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martedì, Maggio 13, 2025
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Festa per duemila alunni di Alcamo grazie al Piccolo teatro

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Duemila giovani alunni ed alunne di istituti alcamesi hanno assistito agli spettacoli mattutini, che si sono conclusi stamane dopo quattro giorni al teatro Cielo, stasera aperto al pubblico per la conclusione del ciclo di rappresentazioni dedicate a Luigi Capuano con la recita de “Le bisacce del lupinaio”. Con stasera sanno 2500 coloro i quali hanno seguito il racconto di questa fiaba. Ingresso gratuito, grazie alla iniziativa del Piccolo teatro di Alcamo per una iniziativa di carattere sociale e culturale. I giovani alunni si sono divertiti e non hanno lesinato applausi a coloro i quali hanno recitato la fiaba: Carlo Suppa il protagonista principale che ha confermato la professionalità raggiunta. Consensi anche per Antonino Sanclementi, Rita Vaiasuso, Mario Impellizzeri, Emily Mirabella, Mimmo Mondo, Carla Ferro, Chiara Piccichè, Chiara Calandrino, Giuseppe Lipari e Fabrizio Negrelli.

La fiaba liberamente trattata da novelle di Luigi Capuana, per la regia di Franco Regina. C’era una volta un pover’uomo, con moglie e una figlia, che campava sé e la famiglia vendendo i lupini. Portare tanti alunni e alunne al teatro è importante perché possono toccare con mano e dl vino la recitazione, distogliendoli così dai social il cui eccessivo uso, come dicono gli esperti, provoca solo danni di tanti tipi. E da gennaio anche il via del “Sabato a teatro” e la rassegna della prosa e dello spettacolo giunta alla quarantesima edizione.

In totale sono diciassette le rappresentazioni, alcune con attori e attrici del Piccolo teatro che si appresta a celebrare, 2026, i cinquanta anni di attività. Intanto è scattata la campagna abbonamenti con prezzi accessibili a tutti.

Calcio. Eccellenza, test-verità per il Castellammare. Promozione, big-match a Montelepre

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La galoppata del Castellammare nel campionato di Eccellenza da alcune giornate ha rallentato. L’undici del Golfo, dopo i primi eccellenti risultati, sta attraversando un periodo non proprio positivo. Di crisi certamente non si può parlare ma possono parlare i numeri. Soprattutto la posizione in classifica che adesso è la sesta in coabitazione con il Partinicaudace, squadra quest’ultima che dopo una crisi nerissima domenica scorsa è tornata alla vittoria. Il calendario non è dei più morbidi per il Castellammare che, dopo avere affrontato una settimana fa al Matranga la vice-capolista Don Carlo Misilmeri ed avere perduto per 2 reti ad una nonostante il vantaggio iniziale, andrà a far visita alla capolista Atletic Palermo. Quest’ultimo, dopo il pareggio di Gela, è rimasto in vetta ma con al fianco proprio il Misilmeri. Test davvero difficile per la squadra del Golfo chiamata a ritrovare la brillantezza delle prime giornate. In anticipo domani, in casa della Parmoval, il Partinicaudace, la nona di andata propone per le trapanesi tre gare interne ed una sola esterna più quella del team castellammarese. Fra le mura amiche giocheranno Accademia, Folgore e San Vito Lo Capo, rispettivamente con Casteldaccia, Gela e Marsala. Tutte squadre, le trapanesi, ad eccezione dell’undici marinaro, che in classifica sono in affanno. Marsala a quota otto con una sola lunghezza dalla zona play-out dove si trovano sia l’Accademia Trapani che la Folgore con sette punti.

In Promozione continua il testa a testa fra Regina Mundi e Bagheria mentre al terzo posto si trova meritatamente il Montelepre.  Sesto posto, a quattro punti dai play-off, per Borgetto ed Alcamo reduci da altrettante vittorie con Mazara e sul terreno dell’Aspra. Domani la nona giornata e i riflettori sono a Montelepre dove la squadra di Guida riceverà la capolista Regina Mundi Palermo. In casa l’Alcamo con la Margheritese, squadra che che qualche tempo fa nei play-off fece molto male ai bianconeri, il Fulgatore con Lo Piccolo Terrasini e la cenerentola Mazara con la vice-capolista Bagheria.

