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Alcamo-La guerra dell’acqua tra uffici e amministrazione, tutto in stand-by

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Pronto da settembre, stoppato dagli uffici che ancora oggi continuano a non battere colpo. La storia è quella spinosissima ad Alcamo che riguarda i pozzi privati e la loro gestione su cui la Procura sta indagando ed ha già inviato i suoi avvisi di garanzia ad un dirigente ed un funzionario del Comune, al sindaco Domenico Surdi oltre che ai titolari dei pozzi stessi.

Continua a rimanere inevaso l’annunciato regolamento che avrebbe dovuto finalmente “normare” ad Alcamo il prelievo e la distribuzione dell’acqua tramite autobotti. Da settembre la competente commissione consiliare ha esitato il regolamento senza avere mai avuto il necessario parere degli uffici Tecnici di Settore. Gli stessi funzionari comunali stopparono tutto preannunciando a loro volta di voler esitare un loro regolamento di cui però ad oggi non c’è traccia.

L’estate però oramai è alle porte e il ricorso alle autobotti di privati aumenterà esponenzialmente ad Alcamo dal momento che gran parte della città come da tradizione si sposterà ad Alcamo marina che è sprovvista di rete idrica e fognaria. Il rischio quindi è che si possa prefigurare l’emergenza dello scorso anno quando appena insediato il sindaco non rinnovò le concessioni per l’attingimento delle autobotti ai pozzi privati e scoppiò il pandemonio con un’Alcamo marina letteralmente assetata, al punto da spingere il primo cittadino a dover fare marcia indietro e a rinnovare la concessione sino al successivo 31 dicembre e ad oggi non più rinnovata.

Si è quindi punto e a capo con un regolamento rimasto però di fatto lettera morta e che invece potrebbe sbloccare un complesso problema. Dalla maggioranza a sostegno del sindaco e del governo cittadino targato Movimento 5 Stelle viene denunciata questa impasse.

La verità è che tra uffici e amministrazione comunale vi è da tempo un rimpallo su chi deve esprimersi per ridare l’ok all’utilizzo di queste fonti che sono “storicamente” indispensabili per la conformazione della città e per le condizioni disastrate della sua rete idrica. Gli uffici, consapevoli che si tratta di acqua non potabile e che quindi non può essere venduta per utilizzo domestico, inviano una relazione al sindaco Domenico Surdi per chiedere se è intenzione del Comune rinnovare le concessioni; di contro il primo cittadino risponde all’ufficio scaricando su di esso ogni responsabilità: “E’ discrezione degli uffici decidere in tal senso”.

Ma i tecnici comunali non hanno alcuna intenzione di esprimersi e di prendersi una tale responsabilità. Posizione in controtendenza rispetto a quanto fatto dal 2002 al 2015 (periodo antecedente all’apertura dell’indagine della Procura, ndr), quando invece il capo dell’ufficio Tecnico pro-tempore ha regolarmente fatto tutto in autonomia.

Parallelamente si muove l’indagine scaturita dalla denuncia dell’oramai ex segretario generale del Comune di Alcamo Cristofaro Ricupati. Le fiamme gialle hanno evidenziato che un dirigente e un funzionario del Comune avrebbero consentito in passato ai gestori dei pozzi privati di ottenere guadagni illeciti, senza il pagamento di Irpef e Iva.

Per il sindaco l’accusa  di abuso d’ufficio ma poche altre indiscrezioni al momento filtrano.

 

