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domenica, Giugno 8, 2025
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Forti tensioni fra sindaco di Capaci e mondo della scuola. Proteste delle famiglie

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Momenti di tensione nel corso di un sopralluogo al plesso scolastico ‘Longo’ di Capaci che, secondo il sindaco Pietro Puccio, dovrebbe essere sgomberato entro la prossima estate e assegnato al liceo ‘Mursia’. La presenza di docenti e genitori al sopralluogo, presentatisi autonomamente a difesa della loro scuola, ha spinto il primo cittadino a chiamare le forze dell’ordine. Una decisione poco elegante visto che nessuno intendeva dar vita a manifestazioni violente di dissenso. Il sopralluogo era stato disposto in maniera congiunta dal sindaco Pietro Puccio e dalla Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Biagio Siciliano – De Gasperi”.

Secondo l’amministrazione comunale il plesso dovrebbe essere assegnato al liceo togliendolo agli alunni della scuola dell’obbligo in quanto, fra l’altro, avrebbe aule completamente vote e inutilizzate, ben sette. In queste aule potrebbero quindi essere allocati gli alunni del plesso ‘Falcone’.  In occasione del sopralluogo diverse famiglie con cartelli e slogan hanno voluto esprimere il loro dissenso nei confronti della scelta dell’amministrazione comunale manifestando in modo pacifico ma fermo il loro disappunto. La decisione dell’amministrazione andrebbe quindi a favorire un istituto secondario superiore. Il primo cittadino di Capaci sostiene quindi  che all’interno del plesso Longo vi siano sette aule libere, che potrebbero accogliere le altrettante classi attualmente ospitate nel plesso “Falcone” di via Zima, permettendo così il trasferimento degli studenti. Di parere opposto la Dirigente scolastica, che ha voluto dimostrare come quegli spazi non siano realmente disponibili: le sette aule in questione, infatti, risultano occupate da laboratori didattici, molti dei quali realizzati grazie a finanziamenti del PNRR.

Ortovo, ad Alcamo corsi per alunni al contatto con la natura

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L’ultima arrivata è una tartaruga africana di 26 anni, che raggiungerà i cento chili. Va a fare compagnia ad oltre 500 animali che costituiscono la grande famiglia, ospitata su un’area di tre ettari, con tutti i confort, di cui settemila metri quadrati destinati agli animali. Il Giardino dell’Eden si trova in contrada Canalotto a tre chilometri di Alcamo. L’iniziativa di Antonino Chimenti, sposato, due figlie in tenera età, che, quattro anni fa,  si è tolto i panni del pizzaiolo, per indossare quelle del contadino per la sua passione verso la terra e gli animali. Ha subito avuto l’appoggio incondizionato della moglie Valeria Onorato, suo braccio destro. Oltre agli animali, e coltivazione di ortaggi col metodo naturale, l’azienda è diventata punto di riferimento per attività didattiche per le scuole primarie e dell’infanzia e per i centri che assistono diversamente abili. A giorni partiranno le attività didattiche con le visite guidate per far conoscere ai ragazzi l’importanza del contatto con la Natura. I giovanissimi studenti saranno accompagnati dai soci dell’associazione Laurus composta in massima  parte da Forestali: a fare da cicerone Gino Tusa.