Dieci anni di museo diocesano ‘San Rocco’ di Trapani, da domani momenti celebrativi

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Il 15 novembre prossimo il museo diocesano di arte contemporanea ‘San Rocco’ di Trapani’ festeggia il suo primo decennale. Diversi gli appuntamenti organizzati per l’occasione, a cominciare da domani. Sono trascorsi 10 anni dall’inaugurazione, avvenuta il 15 novembre 2014 con il taglio del nastro da parte dell’arcivescovo Alessandro Plotti. Un “Polo culturale multidisciplinare” all’interno dell’antico palazzo trapanese di “San Rocco”, così era stato presentato alla stampa, che raccoglieva all’interno un nucleo scelto della Collezione internazionale Diart già costituita presso il Seminario e inaugurata nel 2004 dal direttore dei Musei Vaticani con opere di circa 20 artisti internazionali; l’Oratorio e un Centro culturale insieme ad uno spazio destinato ad un laboratorio per i giovani. L’iniziativa, voluta dal Vescovo Pietro Maria Fragnelli e guidata dal Delegato vescovile per le ricerca, le arti e il dialogo culturale e membro del comitato nazionale CEI per l’edilizia di culto, l’alcamese don Liborio Palmeri, è diventato in questi anni, con nuovi spazi e centinaia di iniziative: un punto di riferimento consolidato per l’arte contemporanea e la ricerca culturale in tutto il territorio e nella chiesa italiana. Domani 8 novembre alle ore 21 si terrà un primo momento in cui il direttore del muso diocesano d’arte contemporanea di Trapani, Liborio Palmeri, traccerà una breve storia di un decennio assai intenso che ha visto il restauro dell’edificio e la sua trasformazione in un originalissimo spazio vivo di arte, cultura e spiritualità con il racconto delle mostre, dei progetti, alcuni assolutamente innovativi, dell’apporto di competenze e di volontariato che hanno permesso al “San Rocco” di diventare quello che è. Il 15 novembre, invece, nel giorno del decimo anniversario, si terrà una festa celebrativa al Museo San Rocco con brevi testimonianze da cui far emergere il racconto corale di quanto vissuto, tra passato e futuro.

Opera dei pupi ad Alcamo col Festival di Morgana

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È la magia dell’Opera dei Pupi il tema dell’edizione numero 49 del Festival di Morgana, presentato al Museo delle Marionette, che si svolgerà da domani al 23 novembre. Un titolo – che farà da filo conduttore alle giornate di un festival ormai storico e attesissimo – che si può leggere almeno in due modi diversi. L’Opera dei Pupi, di per sé, conduce lo spettatore in mondi altri, ed è questa la ragione della sua longevità. Allo stesso tempo, le vicende narrate sono intrise di magia: oggetti, maghi, incantamenti, lotte, amori e tanti altro. Ad Alcamo per l’occasione domani alle 17, ingresso gratuito, sarà aperto il castello dei coni di Modica, con l’opera dei pupi di Salvatore Oliveri, Altre rappresentazioni sabato e il 15 e 16 novembre sempre gratuiti. I maghi in primo piano. Una tradizione antica, nata in Sicilia all’inizio del 19° secolo, quella dei pupi siciliani e dei pupari, che danno vita e voce ai paladini, tra i più noti: Orlando, Rinaldo e Angelica, storie che incantano i bambini di oggi, ma anche gli adulti. L’Unesco ha dichiarato l’opera dei pupi siciliani Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità. Salvatore Oliveri, puparo alcamese, continua dagli anni novanta a mantenere la tradizione con rappresentazioni in Italia e all’estero. Ed è lo stesso Salvatore a realizzare le marionette, E’ stato ispirato a riprendere questa arte dal nonno Gaspare Canino, che ha interrotto l’attività nel 1970 ripresa nel 1990 da Salvatore Oliveri, suo nipote. Gaspare Canino raccontava le gesta dei paladini di Francia nel suo locale della via Alessandro Manzoni di Alcamo. Lo spettacolo si concludeva con la farsa di Nofriu e Virticchio.