Alcamo-Una grande manifestazione per ricordare Ludovico Corrao

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Un grande evento. Una grande partecipazione. Così la città di Alcamo ha reso omaggio ad uno dei suoi figli più illustri, assoluto protagonista di sessanta anni di storia politica e culturale che con la sua lungimiranza ha anticipato tempi e situazioni, oggi alla ribalta tanto che quel “Sogno Mediterraneo” ancora è tutto da materializzarsi. Così la città di Alcamo ha reso omaggio a Ludovico Corrao, deceduto sei anni fa. Lo ha fatto con una manifestazione nell’ex collegio dei gesuiti di Alcamo, che il Comune riuscì ad acquistare grazie all’impegno dell’allora senatore Ludovico Corrao, che mai rescisse il sentimento di attaccamento alla sua Alcamo anche se è stato sindaco per 25 anni a Gibellina, contribuendo in maniera decisiva alla rinascita del Belice, dove lutti e distruzioni provocarono il terremoto del 1968. A portare il saluto della città il sindaco Domenico Surdi che nel corso del suo intervento ha sottolineato che il Comune ha allo studio l’intitolazione di qualcosa di importante ad Alcamo. C’è chi ha suggerito a bassa voce di dedicare una parte del corso VI Aprile, lu cassaru strittu, dal quale si accede dalla via Porta Palermo al cui ingresso sono ben visibile le due opere dello scultore Rubino, commissionate dall’allora sindaco Ludovico Corrao. Tra i presenti il sindaco di Gibellina, l’ex sindaco Vito Bonanno, oggi segretario al Comune di Alcamo e l’ex senatore Nino Papania. La testimonianza d’affetto verso la città di Alcamo di Ludovico Corrao è stata esposta dalla figlia Francesca, presidente del comitato scientifico della Fondazione Orestiadi. Francesca ha raccontato i forti legami di Corrao con Alcamo, mentre la grande figura culturale e politica  è emersa dalle parole di Eva Di Stefano, storica dell’arte contemporanea dell’università di Palermo e di Gianni Puglisi, rettore della Libera università Kore di Enna. L’ex deputato Lillo Pumilia da oltre un anno e mezzo, presidente della Fondazione Orestiadi, ha sottolineato il continuo impegno per attività culturali e tanto altro nel segno della continuità per quanto ha seminato e poi fatto germogliare Ludovico Corrao. Tra i presenti anche il figlio di Danilo Dolci, che lottò assieme a Corrao per migliorare la vita dei contadini.  Omaggio a Ludovico Corrao, il filo conduttore della manifestazione. Ma è un omaggio di Ludovico Corrao ad Alcamo la grande mostra con una trentina di foto di famosi autori e artisti che resterà aperta, al primo piano del Collegio, sino al due luglio perché potrà richiamare tantissimi visitatori e ciò rappresenta anche la promozione del nostro territorio. Il cortile del complesso monumentale del Collegio dei gesuiti ha ospitato il concerto del coro polifonico del liceo musicale “Vito Fazio Allayer” di Alcamo diretto dal maestro Tonin Tarnaku, mentre l’editore Ernesto Di Lorenzo ha esposto alla visione dei presenti la ristampa, riveduta e aggiornata, completata venerdì scorso, del libro conversazione di Baldo Carollo con Ludovico Corrao dal titolo “Il sogno Mediterraneo”. Una bella manifestazione che potrebbe gettare le basi di una collaborazione tra la Fondazione Orestiadi e il Comune di Alcamo, che avrebbe tanto da guadagnare perché la Fondazione, conosciuta in tutto il mondo, è in grado di varare eventi di altissimo livello. Ludovico Corrao vive nel ricordo di tantissimi alcamesi ma sarebbero opportuni cicli di conferenze, anche nelle scuole, per fare conoscere la grandezza di questo illustre personaggio alcamese alle giovani generazioni.

Castellammare del Golfo-Castellammare gemellaggio Budapest visita in Ungheria Comune