La Laurus ha gestito il parco suburbano San Francesco fino al novembre del 2019, facendo rinascere il verde su un  terreno da anni abbandonato. Da quella data, il parco, sotto la bastionata di piazza Bagolino, continua a rimanere chiuso nonostante i periodici proclami del Comune. Nella fattoria didattica si può ammirare  il penultimo arrivato un “emù”, uccello che non vola. È secondo solo allo struzzo in quanto a dimensioni massime, arrivando a 1,9 metri di altezza a 55 chilogrammi di peso. Saltella nel recinto ed è venuto a fare compagnia agli oltre 500 animali della fattoria agroecologica “Ortovo” . Pavoni, tartarughe, pappagalli, caprette nane tibetane, mucche, tartarughe, tacchini, conigli, pony, quaglie cinesi, oche, diverse razze di pecore. In arrivo un maialino nano. In funzione un grande orto con appezzamenti di terreno disponibili gratuitamente chi vuole imparare a coltivare o raccogliere soprattutto ortaggi. Nel “Guardino dell’Eden” il numero maggiore di animali: oltre 300, sono le razze di galline ovaiole. Da quelle giapponesi alle australiane. Dal pollo Moroseta, razza unica originaria dell’Asia conosciuta e allevata in tutto il mondo. Al Mechelse koekoek, pollo di razza belga particolarmente pregiato. L’esercito delle galline ovaiole allevate all’aperto cercano per conto proprio il cibo di cui hanno bisogno, becchettando nel terreno tutti i nutrienti che trovano in natura: erbe e piante spontanee, ma soprattutto insetti, lombrichi e vermiciattoli. E in arrivo un maialino nano vietnamita, minipig, che andrà ad arricchire questo zoo visitato da tanti bambini. Qui si svolgono tante attività didattiche programmate dalle scuole. Su un piedistallo all’ingresso un gatto che pare che controlli tutta  la fattoria.

Studente del Danilo dolci di Partinico vola a Rimini per il Campionato della Cucina Italiana

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Uno studente dell’Istituto Danilo Dolci di Partinico parteciperà al Campionato della Cucina Italiana che si terrà domani a Rimini. L’evento organizzato dalla Federazione Italiana Cuochi rappresenta una delle più prestigiose competizioni nazionali per aspiranti chef e professionisti del settore. Lo studente Yassine Hassibi, allievo di  Salvatore Sanfilippo e Ignazio Interrante, si è distinto per il suo impegno, tecnica e creatività, e ha già vinto una medaglia d’argento al trofeo Bartyan a Palermo. Preparerà un piatto a sorpresa a base di prodotti siciliani.

 

Nuovo salone parrocchiale a Marsala. 200.000 euro fra 8×1000 e donazioni (Interviste)

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Dopo tre anni di lavori, è stato inaugurato, a fianco della parrocchia Maria Santissima della Cava di contrada Ciavolo a Marsala, il salone parrocchiale interamente costruito. Il taglio del nastro è avvenuto con il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. Per realizzare l’opera la Cei ha concesso un contributo straordinario di 150 mila euro a valere sui fondi dell’8×1000. A questi la parrocchia ha contribuito con altri 55 mila euro, grazie anche alla generosità della comunità. Il salone è stato realizzato col tetto in legno e sul pavimento è stato predisposto il sistema di riscaldamento a scomparsa.

La statua di San Francesco di Paola del Mandracchia di Partanna ritorna a splendere

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E’ stata riportata agli antichi splendori e finalmente presentata alla comunità di Partanna una statua di San Francesco di Paola di fine 1700 dello scultore saccense Calogero Mandracchia. L’opera come accade spesso, era stata nei secoli oggetto di interventi raffazzonati e rimaneggiamenti improvvisati, che ne avevano deturpato l’originaria perfezione, provocando abrasioni e degradando i materiali. È stato quindi un intervento di recupero molto profondo e attento, quello affidato alla restauratrice partannese Rosalia Teri, che con il suo lavoro è riuscita a far rivivere l’antica luce rispettando il progetto del pregiato scultore. Le certosine indagini eseguite durante le prime fasi del restauro hanno permesso inoltre di scoprire in che modo e con quali materiali era stata realizzata l’opera: il volto le mani e i piedi del Santo erano stati infatti realizzati con un impasto composto da polpa di cellulosa, fili di canapa e un legante proteico ricavato da ossa di animali. Successivamente questo impasto era stato modellato in stampi di legno per dargli da forma desiderata e una volta solidificato era stato applicato su uno “scheletro” di legno ricoperto di sughero. Dopo la disinfestazione, necessaria per eliminare eventuali tracce di tarme, la restauratrice si è occupata di rifare le dita del piede sinistro e integrare le mancanze di colore con un’attenta verniciatura. Allo svelamento del simulacro di San Francesco di Paola  ha partecipato il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella. Al termine della cerimonia la statua restaurata è stata trasportata nella sua sede abituale, la chiesa-rettoria di San Francesco di Paola, dove continuerà a essere custodita e potrà essere venerata dai fedeli partannesi.