Truffe on line L’Adiconsum Trapani lancia nuovo allarme

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“Molti correntisti, titolari di carte di debito e credito,  hanno segnalato di aver ricevuto nelle ultime settimane, diversi messaggi che risultano inviati da presunte banche su ipotetici bonifici o altro tipo di operazioni, e con i quali viene chiesta contestualmente la conferma o il blocco attraverso numeri telefonici. Invitiamo chiunque abbia ricevuto questo genere di comunicazione per sms o mail a contattare il proprio istituto di credito e di non digitare mai il numero indicato”. Cosi Adiconsum – Trapani lancia l’allarme sulla diffusione del cosiddetto fenomeno del voice phishing  un tentativo di frode in cui il truffatore contatta per telefono o tramite messaggio vocale il malcapitato al fine di carpire i dati personali della vittima come credenziali di accesso a conti correnti on-line a carte di credito e/o di debiti. “E’ un fenomeno ormai conosciuto da un paio di anni ed è un fenomeno che si trasforma nel tempo con nuovi espedienti da parte dei truffatori come quello di fingersi agenti della polizia postale che chiedono l’esecuzione di bonifici, che a prima vista appaiono indirizzati su conti intestati al malcapitato, cosiddetti conti ‘tecnici’ creati ad hoc per trasferire, a dire dei truffatori, tutta la disponibilità di conto corrente su un conto ‘sicuro’ privo di attacchi fraudolenti. Da qui i consigli di  Adiconsum Palermo Trapani per prevenire la truffa: non inserire il proprio numero di telefono nei moduli online (ad esempio, quando acquisti online),  diffidare dalle richieste telefoniche presuntivamente provenienti dalla propria banca, di dati personali o altri dati sensibili. Gli istituti di credito infatti non contattano telefonicamente il cliente per richiedere l’esecuzione di qualsivoglia operazione, né richiedono la divulgazione di codici personali; non confermare mai dettagli sensibili; non richiamare mai un numero lasciato in segreteria; assicurarsi che la sicurezza email/web sia aggiornata e includa funzionalità anti-phishing. “Qualora purtroppo si ritiene di essere già vittime di una di queste truffe, Adiconsum, sia nella sede territoriale di Palermo che a Trapani, è a disposizione per assistere nell’attività tesa a recuperare quanto perduto“.

‘Nido d’Argento’ di Partinico, via al processo. Marsalese Fiocca solleva eccezione di territorialità

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Ha preso il via dinanzi al Tribunale di Palermo il processo scaturito dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Partinico sulla cooperativa sociale “Nido d’Argento” che, secondo l’accusa, avrebbe corrotto funzionari pubblici per aggiudicarsi appalti nel settore dei servizi sociali in diversi comuni siciliani, da Marsala a Balestrate fino ad arrivare ad Agrigento e Gela. Nel processo sono imputati Nicolò Fiocca, 69 anni, ex ragioniere capo del Comune di Marsala, per il quale nella prima udienza il difensore ha sollevato eccezione di incompetenza territoriale; Maria Pia Falco, 58 anni, all’epoca dei fatti funzionaria dei Servizi sociali sempre al Comune di Marsala; Giuseppe Chiaramonte, di 46, dipendente della coop Nido d’Argento; l’ex sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, oggi 54enne;  l’avvocato partinicese Antonio Geraci, 61 anni, che da presidente della commissione aggiudicatrice di una gara bandita dal Comune di Gela avrebbe agevolato l’aggiudicazione alla cooperativa Nido d’Argento. In abbreviato verranno invece giudicati Michela Sclafani, 62 anni, e suo marito Giovanni Dalia, di 69, entrambi di Palermo; Gaetano Di Giovanni, 60 anni di Raffadali, comandante della polizia municipale, capo di gabinetto del sindaco di Agrigento e direttore del locale distretto socio-sanitario Hanno già chiesto, infine, il patteggiamento della pena Giuseppe Gaglio, responsabile della cooperativa partinicese ed artefice del fenomeno ‘Borgo Parrini’, assieme a due suoi stretti collaboratori, il partinicese Francesco Chiavello e il monrealese Massimiliano Terzo.

