Un problema burocratico-federale, insuperabile per ottenere il tesseramento, ha interrotto anzitempo la terza esperienza di Totò Tedesco ad Alcamo (da calciatore aveva ottenuto due promozioni dall’Eccellenza in serie D prima con Totò Aiello e poi con Roberto Boscaglia). Non è stato quindi possibile ottenere il benestare per il tesseramento da allenatore. Il tecnico palermitano e la società alcamese hanno perciò deciso, in assoluto e comune accordo, di salutarsi e darsi l’arrivederci per una prossima occasione. Alla guida dei bianconeri l’ex calciatore professionista aveva ottenuto quest’anno due pareggi in Coppa Italia mentre, in campionato, un altro pareggio e una sconfitta. La squadra è stata affidata, temporaneamente, all’allenatore in seconda, il partinicese Giuseppe Mazzola, cha ha già guidato i primi allenamenti. La pausa di campionato, in occasione delle elezioni di domenica prossima 25 settembre, viene incontro alla società bianconera che avrà così una settimana di tempo in più per riprogrammare ed eventualmente ridisegnare lo staff tecnico in vista dello ‘storico’ derby con la Folgore in programma domenica 2 ottobre al ‘Paolo Marino’ di Castelvetrano. Il presidente Gaetano Di Bartolo, il patron Baldo Marchese, il ds Gigi Prestigiacomo, il dg Pietro Zangrì, l’intero staff tecnico e tutta la squadra hanno comunque voluto ringraziare Totò Tedesco per grande professionalità ed eccellenti doti umane dimostrate in circa un mese e mezzo alla guida dell’Alcamo. Intanto il programma settimanale prevede per oggi una giornata di riposo. Si ritornerà a faticare domani pomeriggio allo stadio ‘Lelio Catella’. L’impianto è stato definitivamente riaperto ma necessita ancora di interventi al fondocampo.
Cameriere in locale di Erice Vetta arrotonda con lo ‘spaccio’ . Denunciato incensurato
Un trapanese di 27 anni, cameriere in un locale di Erice Vetta, è stato denunciato dai carabinieri per detenzione e spaccio di stupefacenti. Il giovane è stato sorpreso in possesso di marijuana già suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. I militari dell’Arma, nel corso di un servizio a piedi nel borgo medievale, hanno notato il 27enne sostare in una via principale con atteggiamento nervoso e che, alla loro vista, si disfaceva di una sigaretta artigianale, ancora quasi intera, che stava fumando. I carabinieri lo hanno quindi identificato e poi sottoposto a perquisizione. Il giovane, incensurato, è stato perciò denunciato all’Autorità Giudiziaria mentre la droga è stata posta sotto sequestro.
Ponte Arena a Mazara del Vallo, riapertura parziale. Lavori avanti fino a dicembre
Dalla tarda mattinata di oggi il ponte sul fiume Delia Arena, a Mazara del Vallo, è stato finalmente riaperto al traffico veicolare e pedonale. Chiusa da oltre un anno, l’importante infrastruttura che collega la città con numerose frazioni funzionerà però soltanto in maniera parziale: una sola corsia ed a senso alternato per consentire lo svolgimento dei lavori che proseguiranno ancora per circa tre mesi, fino al 6 dicembre. Una soluzione che crea malumori tra i cittadini mazaresi che continueranno, quindi, a dover affrontare notevoli disagi. Il ponte Arene da oggi è transitabile tutti i giorni feriali dalle ore 7 alle ore 18 mentre nelle giornate non lavorative e nei festivi sarà ininterrottamente aperto ma sempre ad una sola corsia.
