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sabato, Giugno 28, 2025
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Alcamo-Pedemontana e parcheggi centro storico, possibile svolta in consiglio

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Da oggi ad Alcamo si potrà finalmente aprire un’attività commerciale ex novo in centro storico superando il limite dell’assenza dei parcheggi. Arrivano anche le linee guida per sbloccare le concessioni edilizie congelate sulla Pedemontana. Il consiglio comunale ieri sera ha dato vita a questi due fondamentali provvedimenti che potrebbero rappresentare sicuramente una svolta su due fronti molto delicati. Anzitutto si è votata favorevolmente la modifica al regolamento che permette la cosiddetta “monetizzazione” dei parcheggi pertinenziali delle attività commerciali. In sostanza pagando una tantum, sulla base di ben precisi parametri legati all’ampiezza dell’attività da aprire calcolati in 120 euro per ogni metro quadro di parcheggio pertinenziale che sulla carta dovrebbe essere collegato all’esercizio commerciale, si potrà aprire un negozio anche se di fatto gli spazi di parcheggio non ci sono. Ieri sera il civico consesso, approvando il nuovo testo che porta la firma della III commissione consiliare e dell’ufficio Pianificazione Urbanistica, ha colmato un vuoto da parte del municipio che non si era mai adoperato per permettere la monetizzazione dei parcheggi sulla base di una deroga stabilita con una legge di quasi 20 anni fa. Ma non solo.

Il regolamento ha incassato la maggioranza dei voti; due gli astenuti, i consiglieri Messana e Calandrino, i quali avevano proposto un emendamento che andava nella direzione di abbassare a 80 euro metro quadro il costo da sostenere per i commercianti. Proposta non accettata anche perché la questione è stata vista da diverse angolature.

Ci potrebbe essere anche una svolta sul nodo legato alla Pedemontana, anche se il condizionale è d’obbligo. Infatti sempre ieri sera il consiglio ha inoltre approvato il documento conclusivo dello studio effettuato dalla terza commissione consiliare con cui il civico consesso dà degli indirizzi all’ufficio Urbanistica per orientarsi attorno alle intricate vicende che hanno portato alla sospensione di tutte le pratiche di concessione edilizia in questa fascia di territorio di “Alcamo sud”. All’incirca per l’85 per cento di quest’area, che rientra nelle zone B1, B2 e B3, e C1, C4 e C5, la commissione ha decretato che le concessioni edilizie possono essere tranquillamente rilasciate. Nella restante parte, rappresentata dalle zone C2 e C3, invece si dovrà valutare caso per caso ma anche qui la commissione ha dato gli indirizzi a cui potersi attenere per rilasciare o meno le concessioni. Da considerare che una parte marginale, all’incirca il 10 per cento dell’area, invece è vincolata dalle recenti prescrizioni del Piano paesaggistico varato dalla Regione. In particolare il lavoro della III commissione si è concentrato sull’interpretazione della “Tavola 1”, varata dal gruppo coordinato dal progettista Giuseppe Cangemi del piano regolatore approvato nel 1997, di cui non si è sino ad oggi tenuto conto sostanzialmente. Ora però questo studio dovrà essere valutato dall’attuale dirigente ad interim dell’Urbanistica e dall’ufficio tecnico che dovrà fare proprie queste linee-guida. Nota di cronaca quella che al momento del voto c’è stato un fuggi fuggi dell’opposizione: appena in 16 hanno votato l’atto, 8 gli assenti di cui 7 dell’opposizione ed uno della maggioranza del Movimento 5 Stelle.