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Scambi culturali e turistici, persino cooperazione economica e sportiva. L’iniziativa è del Comune di Castellammare del Golfo che ha avviato questo rapporto a distanza con Budapest, la capitale dell’Ungheria, città che è un vero esempio in Europa per lo sviluppo turistico. E’ questa l’affinità che in qualche modo lega le due città, quella del trapanese e quella ungherese, suggellata anche dalla sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra il Comune castellammarese e la cittadina ungherese. Il sindaco Nicolò Coppola ha siglato un accordo di collaborazione con l’Ungheria dove, con una delegazione amministrativa composta dal vicesindaco Salvo Bologna e dal vicesegretario Simone Magaddino, è stato accolto dal primo cittadino magiaro del distretto di Budapest. La città ha 23 circoscrizioni che hanno una loro amministrazione locale: “Castellammare – afferma Coppola – è città gemella del XVI distretto di Budapest, capitale dell’Ungheria molto abitata e apprezzata turisticamente, con la quale avviamo scambi turistici e culturali, cooperazione economica, sociale e sportiva, nonché un dialogo culturale”. La proposta di fare questa collaborazione era arrivata direttamente dal XVI distretto della capitale Budapest, abitato da 72 mila abitanti, con caratteristiche uniche come quella di essere “città-giardino” e formata da 4 quartieri uno dei quali ha più di 950 anni. “Un rapporto culturale – agigungono Coppola e Bologna – che è stato ufficializzato con la nostra visita istituzionale in Ungheria così da approfondire le reciproche culture e sviluppare una collaborazione in diversi settori della vita sociale, produttiva e culturale delle due città. Un cammino certamente proficuo e a lungo termine che riguarda sicuramente le relazioni turistiche e culturali ma anche economiche e sportive poiché il distretto è noto per la produttività economica e per attività sportive come la lotta, scherma, palla a mano, atletica e calcio”. In precedenza sempre il Comune di Castellammare aveva avviato altri scambi con l’Ungheria ma principalmente nel settore del termalismo con un progetto di utilizzo delle acque termali nella cittadina del trapanese. In tal senso qualche mese fa a Castellammare era stata accolta una delegazione ungherese in visita proprio nei luoghi del termalismo della città.

Alcamo-Il Comune aderisce al progetto Carta d’identità – Donazione organi

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La Giunta Surdi ha approvato la delibera che stabilisce l’adesione del Comune di Alcamo al progetto Carta d’identità – Donazione organi. Con l’operatività della nuova carta d’identità elettronica, si prevede infatti anche la facoltà del cittadino maggiorenne, di indicare il consenso o il diniego alla donazione organi e/o tessuti in caso di morte. L’iniziativa comporta benefici pratici immediati che deriveranno dallo stretto collegamento tra la banca dati comunale delle volontà manifestate positivamente alla donazione degli organi e dei tessuti in sede di rinnovo/rilascio della carta d’identità e la banca dati in possesso del CNT (Centro Nazionale Trapianti) e delle sue diramazioni regionali (C.R.T.)”.

«La raccolta e l’inserimento delle dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi e dei tessuti al momento del rilascio o rinnovo del documento di identità- afferma l’assessore ai Servizi sociali, Nadia Saverino – rappresenta un’opportunità per aumentare il numero delle dichiarazioni ed incrementare così, in modo graduale, il bacino dei soggetti potenzialmente donatori».

Alcamo-Liturgia e Vaticano, volume di monsignor Giordano

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L’Ufficio delle Letture è una miniera preziosa per vivere pienamente la quotidianità della vita consacrata come nel matrimonio, nel silenzio del monastero come nel servizio pastorale ricco di grazie e di sfide. È l’antologia ufficiale di tutto il ricco patrimonio spirituale, dottrinale e pastorale della Chiesa. Ci sono testi dei Padri, degli Autori spirituali ed ecclesiastici, dei documenti del Magistero.  Un lavoro difficile e rigoroso è stato portato avanti anche dallo studio di Leonardo Giordano, arciprete della chiesa Madre di Alcamo, che ieri sera ha presentato il volume Liturgia e Vaticano II “Ufficio delle letture-testi degli autori ecclesiastici”. Il centro congressi Marconi ha ospitato un dibattito per illustrare e approfondire i contenuti del volume durante il quale monsignor Giordano ha dialogato con il teologo liturgista Crispino Valenziano, esperto in arte e architettura liturgica. La professoressa Rosalba La Bella e don Fabio Pizzitola hanno moderato il dibattito sugli alti contenuti durante il quale sono stati affrontati temi teologici. Presente anche il vescovo Pietro Maria Fragnelli. Le letture messe insieme e per autore si offrono ad una utilizzazione molteplice e varia interpretazione secondo i bisogni. “Non vuole essere un commento dei testi, corredati  invece con strumenti di ricerca, con chiavi di lettura, offre la possibilità di conoscere argomenti e temi, di fare considerazioni utili ai fini che ciascuno si prefigge, raggiungendo risultati nuovi e inaspettati. Un lavoro lungo e certosino per un compito a tratti difficile ma superato con intelligenza e preparazione da monsignor Giordano.

