Petrosino, Casa La Francesca va demolita: TAR respinge ricorso

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Casa La Francesca va demolita. Nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata l’ordinanza da parte del TAR di Palermo che respinge di fatto il ricorso presentato dai proprietari dell’immobile fatiscente che si trova sulla spiaggia di Torrazza, e dà ragione all’ordinanza firmata dal Sindaco di Petrosino lo scorso anno, con cui si dava ordine di abbattere l’immobile per motivi di sicurezza. I proprietari si erano opposti perché sostengono, al contrario, che la casa non è pericolante, e che è anzi in programma un’opera di ristrutturazione. Ma il dispositivo non lascia spazio a dubbi. “Visti gli esiti della verifica disposta da questo TAR e considerato che sussiste il pericolo di crollo di parti dell’edificio, e conseguentemente sussiste concreto ed attuale pericolo per la pubblica incolumità, ritiene in via definitiva che non ci siano le condizioni per concedere misura cautelare invocata dalla ricorrente, e essendo prevalente l’interesse pubblico respinge la domanda”. Lo stesso TAR ha anche condannato il proprietario al pagamento, in favore dell’Amministrazione Comunale, delle spese processuali.
Si chiude così, dopo un tira e molla che si trascina da anni, una vicenda, quella della “Casa La Francesca” che ha visto da sempre l’impegno delle amministrazioni petrosilene per sbarazzarsi dell’ecomostro e valorizzare appieno finalmente il litorale con il suo straordinario patrimonio ambientale, inserito in una delle zone più belle della Sicilia Occidentale, nonché sito di Interesse comunitario e parte finale di una vasta zona umida di rilevanza internazionale, dal momento che ricade in una Zona Sic-Zps (sito d’interesse comunitario e zona a protezione speciale) stabilita dalla Convenzione di Ramsar.
Già in passato altri sindaci di Petrosino avevano emesso ordinanza di demolizione, ma in un modo o nell’altro l’immobile, costruito sulla spiaggia nei primi anni ’60, e ormai in stato di totale abbandono, tanto da diventare pericoloso per l’incolumità pubblica, è sempre rimasto lì. Anche Legambiente si è battuta per la demolizione dell’edificio con diverse manifestazioni: l’ultima proprio qualche settimana fa, in concomitanza con l’arrivo a Marsala di Goletta Verde, la storica imbarcazione ambientalista che da ventinove anni effettua il periplo dell’Italia per verificarne lo stato di salute dei mari e delle coste e anche per stanare i “pirati del mare”. Goletta Verde, nei primi giorni di luglio, – sottolinea Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia – aveva fatto tappa alla spiazza di Torrazza proprio per chiedere l’abbattimento di questo obbrobrio, ormai fuori contesto storicamente, culturalmente e paesaggisticamente. Adesso occorre dare seguito all’ordinanza del Sindaco di Petrosino. Di certo,- conclude Zanna – noi saremo presenti il giorno in cui l’ecomostro sarà abbattuto”
“Dedico questo risultato – sono state le parole del Sindaco Gaspare Giacalone – a Salvatore Giordano, il ragazzo di 14 anni, morto lo scorso 9 luglio a Marano per il crollo di un cornicione, e ai suoi familiari. A tutti coloro che hanno perso la vita sotto un crollo. Per quelle volte che un sindaco non ha fatto in tempo il suo dovere”.

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