Alcamo-Cinema Esperia, corso di foto per bimbi per scoprire la città

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Quali aspetti della realtà che li circonda sanno cogliere i ragazzi alcamesi e immortalarli con uno scatto della macchina fotografica? E’ questo uno dei motivi del corso di fotografia per gli under 12, che ha promosso l’Associazione settima arte, presieduta da Vincenza Lungaro, iniziato ieri al cinema Esperia,  con escursioni in piazza Bagolino e parco suburbano per scattare le foto sotto la guida di abili maestri. Il corso si intitola “Dal mio punto di vista” ed è tenuto dai fotografi Raffaele Patella, Francesca Bosco, Girolamo Bongiovanni, Tommaso D’Angelo e Giuseppe La Colla. Lezioni di teoria al cinema Esperia, di corso VI Aprile dove si possono effettuare le iscrizioni e ovviamente anche lezioni di pratica di come si usa una macchina fotografica. Il resto per lo scatto viene lasciato ai bambini. Le prossime lezioni si terranno nei giorni 18 e 21 maggio, mentre nel pomeriggio del 25 maggio le foto saranno esposte lungo l’isola pedonale del corso VI Aprile. Oggi più che mai in un mondo invaso da telefonini, tablet etc in grado di scattare foto che rimangono solo in tali oggetti,  è tornata la necessità del cartaceo: foto da inserire in un album e sfogliarlo per rivedere eventi che hanno coinvolto la famiglia. Come per esempio battesimi, matrimoni e tanto altro. L’album fotografico sta tornando di grande utilità. Ogni giorno vengono scattate milioni di foto con telefonini ed altro, foto spesso inutili, ma che si perdono anche quelle ritenute importanti. Da una recente inchiesta è emerso che migliaia di persone che avevano festeggiato per esempio il primo compleanno del figlio o figlia, bombardati e tempestati di flash alla lunga si sono accorti di non avere una foto per ricordare quell’evento. Il ritorno alle foto da inserire in un album è un fatto importante anche dal punto di vista culturale ed è importante ai bambini insegnare come si punta l’obiettivo. Come si carica una macchina fotografica. Come bisogna calcolare la luce. E poi lo scatto. L’iniziativa “Dal mio punto di vista” si inserisce nei progetti dedicati ai giovani che vede nei titolari del cinema Esperia Francesco Pipitone e la moglie Vincenza Lungaro. Impegnati in tante iniziative. Scattare una foto e poi poterla ammirare e rigirare il cartaceo tra le mani da tante soddisfazioni così come vedere un film nella sale cinematografiche che è tutto un’altra cosa rispetto alla Tv.

Trapani-Asp: per l’antitetanica rivolgersi alle farmacie ospedaliere

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“Voglio informare tutti i miei concittadini che in questo periodo a Trapani e dintorni, ma ritengo anche fuori provincia, non sono più disponibili le Immunoglobuline antitetaniche. Quindi chi lavora in campagna, o avesse genitori, parenti o amici che ci lavorino, senza essere coperto dal vaccino, ricordi di fare il richiamo per il tetano non appena possibile”.

È l’allarme lanciato da Francesco Di Gregorio, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani.

Le immunoglobiline servono per la terapia e la cura di varie malattie e patologie, dal tetano fino alla sclerosi multipla.

“Le nostre farmacie ospedaliere sono ancora fornite – aggiunge Di Gregorio – anche se con poche scorte. Il dipartimento del Farmaco dell’ASP ha infatti scorte fino a fine giugno (circa 50 dosi), considerato il consumo dell’anno precedente che è stato di 170 dosi. Le farmacie private risultano, invece, sfornite. Lo strumento più efficace, in ogni caso, rimane quello della profilassi vaccinale e chi è stato precedentemente vaccinato ricordi che l’immunizzazione dura dieci anni, e occorre fare il richiamo al termine di ogni periodo” .

La carenza di immunoglobuline è a livello nazionale, e l’Agenzia italiana del Farmaco, ne ha segnalato da tempo la produzione insufficiente. La crisi, almeno per le farmacie ospedaliere, dovrebbe cessare a fine giugno.

 

Alcamo-Via Rocco Chinnici e mezzi pesanti, deciso ripristino del doppio senso di circolazione

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Tornerà a doppio senso di circolazione per i mezzi pesanti la via Rocco Chinnici ad Alcamo. La soluzione condivisa è stata adottata a seguito del confronto aperto tra l’assessore alla viabilità urbana Fabio Butera, ed i cittadini e gli imprenditori che abitano e lavorano in via Chinnici e vie limitrofe. “Una soluzione – dichiara l’assessore Butera – che si adegua alle richieste degli operatori commerciali e delle attività presenti nella zona suddetta”.

