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martedì, Maggio 20, 2025
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C/mare del Golfo: disponibile la poltrona job

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Una poltrona ‘job’ che dà la possibilità a persone con difficoltà motorie di fare il bagno in mare in tutta sicurezza: è quella che il Rotary Club Castellammare del Golfo Segesta Terre degli Elimi ha donato, in comodato d’uso per cinque anni, al Lido Pirata di Castellammare del Golfo, sulla spiaggia Plaia. Il varo ufficiale della poltrona, acquistata nei giorni scorsi grazie ad una raccolta fondi voluta dalla presidente Clelia Anania proprio durante il tradizionale passaggio di campana, grazie al sorteggio di due quadri messi a disposizione dai soci Anna Maria De Blasi, prefetto del Club, e Filippo Nobile, cosegretario. La poltrona Job è un’attrezzatura fondamentale per tutti coloro che assistono persone con disabilità motorie, che potrà essere utilizzata a servizio dei tanti che altrimenti non avrebbero modo e possibilità di recarsi al mare. Si tratta in pratica di una carrozzina da trasporto progettata per persone con problemi di mobilità ed adatta per muoversi sulla sabbia e nell’acqua del mare. Non a caso è costruita con due ruote che rendono possibile la locomozione anche su percorsi particolari come gli arenili.
Adesso, dunque, chi si trova in carrozzina, potrà muoversi agevolmente sulla spiaggia ed entrare in acqua in tutta sicurezza. Lo stabilimento presso il quale il presidio è disponibile è facilmente identificabile grazie un cartello posto all’ingresso della struttura. La poltrona di fatto abbatte le barriere architettoniche e regala vacanze meno difficoltose a chi si trova in carrozzina, permettendogli di muoversi agevolmente sul litorale ed in acqua, in quanto sorregge il peso del disabile e gli permette di immergersi nel mare. Ulteriori informazioni sull’uso della poltrona sono reperibili presso il Lido Pirata, i servizi sociali dei Comuni di Calatafimi Segesta e di Castellammare del Golfo e le associazioni di “diversabili” presenti sul territorio.
All’inaugurazione, a cui erano presenti, tra gli altri, il presidente del Rotary Club di Castellammare, Clelia Anania, del sindaco Nicola Coppola, dei proprietari del Lido Antonino Cacioppo e Salvatore Varvaro, dei dirigenti dello Studio Clinico Pedagogico Victor di Palermo Filippo Nobile e Vincenzo Bussa, di mons. Michele Crociata, hanno preso parte numerosi diversamente abili che, già da oggi, potranno utilizzare questo importante strumento di movimento.
Si avvia così il primo progetto di servizio voluto dal Club Rotary di Castellammare denominato “Tutti al mare”, che secondo il pedagogista Filippo Nobile “attraverso questa metodologia di lavoro permetterà alle persone normodotate e disabili di vivere momenti di vicinanza, scambio e relazione che altrimenti non avrebbero possibilità di vivere; esperire relazioni positive che motivano gli individui per l’abbattimento delle barriere e della discriminazione”. Uno degli altri obiettivi che si pone il progetto ideato dal Rotary prevede l’impegno del “Lido Pirata” per la posa di passerelle che portano al mare.

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Petrosino, Casa La Francesca va demolita: TAR respinge ricorso

