Trapani, anziano morto al pronto soccorso: ASP nomina commissione di verifica

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L’Azienda sanitaria provinciale di Trapani rende noto che il direttore sanitario, Antonio Siracusa, a seguito del decesso del 75enne Pietro Colletta al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, ha istituito ieri sera una commissione di verifica interna che “avrà il compito di verificare, entro sette giorni, le circostanze dell’evento e di accertare il rispetto dei tempi di attesa presso la struttura, nonché dei codici di accoglienza al triage e se i sanitari in servizio erano occupati contemporaneamente con altre emergenze”. L’anziano, un imprenditore di Valderice, è morto nella sala d’aspetto dell’ospedale, dove si era recato per forti dolori al petto. I familiari dell’uomo accusano i medici di avere sottovalutato la gravità della situazione ed hanno presentato un esposto. L’anziano avrebbe, infatti, segnalato ai medici il possibile infarto in corso, ma poiché gli sarebbe stato assegnato un codice “giallo”, era stato fatto accomodare in sala d’attesa, dove si è poi accasciato al suolo. Secondo le prime ricostruzioni che erano trapelate, quando l’uomo si è presentato al pronto soccorso, ci sarebbero stati già altri tre pazienti in attesa con gli stessi sintomi, due dei quali cardiopatici gravi; quando Colletta si è aggravato gli è stato praticato per almeno 30 minuti, anche se invano, il massaggio cardiaco. La commissione nominata ieri sera, con il coordinamento di Maria Carmela Riggio, responsabile dell’Unità operativa “Rischio clinico” dell’ASP di Trapani, è composta anche da Gaspare Rubino, primario di cardiologia all’ospedale di Marsala, Salvatore Vasta, primario del pronto soccorso dello stesso ospedale e Anna Nuccio, dirigente del servizio infermieristico dell’ASP.