La via Rocco Chinnici, prolungamento del Viale Europa, oltre la via Maria Riposo, dopo una determina dirigenziale, era stata resa da qualche mese a senso unico. Una modifica che ha migliorato la criticità nell’attraversamento dell’incrocio tra viale Europa e via Maria Riposo, ma creando al contempo notevole disagio per i residenti e le attività produttive presenti nella zona.

“L’attraversamento di quell’incrocio – continua l’Assessore – deve essere quanto più possibile funzionale alle esigenze di un traffico veicolare scorrevole e sicuro e consentire agli automezzi pesanti i percorsi obbligati da/per le attività produttive”.

C/mare del Golfo-Testimonianze, musica e alberi di mirtillo per il progetto “I colori del mondo”

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 Coinvolgere e sensibilizzare i giovani ai valori della solidarietà e della cittadinanza attiva: il progetto della rete Sprar “I colori del Mondo” si è concluso a Castellammare del Golfo con alcuni incontri nell’istituto comprensivo Giovanni Pascoli, promossi in collaborazione con il centro Culturale la Traccia. Testimonianze, una mostra curata dagli studenti su “I migranti: persone, volti, nomi e storie”, quindi una festa conclusiva proprio nella scuola Pascoli. Per promuovere l’integrazione dei rifugiati tramite la valorizzazione del territorio e dei beni culturali erano già stati piantati alberi di mirtillo in contrada “Firriato”. Sono stati i bambini della seconda media della Pascoli e gli ospiti del vicino Sprar, con la supervisione degli esperti della Forestale, alla presenza del vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali, Salvo Bologna, a piantumare degli alberelli in contrada Mortilli Firriato e creare un’aiuola da curare. Il progetto di interscambio, seguito dall’equipe degli Sprar gestiti dal Consorzio Solidalia, ha lo scopo di promuovere l’integrazione dei rifugiati con iniziative di informazione che partono anche dalle scuole. Prima degli incontri tra gli studenti e gli ospiti dello Sprar, infatti, c’erano già stati sette incontri in classe con gli studenti della scuola Pascoli per informare i ragazzi sulla storia e la cultura dei rifugiati così da far superare pregiudizi e paure ed educare alla diversità. Il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) è composto dalla rete degli enti locali che “con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale”.

Trapan-6 nuovi primari e 11 medici di pronto soccorso, conferiti incarichi

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Firmate ieri le delibere di incarico per sei nuovi primariati in altrettante strutture complesse dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani.

“Ho ritenuto di accelerare in questo, perché dare certezze nella guida dei reparti è un elemento essenziale per una ottimale conduzione dell’assistenza sanitaria. E perché possano anche essere d’esempio e di guida con la loro professionalità”. Lo ha dichiarato il commissario straordinario dell’Asp Giovanni Bavetta.

I nuovi direttori delle Unità operative complesse sono, rispettivamente:

Vito Barraco: Nefrologia P.O. S. Antonio Abate Trapani;

Mariano Lucchese Laboratorio analisi: P.O. S. Antonio Abate Trapani;

Vincenzo Favara: Ortopedia e traumatologia P.O. Paolo Borsellino Marsala:

Peppino Salvatore Clemente: Pediatria P.O. Paolo Borsellino Marsala;

Bartolomeo Lupo: Ortopedia e traumatologia P.O. Vittorio Emanuele Castelvetrano;

Guido Faillace: Dipendenze patologiche e Sert ASP Trapani.

In attesa di completare l’iter della nuova pianta organica che scaturisce dalla rete ospedaliera in un settore delicato come quello dell’emergenza urgenza, sono stati conferiti incarichi a tempo determinato a 11 dirigenti medici nei pronto soccorso degli ospedali della provincia. Si tratta di due medici ad Alcamo, tre a Pantelleria, uno a Trapani, due a Marsala e tre a Mazara del Vallo-Castelvetrano.