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Casa La Francesca va demolita. Nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata l’ordinanza da parte del TAR di Palermo che respinge di fatto il ricorso presentato dai proprietari dell’immobile fatiscente che si trova sulla spiaggia di Torrazza, e dà ragione all’ordinanza firmata dal Sindaco di Petrosino lo scorso anno, con cui si dava ordine di abbattere l’immobile per motivi di sicurezza. I proprietari si erano opposti perché sostengono, al contrario, che la casa non è pericolante, e che è anzi in programma un’opera di ristrutturazione. Ma il dispositivo non lascia spazio a dubbi. “Visti gli esiti della verifica disposta da questo TAR e considerato che sussiste il pericolo di crollo di parti dell’edificio, e conseguentemente sussiste concreto ed attuale pericolo per la pubblica incolumità, ritiene in via definitiva che non ci siano le condizioni per concedere misura cautelare invocata dalla ricorrente, e essendo prevalente l’interesse pubblico respinge la domanda”. Lo stesso TAR ha anche condannato il proprietario al pagamento, in favore dell’Amministrazione Comunale, delle spese processuali.
Si chiude così, dopo un tira e molla che si trascina da anni, una vicenda, quella della “Casa La Francesca” che ha visto da sempre l’impegno delle amministrazioni petrosilene per sbarazzarsi dell’ecomostro e valorizzare appieno finalmente il litorale con il suo straordinario patrimonio ambientale, inserito in una delle zone più belle della Sicilia Occidentale, nonché sito di Interesse comunitario e parte finale di una vasta zona umida di rilevanza internazionale, dal momento che ricade in una Zona Sic-Zps (sito d’interesse comunitario e zona a protezione speciale) stabilita dalla Convenzione di Ramsar.
Già in passato altri sindaci di Petrosino avevano emesso ordinanza di demolizione, ma in un modo o nell’altro l’immobile, costruito sulla spiaggia nei primi anni ’60, e ormai in stato di totale abbandono, tanto da diventare pericoloso per l’incolumità pubblica, è sempre rimasto lì. Anche Legambiente si è battuta per la demolizione dell’edificio con diverse manifestazioni: l’ultima proprio qualche settimana fa, in concomitanza con l’arrivo a Marsala di Goletta Verde, la storica imbarcazione ambientalista che da ventinove anni effettua il periplo dell’Italia per verificarne lo stato di salute dei mari e delle coste e anche per stanare i “pirati del mare”. Goletta Verde, nei primi giorni di luglio, – sottolinea Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia – aveva fatto tappa alla spiazza di Torrazza proprio per chiedere l’abbattimento di questo obbrobrio, ormai fuori contesto storicamente, culturalmente e paesaggisticamente. Adesso occorre dare seguito all’ordinanza del Sindaco di Petrosino. Di certo,- conclude Zanna – noi saremo presenti il giorno in cui l’ecomostro sarà abbattuto”
“Dedico questo risultato – sono state le parole del Sindaco Gaspare Giacalone – a Salvatore Giordano, il ragazzo di 14 anni, morto lo scorso 9 luglio a Marano per il crollo di un cornicione, e ai suoi familiari. A tutti coloro che hanno perso la vita sotto un crollo. Per quelle volte che un sindaco non ha fatto in tempo il suo dovere”.

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Fine del Ramadan, il messaggio del vescovo Mogavero

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“Nella ricorrenza della festa di Aid Al-Fitr, con la quale celebrate la rottura del digiuno a conclusione del mese sacro del Ramadan, desidero rivolgervi il mio pensiero augurale, unendomi alla vostra gioia in questo giorno per voi sacro e significativo”, scrive il vescovo della diocesi Mazara del Vallo monsignor Domenico Mogavero, in un messaggio rivolto ai musulmani di Mazara del Vallo e dei Comuni della diocesi.
“Alla fine del cammino di purificazione segnato soprattutto dal digiuno, dalla preghiera e dall’aiuto ai poveri, con cuore libero innalzate al Dio clemente e misericordioso il vostro grazie per tutti i suoi doni, affidando ancora una volta a Lui la vostra vita e i vostri progetti di bene. Certamente la gioia della festa è velata dalle preoccupazioni e dalle ansie causate dalle notizie su guerre, violenze e persecuzioni che giungono da paesi dell’area mediterranea. Ma la difesa delle persone, della loro dignità e dei loro diritti deve vederci tutti concordemente impegnati perché rappresenta l’unica via della pace. Possiate vivere nella gioia questa vostra festa e Dio generoso e glorioso vi dia pace in abbondanza”.

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Alcamo, nasce il museo d’arte contemporanea

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Alcamo diventa sede di un museo di arte contemporanea. Ieri l’inaugurazione dei locali all’interno del monumentale Collegio dei Gesuiti, nel cuore del centro storico. In tutto all’incirca mille e 500 metri quadrati di struttura, di cui 500 al piano terra per ospitare una sala accoglienza, un auditorium ed un bookshop, gli altri mille al primo piano. Sostanzialmente ad essere occupata è l’ala ad ovest del Collegio dove è stata realizzata una vera e propria rifunzionalizzazione di tutta l’area. Al momento è stata allestita una sala con alcuni quadri dell’artista milanese Turi Simeti, esponente dello “spazialismo”; altre sale ancora contengono alcuni reperti archeologici, altre ancora e i corridoi sono invece adornate delle opere restaurate dello scultore Nicola Rubino. Uno spazio apposito invece è stato dedicato per ospitare la collezione di strumenti musicali di Fausto Cannone:

