La situazione investigativa appare alquanto complicata. Ci sarebbero ancora importanti particolari da chiarire sulla vicenda dell’aggressione e tentata violenza sessuale accaduta ad Alcamo ai danni di una 37enne. Non è ancora stato definitivamente chiarito se i due si conoscevano e se l’approccio sia stato tentato in strada o all’interno di quattro mura. i carabinieri stanno indagando a 360 gradi senza escludere alcune ipotesi. I racconti della trentasettenne, in forte stato di shock, non sarebbero riusciti a fare chiarezza. Un aiuto potrebbe darlo l’esame delle immagini della videosorveglianza. La vittima di certo ha riportato i segni sul corpo di un’aggressione e per le cure del caso è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo. Il riserbo sulle indagini è ovviamente assoluto anche perché in questi casi, così come prevedono anche le carte deontologiche del giornalismo, vige una ferrea privacy. Di certo, però, nonostante la verità su quanto accaduto sia ancora poco chiara, le donne alcamesi si sono messe in allarme. Alcamo quasi mai è stata al centro di aggressioni a donne o di violenze sessuali. Per tali vicende la cittadinanza andò nel panico nel 2013 quando, fra marzo e aprile, si registrarono cinque aggressioni e tentativi di violenza sessuale. Casi registrati nei fine-settimana (via Dante, Via Fratelli Sant’Anna, via Sant’Oliva e via Arancio) e in orari in cui per le strade circolava pochissima gente. Qualcuna delle vittime di allora, tutte giovani donne dai 17 ai 23 anni, provò a difendersi ma fu costretta a recarsi in ospedale per curare i danni causati dalla colluttazione. Una di loro subì anche la rottura di alcuni denti. Grazie alle immagini della videosorveglianza e alla descrizione delle ragazze aggredite, venne identificato e fermato un giovane romeno di 24 anni. Adesso, dieci anni dopo, la vicenda raccontata dalla 37enne sia alle forze dell’ordine intervenute, carabinieri e polizia municipale, che ai sanitari del 118.