Trapani-Turismo e cultura, delegazione in missione a Tunisi

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Il Comune di Trapani, l’Ente Luglio Musicale Trapanese e il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale in missione a Tunisi per quelli che potrebbero rivelarsi accordi di partenariato turistico e culturale di grande rilevanza. La delegazione era composta dal sindaco di Trapani, Vito Damiano, dal consigliere delegato e direttore artistico dell’Ente Luglio Musicale Giovanni De Santis, il vicepresidente dello stesso Ente Silvio Ceccaroni, e Andrea Oddo, in rappresentanza del Distretto Turistico. Il gruppo è stato ricevuto da Ridha Kacem, direttore generale dell’Agenzia Nazionale del Patrimonio e della Promozione Culturale della Tunisia, nonché direttore amministrativo del Teatro di Cartagine. Nel corso del primo incontro, si è elaborato il testo definitivo dell’accordo quadro di partnenariato transfrontaliero tra l’Agenzia Nazionale tunisina e i tre enti siciliani. Avviato anche un confronto tra l’Ente Luglio Musicale e l’Orchestra Sinfonica Nazionale tunisina per la realizzazione di due progetti: quello denominato “L’Opera nei teatri di pietra del Mediterraneo” e il progetto di un festival itinerante dedicato alla musica etnica dei paesi del Mediterraneo, che si pensa di realizzare ad anni alterni, rispettivamente nelle città più rappresentative della Tunisia e nei comuni della provincia di Trapani, isole comprese, che aderiranno al relativo protocollo. Interessanti anche gli incontri successivi organizzati e coordinati dallo stesso Kacem: in particolare quelli con il Governatore della Regione di Sousse, Fethi Bdira e con il Direttore Generale della compagnia aerea Tunisair Express, Khaled Abd El Adhim. Insomma, una missione con un approccio concreto ai temi in agenda al fine di ottenere una seria prospettiva di breve termine per l’avviamento della cooperazione transfrontaliera tra la provincia di Trapani e la Tunisia, sui temi del turismo e della cultura, anche in vista dell’emanazione di bandi europei che prevedranno il finanziamento di progetti di partenariato realizzati nell’area euro-mediterranea. Si punta alla promozione dei siti di pregio storico, architettonico e naturalistico, ma anche delle principali manifestazioni culturali della provincia di Trapani e della Tunisia, attraverso appositi pacchetti turistici. Dal confronto con le autorità tunisine e con i vertici della Tunisair, in collaborazione con agenzie di viaggio del territorio, è emersa la volontà di lanciare prodotti turistici e attività promozionali congiunte. In programma tra qualche settimana la firma dell’accordo-quadro di partenariato transnazionale i cui contenuti sono stati già definiti nel corso della missione.

Alcamo-L’associazione Antiracket dedicata a Gaspare Stellino, il commerciante abbandonato da tutti