Lite a coltellate a Trapani, arrestato pescivendolo per tentato omicidio

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Una lite tra due pescivendoli, a Trapani, è finita a coltellate. Una vicenda complessa per lo svolgimento dei fatti.  Risale allo scorso 26 ottobre, ma ieri sera è scattato lo stato di fermo per un cinquantenne, con spalle precedenti di polizia. Sarebbe stato lui ad aggredire, armato di coltello al mercato del pesce, un collega al culmine di un violenta lite. Secondo la ricostruzione degli  agenti della Squadra mobile, pima è  scoppiato un furibondo alterco per cause ancora da accertare. Uno dei protagonisti della lite si sarebbe, però, subito allontanato. Sembrava, pertanto, che la situazione fosse tornata alla calma.

Poco dopo, però,  è ritornato al mercato, brandendo un coltello del tipo per sfilettare pesci di grossa dimensione. Avrebbe quindi vibrato alcune coltellate contro la vittima designata. Il ferito, soccorso da alcuni passanti, è andato in questura per sporgere denuncia. Ma mentre entrava in questura è svenuto perdendo molto sangue. Poco dopo è stato soccorso dai poliziotti chiamati con una telefonata al 113. Nel frattempo, l’accoltellatore era fuggito a bordo di un furgone. Raggiunta la via Ammiraglio Stati è stato, però, fermato da un’auto guidata dal padre del pescivendolo ferito che era armato di spranga. L’accoltellatore sceso dall’abitacolo si è dato alla fuga a piedi, chiedendo l’intervento della polizia. Raggiunto dagli agenti ha poi confessato di aver accoltellato il collega, disfacendosi dell’arma con l’aiuto del fratello, anche lui pescivendolo. Ora è in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Il ferito trasportato in ospedale, ha riportato una grave ferita all’avambraccio destro, con parziale frattura dell’osso, e una seconda ferita alla schiena, entrambe giudicate guaribili in trenta giorni. Frattanto, le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla Procura, continuano per risalire al movente e per accertare se altre persone sono rimaste coinvolte nella lite.

Degrado nel centro storico di Alcamo, scatta la protesta dei residenti

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Sicurezza e tranquillità. E’ un optional per gli abitanti alcamesi del centro storico delle strade vicine ai luoghi della movida sempre più selvaggia e priva di qualsiasi controlli da parte delle forze dell’ordine. Una segnalazione arriva dagli abitanti della via Alessandro Volta dove da domenica mattina, ovvero la notte dopo i bagordi caratterizzati dall’abuso di alcol e droga, bottiglie vuote, cartacce e tanto altro, continuano a fare bella mostra nella strada alle spalle di piazza Ciullo, fra l’altro utilizzata anche da turisti che vanno a visitare il museo degli strumenti musicali, donati da Fausto Cannone. Non è certo un bel vedere. Una gragnuola di bottiglie sabato notte contro il balcone di un pensionato che aveva invitato gruppi di ragazzi che facevano baldoria in via Alessandro Volta ad andare via. Abitanti della stessa strada hanno inviato esposti al Comune segnalando questa situazione di degrado e violazioni delle norme per gli schiamazzi notturni con porte d’ingresso utilizzate come orinatoi. Bottiglie e altro anche negli scalini di ingresso nella via tenente Francesco Paolo Lucchese. Gli abitanti dicono di segnalare spesso alle istituzioni schiamazzi, liti, musica sparata all’aperto a tutto volume, ma nessuno interviene in piazza della Repubblica e in genere nei luoghi frequentati da giovanissimi sempre più tracotanti.