A ottobre ci sarà il primo step dell’ambizioso progetto del “Creative Lab”, che ha visto in partenariato il Comune di Alcamo, l’Università di Palermo e le cooperative Agrigest e Nido d’Argento. Il tutto finanziato con fondi della Comunità europea per un ammontare di 355 mila euro. Soldi che materialmente serviranno per riempire il museo di opere d’arte:

Ai quattro artisti di fama si affincheranno invece altrettanti artisti emergenti che a loro volta realizzeranno altre quattro opere d’arte con la collaborazione degli imprenditori artigiani locale. Questi ultimi realizzeranno opere per arricchire il merchandising artistico e che saranno vendute all’interno del book shop. Il museo d’arte contemporanea è stato progettato per ospitare mostre temporanee e non solo

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Alcamo: strade dissestate, mega appalto da 250 mila euro

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ALCAMO – Si rifanno il trucco molte strade urbane ed extraurbane ad Alcamo. Si concretizza oggi, infatti, il mega appalto da 250 mila euro del Comune per rimettere in sesto molte arterie ridotte ad un vero e proprio colabrodo a causa del deterioramento del tappetino. Per l’esattezza si tratta di 253 mila e 700 euro che fanno parte di un ben preciso progetto deliberato lo scorso anno dalla giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre e inserito all’interno del piano triennale delle opere pubbliche. I lavori sono previsti subito dopo l’estate: infatti il termine per presentare le offerte di partecipazione alla gara è fissato al prossimo 18 agosto. Poi, tra tempi tecnici e iter burocratico da seguire, i cantieri dovrebbero aprirsi non prima di ottobre. Le strade oggetto di intervento saranno, per quanto concerne l’area extraurbana, la Comunale Eredità, le S 47 e 55 nei tratti di competenza comunale, Timpi Rossi e via Vivaldi; per quanto riguarda la viabilità interna le arterie oggetto di intervento saranno le vie Porta Palermo, Monsignor Tommaso Papa, SS. Salvatore, Maria Riposo, Monte Bonifato, Pietro Maria Rocca, Agate, Dante e Padre Pino Puglisi, i viali Italia e Europa, Vicolo dell’Olmo, corso Generale dei Medici e Piazza Falcone e Borsellino sia lato ovest che lato case popolari. I lavori consisteranno nella sostituzione dei manti bituminosi degradati e nella loro generale messa in sicurezza. Appalto che arriva in un momento cruciale dal momento che il Comune da anni è letteralmente subissato di richieste di risarcimenti a causa proprio delle cattive condizioni delle strade. La cosa più pericolosa è che questi ricorsi, che molto spesso vengono vinti dai cittadini proprio per gli oggettivi dissesti delle strade, rischiano di far fare un tracollo alle già provate finanze del Comune che recentemente è stato costretto, con il via libera del consiglio comunale, a riconoscere una serie di debiti fuori bilancio collegati proprio a sentenze sfavorevoli di questo genere. Anche in questa prima parte di anno ci sono richieste davvero consistenti, in particolare da parte di due pedoni che hanno certificato di essere caduti dentro una buca non segnalata, riportando danni fisici anche permanenti. In un caso viene richiesto un risarcimento di 25 mila euro, in un altro addirittura si arriva a 47 mila. Dall’inizio dell’anno sino al maggio scorso erano salite a ben 26 le denunce per danni nei confronti del Comune, non solo per le strade sconnesse ma anche per la cattiva condizione dei segnali stradali, dei dossi artificiali. Il numero di cause è destinato vertiginosamente ad aumentare rispetto allo scorso anno quando furono 49 le citazioni in giudizio dell’ente, di cui il 40 per cento di queste cause scaturiscono proprio da sinistri stradali.

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Paceco: modelli di navi antiche e moderne in mostra al Museo di Preistoria

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Sabato 26 luglio, alle 10,30, nei locali del Museo di Antropologia e Preistoria di Paceco, sarà inaugurata una mostra di modelli navali di tutte le epoche, dal periodo fenicio-punico a quello moderno.

L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale di Paceco con la collaborazione dell’associazione Lucy, sarà inaugurata dal sindaco Biagio Martorana, dall’assessore alla Cultura, Stefano Ruggirello, e dalla direttrice del Museo, Simona Torre.

