Coloratissime sculture giganti ravvivano Trapani e Mothia. La ‘Cracking Art’ rispetta la natura

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Dopo il grande successo ottenuto a Palermo la mostra di colorate maxi-sculture è approdata a Trapani, a villa Margherita ma anche negli esterni di Torre di Ligny, ma anche sull’isola di Mothia, nello Stagnone di Marsala. Quaranta enormi sculture tra chiocciole, conigli, gatti, rondini, elefanti, tartarughe e pinguini realizzate da Cracking Art, movimento nato nel 1993 con l’obiettivo di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno che, unito all’utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici, mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale.

Con la mostra una nuova vita e una nuova atmosfera si sono impossessate del verde trapanese attraverso l’apparizione di creature sorprendenti in plastica rigenerata: un’invasione di sculture “sostenibili”. Grandissimi animali dalle tinte sgargianti stanno rendendo Trapani e Mozia una galleria d’arte a cielo aperto. La mostra, promossa dalla fondazione Terzo PilastroInternazionale e inaugurata ieri, è stata realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia, in collaborazione con la Fondazione Whitaker. Il particolare evento è curato dal collettivo Cracking Art ed è gratuito e all’aperto affinché possa essere alla portata di tutti, non solo in termini di accessibilità ma anche al fine di stimolare reazioni e attenzione della collettività verso importanti tematiche di interesse sociale.