Amministrative verso lo slittamento, atteso parere del Comitato Tecnico Scientifico

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Entro fine settimana dovrebbe essere pronto il disegno di legge per lo slittamento delle elezioni amministrative, in Sicilia, al prossimo mese di ottobre. Sarà la commissione affari istituzionali dlel’ARS, presieduta dal marsalese Stefano Pellegrino, dopo aver sentito il parere del CTS regionale convocato per questa sera, ad assumere la decisione che poi finirà nella proposta di legge del governo Musumeci.

Nessuno dei deputati regionali, ovviamente, proverà a mettersi contro quello che deciderà il comitato tecnico scientifico, l’unico organismo in grado di analizzare il futuro della curva epidemiologica. Per domani è stata già convocata la commissione affari istituzionali per recepire il parere del CTS ed assumere le relative decisioni.

Già un paio di settimane fa il governatore Nello Musumeci, seppure in Sicilia la situazione pandemica e meno grave che altrove, aveva fatto trapelare la sua volontà di adeguarsi al resto dell’Italia qualora fossero state posticipate le elezioni amministrative. Così è accaduto e quindi anche la Sicilia si appresta a rinnovare sindaci e consigli comunali il prossimo autunno. Quindi, come ha stabilito il consiglio dei ministri, le amministrative si dovrebbero tenere in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre.

Il provvedimento riguarda le grandi città (Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino) e le Regionali della Calabria. In Sicilia dovranno andare alle urne 36 comuni. Il più grande proprio Alcamo che conta circa 45.000 abitanti. Elezioni comunali anche a Montelepre, Terrasini e Montevago.