L’esposizione, realizzata per il periodo estivo, comprende i modelli navali delle battaglie delle Egadi del 241 a.C., la nave punica di Marsala, le tre caravelle di Cristoforo Colombo, le grandi navi spagnole del ’500, il Titanic e tutte le navi dal ’600 all’epoca moderna, compresi gli schifazzi, le barche lunghe e l’Amerigo Vespucci.

La mostra rimarrà aperta al pubblico da lunedì a sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19

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Custonaci: È «Buttanissima questa Sicilia»

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Una serata eccezionale, alla presenza di una cornice di pubblico dalle grandi occasioni, un Pietrangelo Buttafuoco in smagliante forma oratoria ha narrato, dal suo punto di vista, l’inarrestabile decadenza della Sicilia. Il giornalista ha sviscerato, coinvolgendo il pubblico presente, con un appassionato, ed appassionante, intervento l’andamento sociale, politico ed economico di una Terra che per la sua storia meriterebbe oggi altri destini. Una marginalizzazione progressiva che ne ha fatto una gretta periferia dell’Occidente. Un luogo, che nonostante le sue potenzialità, vede andar via sempre più giovani, il cui unico pezzo di carta di cui oggi necessitano è, purtroppo per Buttafuoco, il biglietto aereo. Un’analisi tranchant, senza balbettamenti, quella che ha emozionato i numerosi presenti nella suggestiva location che ha ospitato, a due passi dal mare e all’ombra del monte Cofano, la manifestazione voluta fortemente dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Bica e coordinata dal Vice-Presidente Vicario del «Centro Studi Dino Grammatico» Fabrizio Fonte. Buttafuoco ha sottolineato, inoltre, l’attuale mancanza di una classe dirigente degna di questo nome, che nella sua azione politica dimostri di avere una visione di prospettiva a medio e lungo termine. In definiva, per il giornalista, tuttavia le responsabilità sono esclusivamente dei siciliani, che hanno paura della verità e che oggi devono iniziare, invece, ad indignarsi, attraverso una partecipazione attiva, se vogliono che qualcosa cambi per davvero in positivo almeno per le nuove generazioni. Altri spunti di riflessione sono arrivati dagli interessanti interventi di Gaetano Armao e Gregory Bongiorno, che hanno rispettivamente raccontato la loro visione della Sicilia e della sua Autonomia. Un raggio di speranza alla fine è comunque emerso e per dirla con le parole di Paolo Borsellino, ha concluso Pietrangelo Buttafuoco, un giorno questa Terra sarà bellissima.

 

Nella foto: Da Sx. Gregory Bongiorno, Pietrangelo Buttafuoco, Fabrizio Fonte, Giuseppe Bica e Gaetano Armao.

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Carini: i carabinieri arrestano una banda di cinque rapinatori.

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Arrestai a Carini una banda id 5 rapinatori che giovedì scorso hanno aggredito e rapinato una donna di 67 anni che vive da sola con la madre di 90anni.

Il colpo è stato pianificato ad opera della collaboratrice famigliare, una ragazza minorenne, che da qualche mese lavorava a casa delle due vittime.

La ragazza si recava nell’appartamento di Villagrazia di Carini tre volte alla settimana per svolgere piccoli lavori domestici, e col passare del tempo aveva notato che quelle donne – anziane e quasi sempre sole a casa – avevano la disponibilità di un discreto quantitativo di oggetti d’oro.

Coinvolti quindi altri 4 complici , la sua amica ed i rispettivi fidanzati, i quali all’orario convenuto di lavoro di G.R. sono entrati nell’abitazione aggredendo la 67enne , spintonandola e facendola cadere a terra. ALAMIA – il più robusto dei tre – l’ha bloccata a terra col proprio peso, tappandole la bocca con una mano e puntandole un coltello alla gola. Gli alti due nel frattempo, seguendo le indicazioni di G.  r. , si sono introdotti nella stanza da letto dandosi al saccheggio, trafugando orologi, bracciali, orecchini e collane per un valore complessivo di circa 2000 Euro.

Il tutto è durato poco più di due minuti, al termine dei quali i tre malviventi si sono dati alla fuga. Immediatamente sono intervenuti sul posto i Carabinieri della Compagnia di Carini. Che hanno sospettato sin da subito su G. r. : troppo rapide le modalità d’azione dei rapinatori, troppo sicuri nel prendere di mira la sola camera da letto e poi, visionando le immagini di un impianto di sorveglianza limitrofo, si è notato uno “strano scambio” di parole tra G. r. e l’ABBATE  Messa alle strette, ben presto la ragazza è caduta in contraddizione, rendendo palese il proprio coinvolgimento e quello degli altri complici. Dalla perquisizione a casa dei complici è stato trovato il coltello utilizzato nella rapina.