“L’ordinanza commissariale firmata ieri dal segretario generale del Libero Consorzio, ente proprietario del ponte, dopo le richieste pressanti della nostra amministrazione – ha detto il sindaco Salvatore Quinci – che ha anche messo a disposizione semafori e segnaletica, ha consentito la tanto attesa riapertura. Non vediamo l’ora che i lavori finiscano e che tutti noi possiamo finalmente metterci alle spalle questa vicenda, – ha concluso il primo cittadino mazarese – concentrandoci sull’illuminazione della zona che cureremo noi come Comune dopo la formalizzazione del già concordato passaggio della gestione degli impianti, dall’ex Provincia al Comune”. La messa in sicurezza del ponte Arena, moderna ed elegante struttura inaugurata nel maggio del 2003, ha avuto un iter alquanto tribolato, rallentato anche dalle vicende legate alla pandemia.
Il ponte da anni era in evidente stato di degrado con molte sue parti sono arrugginite e preoccupazioni per i numerosi automobilisti che ogni giorno attraversano quel tratto di strada che collega Mazara del Vallo alla SP38 per Torretta Granitola. Nell’aprile del 2018 si registrò anche la caduta sulla carreggiata di alcune plafoniere dell’illuminazione poste sotto l’arcata. I lavori, che sono adesso in fase di ultimazione e che hanno consentito oggi la riapertura parziale del transito, sono costati al Libero Consorzio Comunale, l’ex provincia di Trapani, circa un milione 150mila euro.
‘Sporcaccioni’, disposto sequestro del mezzo usato per abbandonare rifiuti
“Abbiamo deciso di adottare un provvedimento molto duro contro chi si ostina a sporcare la città: da oggi la Polizia Municipale potrà sequestrare il veicolo utilizzato per l’abbandono dei rifiuti da parte degli incivili. Purtroppo – ha spiegato il sindaco di Marsala, Massimo Grillo – quanto finora attuato non è bastato ad annullare il fenomeno”. Nei primi due anni dell’Amministrazione Grillo, il Comune di Marsala ha messo in campo numerose azioni di contrasto all’abbandono dei rifiuti. In particolare: 3 squadre di operatori che ogni giorno rimuovono circa 50 micro-discariche; 60 telecamere di videosorveglianza posizionate in punti strategici; 1.120 sanzioni elevate per violazioni ambientali; sequestro di numerose discariche abusive, su iniziativa della Polizia Municipale di Marsala, per un totale di 32.000 metri quadri.
Sorpreso ad asportare un forno da una sala-banchetti di Segesta, assolto imprenditore di Partinico
Giudicato per direttissima, un noto imprenditore partinicese di 35 anni è stato assolto dall’accusa di furto dal giudice monocratico di Trapani, Giancarlo Caruso. L’uomo era stato sorpreso dai carabinieri, giorni fa, alle tre della notte, mentre portava via un forno industriale dalla sala ricevimenti ‘Parco Elimi’ che sorge nei pressi del parco archeologico di Segesta. Il partinicese, titolare e gestore di pub, ha dimostrato i suoi costanti rapporti di collaborazione con la società che gestisce la sala-banchetti e quindi l’autorizzazione ad entrare ed uscire per prelevare o portare materiale. Il 35enne, nel locale segestano, gestiva il servizio bar. Il forno industriale, quindi, gli sarebbe servito per un evento privato e poi lo avrebbe riportato indietro. L’imprenditore, adesso assolto, era difeso dall’avvocato alcamese Massimo Gagliardo.
Progetto ‘Don’t Touch’ al CousCous Fest. Sinergia fra 70 enti
Il progetto Dont Touch, rivolto ai giovani migranti ospiti delle strutture di accoglienza, è arrivato sul palco del Festival Internazionale del CusCus di an Vito Lo Capo. Non la conclusione di un percorso bensì un inizio: oggi con “Don’Touch” parte infatti un progetto di condivisione territoriale e di intenti tra 70 Enti pubblici e privati per l’applicazione di un modello operativo in tema di violenza sui minori stranieri. La speranza è che il Ministero dell’Interno possa farlo applicare a più livelli. Ieri pomeriggio, al Cous Cous Fest, sono stati presentati i risultati dei primi 18 mesi di attività del progetto che si concluderà il 31 dicembre prossimo.
