Morte maresciallo Lombardo, audizione in “Antimafia”. Figlia racconta di medico misterioso

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“Il pentito Giovanni Brusca è stato trattato molto meglio di mio padre, un grande servitore dello Stato, questa è la verità”. Lo ha detto al termine dell’audizione in commissione antimafia, Fabio Lombardo, il figlio del maresciallo dei carabinieri Antonino Lombardo, ex comandante della stazione di Terrasini, il sottufficiale trovato morto, in auto, all’interno della caserma Bonsignore di Palermo il 4 marzo del 1995. Tre ore e mezzo di audizione dinanzi all’organismo bicamerale presieduto da Nicola Morra in cui ha raccontato tutta la vicenda del padre, tentando di spiegare di non avere mai creduto alla tesi del suicidio. Fabio Lombardo non si è mai rassegnato all’idea che il padre possa essersi tolto la vita.

Recentemente Fabio e la sorella Rossella Lombardo, hanno presentato alla Procura di Palermo una richiesta di riapertura dell’inchiesta sulla morte del padre. Nove pagine, firmate dall’avvocato Alessandra Maria Delrio, di Sassari ma originaria di Alcamo, in cui è stata inserita anche la perizia calligrafica di parte che sottolinea come la lettera trovata accanto al cadavere del sottufficiale non fosse stata scritta da lui. “Sono stato ascoltato con molta attenzione da parte della Commissione antimafia – ha detto il figlio del carabinieri morto nel 1995 –  e ho visto che molti sono rimasti sorpresi perché non si aspettavano una serie di cose accadute e che sono veramente incredibili”. “Io non mi aspetto una riapertura del caso perché il caso non è mai stato aperto. So perfettamente che c’è il rischio della prescrizione ma voglio conoscere la verità, voglio un vero riconoscimento al maresciallo Lombardo”.

“L’unica persona che ha veramente ‘vendicato’ il giudice Paolo Borsellino è stato mio padre – dice ancora Fabio Lombardo – E ieri sera ho spiegato ai parlamentari che quelli che noi in Italia chiamiamo eroi vengono isolati, soprattutto dai propri colleghi o, come nel caso di mio padre, si inscena un suicidio”. Al termine dell’audizione davanti alla Commissione antimafia, Fabio Lombardo ha consegnato ai parlamentari alcune foto che ritraggono il corpo del padre senza vita nella macchina in cui venne rinvenuto, all’interno della caserma.

Particolarmente drammatica la testimonianza della sorella, Rossella Lombardo, che ha raccontato di strani accadimenti a poche ore dalle morte del padre. ” Arrivò a casa un medico militare che si presentò nella mia stanza. Avevo sedici anni. Mi fece una puntura senza chiedere il permesso e senza dare spiegazioni. Mi fu detto che era la procedura. Ricordo solo che divenni senza forze. Arrivò il capitano della compagnia di Carini ad urlarmi di prendere i documenti di mio padre. Io mi sentii quasi presa in giro. Quella puntura fu fatta anche a mia madre”.