Spiagge libere, al via le concessioni demaniali marittime

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Via libera del governo regionale alle regole per il rilascio delle nuove concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo e sportivo, necessarie ai Comuni costieri per predisporre i bandi sull’utilizzo delle aree libere già entro la prossima estate. La giunta Schifani, su proposta dell’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, ha espresso il suo apprezzamento sullo schema di decreto e sulle relative linee guida. «Col mio governo diamo indicazioni certe per procedere alle gare per l’assegnazione delle aree demaniali – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – in una fase di transizione delicata. È un passaggio fondamentale che rispecchia, inoltre, quanto previsto dalle norme statali ed europee. Mettiamo ordine in un settore trainante della nostra economia, il turismo balneare, che coinvolge innumerevoli imprese e che rappresenta un fattore di attrazione per il nostro territorio». «Regole, tempi certi e trasparenza delle procedure sono elementi indispensabili per stimolare sempre maggiori investimenti ed elevare gli standard qualitativi delle strutture turistico-ricreative, senza comunque sottovalutare la tutela delle nostre coste», aggiunge. «Fatta salva la proroga prevista dal governo nazionale fino al2027 delle concessioni esistenti, che rappresentano appena il 17% della risorsa disponibile – afferma Savarino – abbiamo predisposto linee guida per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime, destinate a orientare l’attività amministrativa dei Comuni». In Italia, secondo l’articolo 822 del Codice civile, tutte le spiagge sono beni di proprietà dello Stato. Sono inoltre beni pubblici, e ciò significa che l’accesso deve essere sempre libero e gratuito: nessuno può vietarlo. Sulle concessioni è polemica poiché ogni giorno si restringono gli spazi delle spiagge libere e quindi gratuite.

Abusi sessuali su bambino. Pena di 14 anni e 50.000 euro di risarcimenti

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Due turpi episodi, uno in provincia di Trapani e l’altro a Palermo, avevano portato all’arresto, nel marzo scorso, di un uomo di 48 anni per abusi sessuali nei confronti di un bambino di soli sei anni. I fatti, commessi in due distinte abitazioni, risalirebbero all’estate del 2023. L’orco, adesso 49enne, è stato condannato, dal gup di Palermo Ivana Vassallo a 14 anni di carcere per avere abusato sessualmente di quel bambino che gli sarebbe stato qualche volta affidato dai genitori con i quali aveva un consolidato rapporto di amicizia. Nel corso delle perquisizioni, dopo l’arresto, nella casa dell’uomo erano stati trovate migliaia di file pedopornografici contenenti pure molestie su altri bambini. Filmati che sarebbero stati anche diffusi dal 49enne. L’uomo è stato processato con il rito abbreviato. L’imputato, come ha stabilito il giudice, dovrà scontare 14 anni di carcere e risarcire i genitori del piccolo, che si sono costituiti parte civile assistiti dagli avvocati Noemi Fazio e Beniamino D’Augusta, con una provvisionale di 25 mila euro ciascuno. A fare scattare le di indagini e l’arresto era stato la stessa piccola vittima che aveva raccontato ai genitori cosa sarebbe avvenuto quando rimaneva da solo con l’uomo a Palermo e anche nell’abitazione del Trapanese dove l’uomo avrebbe rinnovato gli abusi sessuali sul piccolo di 6 anni. Dopo i raccapriccianti racconti del bambino era  stata aperta un’inchiesta, condotta dalla polizia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, che, il 26 marzo scorso, aveva portato all’arresto del pedofilo e al sequestro di u computer e uno smartphone sui quali è stata poi verificata la presenza di video e foto che dimostrerebbero questi e altri abusi.