Accordo nove mesi fa ma ancora non definita compravendita del “Fazio Allmayer”
Tre milioni e trecentomila euro pagabili in tre anni senza interessi. Questo l’accordo raggiunto nel dicembre scorso tra il Libero Consorzio Comunale di Trapani, l’ex provincia regionale, e la famiglia Corso proprietaria dello storico edificio del viale Europa che ospita, ad Alcamo, il liceo linguistico “Vito Fazio Allmayer”. L’intesa prevedeva anche che il contratto di compra-vendita venisse sottoscritto il prima possibile. I tempi della burocrazia, si sa, in Italia sono difficilmente pronosticabili ma quel ‘prima possibile’ si è trasformato in nove mesi durante i quali il segretario generale del Libero Consorzio ha richiesto numerosi e svariati documenti alla proprietà.
Il professore Corso costruì quell’edificio negli anni ’50 e li realizzo la prima scuola privata di Alcamo poi divenuta parificata e quindi statale. Adesso l’ex provincia regionale dovrebbe avere tutte le carte in regola per procedere all’acquisto dell’immobile. Al più presto il rogito anche se nel frattempo, alla luce della guerra in Ucraina e della conseguente inflazione, il potere di acquisto è certamente sceso. L’accordo comunque era stato raggiunto e nessuno intende tirarsi indietro.
Era stata lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate a fissare in 3.340.000 il valore stimato dell’istituto del viale Europa che ospita il linguistico Fazio Allmayer. Gli eredi del professore Corso, anche per rispettare la sua volontà (quella di donare una scuola alla città), accettarono poi la riduzione di altri 40.000 euro e il pagamento in tre anni, senza interessi.
Studio delle malattie cardiovascolari. E’ la principale causa di morte in Italia. ISMETT in prima fila
Malattie cardiovascolari: è’ in corso ad Isnello, paese della provincia di Palermo, sulle Madonie, lo studio “Prevasc” volto ad esaminare lo stato di salute cardiovascolare di un campione di 2.000 persone di età superiore ai 65 anni, mediante visite di tipo cardiologico, elettrocardiologico ed ecocardiologico. L’iniziativa, battezzata “Il cuore di Isnello” è in corso presso l’Aula Centro Sociale e promossa dall’Ismett di Palermo in sinergia con la Società Italiana di Cardiologia Geriatrica.
Le malattie delle valvole cardiache interessano un milione di persone nel nostro Paese con un impatto maggiore sulla popolazione con più di 65 anni e rappresentano la principale causa di morte, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare, la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte per malattia in Italia, mentre gli eventi cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13% dopo i tumori. Lo studio della patologia, condotto da un’equipe di 7 cardiologi, è in corso, oltre che nella piccola cittadina palermitana, anche in altre regioni d’Italia di non oltre 3.000 abitanti.
Rischio idrogeologico, decalogo ai AdB ai comuni. Denunce per mancati interventi
Un vero e proprio decalogo per ridurre i rischi idrogeologici causati dagli effetti degli incendi boschivi che continuano a devastare il territorio, con gravissimi danni al patrimonio naturalistico dell’Isola. È questo il contenuto della direttiva emanata dal Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Regione Siciliana, Leonardo Santoro. Si tratta di una serie di raccomandazioni cui, i vari enti, comuni per primi, dovranno attenersi, pena la segnalazione alle autorità giudiziarie competenti, in caso di inosservanza accertata dalla Polizia Idraulica dell’Autorità di bacino.