Tutti e cinque sono stati quindi ristretti in stato di arresto, e tradotti presso i vari istituti di custodia competenti. Le ricerche hanno permesso di rinvenire la quasi totalità della refurtiva, che è stata immediatamente restituita alle due donne.

 

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Castelvetrano: tentato suicidio, trovata lettera indirizzata al figlio

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Trovato un biglietto di perdono indirizzato al figlio che vive in svizzera, a scriverlo Giacomo Calcara 53 anni di Castelvetrano che due giorni fa ha tentato il suicidio nella sua abitazione in via Montedoro.

Nella lettera il padre, separato dalla moglie, chiede perdono per il gesto, scaturito dal suo stato economico e dalla  difficoltà di accettare l’idea di dovere chiedere sempre e soprattutto di non avere più sbocchi occupazionali.

L’uomo, che per tanti anni ha lavorato come carpentiere, preso dallo sconforto aveva staccato il contatore della luce, aveva portato il suo fido cane in terrazza e dopo aver chiuso le finestre aveva aperto due bombole di gas per una morte lenta da asfissia per monossido di carbonio. Dopo un po’ si è svegliato dal torpore e per un senso di  istinto di sopravvivenza ha acceso l’accendino provocando una deflagrazione che ha mandato in frantumi la finestra. Giacomo Calcara era assistito dai Servizi Sociali.

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Alcamo: Ss 113, famiglia finisce in una scarpata

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Un’intera famiglia alcamese miracolata. Con l’auto due coniugi e i loro due figli sono volati per una decina di metri e caduti in una scarpata. Il mezzo ha finito la sua corsa capottando. Poi i soccorsi e il ricovero all’ospedale ma fortunatamente nulla di grave: solo contusioni, graffi e tanta paura. Disavventura a lieto fine per quella che invece poteva essere una vera e propria tragedia a seguito di un incidente stradale che si è verificato sulla strada statale 113, nel tratto che collega Alcamo con Partinico, subito dopo la prima galleria in direzione verso la provincia palermitana. L’episodio si è verificato ieri intorno alle 18 per cause che ancora devono essere del tutto chiarite dalla polizia stradale che ha effettuato i rilievi sul posto, con la collaborazione dei vigili urbani e dei carabinieri e la preziosa assistenza dei vigili del fuoco del locale distaccamento. A scontrarsi una Golf, con all’interno il solo conducente, e una Ford Focus, quest’ultima con all’interno i quattro componenti dello stesso nucleo familiare di Alcamo. I due mezzi sono entrati in collisione toccandosi lateralmente: rimane da capire quale fosse la loro reale direzione di marcia. E’ probabile che le due auto procedessero in corsie opposte. Il conducente della Ford, si presume nel tentativo di evitare l’impatto frontale, ha fortemente sterzato e non sarebbe più riuscito a tenere in controllo l’auto che prima si è schiantata con un grosso palo pubblicitario e poi ha sfondato il guard rail, finendo nella scarpata. Il mezzo, prima di finire la sua corsa, si è capovolto più volte. Da quelle parti, al momento del terribile impatto, stava transitando un mezzo dell’Aimeri Ambiente, società che ad Alcamo gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti. Gli operatori hanno prestato i primi soccorsi creando una vera e propria catena umana per tirare fuori la famiglia alcamese. Nell’arco di pochissimi minuti sono arrivati pompieri e forze dell’ordine che hanno provveduto a completare gli interventi di primo soccorso. I quattro occupanti della Ford sono stati tutti trasportati all’ospedale per semplici accertamenti ma sin da subito hanno mostrato di stare bene. Cosa che è stata confermata anche dai medici che hanno semplicemente verificato la presenza di ecchimosi, graffi e uno stato di shock dovuto alla rocambolesca caduta nel burrone. Il conducente della Golf è rimasto completamente illeso e per lui non c’è stato nemmeno bisogno di ricorrere a cure e accertamenti sanitari. Sul posto la polizia stradale ha effettuato i rilievi di rito per cercare di ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. Carabinieri e vigili urbani hanno invece aiutato a far defluire il traffico in zona. In serata la carreggiata sulla statale 113 è stata del tutto riaperta.

 

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