Indagine corsi di formazione, scagionato il castelvetranese Antonio Giancana

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Il Gip del Tribunale di Marsala, Sara Quittino ha revocato la misura dell’obbligo di soggiorno all’ex consigliere comunale diCastelvetrano Giovani” Antonio Giancana. Giancana  era rimasto coinvolto nell’indagine a carico dell’ex senatore alcamese Antonino Papania e di altri componenti del movimento politico “Via”. La decisione del Gip è arrivata dopo l’istanza presentata dagli avvocati Franco e Chiara Messina Al centro dell’indagine ci sarebbe un’intercettazione telefonica con un responsabile del movimento politico vicino a Papania, questi prospettava la possibilità per un paio di giovani quali tutor per la formazione professionale CE.SI.FO.P., invitando il Giancana ad aderire al movimento VIA e a partecipare alla campagna elettorale regionale, profilandosi un presunto reato di tentativo di corruzione del pubblico ufficiale all’epoca consigliere comunale.

L’accusa ipotizza una promessa corruttiva con contestazione dell’art. 318 c.p. al giovane consigliere comunale Giancana, desumendola dal tenore di una conversazione telefonica non riscontrata fattualmente, poiché egli: “Non ha mai aderito al movimento politico VIA”. Non ha mai avuto alcun incarico all’ente di formazione professionale CE.SI.FO.P. Non ha mai offerto alcun sostegno elettorale alle ultime competizioni elettorali regionali; Non è stato mai coinvolto in precedenti provvedimenti giudiziari; Non è più consigliere comunale dal giugno 2024.” Il Tribunale del Riesame e Cassazione hanno via via alleggerito o annullato le misure scaturite dall’indagine sulla formazione professionale messa a segno dalla procura di Marsala il 17 ottobre scorso. Papania fondatore del movimento VIA deve  rispondere soltanto di concorrenza morale nei reati contestati.  L’indagine, per la quale a breve si attendono gli avvisi di conclusione, è stata portata avanti dalla sede palermitana della Procura europea e della Procura di Marsala.

 

‘NO’ all’antenna telefonica a Calatafimi. Comune ‘verde’ ma stavolta distratto (interviste)

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Si sono radunati in tanti per dire no ad un ripetitore telefonico alto 30 metri pronto per essere innalzato a Calatafimi, in zona Sasi, nei pressi del nuovo centro abitato. I calatafimesi, armati di sciarpe e giubbotto a causa del freddo e della pioggia, hanno partecipato al sit-in alzando anche la voce contro quello che viene visto come un pericolo per la salute e per il paesaggio. I lavori per innalzare la grande antenna telefonia era già cominciati ma poi l’ufficio tecnico comunale aveva sfatto sospendere le operazioni a causa della mancanza di alcune autorizzazioni dell’ARPA, del Comando del Corpo Forestale e del Genio Civile. Risulta singolare che un’amministrazione comunale a forte colorazione verde, quella guidata dal sindaco Francesco Gruppuso e che vede fra gli assessori l’ambientalista alcamese Massimo Fundarò, non abbia controllato per tempo le carte e non si sia opposta, quando doveva, all’installazione della mega antenna telefonica.  La protesta è stata organizzata dal «Comitato no antenna Sasi» presieduto da Giacomo Senia.

Villa comunale di Castellammare del Golfo, una panchina gialla per dire no ad ogni forma di bullismo (Interviste)

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Una panchina gialla per promuovere la cultura del rispetto e dei diritti dei minori e come simbolo dell’impegno a opporsi al bullismo e al cyberbullismo. È stata inaugurata sabato scorso all’ingresso della villa Margherita di Castellammare del Golfo dal sindaco Giuseppe Fausto, che ha tagliato il nastro insieme ad Anna Longo, presidente dell’Inner Wheel Club. “Dite no ad ogni forma di prevaricazione. Porgete la mano all’altro e difendetelo!” ha esortato il sindaco prima di proseguire con una marcia fino a villa Olivia, dove ci sono stati momenti di riflessione e festeggiamento a cura dell’associazione Genitori di Buona Volontà.

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