La direttiva nasce dalla possibile minore capacità di ricezione delle acque piovane a causa di ostruzioni dovute a tronchi, massi e materiale trascinato a valle con maggiore energia a causa dei danni al suolo causati dagli incendi. Danni che, ogni alle prime piogge, causano spesso devastanti colate di fango. La disposizione invita i comuni alla difesa del territorio agendo contro la corrosione dei corsi d’acqua, attraverso una serie di azioni. Fra queste: la perimetrazione delle aree interessate dagli incendi; lo sgombero dei rifiuti abbandonati a ridosso degli alvei; l’individuazione dei tratti di viabilità ricadenti impropriamente nell’alveo di corsi d’acqua; l’effettuazione di una efficace azione vigilanza, soprattutto in caso di allerta meteo, finalizzata ad impedire l’utilizzo di guadi, attraversamenti abusivi o varchi nei muri d’argine; la rimozione di tutto ciò che possa indurre a transitare, così come quella di qualsiasi ostacolo al regolare deflusso delle acque.
Nella direttiva, inoltre, viene sottolineata l’importanza di provvedere alla manutenzione dei canali, evitare l’accumularsi di rifiuti a ridosso degli alvei, attivare le procedure di Protezione Civile quando vengono pubblicati bollettini che annuncino allerta meteo. Per quanto riguarda gli attraversamenti, la direttiva dell’Autorità di Bacino ribadisce l’importanza di garantire sempre la sezione fluviale nella geometria originariamente prevista dal progetto di realizzazione dell’opera.
Relativamente a questo punto, quindi, gli enti proprietari di opere di attraversamento fluviali, ponti di strade e ferrovie, hanno l’obbligo di provvedere alla manutenzione delle stesse, prevedendo il ripristino delle sezioni idrauliche anche parzialmente intasate e tutelando la stabilità delle opere di difesa di loro competenza. Ai comuni è fatto divieto di aprire piste in terra, piazzali, effettuare risagomature dei pendii in assenza di adeguate reti di convogliamento delle acque. È fatto obbligo, inoltre, di curare la bonifica dei siti interessati dagli incendi, verificando, al tempo stesso, l’eventuale contaminazione di falde acquifere.
Farmaci scaduti ad Alcamo, da giorni raccoglitori stracolmi. Rischi per i bambini
Il ritiro dei farmaci scaduti ad Alcamo, come da contratto con la Roma Costruzioni, dove avvenire una volta al mese. L’accordo, però, prevede anche l’anticipo del ritiro all’occorrenza e soprattutto, come per le altre tipologie di rifiuti, per mantenere il decoro urbano. Purtroppo, nella realtà, le cose vanno diversamente e i titolari delle farmacie, nei cui pressi vengono lasciati i medicinali scaduti, si ritrovano a che fare con grossi cumuli e anche con seri rischi per la pubblica incolumità, soprattutto ai danni di incauti bambini. Telefonate, foto inviate all’URP e PEC ma per diversi giorni la situazione non cambia.
Poi, quando i contenitori di farmaci sono stracolmi, ci si mette anche l’inciviltà di qualcuno che ne approfitta per abbandonare altri tipi di rifiuti, cartacce o bottiglie di birra vuote. Probabilmente bisognerebbe aumentare capienza e numero dei raccoglitori per evitare scempi e rischi di tal genere. L’appalto settennale con il gestore, comunque, non lo prevede. Come non prevede il raddoppio degli interventi, da uno a due al mese. I farmaci scaduti non emanano puzzo maleodorante e nemmeno sporcano ma, oltre a causare seri rischi per i più piccoli, che potrebbero ingerirli e quindi intossicarsi, rappresentano un pungo nell’occhio in materia di immagine e di decoro urbano.
Il maggior numero delle farmacie, infatti, sorge nelle zone residenziale e in centro storico. Un problema che certamente sarà affrontato dal DEC dell’appalto, l’ingegnere valentino Carrubba, costretto fra l’altro a prorogare il suo contratto fino al 30 settembre. Il comune di Alcamo, infatti, non è riuscito a dare il nuovo incarico nonostante l’accordo sottoscritto nel 2020 con Carrubba fosse in scadenza a metà del mese di luglio. Il nuovo DEC dovrebbe forse arrivare dal prossimo primo di ottobre.