Saranno convocati il 15 maggio utilizzando le graduatorie in vigore. “Sono i primi risultati – dice Bavetta – della task force che abbiamo messo in campo al dipartimento Personale per velocizzare le procedure concorsuali”.

Alcamo-Morte Lanzarone, effettuata autopsia: “Compromessi organi vitali”

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E’ tornata nella sua casa di Alcamo la salma di Alessio Lanzarone (nella foto), l’architetto di 47 anni rimasto vittima di un incidente stradale giovedì scorso sulla provinciale 55 che collega il centro cittadino con Alcamo marina. Dopo l’autopsia eseguita ieri pomeriggio all’istituto di Medicina legale di Palermo la procura ha immediatamente disposto la restituzione del corpo ai familiari. Oggi in chiesa Madre i funerali. Per quanto concerne l’esame autoptico per depositare la relazione i medico avrà al massimo 90 giorni. Al momento quindi filtra poco ma dalle primissime indiscrezioni è venuto fuori che Lanzarone è morto a causa delle gravissime lesioni interne, specie all’altezza dello sterno, che hanno compromesso la funzionalità di alcuni organi vitali. Il 47enne è morto all’incirca tre ore dopo l’incidente all’ospedale Civico di Palermo dove era stato trasportato in elisoccorso in condizioni disperate. I medici non hanno potuto fare nulla e i primi rilievi dell’autopsia lo confermerebbero: troppo gravi le lesioni interne per poter riuscire a sottoporre Lanzarone ad un intervento chirurgico d’urgenza. L’impatto tra il furgone Renault condotto da un 77enne alcamese e la moto Ducati guidata dalla vittima è stato tremendo: secondo i rilievi del comando di polizia municipale pare che il furgone provenisse da una stradella laterale e con lo spigolo dell’auto abbia pizzicato la moto di Lanzarone facendolo sbalzare dalla sella. Per l’anziano una denuncia con l’ipotesi avanzata alla Procura di “omicidio stradale”, primo caso ad Alcamo da quando nel 2016 è stata introdotta la nuova norma che regola la materia. Chiaramente i rilievi si basano su tante altre variabili, come la posizione dei due mezzi e le rispettive velocità, su cui è chiamata a far luce la Procura. Nel contempo il mezzo su quale viaggiava Lanzarone e quello con cui si è scontrato sono stati sequestrati. L’urto è stato tremendo al punto che il centauro è stato sbalzato dal sellino urtando a velocità con tutto il corpo sulla carrozzeria del furgone e schiantandosi poi sull’asfalto. Quest’ultimo episodio torna a far riflettere sul problema degli incidenti stradali mortali che pone il suo accento perchè fatto da una lunga scia di sangue: un drammatico bilancio in particolare sul territorio alcamese se si pensa che dal 2014 ad oggi, quindi in poco meno di tre anni e mezzo, sono già saliti con quello di Alessio Lanzarone a ben 10 le vittime della strada. Un tributo troppo alto per la cittadina alcamese.

 

