Nuova azienda marmifera a Valderice. Necessita potenziamento rete elettrica

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E-Distribuzione ha stanziato 1,3 miliardi di euro per il miglioramento della qualità della rete elettrica in Sicilia. La società del gruppo Enel, che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione, ha presentato alla Regione il piano di investimenti nel triennio 2021-2023, dedicato per metà allo sviluppo e alla digitalizzazione della rete. Ma alcuni ostacoli potrebbero frapporsi. “Questo piano di investimenti – spiega un industriale del marmo Giovanni Damigella – rischia di essere vanificato perché la Regione siciliana non ha mai disciplinato la materia della distribuzione dell’energia elettrica. È l’unica regione d’Italia a non aver legiferato in materia. In Sicilia, l’unica legge di riferimento risale al 1933”.

In Sicilia la rete elettrica è tutt’oggi insufficiente e inadeguata, Inoltre, per il passaggio di un cavo o l’attraversamento di una strada, si rischia di aspettare anni. “Per questo – aggiunge l’imprenditore – le imprese non possono investire in Sicilia e sono costrette ad andar via”. Damigella, che gestisce la più grande industria del settore lapideo d’Europa, ha avviato la realizzazione a Valderice di un grosso stabilimento per la lavorazione del marmo (nello specifico il perlato siciliano). “Non potremo avviare i lavori – ha spiegato – e non potremo installare gli impianti industriali se l’Enel non avrà adeguato la qualità della rete elettrica.

Serve un potenziamento della rete elettrica. Ma se la Regione non legifera, tutto rischia di rimanere al palo. Un’azienda altamente tecnologica rischierebbe di fermarsi o addirittura di danneggiare gli impianti per la tensione elettrica troppo bassa. Ecco perché molte imprese non possono investire in Sicilia. A causa di situazioni come questa, si impedisce lo sviluppo reale dell’isola”.