Chi controlla se vengono venduti alcolici a minorenni? Chi controlla se vengono rispettati gli spazi concessi dal Comune davanti agli esercizi commerciali? La sensazione è quella della illegalità diffusa. Se il Comune di Alcamo riservasse la stessa attenzione che ha in un solo tratto di piazza della Repubblica le cose andrebbero meglio. Ma  in altre aree di piazza della Repubblica esercizi invadono marciapiedi e buona parte dei vialoni, ma nessuno vede. Ma questa è un’altra storia anche se il Comune di Alcamo ha il compito di intervenire. E poi come è finita la vicenda dei collocamenti  di cassoni davanti agli esercizi per garantire il decoro urbano tanto strombazzati da consiglieri comunali? La situazione è peggiorata a causa della scarsa illuminazione in città dopo la collocazione di lampade a basso consumo.

Accordi-quadro, 2.000.000 per edifici comunali e scuole ad Alcamo. 4 per perdite idriche

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Saranno due le aziende che si occuperanno ad Alcamo della manutenzione edile ed impiantistica degli immobili di proprietà del Comune e di tutti gli edifici scolastici. Lo prevede la delibera del 31 ottobre scorso approvata dalla giunta Surdi e che prevede un accordo quadro triennale per lavori edili, lavori ausiliari alle linee elettriche, riparazione e manutenzione degli impianti, manutenzione edile degli edifici comunali. Circa due milioni di euro così ripartiti: 387.587 euro per l’anno in corso; 722.000 euro per il 2025 e 723.000 euro per il 2026.  Per far partire l’accordo quadro e l’aggiudicazione degli interventi a due aziende diverse bisognerà adesso procedere alla gara d’appalto per complessivi due milioni di euro. Saranno invece quattro i milioni che il comune di Alcamo porterà in gara, il prossimo anno, per un altro accordo quadro triennale, quello relativo alle riparazioni alla rete idrica interna ed esterna. Negli ultimi tempi le città hanno ripreso a fare bella mostra le perdite d’acqua in alcuni casi segnalate 3 o 4 volte agli uffici comunali. L’azienda che detiene l’appalto per le riparazioni non si è mai fermata ma il budget messo a disposizione dal comune di Alcamo era terminato ed è stato quindi necessario operare su due direttrici: il quinto d’obbligo per un ammontare di 124.000 euro e una variazione di bilancio da 76.0000 euro.

Mega variazione di bilancio a Castellammare del Golfo, 3,5 milioni di euro. Pochi quelli utilizzabili

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Mega variazione di bilancio approvata dal consiglio comunale di Castellammare del Golfo: più di tre milioni e mezzo di euro. Il provvedimento è stato approvato con i voti favorevoli dei 10 consiglieri di maggioranza e l’astensione dei tre consiglieri di minoranza. La variazione allo strumento finanziario 2024 scaturisce da un accertamento di maggiori entrate su più ambiti tra i quali 5 milioni 116 mila euro provenienti da contravvenzioni per violazioni al codice della strada che a Castellammare del Golfo, durante i mesi estivi, si moltiplicano. La variazione di bilancio vede per il 2024 un accertamento di maggiori entrate su più ambiti tra i quali 5 milioni 116 mila euro provenienti da contravvenzioni per violazioni al codice della strada. Cioè oltre il doppio rispetto alla previsione di entrata che era di 2 milioni e 198 mila euro.  ”Si tratta di somme che, per oltre l’85%, ha detto il sindaco Giuseppe Fausto – come impongono i principi contabili improntati alla prudenza, vengono accantonate . La limitata rimanente parte disponibile la utilizzeremo per il rifacimento delle strade poiché si tratta di somme vincolate da destinare alla viabilità”. I fondi verranno quindi ripartiti: 282.365,00 euro riguardano proprio la manutenzione delle strade, 419.113,95 euro per iniziative in favore dei disabili e oltre 93 mila euro per pagare le rette di ricovero per minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Nel corso della seduta consiliare il primo cittadino castellammarese ha snocciolato alcune opere finanziate:  la riqualificazione urbana del centro e viale Zangara, la riqualificazione energetica del plesso Pirandello e l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’intervento di ristrutturazione della Chiesa Madre».

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