Rifiuti-Lavoratori senza stipendi, tensione a Castellammare e Partinico

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Il Comune di Castellammare del Golfo in difficoltà di liquidità paga con il contagocce la società che gestisce la raccolta rifiuti. Problema che si ripercuote sugli operai che da due mesi non percepiscono lo stipendio. C’è aria di protesta ma dal municipio garantiscono che a breve sarà versato quanto dovuto e quindi il problema sarà superato. Intanto i 26 lavoratori del cantiere di Castellammare, che lavorano per conto dell’Agesp a cui il Comune ha dato in appalto il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti della città, hanno deciso intanto di proclamare lo stato di agitazione attraverso il sindacato della Uil Trasporti che sta seguendo la loro vertenza. Per l’esattezza gli operai addetti alla raccolta rifiuti non hanno ricevuto gli stipendi di marzo e aprile scorsi. “Vorrei precisare – spiega il segretario generale Uil Trasporti Trapani, Giuseppe Tumbarello – che l’azienda non riceve dallo scorso mese di dicembre le somme dovute da parte dell’amministrazione comunale per lo svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti. Ovviamente ciò causa forti disagi ai lavoratori e ai loro cari, che non possono contare sulle quella che spesso è l’unica entrata mensile del nucleo familiare. Mi auguro che la vicenda possa risolversi al più presto in maniera favorevole per lavoratori e azienda”. L’assessore all’Ambiente Maurizio Paradiso sostiene che il problema presto si dovrebbe risolvere: “Di recente – replica – abbiamo potuto erogare solo piccoli acconti ma adesso il problema sarà risolto nel più breve tempo possibile e quanto spettante sarà versato. Ci scusiamo con i lavoratori per il disagio non dipeso dalla nostra volontà”. Stessi disagi a Partinico dove i lavoratori invece da oggi sono rientrati al lavoro dopo 6 giorni di astensione per protestare per le tre mensilità arretrate non pagate. C’è voluto l’intervento del Comune che ha garantito il pagamento di una fattura da 250 mila euro che permetterà di sbloccare il pagamento di uno stipendio. Ma i disagi su Partinico resteranno dal momento che a tornare al lavoro sono solo i dipendenti dell’Ato, 33 unità in tutto, mentre restano fermi i 27 lavoratori interinali della Temporary a cui non è stato rinnovato il contratto dallo scorso 25 aprile: “Sicuramente i disagi resteranno – preannuncia il segretario provinciale del sindacato Cildi NinoBignardelli – ma ci auguriamo che a fine mese si completi l’operazione di assorbimento dei lavoratori nella nuova società dei rifiuti che andrà a sostituire l’Ato in liquidazione, la Srr, e quindi Partinico torni ad avere tutta la sua forza lavoro al completo”.

Alcamio-Arriva la Tari rivoluzionata, subito il 40% ma con tanti sgravi

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Arriva a casa degli alcamesi la prima rata della Tari, la tassa sui rifiuti, con la nuova formula introdotta dall’amministrazione comunale targata Movimento 5 Stelle. Tre le rate ma maggiormente dilazionate nel tempo: la prima, a titolo di acconto pari al 40 per cento del tributo totale, dovrà essere pagata entro il prossimo 16 maggio anche se il Comune ha allungato di un’ulteriore settimana il termine senza l’applicazione di alcuna mora o sanzione accessoria. Da quest’anno sarà possibile pagare solo l’acconto e non più per intero il tributo: “Abbiamo introdotto diversi sgravi – sottolinea l’assessore all’Economia e finanze Roberto Scurto – che magari ancora cittadini ed imprese non conoscono. Faremo una politica capillare di informazione in tal senso e per questo al momento abbiamo preferito dare la possibilità di far pagare solo l’acconto. Se magari qualcuno paga per intero il tributo e non sa di potere accedere a degli sgravi poi non potrebbe chiedere il rimborso”. Importanti gli abbattimenti e le agevolazioni introdotte principalmente per commercianti ed imprenditori. Specie per i negozianti del centro storico, per le imprese che operano all’interno di capannoni industriali: arrivano anche gli sconti per quelle attività che faranno a meno delle infernali e tanto discusse slot machine. Il ventaglio degli abbattimenti è davvero ampio, in alcuni casi valido sia sulla parte fissa che variabile in altri casi invece solo su quella variabile. Di una riduzione del 50 per cento ne usufruiranno i titolari di negozi del centro storico, sia quelli esistenti, sia quelli che eventualmente decideranno di insediarsi prossimamente. Provvedimento che rientra nel quadro della famosa detassazione pensata per quei negozi che proprio nel centro storico sostengono di vivere una fase di grave crisi connessa alla presunta chiusura del tratto iniziale di corso VI Aprile dall’intersezione tra le piazze Bagolino e Ciullo. Importante novità introdotta per i capannoni in cui operano le imprese, ed in questo caso l’occhio di riguardo principalmente è rivolto all’area artigianale di contrada Sasi: chi è in possesso di grandi superfici, dai 501 metri quadri in poi pagherà con un abbattimento del 50 per cento dell’importo. Una grande mano d’aiuto arriva invece per le imprese cosiddette “start up”, che prevalentemente sono guidate da giovani. Si tratta di attività che hanno quale oggetto sociale, esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico: per loro addirittura non è previsto alcun pagamento della Tari. Taglio del 20 per cento anche per le imprese Onlus o affini che dimostrano di svolgere attività di distribuzione di generi alimentari a fini benefici, quindi per indigenti. Stesso tipo di sconto poi per i locali che invece dismetteranno le slot machine, le cosiddette macchinette da gioco d’azzardo vietate ai minori di 18 anni e che creano pericolosa dipendenza patologica, come dimostrato scientificamente il cui fenomeno incide pericolosamente su Alcamo in base all’ultimo studio effettuato dal Sert, il centro per le tossicodipendenze gestito dall’Asp. Le prossime rate della Tari, del 30 per cento ciascuna, avranno come scadenza settembre e dicembre.