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Sarà l’immobile dell’associazione Antiracket e antiusura di Alcamo ad essere intitolato a Gaspare Stellino (nella foto), il commerciante alcamese morto nel 1997 e definito vittima della mafia. Lo ha stabilito il sindaco Domenico Surdi che quindi recepisce la mozione approvata in consiglio comunale nei mesi scorsi in cui per l’appunto si impegnava l’amministrazione a intitolare un bene confiscato al concittadino che morì suicida nel 1997 perché, secondo la ricostruzione all’epoca dei fatti, si sentì solo e abbandonato dalle istituzioni dopo avere denunciato i suoi estortori. Con proprio decreto il primo cittadino fa sua la proposta degli uffici intitolando a Stellino il bene confiscato di via XI Febbraio, dove per l’appunto opera l’associazione Antiracket: dunque una sorta di doppio riconoscimento simbolico per l’esercente.  “E’ stato uno delle tante vittime di quel racket che è sempre stato un ostacolo allo sviluppo e alla crescita economica e culturale della nostra terra – si legge nel decreto emanato dal primo cittadino -. E’ stato soprattutto un cittadino onesto, un commerciante conosciuto e stimato da tutta la città per la professionalità e gentilezza”. Stellino era titolare di una torrefazione ad Alcamo e salì alla ribalta per avere accusato i suoi estortori, ed in particolare la potente e sanguinaria famiglia mafiosa dei Melodia. L’esercente era stato tra coloro che avevano contributo nel 1996 a far scattare l’operazione antimafia “Cadice” che aveva portato all’arresto di una ventina di persone accusate di far parte di Cosa nostra e di avere imposto a tappeto il pizzo al tessuto economico alcamese. Una collaborazione con gli inquirenti che all’epoca dei fatti era quasi impensabile quando gli operatori economici pagavano in silenzio senza che si muovesse foglia. E come spesso accadeva in quella Sicilia degli anni ’90 imbrattata di sangue nelle strade Stellino finì quasi per rimanere isolato, non solo dai colleghi commercianti ma anche dalla politica e dalle associazioni di categoria. Troppo rischioso anche per loro rimanere vicini a quello che all’epoca veniva definito “uno sbirro infame”. La mattina in cui l’esercente doveva recarsi negli uffici della Dia per confermare le sue accuse agli estortori la fece finita: andò nella sua campagna di contrada Bosco Falconeria e si impiccò. Un gesto che provocò in città molta indignazione ma nessuna rivolta da parte dei commercianti alcamesi che non si dichiararono nemmeno parte civile al processo. Da oggi un pezzo della città che lo ripudiò porta proprio il suo nome.

 

Alcamo-Si spegne padre Leo Bonventre, lunedì i funerali alla Cattedrale di Trapani

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Si è spento il sacerdote alcamese Leonardo Bonventre (nella foto), 46 anni, da tutti conosciuto con il diminutivo di Leo. Lunedì prossimo, 15 maggio, sarà celebrata la messa delle esequie in Cattedrale a Trapani alle ore 10,30. Questa sera, invece, alle ore 21 ci sarà la veglia comunitaria di preghiera nella cappella del seminario in via Cosenza. A dare l’annuncio della morte del prelato il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli: “Con grande commozione – scrive sui social – annunciamo che il nostro fratello padre Leonardo Bonventre ha concluso il suo pellegrinaggio terreno oggi, all’alba della festa della Madonna di Fatima. Gesù buon Pastore accolga nel suo abbraccio questo suo umile servo, chiamato a cantare in eterno il suo Amore!”.

Salemi-Mafia, confisca da 7 mln per il “re dei parchi eolici” Salvatore Angelo

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Eseguito questo mattina dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani il decreto di confisca dei beni, per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro, nei confronti Salvatore Angelo, considerato dagli inquirenti imprenditore di riferimento del superboss latitante Matteo Messina Denaro. Il provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani riguarda, in particolare, quattro imprese del settore edile e della viticoltura, 67 immobili tra ville e terreni, e quattro autoveicoli. Salvatore Angelo, 68 anni, fu arrestato nel 2012 nell’ambito dell’operazione “Mandamento” che colpì esponenti di spicco delle famiglie mafiose di Salemi e Castelvetrano. L’indagine mise in luce il sistema di infiltrazione mafiosa legato alla realizzazione di parchi eolici nel trapanese e nell’agrigentino, attraverso le imprese di Angelo, anche sull’esecuzione delle opere di maggiore importanza sul territorio. All’operazione, che aveva fatto finire in manette importanti membri dell’organizzazione criminale, era seguito il sequestro, eseguito in due tranches, a gennaio e a dicembre 2015, dell’enorme patrimonio accumulato dall’imprenditore e destinato, in parte, a finanziare la latitanza di Matteo Messina Denaro. La confisca arriva a distanza di un anno dalla conferma in Cassazione della condanna a 8 anni emessa in appello per associazione mafiosa nei confronti di Salvatore Angelo. Disposta anche l’applicazione della misura della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di Salemi per 4 anni, da scontare a scarcerazione avvenuta, prevista nel 2023.

