L’inchiesta è coordinata dal procuratore  Gabriele Paci e dagli agenti della Squadra Mobile della Polizia diretta da Silvia Cascino.

Furti all’IPAB ‘San Pietro’ di Alcamo, portone quasi divelto e svuotata la dispensa

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Prima alcuni raid all’interno del palazzo Pastore, una delle sedi di una storica IPAB di Alcamo, con danni al portone di ingresso della splendida cappella ed ora un altro blitz nella sede di via Barone di San Giuseppe della stessa IPAB ‘Pastore – San Pietro’. Stavolta i danni ci sono stati sia per la violenza con cui è stato scassinato il portone di ingresso che per il materiale asportato. I ladri hanno infatti ripulito per intero la dispensa che conteneva gli alimenti, appena acquistati, destinati ai 21 ospiti accuditi dall’istituto. Latte, biscotti, merendine, acqua, bibite, prodotti da forno e altro ancora che, quotidianamente, vengono utilizzati dalla comunità. Sono tre le realtà gestite dall’Ipab: il centro educativo assistenziale ‘Mario ‘Adamo’ e le comunità ‘La coperta di Linus’ e ‘La casa di Lulù’. Il personale dell’Ipab ‘San Pietro’ dovrà adesso rifornire da zero la dispensa completamente svuotata dal blitz che, molto verosimilmente, è stato messo a segno nella notte fra giovedì e venerdì scorsi. Seri danni anche al portone d’ingresso che è stato quasi divelto dai malviventi. Sono stati poi i carabinieri della compagnia di Alcamo ad effettuare, ieri mattina, i rilievi nei locali di via Barone di San Giuseppe. Le indagini ovviamente passeranno dall’esame dei filmati della videosorveglianza. Nei pressi dell’Ipab, infatti, esistono alcune telecamere di privati cittadini ma anche una della rete gestita dal Comune che potrebbero portare all’identificazione degli autori del furto.

Cetrioli di mare, pescatori di frodo denunciati dalla Guardia costiera di Trapani

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Avevano pescato illegalmente mezza tonnellata di esemplari di cetrioli di mare e stavano per venderli ancora vivi a peso d’oro ai mercati clandestini esteri: ma sono stati sorpresi e denunciati. Gli animali marini non sono particolarmente attraenti esteticamente, ma sono molluschi importantissimi per la biodiversità. Un animale dall’aspetto buffo di cui è vietata la cattura, per tutelare la loro preziosa funzione. Sono infatti “spazzini dei fondali”, capaci di riciclare la materia organica di cui si cibano per ripulirla e restituirla all’ambiente -un po’ come fanno i lombrichi- contribuendo all’equilibrio della biodiversità dei nostri mari. Alcune specie di oloturia sono molto apprezzate nella cucina orientale. E il loro costo è anche piuttosto elevato: in molti Paesi raggiungono anche centinaia se non migliaia di dollari al chilo. La pesca delle oloturie, tanto preziose per la biodiversità, è stata vietata in Italia nel gennaio 2022. I cinque i pescatori di frodo di Nubia, sono stati scoperti dalla Guardia costiera di Trapani, nel bel mezzo delle Saline trapanesi, a trafficare con mezza tonnellata di esemplari ancora vivi nei barili, destinati al mercato clandestino estero. Per i cinque uomini, già noti per precedenti simili, è scattata la denuncia, oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi utilizzati. Tutti salvi per questa volta i fortunati molluschi, che sono stati prontamente reimmessi nell’ambiente marino e potranno continuare a compiere la loro preziosa opera ecologica senza preoccuparsi di finire tra le bacchette di qualcuno dall’altra parte del mondo.

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