Mafia-Blitz a Marsala e Mazara, fermo per 14 presunti fiancheggiatori di Messina Denaro

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Blitz antimafia dalle prime ore di questa mattina nei comuni di Marsala e Mazara del Vallo da parte dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani in esecuzione di un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura distrettuale antimafia di Palermo, nei confronti di 14 persone indagate per associazione di tipo mafioso, estorsione, ricettazione, detenzione illegale di armi e munizionamento, con l’aggravante del metodo e delle finalità mafiose. L’operazione, denominata Visir, è un’ulteriore fase dell’articolata manovra investigativa sviluppata dal Ros, con il coordinamento della Procura palermitana, per la cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, che ha già nel 2009 portò all’esecuzione di 61 provvedimenti cautelari a carico della sua rete di fiancheggiatori nelle varie operazioni Mandamento, Eden, Eden 2, Patriarca ed Ermes. Al centro del provvedimento di oggi il mandamento di Mazara e la sua articolazione territoriale rappresentata dalla famiglia mafiosa di Marsala, capeggiata da Vito Vincenzo Rallo, uomo d’onore operante, nel 2015, secondo le espresse direttive del boss Messina Denaro. Attraverso le indagini, dirette dai sostituti procuratori Carlo Manzella, Pierluigi Padova e Gianluca De Leo, si sono individuati assetti, gerarchie e l’operatività di una decina radicata nella frazione marsalese di Strasatti e nel limitrofo comune di Petrosino. In particolare, in seno al sodalizio sarebbero emersi due sottogruppi di affiliati riferibili, il primo, a Nicolò Sfraga, uomo di stretta fiducia del capofamiglia marsalese, il secondo a Vincenzo D’Aguanno che, malgrado riconoscesse l’autorità di Rallo, sarebbe risultato insofferente alle ingerenze di Sfraga nella spartizione delle risorse economiche del territorio di competenza. La frizione tra i due schieramenti avrebbe generato criticità e continue interlocuzioni tra gli indagati: da qui si sarebbero delineati progressivamente l’intera struttura dell’associazione criminale e momenti di forte tensione al suo interno. Le conflittualità avrebbero provocato diretti pronunciamenti dell’indiscusso capo di Cosa Nostra: sarebbe infatti, stato proprio il latitante, secondo quanto acquisito dalla viva voce degli intercettati, ad impartire ordini volti al mantenimento degli equilibri mafiosi interni alla famiglia mafiosa di Marsala. A Matteo Messina Denaro è stato ricondotto un intervento pacificatorio, nel 2015, col richiamo al rispetto delle gerarchie interne al clan marsalese, rafforzato dalla minaccia di eliminazione fisica dei responsabili delle instabilità. In particolare, le disposizioni del latitante furono veicolate da Sfraga al capo decina nel corso di una movimentata riunione nel gennaio 2015: nel riferire le volontà di Messina Denaro, forniva così importanti ed inediti elementi sia riguardo alla sua presenza nel trapanese, sia in merito alle dinamiche di funzionamento di Cosa nostra marsalese. L’indagine ha documentato anche il ruolo di Rallo nelle relazioni, di livello anche ultra provinciale, per la gestione del racket, in particolare con le articolazioni mandamentali di San Giuseppe Jato.

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