Alcamo-“Il sogno Mediterraneo”, nuova edizione del libro su Corrao

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La rivisitazione di un libro riveduto e aggiornato. Il libro è “Il sogno Mediterraneo” nato dalla conversazione di Ludovico Corrao con Baldo Carollo. Un libro dato alle stampe da un editore lungimirante e affermato quale è Ernesto Di Lorenzo, farmacista ma con la passione per il giornalismo. Di Lorenzo ha già pubblicato diversi libri di successo di importanti scrittori. Le richieste del libro sono arrivate da tutte le parti del mondo. Ma le copie sono tutte esaurite da tempo. Per tale motivo Ernesto Di Lorenzo, titolare di una casa editrice alcamese, ha deciso di ristampare il libro-intervista Il “Sogno Mediterraneo”. Baldo Carollo ripercorre assieme al protagonista la sua vita, il suo impegno politico, la sua vasta cultura, la sua lungimiranza. Una delle figure più importanti della scena politica post terremoto belicina, nome inesorabilmente legato alla città di Gibellina ma legato ad Alcamo che diede i natali. Il libro, presentato alcuni anni fa alla villa Marghertita di Castellammare, è da tempo esaurito perché le richieste sono pervenute da tante parti del mondo poiché la caratura del personaggio Corrao esula i confini d’Italia. Il libro intervista di Baldo Carollo racconta sessant’anni di vita e di storia non solo siciliana: il milazzismo, il caso Franca Viola, la mafia, il terremoto del Belice, la ricostruzione di Gibellina, la Fondazione Orestiadi. Corrao è stato amico dei maggiori artisti ed intellettuali del Novecento, da Leonardo Sciascia a Pietro Consagra, da Carlo Levi a Danilo Dolci , da Mario Schifano ad Alberto Burri . Un libro in cui il senatore Corrao delinea così il progetto  che ha ispirato il suo impegno politico  per il rilancio della Sicilia come Isola-Oasi  al centro del dialogo interculturale tra i popoli del Mediterraneo . Il libro è stato presentato negli anni, presso le più prestigiosi sedi di centri culturali italiani. L’interesse suscitato  le tantissime amicizie con personaggi di caratura internazionale, che ha avuto Corrao, ha indotto tanti sia dall’Italia che dall’estero a richiedere nuovamente l’opera. Ma quell’opera che fino a ieri era introvabile ora ha rivisto nuova luce perché proprio ieri le Grafiche Campo hanno consegnato all’editore la ristampa in alcune parti riveduta e aggiornata. L’uscita del libro coincide con la grande manifestazione in programma oggi pomeriggio alle 17 nell’ex collegio dei Gesuiti che prende il nome di “Omaggio a Corrao”, promossa dalla Fondazione Orestiadi. Sessant’anni di storia racchiusi nel “Sogno Mediterraneo”, raccontati grazie alla conversazione che Baldo Carollo ha avuto con Ludovico Corrao, la figura più importante della città di Alcamo. Dal milazzismo alle lotte assieme a Danilo Dolci per far uscire dalla schiavitù i contadini siciliani. Da Franca Viola ai rapporti con Togliatti e con l’ex presidente Napolitano. Dalla visita a Mosca ricevuto da Kruscev a quelle nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo dove ha intrattenuto rapporti con capi di Stato ed eminenti personaggi della cultura. Le amicizie e la stima verso Corrao da parte di politici, artisti come Guttuso, attori, registi come Tornatore e tanto altro non possono racchiudersi in un articolo giornalistico. Sindaco di Gibellina per 25 anni ha avuto un ruolo determinante nella ricostruzione post terremoto facendo di questa piccola cittadina del Belice un museo da rimandare ai posteri, perché continua a vivere grazie alla Fondazione Orestiadi. Il libro contiene anche ricordi su Ludovico di amici, giornalisti e artisti e il testo integrale di quello storico comizio del 17 giugno del 1979 dopo la travagliata vicenda delle corse di cavallo. Perché il titolo “Sogno Mediterraneo. “Perché il Mediterraneo – osservava Corrao- è sempre il Mare nostrum  dove diversi popoli s’incontrano, si scontrano ma insieme costituiscono la koinè mediterranea. In un tempo carico di tensioni, di integralismi e fondamentalismi  il Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina ha la forza di un manifesto filosofico e morale” proiettato verso la civile convivenza e quindi la pace”. Su Ludovico Corrao, la regista, giornalista e scrittrice milanese  Annamaria Gallone ha girato un film dal titolo “Il sogno di Ludovico”.

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