Tragedia sulla rampa dello svincolo, due morti. Moto procede pericolosamente per 250 metri

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Due morti e una tragedia che poteva ancora essere maggiore qualora la Yamaha, sulla quale viaggiavano e che ha percorso da sola 250 metri, fosse stata colpita da qualche mezzo in transito. Teatro del tragico, evento la rampa dello svincolo autostradale di Castellammare del Golfo, nella contrada alcamese di ‘Scampati’. A perdere la vita un ingegnere palermitano di 62 anni, Renato Cirà, e una donna di circa 50 anni che viaggiava con lui a bordo della potente moto.

I due provenivano da Palermo quando, non appena imboccata l’uscita autostradale, hanno urtato violentemente il guardrail di sinistra. L’uomo è finito nella scarpata sottostante mentre la donna ha impattato violentemente su di un cartello stradale che le ha squarciato l’inguine.

Sul posto sono arrivati per primi i vigili del fuoco del distaccamento di Alcamo che hanno recuperato il corpo del sessantaduenne ai piedi della scarpata, lo hanno riportato in barella sulla carreggiata ed hanno praticato il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. Non si sono mai fermati fin quando il personale del 118, sul posto prima un’ambulanza da Castellammare e poi una da Terrasini, ha appurato la morte dell’uomo.

La Yamaha Fazer 600, per puro caso, non ha provocato altri danni in quando ha proseguito la sua corsa, da sola, per 250 metri attraversando il raccordo che, a doppio senso, porta nella cittadina del Golfo.

Il transito per alcune ore è stato fermato dagli agenti della sottosezione della polizia stradale di Alcamo che hanno anche proceduto ad effettuare i rilievi. Sull’asfalto non ci sono tracce di frenata mentre, sparpagliati, sono stati rinvenuti un casco, un bauletto, alcuni indicatori di direzione e uno stop. La morte dei due centauri è stata poi accertata dal medico legale, l’alcamese Giuseppe Lauria.